Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: SpinellaTappo98    06/09/2013    0 recensioni
Dalla storia: "Anche se hai altro da fare tu trovi sempre il tempo per me...no, che dico, tu CREI il tempo per me!"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ero come al solito seduta sui gradini che danno nel cortile interno della scuola, studiando l'unica cosa che amo studiare in pomeriggi come questo, con il sole che splende e mi scalda mentre il canto degli uccellini mischiato al brusio della città mi cullano. Stavo giusto litigando con una cosa che non riuscivo a farmi entrare in testa, quando arriva Jacopo, uno dei miei migliori amici, che si siede vicino a me. “Allora, che fai?” mi chiede curioso.

“Mah, nulla di che...sto provando a studiare, ma non mi entra in testa!” dico esasperata fissando il computer sul quale si notano più o meno le 15 finestre aperte nel tentativo di imparare qualcosa.

Il mio amico mi guardò smarrito “Cosa? Tu che studi anche se non hai un compito? Non è possibile, non può essere vero...” era spaventato.

Scoppiai a ridere: “Ahahah! Ma no cretino! Sto studiando l'unica cosa che amo studiare in giorni come questo...la musicaaaaaa!” e gli mostrai le varie pagine di YouTube aperte ed i testi con accordi che disseminavano il mio portatile.

Ora sembrava molto più tranquillo...come poterlo biasimare! È strano, ma di solito non mi si trova a studiare materie scolastiche se non ho una verifica imminente. Non che odi la scuola. Mi piace ed amo leggere e imparare cose. Diciamo solo che non mi va di affaticarmi. Ma con la musica...beh, con la musica è tutto un altro discorso. È la mia passione, vivo di musica. Solo che non sono capace a suonare strumenti oltre che il flauto dolce. Vi starete chiedendo cosa sto studiando se non so suonare (se non ve lo state chiedendo, allora iniziate a farlo ora) e la risposta è semplice. Io canto.

Mi concentro su Jacopo che si sistema meglio sul gradino sotto il mio. “Comunque...mi cercavi?” chiedo togliendo gli auricolari.

Il ragazzo mi fissa smarrito per qualche istante, poi sembra ricordare: “Ah, sì, giusto! Mi stavo facendo rompere i timpani dal batterista” già, lui non è abituato a provare canzoni con una batteria attaccata all'orecchio...oggi è venuto solo a farci visita...poverino! “quando mi è venuta un'idea. Potrei chiedere a Federica, quella mia amica di cui ti ho parlato, se vuole uscire domani...che ne dici?” chiede non troppo convinto.

“Dico che se non lo fai ti uccido con le mie mani. Ti ricordi che ti ho detto sulla seconda possibilità, Jacopo? Anche se una volta di ha deluso, è comunque tua amica e le vuoi bene. Le persone sbagliano, sono esseri umani, come te e e come me. Capita di fare errori, la cosa che importa è che se vogliamo sperare di essere perdonati dobbiamo renderci conto di cosa abbiamo sbagliato e chiedere scusa. Lei lo ha fatto, si è accorta di averti fatto male ed ha chiesto scusa. Merita una seconda occasione per essere tua amica.” e finito il mio sermone, torno a prestare attenzione allo schermo del mio portatile, lasciando che il mio amico rifletta su ciò che gli ho detto.

Sembra che le mie parole abbiano avuto effetto, perché chiama Federica e le chiede di uscire...da ciò che riesco a capire attraverso il telefono, sembra che ne sia molto felice. Sono certa di avere un sorriso ebete disegnato sul viso, ma non posso farci nulla...sono orgogliosa del mio amico. A quanto pare questa volta la paura di soffrire ha perso. Jacopo chiude la chiamata, fissa per pochi istanti lo schermo nero del telefono e poi alza lo sguardo su di me. “Grazie, alla fine mi aiuti sempre, anche se hai altro da fare trovi il tempo per me...no, che dico, tu CREI il tempo per me. Mi chiedo solo perché sento sempre così tanto il bisogno di parlare con te se ho qualche problema, se ho un dubbio o se mi serve una mano. Non cerco la ragazza che mi piace o la mia ragazza quando la ho, cerco te! Secondo te per quale motivo faccio così?”.

Rimugino un attimo sulle parole di Jacopo, merita una risposta sensata: “Questo perché dalla tua ragazza non hai bisogno di tutto questo. Lei ti da amore, amico. Hai bisogno che ci sia sempre, non con le parole e nella confusione del mondo, ma con i gesti, anche quelli piccolissimi, nel silenzio. Perché ti faccia CAPIRE, sentire sulla pelle, che è con te e per te. Non serve che tu la senta con le orecchie o che la trattenga a te con le parole, perché sai che lei sarà sempre con te. Lei non ha e non avrà motivo di crearsi del tempo per te, perché sarai tu il suo tempo. Vedi, Jacopo, io posso donarti la mia amicizia, il mio tempo, le mie orecchie, le mie parole. Ma LEI può e potrà donarti sé stessa.”

Jacopo mi guarda scioccato e ciò mi diverte da matti. “Ma da dove diamine ti vengono certe cose?”

Rispondo nel modo più sincero che conosca: “Dalla musica, amico. Lei dona tutta sé stessa. Non ti ascolta, non parla a te direttamente. Eppure c'è sempre quando ne hai bisogno e te lo dimostra. Tu non parli alla musica, eppure lei c'è e ti fa sentire meglio. Sempre.”

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: SpinellaTappo98