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Autore: BabyLolita    03/09/2013    3 recensioni
Elisabeth ha 18 anni e da due vive a Parigi e frequenta il Dolce Amoris. Il suo primo amico, non che vicino di casa, è stato Lysandro, uno dei ragazzi più popolari della scuola. Tuttavia lui non sa che Elisabeth è da sempre innamorata di Castiel, il suo migliore amico, che però non sa nemmeno che Elisabeth esiste.
Commento dell'autore: Avviso che questa storia tratterà di argomenti abbastanza forti. Ovviamente non subito dai primi capitoli, ma la storia avrà uno svolgimento alquanto particolare che porterà i protagonisti a fare scelte difficili e talvolta molto forti a livello emotivo. In ogni caso spero che apprezzerete! Buona lettura =D
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Lysandro, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Vedo il volto del mio ragazzo passare dall’assonnato e nervoso, al serio ed agitato, poi mi prende improvvisamente il volto tra le mani sussurrandomi velocemente:
-   Se la vedessi in una foto, saresti in grado di riconoscerla? –
-   S-si… -
Castiel scatta in piedi e si mette ad aprire tutti i cassetti degli armadi della sua stanza, alla disperata ricerca di qualcosa che non riesce a trovare ma che sa di avere. Ad un certo punto tira fuori un enorme album con alcune foto e fogli che sbucano dai lati. Si siede accanto a me ed inizia a sfogliarlo nervosamente. il suo piede sbatte ripetutamente a terra scandendo i battiti agitati del suo cuore. Ad un certo punto prende una foto in mano, richiude violentemente l’album e mi fissa intensamente negli occhi prima di passarmela. “Paura, ansia, preoccupazione”. Tiene così tanto a Beatrice? Afferro la foto dalla mano e le guardo attentamente. Vedo tre figure: un ragazzino dai capelli neri come la pece cinge le spalle ad un altro bambino dai capelli argentati che sorride dolcemente, mentre davanti a loro una bambina fa l’occhiolino e tiene le dita a “V” come se indicasse una qualche specie di vittoria. Riconosco subito Lysandro, ma Castiel con i capelli neri, non lo avrei riconosciuto a meno che non fossi stata sicura che fosse lui. E quella bambina…mi pare davvero familiare, so che è lei, l’ho riconosciuta subito. Una dolce bambina con gli occhi argentati ed i capelli dorati non può che essere lei. Accarezzo dolcemente la sua figura sulla foto, mentre il mio cuore viene attraversato da una sensazione dolorosa, come se la malinconia di Castiel mi fosse appena entrata dentro. Gli ripasso la foto guardandolo negli occhi, e poi gli sussurro quelle parole che non so quali emozioni gli susciterà:
-   È lei –
Vedo subito che cerca di rilassarsi, ma nella sua mente frulla la mia stessa domanda: “Perché l’ho sognata?”. Gli racconto tutto il sogno e lo vedo impallidire improvvisamente quando gli spiego che lei è a conoscenza del legame che ci unisce. Subito inizia a grattarsi la testa nervosamente, come se gli avessi appena annunciato una cosa tragica. Lo tiro a me appoggiandolo dolcemente sul mio petto iniziando ad accarezzagli la folta chioma rossa, mentre lo sento rilassare. Poco dopo lo allontano e gli sfioro dolcemente le labbra con le mie, per poi parlarci nel tentativo di calmarlo:
-   Guarda il lato positivo della cosa, sei Beatrice è sincera, potremo scoprire cosa ci lega! –
-   E se fosse una cosa negativa? –
-   Ho detto guarda il lato positivo! –
-   Io sono realista razza di stupida! Bisogna considerare anche i lati negativi! –
-   Stupida a chi?! Parla quello tinto! –
Gli rispondo a tono gonfiando le guance in segno di disappunto. Lui mi guarda sorpreso per un attimo, poi alza il sopracciglio con aria da superiore e mi risponde:
-   Intanto quello tinto ti ha fatto perdere la testa –
Gli tiro un pugno sul braccio e mi alzo dirigendomi al bagno, sapendo che mi sta sorridendo guardandomi allontanare. Chiudo la porta alle mie spalle e mi specchio. I miei capelli spettinati cadono leggeri sulle mie spalle, mentre il mio cuore vaga leggero. Finalmente sono diventata la sua ragazza, e nessuno potrà più dividerci. Mi sfilo i vestiti e mi infilo sotto la doccia. Mentre l’acqua mi accarezza gentilmente il corpo facendo scivolare via il calore del mio ragazzo che ancora lo coccola, penso a tutto quello che è successo. Penso a Beatrice, ed alla tragedia che la lega ai due ragazzi più importanti della mia vita. Alla mia scoperta della pazzia di uno dei due, ed al nuovo legame finalmente sbocciato alla luce del sole. Cosa succederà ora? Cosa mi rivelerà Beatrice? Scoprirò davvero la verità? Ed io…sono pronta a conoscerla? Spesso vorrei che tutto questo fosse solo un brutto sogno. Che Lysandro non fosse pazzo e che non mi avesse quasi accoltellata, vorrei che lui fosse solo quella persona dolce senza il suo lato malato. Vorrei che io e Castiel fossimo una coppia normale. Vorrei non avere un legame così profondo, solo perché questo stesso legame mi spaventa. Il fatto che siamo in grado di fare certe cose, dimostra che qualcosa di immenso ci unisce. Ma perché proprio noi? Che cosa abbiamo di diverso da tutte le altre coppie?  I miei pensieri vengono interrotti da Castiel che compare alle mie spalle abbracciandomi ed infilandosi sotto la doccia con me. Il suo calore ritorna ad avvolgermi completamente mentre le sue labbra divorano il mio collo. Sento perfettamente la sua erezione premermi sulla schiena, mentre mille brividi di piacere mi pervadono totalmente. La sua mano attraversa tutto il mio corpo, partendo dal seno e scendendo nella zona che solo a lui ho permesso di violare. Mi appoggia al muro e mi penetra rapidamente, mentre l’acqua bagna i nostri corpi eccitati. Per la prima volta lo stiamo facendo come coppia, e questo mi fa sentire in pace con me stessa. Ma la pace lascia subito il posto ad una sensazione ben più grande e piacevole, che mi fa esplodere poco tempo dopo, nello stesso istante di Castiel. Quando lo sento uscire da dentro di me mi volto, mentre le sue mani dolcemente mi afferrano il volto, avvicinandolo alle sue labbra che poco dopo prendono il sopravvento delle mie. Quando si allontana esce dalla doccia lasciandomi li con i miei pensieri, e con il corpo ancora pervaso dal piacere che lui mi ha fatto provare ancora una volta. Quando esco lo vedo sul suo letto, con solo un paio di boxer ed i capelli ancora bagnati, mentre impugna la sua chitarra e suona una canzone che conosco. Riconosco la melodia, e ne ricordo le parole. Castiel mi vede e fa per smettere di suonare ma gli faccio cenno di continuare mentre mi porto le mani al petto e chiudo gli occhi, lasciando uscire dalla mia bocca le parole della canzone di uno dei miei gruppi preferiti:
-  So just give it one more try to a lullaby
   and turn this up on the radio
   if you can hear me now
   I’m reaching out 
   to let you know that you’re not alone 
   and you can’t tell, I’m scared as hell
   ‘cause I can’t get you on the telephone
   so just close your eyes
   well honey here comes a lullaby
   your very own lullaby –
Quando riapro gli occhi vedo Castiel guardarmi stupefatto. Gli sorrido e continuo a cantare quella canzone che sento mia dato che è Castiel che la sta suonando. Al termine riporto le mani lungo i miei fianchi mentre Castiel posa la chitarra sul letto e mi si avvicina ancora incredulo. Mi afferra le mani e mi fa una domanda che, in fin dei conti, mi aspetto:
-   Cantavi nella tua vecchia città? –
-   A dire la verità si. Ho seguito un corso di canto per cinque anni, ma poi ho smesso a causa del trasferimento –
-   Ti piacerebbe riprendere? –
-   Che intendi? –
-   Beh, a causa della dipartita di Lysandro alla nostra band manca il cantante, e la tua voce è stupenda – Castiel che mi fa un complimento?
-   Sicuro di stare bene? –
-   Perché? –
-   Mi hai appena fatto un complimento! –
-   E quindi? Sappi che quando parlo di musica sono sempre serio. E la tua voce è qualcosa che non può essere lasciata sepolta dentro di te. Deve venire fuori, ed io ti aiuterò a farlo suonando con la chitarra, proprio come abbiamo fatto prima! –
I suoi occhi brillano. Si vede che ama alla follia la musica. Mi sento quasi gelosa della cosa. Gli pizzico la guancia divertita, poi faccio cenno di si con la testa. Perché no? Sarà una nuova esperienza, e magari mi divertirò pure! Nell’esatto momento in cui accetto la sua proposta lo vedo partire in quarta girando tutta la stanza alla ricerca di spartiti e quant’altro. Vuole sentirmi cantare ancora, ed io allo stesso tempo voglio che la sua chitarra mi accompagni. È come una droga che ci unisce, che ci fa sentire parte di una stessa sinfonia. Canto parecchi brani di diversi gruppi musicali. Passando dai Nickelback ai Simple Plan. E poi ancora i Green Day e i 3 Doors Down. Tutte canzoni che conosco, perché anche io ascolto la sua stessa musica. Ancora un punto in comune, un altro punto di contatto. Quante altre cose non sappiamo l’uno dell’altra? Quante altre cose scopriremo? Castiel si interrompe improvvisamente mentre sto cantando “Astronaut”, e mi fa cenno di aspettare un secondo. Si rimette alla ricerca di qualcosa che non tarda a trovare. Mi passa un foglio tutto pasticciato e scarabocchiato ma che nel suo disordine ha un senso logico.
-   Canta questo – mi dice poi.
-   Non la conosco, di chi è? –
-   Non ha importanza. Tu cantala e basta –
-   Ma come faccio a sapere quando iniziare? –
-   Non preoccuparti. Io suonerò e tu prova ad immaginare il seguito. Sono sicuro che il resto verrà da se –
Non sono molto sicura della riuscita della cosa, ma tento comunque a modo suo. Mentre le sue dita scorrono lente sulla chitarra riconosco immediatamente la melodia. È quella che suonava quella volta sugli scogli, quella che mi aveva attirata nella sua direzione. Passo un occhio veloce sul testo e senza accorgermene, lo sto già cantando:
-   I was sitting in the dark when I saw you for the first timeYou smiled at me with shyness, and I have felt strange.
    What’s the meaning of this feeling?
    Why am I so confusing now?
    Why my heart is moving so fast when you are next to me?
    Please don’t leave me now, even if this love is so unfair
    Give me your hand and save me from the dark
    Who are you to let me feel this way?
    Why am I falling for you?
    What should I do to have you by my side?
    The darkness seems less gloomy now
    Are you coming for me?
    Are you saving me?
    ‘cause I love you, and I can’t hide it anymore
    I’ve loved you for a long time
    but I was too stupid for admit it
    Who are you to let me feel this way?
    Why am I falling for you?
    What should I do to have you by my side?
    The light is now clear in my heart
    Is that the meaning of the love?
    I want you to be forever mine
    Please don’t go away
    Because my heart is with you now
    Because I love you –
La canzone finisce e nel cuore sento una strana sensazione, come un formicolio di piacere legato a quella canzone che ho appena finito di cantare. Guardo Castiel. “Soddisfazione, compiacimento”.
-   L’hai scritta tu non è vero? –
-   E anche se fosse? –
-   Beh ti devo fare i miei complimenti è stupenda. Non pensavo potessi avere un animo tanto gentile –
-   Tzè, è solo il genere che va più in voga adesso. Altrimenti non avrei mai scritto una roba del genere –
Mi risponde distogliendo lo sguardo e mettendosi a strimpellare note a caso. Sorrido dolcemente. Devo dirgli che so che sta mentendo? No…questa volta lo lascio stare. Anche perché lui è il primo a sapere che non può mentirmi e anche nel caso lo facesse lo scoprirei subito. Mi siedo accanto a lui attirando la sua attenzione. Gli strappo un bacio e poi gli propongo di continuare a cantare. Lui non dice niente, abbassa lo sguardo e riprende a suonare. Chiudo gli occhi ed ascolto la melodia, riconoscendola quasi subito anche questa volta. Lascio che la mia voce riempia l’aria, mentre gli accordi della chitarra elettrica di Castiel mi seguono passo a passo.
Quando smettiamo di suonare sono ormai le nove di sera. Il tempo è volato ma non ce ne siamo nemmeno accorti. Usciamo di casa e Castiel mi afferra la mano, io contraccambio felice. Finalmente non dobbiamo più nasconderci. Tutto ad un tratto mi ricordo di Beatrice. Mi era totalmente passata di mente. Stringo forte la mano e Castiel avverte che sono turbata. Mi tira a lui e mi cinge le spalle.
-   Dai pivella ti porto a mangiare un boccone fuori ti va? –
-   Pivella? Adesso che stiamo insieme  potresti anche essere più gentile! –
-   Scordatelo. Non ti basta un pasto caldo come gentilezza? –
-   Io dicevo a parole… -
-   E io ti ho detto scordatelo –
Pfff….che antipatico. Pazienza, per questa volta te la passo. Infondo non posso mica pretendere tutto subito! Camminiamo per un po’ prima di arrivare ad un chiosco che vende dei kebab. Ne prendiamo uno a testa e poi torniamo indietro.
-   Dormi da me stasera –
-   ??? – sono sorpresa dalla sua improvvisa affermazione.
-   Così se dovessi risognare…Beatrice, io sarei li con te –
Già…sapevo che questo momento sarebbe arrivato. Ma se non la rincontrerò? Se quell’incontro fosse l’unico che ci è stato concesso? Basta. È inutile farsi domande. Rincontrarla o meno non è così importante. Infondo ora io ho Castiel al mio fianco, e non devo più preoccuparmi di nulla. Arriviamo a casa sua ed entriamo. Mi siedo sul divano in salotto ed accendo la tele. Anche se non voglio ammetterlo, sono terrorizzata all’idea di andare a dormire. Il solo pensiero di scoprire la verità mi terrorizza. Ho paura che quest’ultima mi separerà da Castiel, dopo che ci siamo appena messi assieme. Il mio ragazzo si siede accanto a me ed iniziamo a guardare la televisione. Percepisco anche la sua tensione, per cui mi appoggio al suo petto e lui mi stringe a se, mentre cerchiamo di cancellare l’ansia reciproca. Sono circa le tre di notte quando decidiamo di andare a letto. Nessuno dei due ha sonno, ma è inutile continuare a fuggire. Ci sdraiamo nel letto e subito mi appoggio a Castiel. Voglio averlo il più vicino possibile. Così se Beatrice mi darà una brutta notizia, non sarò sola al mio risveglio. Mi addormento quasi subito, anche se la paura mi paralizza.
Quando riapro gli occhi mi ritrovo dove non penso di essere. Davanti a me c’è il petto di Castiel, e la sveglia sta suonando a ripetizione. Sono le sette del mattino. Mi alzo spegnendo la sveglia e mi metto a sedere sul letto. Com’è possibile? Non l’ho sognata? Come mai? Il mio cuore viene percorso da un senso di disagio e paura. E se davvero non la incontrerò più? Significa dunque che ho perso l’unica chance di sapere la verità su di me e Castiel? In parte mi sento sollevata, anche se la mia curiosità si ritiene delusa vista la sua insoddisfazione. Scendo dal letto e mi vesto, poi scendo in cucina a preparare la colazione. Castiel mi raggiunge poco dopo, salutandomi con una volgare sculacciata sul sedere. Porto a tavola la colazione gonfiando le guance come faccio sempre quando sono arrabbiata e lo guardo imbronciata.
-   Che brutta che sei così –
-   Senti chi parla. Quello che per salutare la sua ragazza gli schiaffeggia il fondo schiena! –
-   Beh direi che su quel lato sei messa parecchio bene. Quindi è il saluto migliore –
-   Mai sentito parlare di bacio del buongiorno? –
-   Si ma non è qualcosa che mi riguarda –
-   Ma è qualcosa che riguarda me! –
Dico prendendolo per il colletto della maglia e tirandolo a me baciandolo a forza. Quando lo allontano gli sorrido soddisfatta:
-   Ecco, questo è un buon modo di augurare il buon giorno! –
Castiel affonda il cucchiaio nel latte e ci rovescia dentro una quantità indefinita di cereali, mentre nasconde un sorriso. Finita la colazione andiamo a scuola e Castiel mi accompagna fino in classe, mi saluta con un bacio sulle labbra e poi si avvia verso la sua aula. Non appena lo vedo sparire mi volto e davanti a me compare la faccia di Iris che mi guarda con un sopracciglio alzato:
-   Devi forse dirmi qualcosa? – mi incita lei.
-   Hemmm…no? –
-   Avanti, sputa il rospo. Prima ti vedo con Lysandro. Poi ti assenti da scuola per qualche giorno, scopro che sei ricoverata in ospedale per chissà quale motivo e quando torni arrivi mano nella mano con Castiel e ti fai pure baciare davanti a tutti! Direi che esigere una spiegazione sia il minimo! –Merda…Non posso dirle la verità su nulla in pratica. Che cosa mi inventerò questa volta? Ok, devo pensare a qualcosa ed in fretta!!
-   Lysandro sapeva che ero innamorata di Castiel, e mi ha proposto di stare con lui per farlo ingelosire. Poi sono stata male e mi hanno ricoverata all’ospedale perché il malore che sentivo in realtà era un attacco di appendicite. Castiel è venuto a trovarmi all’ospedale ed ero così emozionata dalla cosa che ho finto di dormire. Devo essere stata abbastanza convincente da fargli credere che dormissi davvero perché mi ha afferrato la mano e si è dichiarato. Subito per lo sbigottimento ho aperto gli occhi e siamo rimasti entrambi di sasso. Abbiamo chiarito la cosa e ci siamo messi assieme. Ho detto tutto a Lysandro e ci siamo lasciati, ed ora sto con Castiel. Fine della storia –
Ti prego fa che ci creda…fa che ci creda….fa che ci creda… La guardo negli occhi speranzosi, mentre vedo che incrocia le braccia analizzando ogni parola che ho appena pronunciato, poi improvvisamente mi sorride e mi afferra la mano:
-   Non capisco perché tu abbia dovuto fare tutti questi disastri solo per conquistare Castiel, anche perché non capisco che cosa ci trovi in un bullo del genere, ma sappi che sono contenta che ora tu abbia coronato il tuo sogno d’amore! A proposito ti hanno poi operata? –
-   Operata? –
-   Per l’appendicite!! –
-   Ahhh si…no cioè no….non mi hanno operata –Se l’è bevuta grazie al cielo!!! La mia preghiera istantanea è stata esaudita! Meno male!
-   Ma Lysandro? Lui era evidentemente innamorato di te si vedeva chiaramente. È rimasto a casa a causa della delusione? Devi averlo parecchio ferito… -
Abbasso lo sguardo mentre i miei occhi diventano lucidi ricordando l’evento di qualche giorno prima. Da allora non ho più avuto sue notizie. Come sta? Cosa gli stanno facendo? Un sorriso triste dipinge il mio volto, mentre racconto l’ennesima bugia alla mia amica, sapendo che è meglio così.
-   Già… mi dispiace averlo ferito a tal punto ma infondo io ho sempre amato Castiel –
-   Capisco. Beh dai Lysandro è una persona forte! Vedrai che tra qualche giorno tornerà a scuola! –
Non so se augurarmi che sia così o meno…anche se temo che non lo rivedremo per parecchio tempo…ma questo non posso di certo dirglielo…
Mi avvicino al mio banco e mi siedo. La lezione inizia e mi sforzo di seguirla. Non mi va di pensare ancora a tutto quello che mi sta succedendo. Tuttavia il fatto di aver dormito poche ore la notte scorsa si fa sentire, ed inevitabilmente finisco per addormentarmi.
Quando spalanco gli occhi sono di nuovo in quel campo di girasoli, indossando quell’abito bianco che ogni volta che raggiungo quel luogo porto addosso. Inizio a camminare, so chi devo cercare, e so per certo che mi sta aspettando. Ed eccola li, in una piccola radura attorniata dai girasoli che mi fissa, mentre è seduta a gambe incrociate e mi sorride. Mi avvicino a lei e mi siedo. Lei mi guarda con gli occhi furbi di una bambina che non ha potuto crescere, e questo mi fa male. Lei percepisce la mia sofferenza ed appoggia la sua mano sulla mia.
-   Come mai la notte scorsa non ti ho sognata ma ora si? – inizio io. Ho bisogno di sapere e subito.
-   Perché avevi paura. Eri spaventata all’idea di incontrarmi ancora. Allora ho preferito aspettare. Ora ti sei addormentata in modo tutto sommato abbastanza tranquillo, allora sono ricomparsa. Io ti faccio paura? –
-   Non tu…ma quello che potresti dirmi mi terrorizza –
-   Hai paura che ciò che potrei rivelarti ti allontanerebbe da Castiel? – abbasso lo sguardo. Non ho bisogno di rispondere ad una domanda della quale conosce bene anche lei la risposta – hai mei sentito parlare della reincarnazione? –
-   Si…ho letto qualcosa sui libri che parlavano di miti e leggende o cose del genere. Perché? –
-   E del così detto “filo rosso del destino”? –
-   Mmm….no. Di che si tratta? –
-   Vedi gli umani pensano che ogni persona sia collegato ad un altra, ovviamente un maschio con una femmina, da un filo rosso invisibile legato al proprio mignolo destro. Questo filo collega due anime gemelle, separate dalla nascita ma che poi alla fine hanno la possibilità di ritrovarsi, se è questo il loro destino. Credi al destino? –
-   Ma tu non dovresti chiarirmi le idee? Me le stai solo complicando…- dico massaggiandomi nervosamente le tempie.
-   Perdonami. Ma non c’è altro modo per farti capire –
-   Capire cosa? –
-   Non mi hai risposto –
-   Hmmm…destino eh?...si. Diciamo che potrei crederci in parte –
-   In parte? –
-   Si. In parte. Perché mi piace pensare che siamo destinati ad incontrare la nostra anima gemella ad esempio. Ma non mi piace l’idea che il mio futuro sia già scritto. Voglio essere io l’artefice del mio domani – vedo che mi sorride prima di continuare a parlare.
-   Vedi, quello che voi definite “Filo rosso del destino” in realtà esiste –
-   Come fai a sapere tutte queste cose? –
-   Perché agli angeli vengono rivelate queste cose, ed oltre a questo mi è stato rivelato il legame che c’è tra me e te –
-   Io e te abbiamo un legame?! – sono incredula. Come può essere?! Io non ho mai visto prima questa bambina!
-   Adesso aspetta. Non posso dirti tutto subito. Andiamo con calma. Tornando al filo rosso del destino…è vero. È vero che ogni persona ha una sua anima gemella, ma queste vengono divise alla nascita per vedere se il loro legame è così forte da farli incontrare ed innamorare ancora. E le coppie che ce la fanno si reincarneranno in una vita successiva, senza ricordi di quella precedente, ma con un legame simile a quello vecchio, solo molto più potente di prima –
-   Quindi il legame che io ho con Castiel…è legato al fatto che in una vita precedente ci siamo incontrati ed innamorati ancora?! E che lui è il ragazzo del mio destino o una roba del genere?! –
-   Si. Però il vostro è un legame molto potente, perché non è la prima volta che la vostra coppia si rincontra dopo una reincarnazione –
-   Stai dicendo che ci siamo incontrati ed innamorati più volte in diverse vite?! –
Sento che la testa inizia a girarmi vorticosamente. Ho tante altre domande da fargli, ma la campanella dell’intervallo suona improvvisamente riportandomi alla realtà. Scatto in piedi e corro fuori dall’aula. Castiel è li appoggiato al muro che mi aspetta e come esco lo afferro per una mano trascinandolo fuori in cortile. Mi fermo e riprendo fiato mentre Castiel mi guarda preoccupato:
-   Che è successo?! Stai sudando freddo! –
-   L’ho risognata! Ho appena rivisto Beatrice che mi ha raccontato alcune cose che… -
-   Che?! –
In un attimo realizzo tutto quello che ci siamo dette. Guardo Castiel incredula pensando che io e lui in diverse vite ci siamo incontrati ed innamorati, passando chissà quali atroci sofferenze. Improvvisamente mi sento debole e crollo a terra svenuta.




Commento dell'autore: Ecco qui il nuovo capitolo! Che ne pensate? Quali altri segreti svelerà Beatrice a Elisabeth? E qual è il misterioso legame che unisce queste due ragazza? Appuntamento al prossimo capitolo per la risposta!!
   
 
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