07/09/2013
0 recensioniEverybody hurts.
1. Please, stay.Putroppo non tutti hanno una vita facile.
Davanti ai vostri occhi sembreranno tutti sereni ed in pace con se stessi ma fidatevi, non è così.
Ognuno affronta i suoi problemi in diversi modi.
C'è chi beve, chi fuma, chi non riesce a fare a meno delle droghe, chi ha bisogno di farsi del male.
Modi più che sbagliati di affrontare la propria vita, ma spesso le situazioni sono difficili, sapete?
Certo che lo sapete, che domande.
Chi non ha mai avuto il desiderio di scomparire?
Tutti sono circondati da un oceano di problemi e disagi.
C'è chi riesce ad affrontare il tutto, chi trova il suo equilibrio.
Beh, questo non è il caso di Gerard, Gerard Way.
Un ragazzo di diciassette anni, capelli neri, abiti neri, aspetto macabro, buono di cuore come pochi.
Si aggirava spesso per le vie di Belleville, sempre solo e con lo sguardo basso.
Stava male, stava male ogni singolo giorno ma nessuno lo sapeva.
Ogni volta che tornava da scuola correva in fretta verso la sua stanza e dopo aver lanciato con furia lo zaino sul letto, con la schiena contro la porta scivolava fino a sedersi a terra con le mani che gli coprivano il viso pieno di lacrime che scorrevano in fretta, come se avessero dovuto resistere fino a quel momento.
Gerard si sentiva odiato dal mondo, si sentiva un peso per tutti e riteneva di essere una persona orribile.
Spesso veniva trattato male a scuola solo perchè era.. diverso, diverso dagli altri, nel modo di vestire, di pensare.
Non si sentiva accettato e perfino la sua unica compagnia, il suo ragazzo Frank, non riusciva a trovare un modo per farlo stare meglio.
Gerard e Frank ormai stavano insieme da due anni, si erano conosciuti un giorno, per sbaglio, in una fumetteria e lì Frank, un ragazzo di piccola statura e dai capelli scuri, era rimasto incantato e incuriosito da quel ragazzo così solitario e misterioso che era Gerard.
Dopo non molto tempo che avevano iniziato a frequentarsi, i due si erano resi conto di provare un sentimento che andava oltre l'amicizia ma nessuno tranne loro sapeva della relazione che avevano.
Nostante Frank fosse completamente perso di Gerard, quest'ultimo non ancora riusciva a credere che i sentimenti del ragazzo potessero essere reali.
Non riusciva ad accettare il fatto che qualcuno potesse innamorarsi di lui che si vedeva così imperfetto, così triste.
Ogni volta che trascorrevano insieme il loro tempo Gerard fingeva che andasse tutto bene ma il suo ragazzo riusciva a leggergli negli occhi che le cose non stavano così.
Non c'era nulla da fare e Gerard molto spesso finiva per farsi del male, cosa che Frank non riusciva a spiegarsi e per cui si infuriava in modo indescrivibile.
Ci stava male anche lui per quelle braccia piene di ferite, ferite che Gerard diceva di essersi fatto per errore, una volta era scivolato, una volta il gatto dei vicini.
Scuse, soltanto scuse per non ammettere quanto il suo problema fosse grave.
Ma è difficile, è difficile parlare dei propri problemi con qualcuno e sentirsi un peso.
Affrontare tutta quell'ansia e quelle insicurezze che col tempo si accumulano fa male, un male che ti distrugge lentamente.
Quella mattina la scuola non si sarebbe fatta poichè era un giorno di festa così Frank decise di recarsi a casa di Gerard così, dopo aver raggiunto in poco tempo la porta di casa venne accolto dalla signora Way che in tutto quel tempo non si era accorta del forte legame che c'era tra i due ragazzi che considerava "buoni amici".
Attraversata scalinata della casa, Frank aprì la porta della camera del suo ragazzo ma non fece in tempo a terminare la parola "sorpresa!" che la sorpresa se la trovò davanti agli occhi.
Gerard, rannicchiato in un angolo della stanza, singhiozzava con le mani leggermente sporche di sangue che probabilmente aveva cercato di pulire in fretta.
Pietrificato da quello che aveva appena visto, Frank rimase a guardare il suo ragazzo con gli occhi sbarrati senza riuscire a dire una parola.
Dopo poco si avvicinò a lui e dopo aver preso un asciugamano, glie lo avvolse intorno alle ferite con fare delicato ma rimanendo sempre in silenzio.
Gli scostò i capelli dal visto e mentre guardava negli occhi quel viso così pallido una lacrima gli scese in fretta ma non si preoccupo' di asciugarla.
Poco dopo Frank, uscì dalla stanza e decise di andare via forse troppo sconvolto o semplicemente triste per l'accaduto.
Dopo quella mattina, passarono alcuni giorni e di Frank non ci fu nessuna notizia.
Gerard iniziava a sentirsi in colpa ma soprattutto si sentiva abbandonato e iniziò a pensare che forse quella volta era davvero finita.