Sentiva il sangue pulsargli nella testa ed il respiro aspro risuonava nelle sue orecchie.
Cercò di urlare con quanto fiato aveva in gola ma era tutto inutile. Scalciò si dimenò e si ribellò con quanta forza aveva mentre i due uomini lo trascinavano brutalmente sull’asfalto bollente verso il furgone. Ma era tutto inutile.
Mentre si rassegnava all’inevitabile diede un ultimo sguardo alla BMW ormai ridotta ad un rottame.
“Semir… ti prego Semir non morire… ti prego” mormorò disperato mentre guardava il suo amico steso a terra e la enorme pozza di sangue che si era formata sotto il suo corpo