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Autore: Megan204    05/09/2013    6 recensioni
Gerry è stato colpito dalla pistola di Lucia, ma se non fosse morto? Se Lara avesse seguito Lucia e avesse visto tutto?
Gerry cos'avrebbe scelto? Suo fratello o la ragazza che amava?
Una Gerry-Lara, scritta di getto, senza pretese.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gerry Pugliese
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lara era arrivata alla clinica seguendo Lucia. Aveva visto tutto, anche quei proiettili che finirono dritti nel petto di Gerry, che era caduto a terra, sanguinante.
Lara corse il più velocemente possibile verso di lui, non le interessava Lupo che sparava, Anita che urlava, Lucia che cercava di colpire Lupo e tutti quelli che c’erano. A Lara importava solo di Gerry.
Era stato quello che l’aveva fatta sorridere mentre era prigioniera, eppure lui era il suo carceriere.
La sua bestia.
La sua tigre.
La piccola mano di Lara era sul petto di Gerry, sulla maglia zuppa di sangue. Sentiva i battiti sempre più deboli del suo cuore.
Ma Gerry sorrideva come un bambino. Voleva vivere, per lei.
Per l’unica ragazza che l’aveva conquistato vestita.
Per l’unica ragazza che l’aveva salvato. Lui non voleva più fare l’assassino. Voleva una vita quasi normale, possibilmente con lei.
Era così vicina, così vicina che riusciva a vedere le lacrime bagnare quegli occhi nocciola.
Così vicina come non era mai stata.
Raccogliendo le ultime forze disse:
-Mi dispiace.- E poi chiuse gli occhi, perché con la morte avrebbe trovato finalmente la pace.
Lara piangeva. Piangeva perché Gerry aveva bisogno di tempo, poteva ancora salvarlo. Piangeva così tanto che non si accorse che i medici della clinica glielo portavano via da sotto le mani. Per Lara, solo Gerry era rimasto dopo la morte del padre. Lui non era tigre, lei lo sentiva. Lui era così indifeso, così fragile che neanche una maschera poteva aiutarlo.


Le ore passavano, Gerry era sotto i ferri, Lara chiusa nel suo mondo, tra le braccia di Rosanna. Chiusa in quei pensieri, chiusa in quelle cose non dette. Stava affogando. Stava affogando nelle sue lacrime, stava affogando in tutte le cose che doveva dire a Gerry.
Si addormentò, con gli occhi rossi e gonfi e una moltitudine di pensieri, che ronzavano deboli nella mente.

Erano passate ore? Giorni? Lara non sapeva quanto avesse dormito. Era su una scomoda sedia della clinica privata, con accanto Daniele.
Aveva dormito tutta la notte secondo l’orologio. Se era lì Gerry era vivo. Una felicità strana la invase.
-Gerry?- Chiese semplicemente a Ghiro, che non fece nessuna faccia sorpresa.
-Ha finito l’intervento poco dopo che ti sei addormentata, è sveglio da poco, poteva stare peggio…-
Era vivo, il suo cuore batteva ancora.
-Devo vederlo.-
-C’è Lucia, poi toccherà a te, se lui vorrà.-

Lucia uscì pochi minuti dopo, dicendo semplicemente.
-Lara è molto stanco, ma vuole vederti.-
Senza farselo dire due volte si fiondò nella sua stanza.
Era lì, attaccato alle macchine, in un anonimo letto, fasciato, senza una maschera e più fragile che mai.
Un sorriso quasi accennato apparve su quel viso così bello e così stanco.
Lara lo abbracciò, delicatamente. Poteva sentire ancora l’odore del sangue, delle medicine e di un ospedale.
Con la mano Gerry spostò i capelli ricci di Lara e la baciò.
Era un bacio semplice, quasi banale, quasi stupido.
Ma per loro significava tutto, significava vittoria, rinascita, nuova vita, nuova pagina, amore.
Si staccarono, lei poggiò la testa sul suo cuore mentre lui sussurrava:
-Stai tranquilla, è finita. Il capitano sta andando a prenderli, voglio che finisca, per me e per te.-
Aveva tradito suo fratello, aveva tradito tutti. Ma ora, voleva essere libero da qualsiasi colpa e da qualsiasi fardello. Lui e Lara, il resto del mondo non contava.




Gerry aveva passato settimane in ospedale, Mario era in galera, Anita, Stinco e Cenzone morti.
Cenzone era troppo avido per vivere.
Stinco aveva rinnegato tutto per i soldi, anche il suo migliore amico.
Anita aveva mollato tutto per Mario, una vita rispettabile, tutto.
Mario invece voleva solo una rivincita. Non se lo sarebbe mai aspettato da suo fratello. Non si aspettava di essere tradito da sangue del suo sangue.
E ora Gerry, doveva incontrarlo al R.i.s.
Il confronto era arrivato. Mario era lì, nell’ufficio della Brancato e aspettava il fratello. O quello che restava di suo fratello.
Gerry avanzava per il corridoio, senza manette, Lucia si fidava quel poco per lasciarlo senza manette.
Lara era lì, nell’angolo dall’ufficio.
Forse l’impulso, forse l’amore.
Lo baciò, davanti ai carabinieri, davanti a Mario. Un bacio di nuovo così semplice ma così intenso. La mano della ragazzina accarezzava la barba dell'uomo, mentre il braccio muscoloso di lui le circondava la vita.
Mario allora capì, Gerry l’aveva fatto per amore.
Lui amava Anita, quindi comprese.
Aveva scelto lei, perché voleva una vita come una persona normale.
Appena entrò, sorrise e lo abbracciò.
-Se tutto questo è per l’amore, capirò.-
Forse Mario, solo in quel momento rivide Gerry, non tigre.

  
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