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Autore: Final Alex    10/03/2008    3 recensioni
Tema x Shika una coppia apparentemente felice che in realtà sbarca nell'incomprensione e come se non bastasse ci si mettono in mezzo i due fratellini della sabbia (sia romantica che comica) aspetto recensioni- è la mia prima ficcy su naruto, siate clementi
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kankuro, Sabaku no Gaara , Temari, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
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“è successo qualcosa,Shika

“è successo qualcosa,Shika?!”

“ho…ho litigato con Temari

“oddio…m-mi dispiace tanto! Come mai?!

“è gelosa, Inogelosa di te e di Noi…”

“gelosa per cosa?”

“penso ci abbia visto insieme

“insieme come ora?”

si, l’ altra volta credo…quando siamo andati…”

si si, ho capito…ma non c’è modo di risolvere la questione?”

“devo raggiungerla a Suna e parlarle, riuscirò a convincerla!”

“perfetto. Non sarebbe giusto finirla dopo tutto la fatica che abbiamo fatto non pensi?!”

“per cosa?”

“per non farci scoprire…”

si si, vero! Deve tornare tutto come prima…”

“se no il nostro Segreto…”

gia…a puttane!”

“come sei fine Nara!”

“zitta Yamanaka! Andiamo, che poi devo subito correre da lei

 

 

“Ti prego Tem…” la pregava con occhioni dolci, sulla soglia della camera Turchese

“lasciami in pace Kanky!”gesticolò mandandolo via

“vieni a mangiare dai…” intervenne l’altro, sbucando dalla porta

Gaara, per favore, anche tu no!!

“non mi piace questo tuo digiuno signorina!”agitò in aria un mestolo in legno il più alto

“a chi staresti cercando di dar ordini tu!?” lei gonfiò la voce sfidando il fratello

“li sta dando a te, su,vieni a cenare” rispose il rosso con una strana e ambigua dolcezza

“non me la sento…”

“e perché no??

“non ho fame...”brontolò rannicchiandosi di più sul letto, dov’era nascosta da quasi l’intera giornata

“non ci credo!tu hai sempre fame, Tem!”

“vedi! È questo il problema!Guarda che bella famiglia di sfigati…un gatto travestito, un tasso con problemi di identità e UNA BALENA!!!ç____ç” alzò lievemente la voce lanciando la conversazione il più lontano possibile da lei

“ma non dire stronzate!!Ti sei sempre piaciuta! che hai adesso? Panico Adolescenziale?!” disse sarcastico il più grande insistendo con il pericolosissimo utensile rustico.

“evidentemente piacevo troppo a me, senza accorgermi che non piacevo agli altri

la chioma bionda affondò tra le ginocchia ripiegate sul corpo. Il viso si spense così come la sua voce.

“che non piacevi a chi??” disse acido il moro

“agli altri, Kankuro! Che c’è? Sei sordo forse?!”

la reazione severa del fratellino risvegliò la ragazza che alzò lo sguardo su questo, interrogativa.

 “se è per Shikamaru puoi anche fare lo sforzo di dircelo! Siamo i tuoi fratelli dopotutto!”

gli occhi blu della giovane si strizzarono. Lasciò andare le gambe e si alzò in piedi di fronte alle due figure.

“siete i miei fratelli solo quando avete bisogno di me per qualche stupida missione! Non siete buoni a niente, altri che fare soffrire me e la restante popolazione del villaggio!

la ragazza aveva le lacrime agli occhi, che le marcavano le parole.

Era arrabbiata, infuriata forse, tanto da farle arrossare le guance, mettendo in mostra le grosse pozzanghere verdi.

Dolore nel petto e nella mente.

Urlava ad innocenti il suo, seppur nascosto, dolore

“s-soffrire Tem? Che cos’abbiamo fatto?!” chiese con voce tremante il più alto, incredule

“IO MI SONO FATTA IL CULO PER QUESTA FAMIGLIA, dalla nascita di Gaara! HO PROVATO IN TUTTI I MODI A VIVERE IN SERENITA’ COME LE PERSONE NORMALI! MA VOI AVETE SEMPRE VOLUTO FARE DI TESTA VOSTRA! SIETE CRESCIUTI NELL’ODIO, ED IO MI SONO STUFATA! MI SONO ROTTA!! HO DECISO DI VIVERE ANCH’IO, PER ME STESSA QUESTA VOLTA!”

“questa volta??” domandò il minore un po’ intimorito dalle urla disprezzanti della sorella

si, con Shikamaru i-io…credevo che avrei trovato la felicità…”

calò la brillantezza delle iridi acquamarina. Quelle dei due fratelli invece si intensificarono. Fissarono il volto femminile con attenzione, per scorgere ogni singola traccia dei suoi sentimenti,per…aiutarla?

c-con lui riuscivo a dimenticare tutto e mi sentivo…viva

Temari della Sabbia guardò le due sagome immobili d’innanzi a lei,  proseguì

“mi sentivo vivere veramente, entrando nei miei sentimenti e nelle mie emozioni. Riuscivo ad essere finalmente me stessa, senza timore di essere troppo debole. Mi mostravo come chiunque altro. Arrossivo come chiunque altro. tremavo come chiunque altro. E non avevo paura…”

una mano andò ad asciugare il pianto, strofinandosi sugli occhi.

“con lui mi sentivo feliceveramente felice...

tirò un po’ su col naso, si sciolse i biondi capelli e li rilegò.

Tentò di ricomporsi, ma chi era in grado di vedere, notava ancora le lacrime.

“ma sono contenta che questa favola sia finita…dopotutto doveva accadere prima o poi. Non ci sono i lieto fini,ed è un bene che mi abbiate fatto tornare con i piedi per terra…era da troppo che sognavo, mi sarei comunque dovuta svegliare un giorno…”

Sorrise.

Un sorriso plastificato,carico di malinconia.

Le piccole rughe intorno alle labbra: nostalgiche di vere risa.

Nostalgiche di quella felicità che gli era stata strappata via, brutalmente…

Le labbra dal loro canto, stanche, delle tante urla, e troppe menzogne.

Il suo viso era così storpio dalla sua vera forma.

Apparve quindi mutilato, dallo svegliarsi la mattina…soli…

 

 

 

“è colpa nostra…”

avanti e indietro, avanti e indietro. Passi pesanti, da consumare il pavimento.

Le mani chiuse dietro la schiena.

Strisciava così per tutta la stanza, come un animale in gabbia.
“è tutta colpa nostra”

Alzava la voce gesticolando appena

“non ti agitare, non serve”

hai ragione Gaara, non serve a niente! Ma cosa possiamo fare a questo punto?!

“noi non possiamo fare nulla, non c’entriamo niente

“c’entriamo eccome! L’hai vista Tem! È a terra…”

“più che a terra direi sotto terra

“bene, e non vuoi fare nulla per aiutarla?!?!”

“e che possiamo fare, scusa?! È una faccenda tra lei e quel Nara!”

ma siamo stati noi a combinare questo macello!”

“lui era con la Yamanka, di certo non è stata colpa nostra”

ma magari…”

“magari?!?” corrucciò la fronte, curioso

“abbiamo frainteso, può essere…”

“e che ne sappiamo…”

“se era stato un malinteso, quei due potrebbero tornare insieme e Tem sarebbe di nuovo felice, non credi?!

ma se è fin adesso che lavoriamo su come farli lasciare! Ora che ci siamo riusciti vuoi mandare tutto all’aria?!

“è..è che non ne sono più tanto sicuro…”

il moro afferrò il cappuccio che gli  ricopriva la testa e lo sfilò, lasciando prendere aria alla chioma castana.

“in che senso non ne sei sicuro?”

il tono dell’altro fece intendere il suo improvviso interesse per la conversazione

Kankuro fece qualche passo, per arrivare poi dinnanzi alla grande finestra illuminata dalla luce solare di quel dì.

Fissò l’orizzonte, le varie colline ed infine il cielo, così limpido incorniciato dalle diverse nuvole bianche…

Pensò a quanto aveva voluto liberarsi di quel ragazzo che osava portargli via la loro Temari

Pensò a come avevano desiderato che sparisse dalle loro vite…

E pensò infine alle parole della sorella…

Erano state così crude da avergli mosso qualcosa dentro, lo stomaco aveva avuto un vuoto e il cuore…sembrava essersi fermato…

Non credeva che lei, la donna Sabaku, stesse soffrendo così e che loro avessero vissuto alle sue spalle per tutto quel tempo.

Non se n’era neanche reso conto, ma avevano distrutto la loro, seppur disastrata, famiglia.

Ma Non l’avevano mai voluta, questa famiglia…

Non gli piaceva l’idea di appartenere a qualcuno.

Eppure, si volevano bene.

Erano fratelli…

Gaara…”venne chiamato uno, lievemente

lo sguardo di ghiaccio roteò sulla scura schiena.

“dobbiamo portarlo a Suna…”

“dobbiamo..?!” domandò con tono di superiorità

“esatto, dobbiamoribadì il secondo voltandosi

“e perché dovrei aiutarti a fare una cosa tanto folle?”

il maggiore afferrò nuovamente il copricapo e se lo infilò.

Si sistemò le orecchie di stoffa ed andò davanti al fratello, comodamente seduto su una sedia bordeaux.

si piegò sulle ginocchia, arrivando all’altezza del rosso.

Si guardarono fissi negli occhi.

“perché tu…”

tirò fuori le parole, lente ed infallibili…

“tu ami Temari quanto me, Gaara…”

 le iridi castane ricercavano un qualsiasi movimento di quelle celesti, ma nulla…immobili.

“e odi vederla soffrire così. Vuoi aiutarla e sai benissimo che l’unico che può farlo e proprio Shikamaru..

il viso candido ma intriso di sangue non rispose.

Rimase immobile a fissare l’altro, apaticamente.

Quello si alzò, dirigendosi verso l’uscita, senza dire una parola.

“aspetta…”

biascicò il più piccolo, alzandosi dalla sedia.

“vengo con te...

 

 

 

 

NOTE DELL’AUTORE:

ok ok, ci ho messo un eternità…chiedo perdonooooo!!!

Piccoli sketch prima del gran finale…

Che ve ne pare!?

Avete notato la piccolissima parte in cui Gaara ammetteva (indirettamente) di voler bene ai suoi fratelli (in teoria sono a Temari, ma noi l’abbiamo capito XD)

Forza Shikaaaa

Va bine

Leave comments please!

Bacio

Ale-kun

 

 

 

   
 
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