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Autore: alessandro bertapelle    08/09/2013    1 recensioni
Survival è un racconto di fantascienza che parla di una guerra dei mondi tra umani e alieni, i personaggio principale è una ragazza di 22(jessy) che vive nei territori del nord-est degli USA con il padre, il fratello Trevor ed il cane Billy.
sua madre è morte durante una rapina in banca e da quel momento si sono trasferiti in periferia, purtroppo un giorno gli alieni attaccano la loro casa, uccidono il padre di Jessy e rapiscono il fratello minore, Jessy rimane sola col suo cane.
A questo punto l'obbiettivo di Jessy è quello di trovare il fratello Trevor e far finire la guerra, nel viaggio incontra altri sopravvissuti che voglio far finire questa guerra.
Inoltre lei verrà catturata e gli viene iniettato un virus che dovrebbe mutarla in un mostro ma fortunatamente il virus si lega a lei a livello cellulare e gli sviluppa dei poteri come il teletrasporto, generare onde d'urto per respingere gli attacchi etc..
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 1 UN NUOVO INIZIO Me lo ricordo ancora quel giorno tremendo di 5 anni fa, avevo solo 17 anni e vivevo nei territori dell'est america. Stavo seduta mentre liberamente all'aria aperta davanti casa che suonava la mia chitarra. Mio padre era anche lui seduto che mi guardava di fianco col fucile in mano e il mio cane sdraiato che dormiva. Mio fratello era in casa che guardava la tv. Mia madre è morta anni fa e insieme al resto della mia famiglia vivo in periferia dalla città. Ad un certo punto smisi di suonare e vidi una folata di vento alzarsi in maniera piuttosto strana. Il cane Billy alzò le orecchie, mio padre impugnò il fucile e disse "Jessy entra in casa e nasconditi, dì a Trevor di fare lo stesso" così feci, entrai in casa e mi nascosi nell'armadio della mia camera e così fece anche Trevor. Non so che cos'era ma vidi una specie di ufo atterrare davanti casa nostra. Ero terrorizzata, all'improvviso il cielo si era fatto nero, tutto buio. Sentivo mio padre che disse una parolaccia e sparò un colpo di fucile. Volevo gridare dalla paura ma mi sono trattenuta, ho sentito il terreno tremare e poi uno grido bruttissimo mi fece tappare le orecchie ed iniziò a crollare qualcosa. Questo è quello che ho sentito prima di svenire completamente. Una giornata che non dimenticherò mai, non so come potevo essere ancora viva, come ho fatto a salvarmi non lo so. Ho riaperto gli occhi dopo qualche ora, a svegliarmi fu Billy che mi stava leccando. Ero molto confusa e toccandomi la fronte dissi " Billy cosa è successo? Sei ancora vivo o siamo morti?" Billy annuì. Mi alzo e la casa era tutta sottosopra, avevo molta paura, non sapevo cosa fossero quelle cose e cosa avevano combinato. Andai a cercare mio fratello ma egli non c'era, diventai ansiosa e inizia a gridare il suo nome ma egli non si riusciva a trovare. Allora andai a cercare mio padre ma dopo aver visto che in casa oltre me e Billy non c'era nessuno, andai di corsa fuori dove vidi il fucile mezzo aperto con i proiettili fuori e lui per terra senza sensi. Corsi gridando " papà papà" lui si svegliò, così che mi disse " Jessy, figlia mia, hanno preso Trevor, non lasciare che lo prendano per sempre, e abbi cura anche di Billy" io piangevo perché capii che non c'era più niente da fare. "Papà non morire" dissi piangendo "si forte figlia mia, promettimi che ritroverai tuo fratello" concluse e io feci si con la testa e gli dissi "papà ti voglio bene". Furono le ultime mie parole per lui. Presi il suo fucile e guardai avanti dove vidi strade distrutte città in fumo, era iniziata una guerra dei mondi? Probabilmente si. Non partii subito andai in garage dove presi l'Aston martin di mio padre. La portai fuori e presi qualche arma mettendole dentro un borsone. Io Avevo sepolto mio padre vicino casa mia e guardai il cielo, non sapevo dove andare, ma so che dovevo trovare mio fratello, aveva solo 10 anni, da dove potevo iniziare? Mi portai anche del mangiare e verso l'alba del giorno successivo io e Billy siamo partiti per cercare mio fratello e se possibile altri essere umani. Sono passati 5 anni da quel giorno. Purtroppo non ho trovato ne mio fratello, ne un essere umano, ho aggirato quei cosi per 5 anni, la presunzione che avevo in passato è oggi vera, era la fine del mondo, ho evitato le città grandi per non imbattermi in quelle cose e morire subito. Fuori dalle città il rischio è minore ma mi sono già trovata a combattere quelle cose. Sono degli esseri spietati senza paura, vestiti di nero con un elmo di ferro in testa. Alcuni vanno in giro con katane ma molti invece con una specie di manganello appuntito che con un colpo ti spacca la testa in mille pezzi. Molti vanno in giro a piedi altri su draghi volanti, sanno emettere quel grido che ti spacca l'udito poi ti uccidono. Per molto tempo ho sentito che a Charleeston c'è una base umana ancora viva dove posso trovare gente ancora viva, non posso affrontare subito quei cosi per trovare mio fratello ma ho bisogno di aiuto. I segnali radio sono scomparsi dopo qualche mese ma continuo a non perdere la speranza e proseguo il mio viaggio. Adesso ho 22 anni e mi ricordo ancora cosa è successo in questi 5 anni, si dice che si ricordino i ricordi più belli infatti non è vero, si ricordano solo i più significativi. Non mi ricordo quasi più che giorno sia oggi ma dopo molti mesi arrivo in una piccola cittadina, non mi ricordo il nome, è davvero troppo lungo da ricordare. Percorro le strade ma è una cosa veramente agghiacciante vedere i cadaveri delle persone distrutte in mille pezzi, il sangue sulla strada. Arrivata al centro della città scendo dalla macchina con il mio fucile e inizio a cercare qualcuno. Billy e lì con me " tshhhh Billy non dire niente". Sulla strada c'è di tutto: corpi, pezzi di corpo umano, sangue, camminando si vedono alcuni avvoltoi che girano sopra la città mentre alcuni di essi sono già pronti a mangiare i poveri cadaveri. "che schifo, sto male" dico, lo so, aver già visto la scena per 5 anni non dovrebbe farmi scena, ma come si fa a vedere certe cose. All'improvviso si sente qualcosa, io mi giro verso una casa e vedo un ombra muoversi, io la seguo finendo in un giardino ma trovo niente, si sente un altro rumore. Mi giro ma all'improvviso Billy inizia a correre abbaiando, io gridando lo inseguo "Billy, Billy dove corri? torna qui!!!". Giro il giardino e davanti mi trovo uno di quei cosi che mi guarda, Billy lo abbaia. Billy ritorna verso di me ed io guardo quella cosa con sguardo di sfida. Lui emette il suo urlo stridente che mi fa tappare le orecchie, scatta con il manganello e una volta davanti a me cerca di colpirmi alla testa ma io la evito passando sotto e sparando un colpo. Lui non cade e cerca di nuovo di colpirmi ma pure stavolta non mi prende. Stavo indietreggiando e lui cerca più volte di attaccarmi in verticale ma io mi sposto nei lati opposti. Cerco di colpirlo dentro l'elmo con un coltello che avevo nella tasca, ma lui mi afferra il braccio e mi spara un soffio gelido in faccia, io prendo il mio fucile e glielo punto contro il corpo "vai all'inferno" gli dico e sparo. Entrambi cadiamo in terra, ma per la caduta persi i sensi, l'unica cosa che vedo è una sagoma che arriva e uccide l'essere colpendolo in faccia dentro l'elmo. Un urlo stridente stava a significare che quella cosa è morta, perdo completamente i sensi. Mi sono svegliata su un letto qualche ora più tardi. "Ehi, ti sei svegliata" mi dice un uomo di pelle scura "dove sono? Chi sei?" chiedo con voce confusa "sei ancora confusa, scendi di sotto, stiamo per cenare, parleremo giù" mi risponde lui. Mi alzo e scendo al piano di sotto dove c'è l'uomo e un bambino anche lui di colore e c'è anche Billy sdraiato. "vieni, siediti, si mangia" mi dice lui, io mi siedo a tavola e inizio a mangiare. "Io sono Morgan, lui e mio figlio Dwayne" si presenta "sono Jessy e lui è il mio cane Billy" rispondo. "Cosa è successo?" chiedo a Morgan "ti abbiamo visto che combattevi quella cosa e quando sei caduta a terra siamo intervenuti e ti abbiamo portato a casa nostra" mi racconta lui. "Vivete qui?" chiedo "già, siamo gli unici sopravvissuti qui in questa cittadina" mi risponde "io vengo dai territori del nord est, ho girato per 5 anni in cerca di qualcuno" racconto io e lui sorridendo mi risponde "beh sembra che la tua ricerca abbia avuto qualche risultato dopo 5 anni". Io feci un sorriso "sto cercando mio fratello, si chiama Trevor è stato preso da quei cosi, hanno ucciso mio padre 5 anni fa, non so come io e Billy ci siamo salvati" racconto " e voi perché siete ancora qui?" chiedo. Morgan guarda suo figlio "quei cosi hanno ucciso sua madre e quindi mia moglie durante un attacco, io ho cercato di combatterli ma fu tutto inutile riuscii solo a ferire quel bastardo che si è salvato, io e Dwayne siamo fuggiti nel bunker sotto casa, ma quando tutto finì, non c'era più nessuno, solo io e mio figlio, e adesso rimango qui che aspetto quel bastardo, prima o poi ritornerà, me lo sento" mi racconta. Io faccio un sospiro profondo "mi dispiace per tua moglie, ma come puoi credere che lui tornerà?" gli chiedo "perché io ho una cosa che gli appartiene" mi risponde. "Quando cercai di salvare mia moglie colpì quel nemico in modo talmente violento che un pezzo dell'elmo si spezzo, quando la battaglia fu finita, lo ritrovai vicino al corpo di mia moglie, fu Dwayne a seppellire sua madre ma io presi il pezzo e lo conservo tutt'ora, aspettando" mi spiega. "Tu invece credi di trovare ancora tuo fratello dopo 5 anni?" mi chiede perplesso ed io gli rispondo dicendo "se tu credi che quel bastardo ritorni, perché io non posso credo di trovarlo anche dopo 5 anni" a questa risposta lui mise le mani avanti "ehi ehi calma! Voglio dire, come farai da sola?". "Infatti, sto cercando di raggiungere una città, si chiama Charleeston, dicono che li c'e ancora speranza, poi voglio raggiungere il confine tra Canada e Alaska per affrontare quei cosi e magari trovare mio fratello e chi lo sa magari potrai avere la tua vendetta". Finito di cenare sia Billy che Dwayne si addormentano Morgan mi porta nel suo bunker sotto casa e si posiziona davanti un tavolo e mi dice " vedi" e tira fuori da una coperta il pezzo del nemico che aveva colpito "questo è il pezzo di cui ti parlavo prima" io lo toccai poi mi girai e vedo un arsenale davanti a me. "Ma questa è una vera e propria armeria" dico sbalordita "vedi Jessy, ho fatto un errore a scappare, ma non potevo rischiare la vita di mio figlio" mi spiega. "Morgan, te e tuo figlio dovete venire con me e Billy a Charleestone" chiedo come se dovessi chiedere un favore ad un amico "no, domani mattina te riprenderai il tuo cammino, io rimango qui" si rifiuta lui "a fare cosa? aspettare e aspettare, e se quello non torna? se lo dovremmo affrontare non qui, non puoi abbandonare" gli dico con cattiveria "non voglio rischiare la pelle di mio figlio" mi risponde " ma stare qui non migliora la situazione!" gli esclamo con grinta. "Io e dwayne rimaniamo qui, stasera puoi dormire qui ma domani tu e il tuo cane ve ne andrete, potete prendere alcune armi, ma io non vengo con voi" insiste lui, io insisto ancora "pensa a tua moglie, potresti non avere più la tua vendetta restando qui ad aspettare, almeno mi prometti che stanotte ci penserai? Ok?" lui mi dice si con la testa e poi mi dà la buonanotte prendendo e portando a letto Dwayne mentre io mi appoggio a Billy che si sveglia guardandomi. "Non riesci a dormire vero?" lui continua a guardarmi e annuisce "ti manca papà vero? Anche Trevor?" lui abbassa a testa "anche a me" una lacrima scende dalla mia faccia ed è così che mi addormento.
  
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