La pioggia cadeva lenta fuori dalla finestra.
Faceva
freddo..
Il
ragazzo guardò assente il cielo.
Era
grigio, di un grigio opaco e neutro.
Chiuse
gli occhi.
Sotto
il suo braccio si alzava e abbassava il petto di Light. Avvertiva i battiti
regolari del suo cuore.
Ancora
cercava di capire come erano arrivati al punto di far succedere quel che era
successo quella sera. E quelle precedenti.
Passò
le dita sulla pelle del collo di Light, liscia sotto i suoi polpastrelli,
sentendo le sue mani sulla schiena.
Forse
quella era.. attrazione.
Non
aveva mai provato niente di simile per nessuno, prima..
Possibile
che stesse diventando una delle vittime di Light?
Il
pensiero lo colpì come uno schiaffo.
Lo
aveva quasi dimenticato..
..lui
era Kira.
Quello
con cui aveva fatto sesso per tutte quelle sere, quello per cui aveva
singhiozzato e ansimato, era il killer a cui stava dando la caccia.
Con
una probabilità del 70%.
Quello
con cui aveva.. avuto la sua prima volta.
Avvertì
le guance farsi calde. Nella mente si delineavano lo sguardo di Light mentre lo
penetrava..
Si
contorse un po’ su di lui, a disagio.
Perché
la parte di cervello razionale lo stava abbandonando così spesso di quei tempi?
Sapeva
che non poteva permettersi errori con lui.. ne andava della sua vita.
Sapeva
che aveva a che fare con Kira.
E
allora perché era così.. imprudente?
E
allora perché non.. si spostava dal suo corpo? Sentiva di starlo eccitando.
Le
immagini di poco prima si riaffacciavano alla sua mente, inopportune, e gli
piacevano da matti.
Pensare
che era cominciato tutto da una stupida torta alla panna.. qualche giorno prima,
quando lui e Light erano rimasti da soli nella sua stanza, dopo essersi
congedati dagli altri.
Ricordava
la scena..
Era
sulla sedia, il piattino della torta sulla punta delle dita di una mano, la
forchetta nell’altra.
Stava
guardando il soffitto, discutendo con Light nello spazio che c’era tra un
boccone e l’altro.
E..
ad un certo punto Light non gli aveva più risposto. Quando aveva abbassato gli
occhi su di lui per vedere il perché, aveva notato che il suo sguardo era fisso
su di lui.
_
Che hai, Light? _ aveva chiesto, guardandolo di rimando, incuriosito.
Light si era alzato di scatto, mettendogli una mano dietro alla testa e appropriandosi delle sue labbra con un ansito.
Era
rimasto col cucchiaio a mezz’aria, la bocca sbaffata di panna, senza riuscire
a rendersi conto di quel che stava succedendo, come se non fosse realmente lì
in quel momento, senza riuscire a recepire la cosa.
La
lingua di Light era scivolata nella sua bocca, cercava la sua. Si ricordò di
aver spalancato gli occhi, essere rimasto immobile sotto l’attacco di Yagami.
Nella
testa aveva una serie di pensieri accavallati, senza senso.
Light
si era staccato da lui, leccando via la panna dalla sua bocca.
Lui
era rimasto immobile, fino a rendersi finalmente conto di quel che era successo.
Era
arrossito con violenza e dandosi una spinta per fare inclinare indietro la sedia
girevole, aveva colpito con entrambi i piedi il petto di Light, facendolo cadere
a terra poco più in là.
Rimase
immobile così, con i ginocchi contro il petto, rossissimo in viso.
Era
stato il suo primo bacio.
Ed
era stato con Light!
Aveva
scrutato sospettoso Light che da dove era, sdraiato sul pavimento, lo guardava
sorpreso.
Poi
Yagami si era alzato e gli era venuto incontro. Lui era rimasto a fissarlo,
attraverso le ginocchia alzate.
Aveva
pensato che forse era stato uno scherzo di cattivo gusto e Light gli stesse
facendo una dimostrazione.
Ma
c’era qualcosa di strano.
Yagami
gli era arrivato davanti.
Ricordò
come il suo cuore avesse battuto velocissimo in quegli istanti.
Light
aveva appoggiato le mani sulle sue ginocchia, aprendogli le gambe.
Gli
occhi del ragazzo avevano un’intensità che lo inquietava. Sentiva
l’eccitazione che avvertiva quando risolveva un caso.
Ma
quello non era un caso.
Adesso
c’era Light, solo Light che si comportava in maniera strana.
E
non c’era nessuno lì con loro. Solo quella stupida Misa, controllata dalle
telecamere.
Light
aveva avvicinato il viso al suo di nuovo.
Lui
aveva tirato indietro la testa da quella di Light.
_
Che stai.. facendo? _ ansimò con una nota acuta nella voce. Avrebbe potuto
respingerlo ancora, picchiarlo..ma era rimasto immobile.
Light
appoggiò la mano sul davanti dei suoi pantaloni, guardandolo fisso. Era
arrossito ancora di più, sapendo che Light ora sentiva
quanto
si era eccitato e lo guardava.. così.
_ Ti eccito? _ gli aveva chiesto
quasi sprezzante Light. Lui aveva cercato di ricomporsi, facendo per spingerlo
via ma Light non si era allontanato.
Aveva
premuto la bocca contro la sua, spingendo il proprio corpo contro il suo bacino.
Aveva gemuto per quel contatto, gli occhi spalancati mentre
la
lingua di Light entrava di nuovo nella sua bocca. Aveva sentito le sue dita
scivolare sul bottone dei suoi jeans, slacciarlo, insinuarsi dentro.
Aveva
sussultato e cercato di stringere le gambe quando aveva sentito le sue dita
contro la pelle calda del ventre. Era imbarazzante,
quello
che Light gli stava facendo.
Era
umiliante.
E
non aveva sopportato che si prendesse gioco di lui così.
Aveva
scollato le labbra dalle sue, tirandogli un pugno in faccia. Light aveva
spalancato gli occhi, la testa voltata di lato.
Era
stato elettrizzante vedere Light con quell’espressione di stupore sincero.
_
Si può sapere che cosa stai cercando di dimostrare facendo..! _ Light lo aveva
afferrato con violenza per le braccia, facendolo alzare dalla sedia con uno
strattone.
Lui lo aveva guardato, sorpreso da un comportamento così poco controllato.
Aveva
cercato di sottrarsi alla sua presa, pigiando con le mani contro la sua faccia,
puntando i piedi ma Light non lo aveva mollato. Aveva aumentato la presa.
E
lo aveva buttato sul letto, inchiodandolo lì.
Ansimavano
entrambi, squadrandosi furiosi.
_
Tenti.. di farmi.. abbassare la guardia.. credendo che mi.. lasci sfuggire il..
il mio nome? _ gli aveva detto, cercando di controllare gli ansiti. Light lo
aveva
fulminato.
_
Voglio.. solo scoparti, Ryuzaki! In questo momento il tuo nome non mi interessa
per nulla _ aveva esclamato Light con tono impaziente.
Ryuzaki
aveva spalancato gli occhi, guardandolo fisso. Non sembrava stesse mentendo
ma..!
_
Non sapevo ti piacessero i ragazzi, Light-kun _ gli aveva detto. Light lo aveva
guardato a sua volta, serio. Poi aveva pigiato ancora le labbra sulle sue. _ Ti
rendi conto di come mi stai riducendo? _ aveva chiesto, rimanendo
con
la bocca schiusa.
Gli
era sembrato quasi disperato. Light aveva messo le dita tra i capelli, tirandoli
indietro con un sospiro.
Sentiva
il suo respiro solleticargli la pelle. Light aveva un alito profumato.. un tipo
così dannatamente perfetto, sempre così attento ai più piccoli particolari..
possibile
che stesse davvero perdendo il controllo?
_
E ora stai parlando come Kira o come Light? _ aveva chiesto con indifferenza.
Light aveva dilatato gli occhi, con uno sguardo furibondo. Lo aveva afferrato
per i capelli, tirandolo indietro e baciandolo di nuovo con foga.
_
Sei tu il detective, no?! _ aveva esclamato. Gli aveva aperto i pantaloni,
riprendendo quello che aveva interrotto prima.
Ryuzaki
aveva cacciato un gemito acuto. Che diavolo..?
Light
lo stava toccando in maniera estenuante, volta più al fargli perdere la testa
che al soddisfarlo.
Non
era mai finito in una situazione simile.
Non
aveva mai.. dovuto affrontare Light in quella maniera. Né nessun altro.
Yagami
gli sfilò i pantaloni, buttandoli da qualche parte giù dal letto. Seguiti da
maglietta e boxer.
Ryuzaki
era senza parole e imbarazzato fino al midollo.
Light
appoggiò ancora una volta le labbra sulle sue, fissandolo in quel modo
seducente che solo lui, probabilmente, riusciva a fare. O almeno, l’unico del
quale Ryuzaki fosse succube.
_
Non hai mai baciato nessuno, eh? _ bisbigliò sulla sua bocca il ragazzo.
Ryuzaki
arrossì ancora di più. Non era per nulla piacevole farselo dire da qualcuno più
piccolo.
Afferrò
il viso di Light tra le dita, questa volta prendendo l’iniziativa. Leccò le
sue labbra, senza smettere di fissarlo.
Non
si sarebbe fatto battere. Anche se partiva svantaggiato.
Light
sembrò divertito dalla cosa. Persino.. eccitato.
Con
una mano gli circondò il collo, baciandolo come prima, sentendo che Ryuzaki
rispondeva al suo tocco.
Il
detective gli slacciò i pantaloni.
Ma
quella titubanza non lo aveva abbandonato.
Qualcuno
nel suo cervello gli ripeteva che stava facendo una cazzata.
Light
scese con la bocca nell’incavatura del collo, mordendolo.
Rivolgendogli
lo sguardo di un gatto voglioso.
Ryuzaki
lo fissò imbambolato. Le sue labbra socchiuse, carnose, rosse.
Light
era davvero sexy.
E
in quel momento si rese conto di quanto
il proprio corpo lo avesse notato.
Avvertì
i suoi denti su un capezzolo, che lo torturavano come in un gioco,
e lui gemette inarcandosi contro quella bocca, contro quelle mani che, più giù,
avevano ripreso a fare quello che avevano cominciato.
Forse
Light mirava davvero a fargli sputare il suo nome in quel modo..?
Yagami
si spogliò velocemente sotto i suoi occhi attenti.
Ryuzaki
accarezzò gli addominali scolpiti di quel ragazzo, uno ad uno, sentendo la
pelle calda sotto i polpastrelli.
Il
cuore batteva così veloce nel petto.
Light
succhiò due dita e si chinò di nuovo a baciarlo, uno sguardo che sembrava
soddisfatto.
Un
po’ di sano terrore cominciò a farsi largo nel cervello del più grande
quando sentì le dita di lui scivolare tra le sue gambe, spingendosi più
giù.
_
Light..? _
sussurrò stranito, cercando i suoi occhi. Light si morse le labbra.
_
Non ti preoccupare.. _ rispose con un sorriso il ragazzo, appoggiando la bocca
sulla sua.
Ryuzaki
sussultò, una lacrima colò dagli occhi, quando un dito di lui gli entrò
dentro.
Gemette
sconvolto, irrigidendosi.
_
Ma che stai facendo?! _ esclamò con un ansito, incidendogli le spalle con le
unghie. Aveva gli occhi spalancati.
Voragini
nere che quasi inghiottirono Light.
_
Rilassati.. o farà solo più male _ sussurrò sulla sua bocca. Gli accarezzò
le labbra con le proprie.
Ryuzaki
deglutì, aumentando la pressione delle dita sulla sua pelle.
Lo
avvertiva muoversi dentro di lui.
Il
mondo era attutito.. il suo cervello era attutito, come immerso nell’ovatta.
Light
non sembrava voler desistere.
E
lui, dal canto suo, non sembrava volere che smettesse.
Yagami
osservò gli occhi chiusi del detective, il suo nemico.
Cercava
di ripetersi che quello era un modo per sottometterlo, per ridurlo al proprio
volere.
Cercava
di pensarlo come nemico.
E non come amante. Come tentazione, come desiderabile.
Ryuzaki
sembrava essersi abbandonato davvero al suo volere. Alle sue voglie.
No,
non erano voglie
quelle.
Ma
fece finta di non saperlo.
Fece
finta di essere il solito freddo, distaccato Light Yagami. Il solito perfetto,
impeccabile Yagami.
Con
il cuore che esplodeva nel petto.
Ryuzaki
strinse gli occhi quando gli spinse dentro altre due dita.
Ansimò
sulla sua bocca, catturando le sue labbra, ancora una volta.
La
faccia contratta.
Dolore,
piacere.. si stavano confondendo troppo velocemente nel suo cervello.
Il
ragazzo gli succhiò il labbro inferiore. I suoi occhi lo stavano scrutando.
Cosa
stai cercando, Light?
Cosa
stai cercando davvero da
me?
Light
entrò in lui con una sola spinta.
Un
dolore lacerante, ma unico.
Yagami
premette forte la bocca sulla sua, per sopprimere quel grido. Guardandolo.
Sembrava
quasi preoccupato
per lui.
_
Non ti sei fatto tanti scrupoli fin’ora, Light. Perché mi guardi così? _
Ryuzaki gli circondò il collo con le braccia, stringendolo a sé.
Per
sentire il calore della sua pelle contro la propria.
E
per quanto potesse essere falso quel
contatto, quella voce, quello sguardo ne aveva tremendamente
bisogno.
Un
bisogno di lui.
Non
come alleato, non come colpevole, ma in quanto Light.
Forse
in quanto Kira.
Non
fosse stato per lui sarebbe rimasto a perdere giorni, mesi, anni dietro a casi
inutili, senza
provare
quei sentimenti, quel dolore, quel piacere.
Premette
la faccia contro il suo collo, ansimando e gemendo mentre lui lo masturbava.
Non
avvertiva più dolore. Solo.. una miriade di nuove sensazioni, di imbarazzo, che
non aveva mai provato in precedenza.
La
sua prima volta.. con Kira.
Si
sarebbe potuto anche vantare, un giorno nell’aldilà pensò sorridendo sulla
pelle del killer.
Light
gli stava mordendo una spalla. Un sorrisetto malizioso sulle labbra, mentre lo
stringeva da dietro.
Ryuzaki
si girò tra le sue braccia, guardandolo in silenzio.
Si
avvicinava la fine, ne era cosciente.
E
continuare quel gioco con Light aveva un sapore amaro.
Però..
Finita qua >< era una storia che avevo in cantiere da tanto
°° ma che non ho mai finito ^^ oggi ho colto l’occasione per farlo e l’ho
anche pubblicata. Il “però” finale è ripreso dall’ultima parola che
pensa L, prima di chiudere gli occhi e abbandonarci T__T Ellino T-T
Volevo lasciarla, così, a finale “libero”.
Ognuno completi quel "però" con quello che pensa avrebbe detto
Ellins.
Detto questo.. bo, se siete arrivati fin qua vi chiederei di
commentare..
Ma , come per il finale, fate come volete [anche se una recensione è sempre gradita, eh X3]
Kissu
[questa scrittura mi sa molto di.. sanguigna *_*]
[si
vede che mi piace la pioggia? XDD]