Malessere
L'indomani Tim sarebbe sceso dalla nave: suonò il suo ultimo assolo con tutta la foga che aveva dentro e, in teoria, in quel momento gli altri musicisti dovevano stare in silenzio. Novecento iniziò a suonare nonostante le proteste silenziose del direttore e Tim avvertì che l'amico aveva qualcosa che non andava: sembrava che ogni singola nota uscisse dopo chissà quanta sofferenza e pena e l'espressione sul viso di Novecento gli fece temere che, prima o poi, l'amico avrebbe stramazzato sui tasti in preda a un malore mortale. L'accompagnamento che ne venne fuori fu come se il pianista sfornasse i ricordi di tutte quelle cose che erano successe e li aveva visti protagonisti e l'assolo di tromba divenne immediatamente incerto: "L'hai visto il trombettista? Sta piangendo, o è matto o è ubriaco" sussurrò un uomo poco lontano all'orecchio della moglie.