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Autore: Akane    07/09/2013    2 recensioni
Chester è nel centro di disintossicazione e sente regolarmente Mike per telefono, ma non sono conversazioni facili per nessuno dei due. Mike sa che se andasse a trovarlo farebbe peggio, però non può nemmeno lasciarlo completamente perdere. E' in una di queste che nasce definitivamente Where d you go. Perchè Chester vuole vedere Mike e Mike si nega dicendo che ha un nuovo gruppo ed è in giro a fare concerti. Quando invece è a casa e aspetta che Chester si riprenda e torni da lui!
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chester Bennington, Mike Shinoda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Reanimation'
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NOTE: questo è il seguito di Ali d'argento. Avevo detto che ci stava e l'ho fatto subito. E scrivendo questa mi sono resa conto che ce ne sta un altro ancora. Perchè ora la canzone è fatta ma la volontà di Chester alla fine è precisa e le paure di Mike sono dei prevedibili presagi. Lui pensa sempre di fare le cose migliori, ma alla fine non è perfetto ed è solo troppo piccolo, con poche esperienze di vita, per affrontare le situazioni nel modo giusto. Per cui diciamo che sono tutti umani, in questa storia. Da Chester a Mike. Ambientata nel 2005, il periodo nero. Buona lettura. Baci Akane

DOVE SEI ANDATO?

Mi manchi tanto
Sembra come che sia da sempre
che tu te ne sei andato
Lei dice "alcuni giorni mi sento una merda,
alcuni giorni vorrei abbandonare questo stato e sentirmi normale per un po'",
Non capisco perchè tu debba essere sempre lontano
io vado avanti, ma i viaggi sembrano sempre così lunghi, e mi ritrovo provando a stare al telefono,
perchè la tua voce mi aiuta sempre quando mi sento solo,
ma mi sento come un'idiota, sprecando i miei giorni attorno ad una chiamata,
ma quando alzo la cornetta non ho molto da dire,
così voglio che tu sappia che è un po' andata a puttane,
che io sono qui bloccato ad aspettare, a volte a discutere,
dicendoti che ce l'ho con te e la tua carriera
Io ed il resto della famiglia qui stiamo cantando "dove sei andato?"
Mi manchi tanto
Sembra come che sia da sempre
che tu te ne sei andato
Dove sei andato?
Mi manchi tanto
Sembra come che sia da sempre
che tu te ne sei andato
Ti prego torna a casa....
Ricordi il posto dove abitavi
usato per i barbecue, gli hamburgers e le costolette
usato per avere piccole feste ogni halloween con un ammasso di dolci,
ma ora, ti fermi soltanto ogni tanto per poco,
Merda, Mi ritrovo solo riempiendo il mio tempo
qualunque cosa per levare il pensiero di te dalla mia mente
sto bene, ho stabilito di togliermelo dalla mente
puoi chiamarmi se trovi qualcosa da dire
ed io ti dirò,
che io sono qui bloccata ad aspettare, a volte a discutere,
dicendoti che ce l'ho con te e la tua carriera
Io ed il resto della famiglia qui stiamo cantando "dove sei andato?"
Mi manchi tanto
Sembra come che sia da sempre
che tu te ne sei andato
Dove sei andato?
Mi manchi tanto
Sembra come che sia da sempre
che tu te ne sei andato
Ti prego torna a casa....
voglio che tu sappia che è andata un po' a puttane
che son bloccata qui ad aspettare, non più a lungo a discutere,
stanca di star seduta ed odiare e cercare queste scuse,
per quando non sei qui attorno, e stanca di sentirmi così usata,
sembra che solo una cosa sia vera a lungo
Non sai realmente che cos'hai finchè non l'hai perso
io ritengo di avercela con te e la tua carriera
quando tornerai io non sarò più qui, così sarai tu a poterlo cantare...
Dove sei andato?
Mi manchi tanto
Sembra come che sia da sempre
che tu te ne sei andato
Dove sei andato?
Mi manchi tanto
Sembra come che sia da sempre
che tu te ne sei andato
Ti prego torna a casa....
Ti prego torna a casa....

- Where d you go – Fort Minor -

- Alcuni giorni mi sento una merda, alcuni giorni vorrei abbandonare questo stato e sentirmi normale per un po'... -
Non è un buon esordio.
Sospiro e mi mordo le labbra pensando a cosa dire.
Lo sento spesso per telefono perchè voglio assicurarmi che sia sempre lì e non se ne sia andato e poi voglio conoscere i suoi progressi, però non sono sempre positive le nostre conversazioni. Capita anche che litighiamo, allora cerco di non esagerare e mi distacco. A volte penso di essere io a peggiorare il suo stato emotivo, quindi provo ad evitarlo... e lui mi chiama.
- Sono dei momenti, sai che non è sempre così... - Dico calmo provando a dargli sempre il lato positivo. Non è facile in realtà, anche se è la mia dote.
- Non capisco perchè tu debba essere sempre lontano. Io vado avanti, ma i viaggi sembrano sempre così lunghi, e mi ritrovo provando a stare al telefono perchè la tua voce mi aiuta sempre quando mi sento solo ma mi sento come un'idiota, sprecando i miei giorni attorno ad una chiamata del cazzo... e quando alzo la cornetta non ho molto da dire. Le solite stronzate. Sto male. Mi sento una merda. Voglio andarmene. È inutile. Non vado avanti bene qua dentro... che bello, eh? -
Lo sfogo, uno sfogo amaro, un sussurro. Non si agita nemmeno più quando ne fa. Non grida. Mi preoccupa il fatto che non gridi.
- Sei sicuro che la mia voce ti aiuti? A volte penso che sia colpa proprio della mia voce. -
Ho messo su questo gruppo con cui sto facendo delle canzoni hip hop, facciamo serate e cose così, gli dico che non posso venire a trovarlo perchè viaggio molto con loro. In parte è vero però non è proprio così. La scaletta non è ancora pronta, manca quella canzone che non riesco a completare.
Where 'd you go non l'ho mai finita.
Con delle scuse del cazzo non vado mai a trovarlo e lui pensa che non posso perchè sono sempre via, preso da questo nuovo gruppo, da questa carriera.
La verità è che ho paura di andare a trovarlo.
- No Mike... tu mi aiuti... la tua voce... e se ti vedessi... - Ma ovviamente ci prova. Ci prova sempre e forse non smetterà mai.
Sospiro.
- Ora sono fuori città... - Sono a casa, maledizione. A scrivere questa canzone che non mi esce. È la canzone che parla di me e di lui più delle altre, spiego come mi sento nei suoi confronti ed a parte che non deve essere troppo chiara... ma non so nemmeno da dove cominciare!
Ho scritto 'Mi manchi tanto Sembra come che sia da sempre che tu te ne sei andato Dove sei andato?' perchè lo sentivo distante, così distante, mio Dio. Eravamo nella stessa stanza e lui non c'era. Era sempre più lontano da me, giorno dopo giorno, fino a che non sono più riuscito a raggiungerlo. Dove sei andato, Chester? Glielo chiedevo sempre fra me e me e non avevo il coraggio di chiederglielo e forse avrei dovuto, no? Forse se glielo avessi chiesto non si sarebbe allontanato così tanto.
- Sta andando tutto a puttane di nuovo... perchè io sono qui bloccato ad aspettare che tu venga e a volte finisce solo che discutiamo perchè ti dico che ce l'ho con te e la tua carriera, ma lo dico perchè sto male e non ci sei... tu sei via a cantare ed io qui e ti chiedo dove cazzo sei Mike? Quando torni? Quindi no, non sta andando come pensavo. Sto male lo stesso. Voglio andarmene... - Chester è un fiume di parole, ancora non grida però parla a ruota libera e continua anche ora... - mi manchi tanto... Sembra come che sia da sempre che tu te ne sei andato. Ti prego torna a casa e vieni a trovarmi... sono sempre nella nostra città. Ricordi ancora il posto dove abitavi od ormai l'hai scordato perchè non ci sei mai? Ti chiamo e non puoi mai venire perchè sei via in quei tuoi stupidi viaggi! Cosa ti costa venire una volta? Mi sento in prigione... voglio andarmene... -
Sospiro, è un'agonia ascoltarlo, è sempre peggio, non migliora mai. Stringo gli occhi e mi premo il palmo sulla fronte cercando di sopportare, ma è una smorfia che esce dalla mia faccia. Una smorfia di dolore. È tremendo. Non sta bene, non sta migliorando. E forse se ne andrà davvero, che ne so! È capace di farlo, quello!
- Ricordo bene la tua casa, le feste nel tuo giardino... e ricordo il tuo giardino ed i cani... e l'angolo per i barbecue, gli hamburgers e le costolette, e ricordo le feste ogni halloween con un ammasso di dolci che ti facevano indigestione. Ma ora, ti fermi soltanto ogni tanto per poco e non hai mai tempo per me. - Stringe i denti e tiene il fiato, penso si stia mordendo la bocca come lo sto facendo io appeso al telefono ad ascoltare il suo ennesimo sfogo.
- Merda, Mi ritrovo solo a riempire il mio tempo del cazzo con qualunque cosa per levare il pensiero di te dalla mia mente! -
- Mi dispiace Chester... sapevi che non era facile... ma non devi mollare, ti prego... - Non sono molto d'aiuto... qua è come se lui si rendesse conto d'aver sbagliato a vomitare pensieri a ruota libera, è distaccato da sé stesso, passa momenti in cui mi odia e mi insulta e dice che è colpa mia ad altri in cui non vuole pesarmi addosso... sembra schizofrenico.
- Dai... non mollo... dopotutto sto bene, ho deciso di togliermi tutta questa merda d'angoscia e questi brutti pensieri dalla mente, solo che a volte mi tornano... - Sospiro sempre senza parole, ancora non so che dire. Lo chiamo per sapere come va ma non so mai cosa dire, allora mi chiama lui. Litighiamo. Non ci sentiamo. Poi torna a richiamarmi. Però è sempre così brutto. Non fa progressi. Quando arriveranno i progressi? È vero che non è lì da molto, però spero sempre che ce la faccia.
- Puoi chiamarmi se trovi qualcosa da dire... non stare sempre così zitto quando ci sentiamo. Ho bisogno di sentire la tua voce. Anche se ti dirò che sono qui bloccato ad aspettare e a chiederti dove sei andato che mi manchi un sacco e ti imploro di tornare a casa e venire da me... mi serve sentire la tua voce, anche se non sai cosa dire... ed io parlo proprio male... -
- Non è che non so cosa dire, però penso che sia più importante che tu ti sfoghi, no? Scrivi le canzoni sui tuoi stati d'animo? - Chiedo provando a distrarlo un pochino.

- Qualcosa, ogni tanto... però sono stanco di star seduto ed odiare e cercare una scusa per sopravvivere e tirare avanti quando non sei qui attorno o quando nemmeno mi chiami. Sono maledettamente stanco di sentirmi così usato... -
E' la solita tortura, non potevo pensare fosse meglio ma lo speravo.
- Perchè ti senti usato, Chester? -
- Non lo so, tu mi chiami per sapere se sto meglio ma te ne stai fottutamente zitto ed io penso che non ti importa di me o cercheresti di tirarmi su il morale. Vuoi solo sapere se sto bene... cosa vuoi da me? Se ti importasse mi verresti a trovare... - Sospiro. Forse so fare solo questo, lui lo sente quanto è difficile per me?
- Abbiamo passato anni insieme ed è stato come vivere separati da un oceano... ci illudevamo di essere qualcosa ma poi eravamo così lontani... la vicinanza fisica non cambia le cose se noi siamo lontani comunque. - E' la prima volta che esprimo un mio stato d'animo, non volevo farglielo sapere per non pesargli. Sta un po' zitto e mi preoccupa.
- Sembra che solo una cosa sia vera, a lungo... - Dice poi con la sua perenne amarezza. - Non sai realmente che cos'hai finchè non l'hai perso... -
- Non hai perso niente... è tutto qua ad aspettarti... - Però so che non lo convinco.
- No, l'ho perso, l'avevo e l'ho perso. Non sono stato capace di tenermelo, non mi importava davvero... e visto che non mi accettavi, dicevo che odiavo anche te... e ti ho perso davvero. Non tornerai più da me... - Ora è sull'orlo delle lacrime.
- No Chester, non mi hai perso... -
- Ce l'ho con te e la tua carriera... perchè ora stai facendo questa cosa e sei sempre lontano e non sei mai con me. Non mi sei vicino. E mi devo accontentare della tua voce e di te che non sai mai cosa dirmi! -
Non può fare così per sempre. Perchè non migliora? È da qualche giorno in una clinica, dovrebbe essere pulito. No, non credo che si faccia, però è stralunato e sull'orlo della follia, finchè non migliorerà la sua testa non andrà da nessuna parte...
- Devi tenere duro... ne uscirai... ormai ci sei... appena torno a casa vengo a trovarti, lo giuro. -
- Quando tornerai io non sarò più qui, così potrai cantare 'dove sei andato? Mi manchi tanto... torna a casa...' - A questo punto il cuore mi sale in gola e mi viene un colpo, mi alzo in piedi e guardo il vuoto sperando che non dica sul serio.
- Non dire stronzate e resta lì! Se vai via ora... -
- Cosa te ne fotte? Se ti importasse saresti venuto, cazzo! - Ora grida alterato, ecco un altro cambio d'umore.
Non so più che fare con lui.
- Mi importa, ma ho paura di fare peggio se vengo ora... - Finchè non ti sentirò meglio al telefono come faccio a venire?
Sto così male, dannazione... se solo ne avesse idea... ma lui vede solo il suo dolore e pensa che a me non fotta, pensa che io sia egoista, cazzo!
Cerco di fare la cosa migliore!
Gli ho fatto del male in tutti questi mesi, io e la mia indecisione, le mie paure a lasciarmi andare e... e che cazzo ne so!
Non ho capito quanto male stava davvero o forse lo vedevo ma pensavo di non poterlo aiutare.
Non è mai stato abbastanza, mai!
- Torna a casa... torna da me... -
Sospiro mentre lo sento spegnersi lentamente come un autistico che ripete un mantra eterno.
- Tornerò Chez... quando starai meglio... quando potrai vedermi... -
- Allora sarà tardi... se non ti vedo subito me ne andrò... -
Ti prego... ti prego Dio... fa che non lo faccia davvero... ti prego...
Ho così paura che non ce la faccia...
Ed alla fine di questa conversazione tipica, guardo il foglio con quei cazzo di versi e scrivo la mia canzone mentre una melodia triste si forma dal mio cuore.
Non andartene Chester... non farlo... resisti... io sto qua ad aspettarti.

FINE
   
 
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