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Autore: Stellina_chan    02/09/2013    8 recensioni
Dopo la carpa chiacchierina... ecco un degno successore! XD
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Woah.

E' già mattina? Sono ancora così stanco...

Mmm.
Dalla luce non direi.

Da dove mi trovo, cioè abbandonato sul pavimento, riesco a vedere la stanza della mia padrona: lei dorme tranquilla nel suo pigiamino giallo e non sembra esserci nessuno. 
D'altronde sono le tre di notte, da quanto dice la sveglia!

Ok no, qualcuno c'è: mi stanno afferrando dai ferretti.
Fai pure, eh. Non importa che è come se qualcuno ti prendesse dal mignolo per tirarti fuori da una buca.
Grazia sotto le suole, mi raccomando.

Mi gira.
E improvvisamente desidero di essere nato calzino.


-Ma che zuccherino! Tutto fatto di pizzo per giunta! Fatti ammirare lontano da occhi indiscreti!-


Sono abbastanza tentato di dirgli che gli unici occhi non bene accetti sono i suoi, ma sarebbe inutile visto che non può sentirmi.
Il vecchio pervertito mi sta rapendo, portandomi nella propria camera... E nessuno in vista che può salvarmi! 

Mi metto a urlare lo stesso, per tentare il tutto per tutto: con le cose che succedono in questa casa, non si può mai sapere.
Un reggiseno che parla non sarebbe la più eclatante.
Ma, come mi aspettavo, niente. Le stranezze qui non si fanno mai vedere quando servono!
Sono spacciato, dannazione!

Solo trenta secondi fa dormivo saporitamente nel mio cassetto e ora mi trovo nel suo covo, spettatore di qualcosa che non avrei ma voluto vedere: tanti altri ostaggi come me sono tenuti insieme nel sacco con cui esercita la sua losca attività di ladro di biancheria.

Si siede immediatamente con un tonfo sordo sul futon, cominciando a palparmi e ad accarezzarmi.

A questo punto mi andrebbe bene essere addirittura la sciarpa confezionata - se si può dire così - dalla ragazza a cui appartengo. Si, quella gialla del Natale scorso.

Dopo un tempo che mi pare infinito, finalmente, un aiuto.

La porta si apre delicatamente, ed ecco entrare la più dolce delle tre sorelle, ma probabilmente anche di tutto l'universo.


-Scusi se la disturbo, maestro, so che non è neanche l'alba, ma..vuole che le lavi la sua collezione?-


Il mio rapitore smette di allungare le mani su di me. Sembra combattuto.
Cedere o non cedere?
La ragazza è talmente buona che è impossibile rifiutarle qualcosa, che sia anche lasciarle toccare mutandine e pizzi rubati che si considerano oro puro.


-Grazie, Kasumi cara. Sei sempre così premurosa. Ma come mai sveglia così presto?- acconsente, mentre le porge me e i miei simili.
Lei sorride, angelica.
-E' che non riuscivo a prendere sonno, così ho pensato di svolgere qualche mansione in casa, giusto per tirarmi avanti. Lei pensi a dormire però, alla sua età è importante.-
-Va bene, Kasumi, visto che me lo chiedi tu, ci proverò.-


Ancora mi chiedo perchè questo vecchiaccio si incolli a tutte le belle ragazze che vede tranne a lei.
Mah, forse è troppo innocente anche per lui.
Mi porta verso la lavanderia, dicendo qualcosa che non riesco a capire. Forse qualcosa del tipo: "Anche se non sembra, è proprio di buon cuore."

Ah, la nostra Kasumi e le sue frasi fuori contesto che elargisce ogni tanto!
Ma comunque: chi ha mai detto che sia cattivo? E' semplicemente un maniaco.

Comincia a canticchiare mentre mi carica in lavatrice. Che bella voce che ha. Mi piacerebbe molto appartenere a lei, in modo da esserle sempre vicino.
L'unico problema è che non le andrei mai bene. Nonostante sia tutto sommato abbastanza grande, non riuscirei mai a cingerla.
Chiude lo sportello e imposta il lavaggio.

Bè, direi che posso rilassarmi per un pò.

***

Il calore del sole è ormai su di me: Kasumi deve avermi steso in giardino. Mi guardo intorno e vedo che ho ragione ma... devo tenermi sull'attenti: la tizia con il caschetto castano e la calcolatrice in mano si sta avvicinando pericolosamente.

-Ma guarda quanta bella biancheria... se ne prendo alcuni pezzi, Happosai non si offenderà di certo...no?-

E afferra proprio me. Cavolo, non cercherà di vendermi come ha fatto con molti altri, vero?

-Ma questo.... è di Akane! Bè, so a chi può interessare.-

Cavolo. Cavolo, cavolo, cavolo.

Ok, pensa, mi dico: fai funzionare l'imbottitura che ti ritrovi.
Potrei pizzicarla con un ferretto. O graffiarla.
No. Mi butterebbe, ritenendo che io non possa fruttare nulla se difettoso.

Prende la bici e si dirige fuori da casa Tendo.

Mmm. Potrei infilare una spallina nella ruota e farla cadere....
No, mi rovinerei.
E se, per caso, cadessi dal cestino?
Si, ma non c'è un alito di vento che possa aiutarmi.

Dove sono i supereroi quando servono? Un paio di settimane fa in tv c'era Wonder Woman: e Wonder Bra non esiste?!

Improvvisamente, si ferma.
Siamo davanti a una villa immensa.
Di chi può essere?

-Identificatevi.- dice una voce, dopo che lei ha suonato al citofono.
-Nabiki Tendo, Kuno. Ho qualcosa per te.-
Spero vivamente che non si riferisca a me, mentre entra nell'abitazione.
-Cerca di fare in fretta, non desidero perdere tempo prezioso con te, Nabiki Tendo.- Dice il ragazzo con i capelli castani e una divisa da kendo apparso improvvisamente da dietro un angolo.
Lei per tutta risposta fa spallucce e mi mostra.
-Questo è di Akane. Sono solo 10.000 yen. Lo vuoi?-

Bè, domanda inutile. Il tizio qui presente aveva già sborsato ben 50.000 yen appena aveva saputo di chi fossi.
Guardo allontanarsi quella brutta affarista da strapazzo. Me la pagherà.
Oh si, potrei farle mancare il fiato, se solo mi indossasse....

O kami, dovrò pensarci più avanti: sono io che soffoco al momento! Questo demente mi stinge talmente forte che sto.... che sto per... o kami... sve.... nire.....  

***

Qualcuno mi tiene in mano. E' una mano delicata, da ragazza, ma allo stesso tempo forte e decisa.
So di chi è.
Akane.

-Non bastava Happosai, ora ci si mette anche Nabiki a rubarmi la biancheria!-

Oh padroncina, quanto mi sei mancata!

-Ora ti porto a casa e ti lavo. Non oso nemmeno immaginare che cosa può averti fatto quello lì...- afferma sdegnata, mentre ci allontaniamo dal riccone svenuto sul pavimento.

***

Sono passati due giorni dalla mia grande avventura.
La mia padroncina ha parlato con sua sorella e il vecchio pervertito. Lei sembra aver compreso, almeno in parte, mentre lui... bè, staremo a vedere.

Ora le sono proprio vicino. Sono dove dovrei essere. Sono dove sono sempre stato, da quando m ha comprato.

Sapete, io sono stato il suo primo reggiseno in pizzo. Reggiseno sexy, oserei dire.
Prima di me c'erano state solo quelle specie di fasce colorate e reggiseni tristi.

Certo, ora le sono leggermente stretto, ma lei nutre dei sentimenti per me. Penso che mi conserverà.
E poi penso che non le dispiaccia quel minimo di effetto push-up che le faccio.... eh eh.

Anche io le voglio bene, per quanto possibile. Ho ascoltato a lungo il suo cuore: so quando è calma, quando batte per la rabbia, per la fatica degli allenamenti - si, purtroppo non ha ancora capito che non deve usarmi sempre: sono delicato!- o per una sfida di qualunque genere che le si presenta davanti. 

Ma conosco anche che ritmo prende quando vede lui: quando accade, quel suo piccolo muscolo crea una tale musica da mandarmi in estasi. E' il suono più bello che abbia mai ascoltato.

E anche se so che lei non lo ammetterà mai, lui è l'unico capace di far impazzire il suo cuore, è l'unico per lei.

Si, è di quello strano ragazzo col codino, quello che diventa una donna, di cui Akane è innamorata.

Chi può dirlo meglio di me, che sono così vicino al suo petto?                                                                   
  
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