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Autore: Joy27_    05/09/2013    2 recensioni
Con la mano cercava quella di Lucia.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daniel Grigori, Luce Price
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ROMA
 
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In questo giorno si sarebbe svolto il diciassettesimo compleanno di Lucia Massenzio, una delle famiglie più importanti di Roma.
Lucia era in camera sua, seduta di fronte al grande specchio ovale, appoggiato sul tavolino su cui teneva tutti i suoi profumi e trucchi. Aveva i capelli neri sciolti che ricadevano in dolci e bellissime onde, accarezzandole le spalle e la schiena nuda. Gli occhi nocciola erano grandi e vibranti. Indossava ancora la lunga canottiera di seta rosa confetto della notte.
Si guardò per qualche minuto allo specchio, poi posò l’attenzione su una collanina con il ciondolo a forma di rosa, custodito in un piccolo portagioielli.
Lucia lo prese e lo aprì: c’era la foto di lei e di Daniele. Entrambi mostravano un sorriso bianchissimo a trentadue denti ed erano perfetti insieme.
Lui ci sarebbe sempre stato. L’avrebbe sempre aspettata. In ogni vita. Anche se la perdeva sempre tra le sue braccia, Daniele non si dava per sconfitto. Doveva essere felice perché l’avrebbe sempre e comunque rivista. Il loro amore era troppo forte e avrebbe superato qualsiasi cosa.
Qualcuno bussò alla porta bianca della camera di Lucia.
<< Avanti >> disse la ragazza.
<< Signorina Lucia, tra un po’ inizierà il pranzo del vostro compleanno. Continuerà fino a sera. Vostro padre vuole che siate pronta. Vi aiuto a vestirvi? >>
<< Si, grazie. >>
Lucia si alzò in piedi e si posizionò al centro della stanza.
La camera da letto era molto grande: aveva le pareti color salmone; al centro della parete di sinistra c’era una grande portafinestra, affiancata da due alte finestre; dal soffitto pendeva un raffinato lampadario in stile rococò; alle spalle di Lucia c’era un largo letto a baldacchino, con un lenzuolo arancione e pieno di cuscini bianchi e color pesca, sul quale pendeva un velo rosa; di fronte alla ragazza c’era un maestoso armadio tre ante e, al centro del quale, vi era uno specchio.
Sulla sinistra dell’armadio c’era un manichino che portava l’abito per la festa della principessa.
La serva, Miss Caterina Melodia, prese il lungo vestito molto delicatamente.
Lucia si tolse la lunga canottiera da notte e rimase in biancheria intima. Alzò le braccia al soffitto.
La dolce serva le infilò il vestito dalla testa e ricadde dolcemente sul corpo di Lucia.
Il vestito aveva un delizioso corpetto color indaco. Aveva degli intrecci di nastri bianchi davanti e di dietro. La gonna era stupenda: era lunga e a balze, color blu oltremare che si accoppiava perfettamente con la cromatura del corpetto. Per un tocco più raffinato e sofisticato, la gonna era coperta da un velo di pizzo trasparente. I tacchi erano straordinari: erano un paio di decollete plateau nere, in perfetta sintonia con i capelli corvini di Lucia, sulla cui punta c’era una peonia incastonata di diamanti luccicanti. Lucia indossò una collana semplice, ma dava quel tocco di particolarità un zaffiro a forma di peonia. Come orecchini due semplici perle argentate, illuminate da un piccolo diamanti circolare.  Le mani vennero coperte da dei guanti leggerissimi neri e due cinturini argentati coronavano i polsi. Per il trucco rimase molto naturale: un riga di eyeliner, che le metteva in risalto gli occhi scuri, un mascara nero per aprire di più lo sguardo, un fard color pesca e un rossetto rosa confetto. I capelli erano la parte meravigliosa: aveva i boccoli che ricadevano dolcemente sul petto e sulla schiena; due ciocche di capelli vennero fermate con due forcine, decorate da due diamantini.
Lucia era assolutamente perfetta. Avrebbe fatto un bella figura, ma a lei non importava se alla gente piacesse. Per lei contava solo vedere Daniele ed essere perfetta per lui. Per l’amore che lui provava.
Lucia era pronta e congedò Miss Caterina. Si guardò un’ultima volta allo specchio e poté andare.
L’ aspettò fuori una carrozza che la portò a Villa Adriana.
La festa si sarebbe svolta all’aperto: era presente una grande vasca ellittica, decorata da statue di divinità, e, intorno alla vasca, ci sarebbero stati tanti buffet e gente nobile.
Lucia scese dalla carrozza e un servo la portò al luogo dei festeggiamenti. La fanciulla camminava con fare altezzoso. Arrivata, tutti la accolsero battendo le mani. Lucia si sentiva un po’ imbarazzo, ma doveva adagiarsi se non voleva rovinarsi la festa di compleanno. Prese un drink da sola e nel frattempo cercava Daniele.
Ed eccolo lì, staccato dal resto della folla che la guardava con uno sguardo penetrante e… innamorato.
Lucia sorrise. Non poteva essere più felice di così.
Daniele era molto attraente nel suo completo blu scuro, in perfetta armonia con l’abito raffinato di Lucia, che gli risaltava gli occhi che si accesero di un viola brillante.
Lucia non aveva voglia di stare in mezzo a tutta quella gente sconosciuta che aveva chiamato il padre, ma preferiva stare sempre con Daniele. Per l’eternità.
Lucia gli andò incontro e gli buttò le braccia al collo.
Aveva tanto bisogno del suo abbraccio.
Aveva bisogno di sentire l’amore.
Daniele la prese per mano e la portò al di là del luogo della festa, in un bosco.
Corsero e poi si fermarono.
<< Non aspettavo altro che vederti >> le bisbigliò Daniele, prendendole il viso accaldato tra le mani.
<< Anche io Daniele. Avevo bisogno di stare con te. >>
<< Adesso ci sono e godiamoci questo momento. >>
Daniele le cinse la vita con entrambi la mani per avvicinarla di più a sé. I loro corpi erano attaccati, come se non volessero mai staccarsi. L’intenzione era quella.
Il ragazzo baciò Lucia sul collo, salì fino ai lobi e poi alle guance. Le diede numerosi baci delicati sulle gote che erano divampate. Lui si scostò per vederla.
<< Sei bellissima >> le sussurrò dolcemente.
I loro volti era così vicini. I loro respiri s’intrecciavano. Gli occhi di entrambi erano pieni di amore.
Lucia si rese conto di quanto era bello e perfetto Daniele. Non poteva desiderare altro. Era con lui che voleva stare.
Daniele le riprese le guance tra le mani, avvicinò il suo volto a sé e si baciarono.
Le labbra di lui erano così morbide.
Il loro bacio diventò passionale. Bollente.
Lucia non si sarebbe mai staccata dalle sue labbra. Mai da lui. La ragazzi si sentì una scintilla dentro.
Era giunto il momento.
Aprì gli occhi mentre si stava ancora baciando passionalmente con Daniel, ma vide le ombre.
Giravano in circolo sulla testa di lei. Erano nere e viscide.
Lucia si scostò.
<< Daniele! >> gridò lei, disperata.
<< No, ti prego! Non andartene! Non adesso! >> urlò Daniele con gli occhi lucidi.
Lucia iniziò a singhiozzare mentre stava per essere circondata dal fuoco.
<< Ti amo >> gli dissi.
Le sue parole era vere e piene d’amore.
<< Ti amo anch’io. >>
Lucia fu avvolta dalle fiamme e l’ultima cosa che vide furono gli occhi di Daniele, grigi e pieni di lacrime, che gridava disperato e con la mano cercava quella di Lucia.
 
Spazio autrice:
spero che questo capitolo auto-conclusivo vi piaccia e mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.
A presto ^^
  
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