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Autore: Eleanor_    08/09/2013    1 recensioni
Erano ancora in ritardo. Ancora, dopo ormai quattro anni che Harry Potter e sua moglie Ginny Weasley portavano i tre figli al binario nove e tre quarti, presso King’s Cross. “Difetto di famiglia” pensò Albus, il fratello di mezzo. Stava per iniziare il suo terzo anno a Hogwarts, la scuola di Magia e Stregoneria.
 
***************
Questo è il mio primo e vero libro. E come avrei potuto non scrivere riguardo al bellissimo mondo di Harry Potter? *scarsi applausi*. Bè... per la gioia del mondo sono qui! Non mi resta che chiedervi (gentilmente, sia chiaro) di leggere, se non avete nient'altro da fare, questa storia. Grazie!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, Famiglia Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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–No, no, no… ho vinto! Abbiamo un patto e tu devi rispettarlo!– urlò Lily, che non smetteva un attimo di sorridere, soprattutto per le facce buffe e i versi stupidi che faceva suo cugino.
Hugo le fece l’occhiolino e si accomodò con un gesto teatrale al tavolo dei Grifondoro.
–Che avete da urlare così?– domandò Lysander, che si stava versando un bicchiere di succo di zucca.
–Be’, Hugo è un bugiardo– sorrise la rossa, facendo la linguaccia al cugino.
–Avevamo scommesso che se Raymond Montague fosse finito a Tassorosso, Hugo avrebbe ricevuto da me un galeone, mentre se fosse finito a Serpeverde, il galeone sarebbe toccato a me! Ma lui si rifiuta di darmi i miei soldi!– concluse.
–Capisco. In questo caso, credo che Lily abbia ottenuto il galeone che le spetta, no?– osservò Lysander.
–Ah! Questo è il punto: non ho monete!– disse Hugo, iniziando a ingozzarsi.
–Ma allora perché hai fatto una scommessa con i soldi?!– chiese il biondo.
–Ehm… ecco… eroonvitodivincre– rantolò arrossendo.
Lily strabuzzò gli occhi e Lysander tossicchiò.
–Ero… ehm… convinto di… ehm… vincere– confessò.
–Ah, è così? Va bene, per questa volta rimarrò a mani vuote. Ma ricordami di non fare mai più scommesse con lui!– dichiarò la ragazza rivolta all’amico.
Hugo le sorrise.
–Che bello: domenica libera! Possiamo andare in ardino a fae u gio e schivee e lettee aha famia– disse Hugo, evidentemente entusiasta e con la bocca piena di salsicce.
–Eh?!– fu la risposta che Lily e Lysander diedero nello stesso momento.
–Coì poho anda… ehm… così possiamo andare in giardino a fare un giro e scrivere le lettere alla famiglia– ripeté.
Lily mangiò una sola fetta di toast, ancora piena per il banchetto della sera precedente e, finita la colazione, andò in giardino per dare un pezzo di pane alla Piovra Gigante che viveva nel Lago Nero. Era in compagnia di Lyla e Hugo, i quali stavano chiacchierando dei Babbani.
–… esatto! I Babbani usano un sacco i computer. Credo che tu non ne abbia nemmeno uno, no?– domandò Lyla.
–No. Ma vorrei, in realtà. A mio nonno piacciono moltissimo le cianfrusaglie babbane! Ma dimmi un po’…– cominciò Hugo.
Continuarono a camminare in riva al Lago per un'altra mezz’ora.
–Andiamo alla Guferia?– propose Albus, unitosi al gruppo che passeggiava tranquillo.
–Okay. Mamma e papà vorranno sapere dello Smistamento– aggiunse Lily.
Salirono sulla torre ovest, fino in cima e, prendendo carta e penna, ognuno scrisse la sua lettera ai genitori.

 

Cari mamma e papà,

Hogwarts è davvero fantastica come mi avevano raccontato James e Al. Indovinate dove sono stata smistata? A Grifondoro! Il discorso del Cappello è stato breve: mi ha chiesto se anch’io ero spaventata di finire a Serpeverde come i miei fratelli e te, papà. Poi mi ha detto che sarei stata molto bene tra di loro, ma che anche la mia volontà conta. Per il resto, è tutto bellissimo. Mi sono già fatta delle amiche: Lyla, Audrey, Emily e Denise, che sono le mie compagne di dormitorio. Trevor, Hugo e anche Lysander sono diventati Grifondoro. Trevor è pure un Testurbante! Il banchetto di ieri sera è stato quasi esagerato! Per Hugo no. Lui mangia TANTISSIMO. Salutate gli zii, se siete lì con loro.

Lily 

 

 

Per Ronald e Hermione Weasley.

Ciao papà, ciao mamma. Come state? Hogwarts è come me l’aspettavo, se non meglio. Il cibo è una delizia. A parte questo non abbiamo ancora iniziato la vera vita scolastica. Quasi stavo dimenticando: sono anch’io un Grifondoro come voi! Credo che il Cappello non mi abbia nemmeno sfiorato la testa, quando ha urlato il nome della mia Casa! Anche Lily, Lys e Trevor sono con me, ma Rose ve l’avrà già detto, no? Ho già dei nuovi amici! Vi scriverò per parlarvi dei primi giorni.

A presto, Hugo

 

 

Cari mamma e papà, tutto bene? Lo spero. Non vi scrivo molto perché non è successo nulla oggi. Lily è al settimo cielo, direi. Ha un sacco di nuove amiche. È una bella ragazza, e non tarderanno ad arrivare anche i ragazzi, per lei. Oh, caspita! Sembro un adulto. Non pensate a quello che ho appena scritto, va bene? E fate le congratulazioni ai nostri nuovi Grifondoro!

Con affetto,

Albus (Al)                                                                     

 

 

Hogwarts, 2 settembre

Ciao papi e mami. Sono io, Lyla. Avete visto con cosa arriva la posta? Con i gufi! Quando i miei amici mi hanno proposto di venire alla “Guferia” non credevo che i gufi li tenessero qui a mo’ di postini! A scuola è tutto… bè… magico! I miei amici sono simpaticissimi, soprattutto Lily Potter. Vi ricordate che vi ho parlato di lei, la figlia di Harry Potter? Ecco, siamo subito andate d’accordo! Non vedo l’ora di iniziare le lezioni, e sembra strano, detto da una come me! Vi terrò al corrente di tutto, promesso. Mi mancate già.


Terminate tutte le lettere, i ragazzi le infilarono nelle buste e scrivendo i rispettivi indirizzi sul retro, le affidarono ognuno ad un gufo della scuola, tranne Hugo, che la porse alla sua civetta, Bernice.
–Al, dov’è Jamie?– domandò Lily.
–Dev’essere andato dalla professoressa Sinistra1. La sua ragazza, Beatrix Richards, in classe mi ha detto che James ha sfasciato qualche quadro in corridoio– la aggiornò Albus.
–Ha una ragazza?!– strillò sconvolta lei.
–Non so da quanto tempo va avanti con lei, ma direi da maggio circa. Beatrix mi ha anche detto che Jamie stava lanciando degli incantesimi contro Pix… e sai, è praticamente impossibile prendere quel piccolo Poltergeist…– concluse, fissando intensamente gli occhi azzurri della sorella.
–Wow… solo lui può prendere una punizione il primo giorno!– rispose Lily più divertita che imbarazzata per il comportamento di James.

Verso mezzogiorno e mezzo, quando tutti gli studenti erano entrati nel castello, a causa della pioggia, i Grifondoro stavano parlando in Sala Comune.
–Andiamo a pranzo?– propose subito Hugo.
–Dopo la camminata in riva al lago, be’… un po’ di fame ce l’ho anch’io– ammise Lyla.
Scesero di nuovo i vari piani per arrivare alla Sala Grande. Era affollatissima e le voci di chi urlava venivano sovrastate da altre voci, ancora più forti.
Si sedettero tutti al tavolo dei Grifondoro e iniziarono a sgranocchiare delle pannocchie.
–Ehi ragazzi, tutto bene? –. Una ragazza, dai capelli biondissimi e lisci e uno sbarazzino ciuffo rosa che le cadeva sul viso, stava salutando i cugini.
–Ciao Dom! Tutto bene, tu?– disse Lily voltando la testa verso di lei e alzandosi per abbracciarla.
–Assolutamente! Avete per caso visto mio fratello?– rispose l’altra ricambiando l’abbraccio.
–Louis? No, non credo. Come stanno gli zii e Victoire?– trillò.
–Molto bene, penso. Sembra che tra Victoire e Teddy vada tutto bene. Ah, e mamma sta cercando lavoro al Ministero. Ora vado, Jonathan, mi aspetta– concluse sorridendo sorniona, e lanciò un bacio ai ragazzi.
Hugo era rimasto un po’ stordito (come al solito) dalla bellezza della cugina, e così anche Lysander.
–Classico…Lys, ricordati di pulirti la bava che ti scende dalla bocca, dopo– disse acida Lily.
–Wow, tua cugina è… wow. Come si chiama?– chiese Lyla.
–Dominique. È la mia migliore amica, con Rose, Roxy… insomma tutte le mie cugine! Sai, io ho un sacco di cugini e parenti, non ti ricorderai mai di tutti, ma te li presenterò, prima o poi– spiegò guardando la cugina che usciva dalla Sala mano nella mano con il suo ragazzo, il prefetto di Grifondoro.
–Va bene. Bada però che sono una frana con i nomi– rise l’altra.

–È passata veloce, questa giornata!– canticchiò Denise.
–Io sono un pochino in ansia per le lezioni di domani, voi no?– domandò Emily mentre si spazzolava i capelli.
–Anch’io, sì. Ma infondo so che mi divertirò un mondo!– squittì Lyla, sicuramente molto eccitata.
Audrey sbadigliò. –Che sonno! Io vado a letto, buonanotte–.
Per Lily quella non fu affatto una buona notte. 
Sognò di trovarsi alla Tana, la casa dei nonni. Si stava guardando attorno e vedeva  tutte le facce sorridenti dei suoi amici e dei suoi famigliari. Stava ballando nel giardino, con le sue cugine. Victoire e Teddy erano abbracciati teneramente. 
Ad un tratto le facce di tutti cambiarono espressione e si trasformarono in orribili maschere di terrore, che si stavano sgretolando piano piano. Lily cercava invano di soccorrerli, ma i visi e i corpi si ruppero definitivamente, come un vaso di porcellana che andava in pezzi. Si ridussero a mucchietti di sabbia che il vento portò via in un turbine di polvere. I suoi capelli rosso fuoco le frustavano il viso e le appannavano la vista. Poi l’incubo mutò.
Era a casa, a Godric’s Hollow. C’erano mamma, papà, James e Albus. Erano davanti al camino. Insieme a loro c’era anche una bambina, con la pelle splendente e i capelli ramati e pieni di boccoli, che rideva e agitava le mani. Era bellissima. La sua pelle si illuminava di luce. Lily si avvicinò alla piccola per prenderla in braccio, ma appena la sfiorò, quel bellissimo sogno cambiò ancora. 
Era infondo al Lago Nero, stavolta. Attorno a lei non vedeva altro che deformi Avvincini. Migliaia di migliaia. Quelli più vicini la graffiavano, quelli più lontani lottavano tra di loro. Erano arrivate anche le sirene. 
Stavano cantando, ma non avevano la voce melodiosa che hanno di solito. In realtà facevano dei versi, molto più simili al richiamo di una cornacchia. Poi tirò su la testa e vide un piccolo bagliore proveniente dalla superficie, ma era sempre più lontano, sempre più distante...
Lily si risvegliò sudata e tremante. Doveva essere da poco passata l’alba. Aveva ancora chiare in mente le immagini del suo sogno e dei suoi incubi.
Non aveva più sonno, così si alzò e andò a farsi una doccia. 
Quando si fu vestita uscì dalla stanza, attraversò la sala comune e poi scese le scale fino alla Sala Grande. Era deserta, a eccezione di qualche mattiniero.
Lily sbadigliò e percorse la Sala. Si versò del porridge nella tazza e ingurgitò un toast intero, quasi soffocandosi. Quando ricominciò a respirare pensò agli incubi appena fatti. Non seppe dire quanto tempo dopo, ma ad un certo punto Rose e Dominique si sedettero con lei. Qualcosa del viso cereo di Lily fece preoccupare la più grande delle tre.
–Lily, c’è qualcosa che non va?– domandò turbata Dominique.
–Ho fatto due incubi. E un sogno molto bello. Ma è quello che è durato di meno– confessò, e raccontò la sua nottata.
–Oh, cazzo– commentò spaventata Rose, quando Lily terminò il racconto.
–Ehi, Rosie– la rimproverò Lily. 
–Ma per fortuna è solo un sogno, giusto?– disse Dominique con la voce che si era alzata di qualche ottava.
–Speriamo...– concluse la cugina più piccola.
La Sala era ormai piena. Un fruscio d’ali catturò l’attenzione di tutti gli studenti, che guardarono in alto: i gufi stavano portando le lettere dei genitori.
Hugo riconobbe subito Bernice, che portava un pacchettino e una lettera nel becco. Il ragazzo lesse velocemente:

Caro Hugo,
io e papà siamo molto fieri di te. Ti scrivo io perché lui ha fatto la notte al Ministero ed è stanchissimo. Comunque mi ha detto di darti questo pacchetto di caramelle. Mi raccomando, tesoro, condividile con i tuoi cugini! Divertiti a Hogwarts e saluta la professoressa McGranitt. 
ti vogliamo bene, mamma e papà.

Sfilò il pacchetto dal becco della civetta, lo aprì e subito fece come gli aveva detto la madre. Odiava eseguire degli ordini ma quando si trattava di sua madre doveva farlo per due motivi: uno, Hermione sapeva essere molto, MOLTO severa se voleva e due, aveva spie ovunque a Hogwarts. La stessa preside era, probabilmente, una spia!
–Lyla, Lily, Dom, Rose, Lys, Louis, Albus, Jamie, Roxanne, Fred, Lucy, Lorcan!– chiamò Hugo rimanendo senza fiato.
Si sentì un coro di “Cosa c’è?!” dal fondo del tavolo rosso–oro e anche qualche ragazzo di Corvonero e Tassorosso si incamminò verso di loro.
–Papà e mamma mi hanno detto di condividere le caramelle che mi hanno dato!– urlò di nuovo in risposta.
Nessuno fiatò. Tutti si fiondarono nel punto dove c’era Hugo e, uno alla volta, gli rubarono le caramelle lasciandogli in mano la carta vuota.
–Ma… erano mie! Volevo provarne almeno una!– ribatté a bocca aperta il rosso.
–Mi spiace, ma la prossima volta ti tocca prenderne una prima degli altri– rise Louis battendogli una mano sulla spalla.
–Però erano davvero ottime– rincarò Lorcan.
Hugo alla madre scrisse, sul retro del foglio, una veloce risposta:
Ciao mamma. Grazie delle caramelle. Peccato però che non ne ho assaggiata nemmeno una! Ecco perché non condivido: i cugini si sono mangiati tutto il pacchetto…! A presto e mi dispiace non poterti dare un giudizio.

Prima di venire interrotti da Hugo anche gli altri stavano leggendo le risposte dei loro genitori.

Lyla! Siamo felicissimi che tu sia a Hogwarts! Non ci crediamo ancora, tesoro! Oggi ho invitato zia Karin e abbiamo bevuto il tè insieme. Ti saluta anche lei, a proposito. Crede che tu sia in un collegio prestigioso, ora. In effetti sei in un collegio prestigioso. Ma comunque lei non sa che sei una strega. Sono molto fiera, piccola mia.

A presto, un bacio.


Cara Lily, siamo molto orgogliosi di te. Un’altra Grifondoro! Spero che ti troverai bene anche domani, con le prime lezioni. Scrivici spesso. Almeno una o due volte alla settimana. Gli zii hanno detto di salutarti. Dì ad Al che gli vogliamo bene e che ha ragione riguardo alla lettera. E dai un bacio a tutta la compagnia. Sono felice che tu abbia i tuoi cugini lì con te. E anche i tuoi fratelli. Fatti nuovi amici, però. 
Un bacio,
mamma e papà.


–Le caramelle erano molto buone, dovrò dirlo a zia Hermione– disse Albus alla sorella minore.
–Hai ragione. La mamma mi ha detto di dirti che ti vuole bene e che hai avuto ragione a dire quelle cose nella tua lettera. Quali cose?– chiese curiosa la piccola.
–Lascia perdere, era una cavolata– disse lui.
–O MIO DIO! Leggi questa lettera!– squittì Dominique porgendo frettolosamente il foglio alla cugina.

Cari Dominique e Louis,
Ho delle ottime notizie da darvi. Domi, so che tu sei contraria alla mia relazione con Teddy, e in realtà non ho capito ancora il perché, ma noi ci amiamo e stiamo insieme da più di due anni. Quindi… mi ha chiesto di sposarlo! Me l’ha chiesto davvero poco tempo fa quindi ho subito pensato che avrei dovuto raccontarvelo! Sono veramente felicissima e tu non puoi immaginarti quanto sarei contenta se diventaste i miei testimoni! Siete molto importanti per me e ci terrei molto . Allora, volete? Se ne avete voglia potete dire che io e Teddy ci sposeremo, ma piano piano arriveranno anche gli inviti. Penso, se tutto andrà bene, che la cerimonia avverrà durante le vacanze di Natale, così tutti sarete a casa.
Spero che siate felici per me, perché io scoppio di gioia!
Un bacio ai miei gemelli,
Vostra Victoire.


–Wow, ma è fantastico! Sarà bellissimo!– esultò Lily appena finì di leggere.
–Ah–ah– annuì Dominique, leggermente sconvolta.
–Mi dispiace ma ora devo andare a lezione!– si scusò Lily, mentre prendeva per un braccio Lyla e la trasportava su per le scale, per prendere i libri. 

–La Trasfigurazione è la capacità di far cambiare aspetto a qualcosa. Quest’anno scopriremo come Trasfigurare un oggetto inanimato. Durante il primo anno, infatti, si Trasfigurano solo gli oggetti inoltre vi spiegherò come si evoca un oggetto o un animale dal nulla e l'arte dell'Evanescenza cioè come far scomparire gli oggetti. Alcuni di questi argomenti non li finiremo ma comunque li riprenderemo il prossimo anno. Bene…pronti?– disse la professoressa McGranitt.
–Prendete i fiammiferi che avete davanti a voi, forza– continuò la donna.
I ragazzi posarono un fiammifero sul banco.
–Al tre, vi farò vedere come fare. La bacchetta si deve muovere pochissimo, altrimenti l’incantesimo prende la direzione sbagliata. Allora… uno, due, tre…–. Mosse leggermente il polso e pronunciò la formula “Acutus” con tono molto deciso. Il fiammifero si trasformò immediatamente in un ago.
–Ora insieme…uno, due, tre…–.
Tutti i ragazzi proferirono l’incantesimo. Immediatamente alcuni fiammiferi cambiarono colore e diventarono argentati, ma non cambiarono forma, altri cambiarono forma ma non colore, la metà non cambiarono affatto e altri ancora, molto pochi, diventarono aghi.
Lily guardò il suo fiammifero. Lo prese e fece pressione sul suo indice, per vedere se era diventato un ago. Uscì una piccola goccia di sangue, che si affretto ad asciugare.
Era riuscita perfettamente nel suo primo tentativo di trasfigurazione. 


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Note:
1-professoressa Sinistra: insegnante di astronomia ad Hogwarts. Ho messo lei perché è un’insegnante minore.

Spazio finale scrittrice:
Okay, non so quanti di voi leggano la mia storia, quanti la leggeranno e a quanti importerà. Io sono una scrittrice pessima, il mio ritardo è… indecente! Mi dispiace davvero, ho ricontrollato questo capitolo e l’ho ripubblicato, ma per il terzo dovrete aspettare *balla di erba che rotola*.
Anche se avevo già scritto questo capitolo, ora mi piace di più. Non so ma non mi convince ancora, però pazienza.
Ringrazio chi mi segue, chi ricorda e chi preferisce la mia storia e soprattutto ringrazio i lettori silenziosi e flors99, Loony Evans e fabi300108 che hanno recensito lo scorso capitolo. 
Grazie a tutti anche solo per aver speso tempo a leggere la mia storia ^^
Al prossimo capitolo :) 
Ele_99


  
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