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Autore: Ferry    04/09/2013    4 recensioni
[T. Mills]
Vedo delle ragazzine che piangono, dei ragazzi gasatissimi, ragazzi e ragazze della mia età... Ma solo una riesce a catturare la mia attenzione. Non sta piangendo, non si sta dimenando. Mi guarda, normalmente, mentre sorseggia un bicchiere di birra e fuma da una sigaretta. E' bellissima. Ha i capelli rosso acceso, sicuramente tinti, lisci e molto lunghi. Indossa una canottiera simile alla mia, e si vede il tatuaggio che ha sul petto, anche se non riesco a distinguere cosa è rappresentato. Purtroppo non riesco a distinguere nient'altro, perché è in fondo.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non capisco perché ogni volta che faccio un concerto mi gaso come pochi. Stasera canto in un locale di periferia a Los Angeles. So che non è tanto, ma mi piace. Mi piace esibirmi in posti sconosciuti, perché penso che solo i miei fans più attaccati vengano. Mi cambio, mancano dieci minuti. Indosso una delle mie canottiere, dei pantaloncini larghi e un cappellino rosso. Dalla sottospecie di camerino in cui mi trovo sento la musica che suona il DJ. Sorrido nel pensare che solo qualche anno fa sarei venuto qui a ballare. -Ehi, se ci sei, sali!- la voce di uno degli organizzatori mi arriva lontana. Faccio qualche saltello per scaricare l'ansia, prendo il microfono e mi metto sulle scalette, aspettando che il DJ mi annunci. -stasera, solo per voi... T.MILLS!!- un urlo sale dal pubblico. Faccio ancora qualche saltello e salgo sorridendo. -Sera ragazzi, come state?- rispondono tutti assieme, e non riesco a capire. Parte la base di 'stupid boy'. e inizio a cantare sorridendo. Mi piace partire con questa canzone, mi da la carica. Non capisco da dove trovo la sicurezza di muovermi sul palco. Ormai sono abituato, lo so, ma mi sembra sempre la prima volta. Mi sento così bene quando canto. E' per quello che ho iniziato. Mi fermo e guardo il pubblico. Purtroppo non sono molto bravo a fare due cose contemporaneamente... Vedo delle ragazzine che piangono, dei ragazzi gasatissimi, ragazzi e ragazze della mia età... Ma solo una riesce a catturare la mia attenzione. Non sta piangendo, non si sta dimenando. Mi guarda, normalmente, mentre sorseggia un bicchiere di birra e fuma da una sigaretta. E' bellissima. Ha i capelli rosso acceso, sicuramente tinti, lisci e molto lunghi. Indossa una canottiera simile alla mia, e si vede il tatuaggio che ha sul petto, anche se non riesco a distinguere cosa è rappresentato. Purtroppo non riesco a distinguere nient'altro, perché è in fondo. Dopo quasi un'ora e mezza di esibizione no-stop, scendo e vado nel camerino. Un'altra cosa positiva nell'esibirsi in un locale è che hai free drink e non paghi prevendite. Mi cambio velocemente. -Oh zio, che hai fatto stasera?- Sean viene verso di me sorridendo. -Andata bene?- sorrido -Minchia!- ci abbracciamo e insieme andiamo in pista. Ovviamente i miei occhi cercano solo la rossa. Chissà se è venuta per me. O solo per divertirsi... Mi dirigo sicuro verso il posto in cui l'ho vista per tutto il tempo dell'esibizione. Non la trovo. -Scusa, sai chi era quella ragazza rossa?- -Oh. Mio. Dio. TU! TU CHE PARLI CON ME?!- ho sbagliato persona. è una ragazzina. non è brutta. avrà sui diciasette anni. Ha un vestitino blu corto, i capelli marroni sciolti, gli occhi verdi. Perché non portarmela in hotel? Sorrido -Si, perché?- -No, cioè, io, oddio, tu, io, vedi..- è imbarazzata, è tenerissima. -Ti scoccia venire fuori? Sai, qui non riusciamo a parlare..- sorrido convinto. -No... Andiamo...- sorride imbarazzata. Le appoggio una mano sulla schiena, e la conduco fuori. Accendo una sigaretta, e gliene offro una. -No... Non fumo- sorride, e io di ricambio. Male, molto male. Sembra una 'santarellina'. -Sei una mia fan?- la guardo. -Si.. Da sempre quasi.- abbassa lo sguardo. Che tenera. -E sei mai venuta a un mio concerto?- -No, mi guarda, purtroppo li hai fatti tutti sempre lontano, o erano costosi...- -Oh.. capisco- le sorrido -ti sei divertita?- -scherzi?- ride -mi è piaciuto tantissimo.- mi guarda. noto qualcosa nel suo sguardo, una voglia. -mi fa piacere, sai?- mi avvicino. -anche a me, cioè, finalmente.- si avvicina di un minimo. -comunque travis, piacere.- mi avvicino alle sue labbra. -A..Abigail, pia-piacere- deglutisce, schiudendo le labbra. -mi piace come nome- sussurro prima di baciarla. Rimane immobile, ma dopo qualche secondo ricambia, prendendomi dolcemente per il collo. Aggiungo la lingua al bacio, e lei ricambia subito. Il suo sapore mi stupisce. Sono abituato ad alcool, fumo, caldo, marijuana. Lei sa di fresco, sa di buono, di innocente. Non posso portarmela a letto. La sua mano si abbassa, me l'appoggia sulla coscia, e sento che mi sta arrivando un'erezione. Approfondisce il bacio, slacciandomi i pantaloni. Mh, non è tanto innocente. Non so cosa fare... -Abigail, senti, io vado a casa adesso. Se vuoi portalo dietro.- una voce femminile richiama la nostra attenzione. Abigail si ricompone immediatamente. A me non interessa più di tanto. Mi riallaccio tranquillamente i pantaloni, e cerco di nascondere l'erezione. -Giulia... E' T. Mills...- Abigail è molto, molto imbarazzata. Mi accendo una sigaretta. -Ah. Senti "T. Mills' mi dai una sigaretta?- le passo il pacchetto, ne prende una e l'accende. Purtroppo è buio, e non riesco a vederla. -Piacere, Travis- le dico, dandole l'accendino. -Giulia.- prende l'accendino senza sfiorarmi la mano, accende, e me lo ridà. Aspiriamo nello stesso momento. -Senti, Giulia, non me la puoi lasciare un altro po'?- -Senti, Travis, non so manco chi cazzo sei.- -Presente quello che ha cantato prima?- non riesco a nascondere la seccatura. -Ah. Sei quello lì.- non riconosco il sentimento nascosto dietro il tono di voce. -Giulia... Dai...- Abigail si è intromessa. -No, Abigail, fa nulla... Lasciami il tuo numero, sarò qui a L.A per un po'.- -Va bene...- -Abigail, ti aspetto dentro.- -Ok...- -ciao Giulia, piacere.- dico ironico -piacere mio.- anche lei è ironica. -Certo che è di un antipatico.- spero di non averla offesa. -Ah lo so. E' mia cugina, deve stare da me per un po'...- -Oh.. quando è arrivata?- -oggi. mi sa che dovevo venire qua sola, o con le mie amiche..- -Lo penso anche io- ridiamo. Le do il mio cellulare, lei segna il numero e me lo ridà. -Allora a presto, Abigail- la bacio dolcemente. -Ciao Mills.- Abigail entra, io finisco la sigaretta.



Ehilà, ditemi cosa ne pensate, è una delle prime che pubblico, lasciate delle recensioni, per favore... Graaazie!
  
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