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Autore: GabrielTrish    09/09/2013    2 recensioni
"Chiudo gli occhi, iniziando a piangere.
Si può morire di stenti?
Si può morire di lacrime?"
Una storia nuda e cruda, che denuncia le terribili mostruosità dell'omocausto.
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Corro. Corro. Non so da quanto tempo sto correndo. Non so quanto sia lungo questo corridoio. Scanso le persone, sento i loro sguardi su di me.
Il corridoio sembra allungarsi.
Ci sono specchi sulle pareti.
Si riflette la mia immagine.
Non ricordo nemmeno il mio viso… Ah. Sono un ragazzo.
Un ragazzo alto. I capelli castani. Gli occhi scuri e spalancati. Sono a torso nudo, ricordo vagamente di essermi strappato di dosso la camicia di forza.
Sono stremato.
Corro ancora. Le gambe mi fanno male. Sento dietro di me passi. Passi. Tanti passi. Sembra che un intero esercito mi stia seguendo, ma in realtà sono solo tre persone. Tre infermieri forse. Tra essi riconosco il mio medico. Le gambe mi cedono. Le ginocchia sbattono violentemente a terra. Urlo.
Delle braccia mi afferrano, delle mani mi tengono fermo. Urlo di nuovo. Sento come se quelle dita mi affondassero nella carne. Mi trascinano via. Mi agito. Nulla da fare. Sento come se tutto fosse ovattato e irreale.
Ma è vero.
È tutto vero.
Mi stendono su un lettino, mi fermano ad esso con delle stringhe che mi mordono la carne con violenza, nelle caviglie, sulle gambe, sul pube, sull'addome nudo, sul petto, mi bloccano le braccia e i polsi, mi mordono la pelle.
Urlo. Un'altra stringa va a coprire le mie urla. 
-lasciatelo così finché non si calma.-
Sento i medici parlare tra di loro. Spalanco gli occhi terrorizzato, i loro volti sono deformati. Hanno volti di altre persone. Sembrano soldati. Non capisco. Ho paura. Ho paura. Tento di urlare. I miei muscoli sono tesi fino allo stremo. Mi tremano. Le stringhe si stringono ulteriormente. Sono capace solo di muovere gli occhi adesso. Il mio medico mi sorride. Mi hanno iniettato qualcosa.

-forse questa volta diventerà un uomo.-

Non capisco. Che vuol dire...? 
Io sono un uomo. Mi sento più calmo. Vedo il sorriso del mio medico. Respiro a fondo. Le stringhe si allentano, non riesco più a muovere un muscolo. Mi sento indolenzito. Che mi hanno iniettato??! Uno dei medici scrive qualcosa su un taccuino. 
Poi vedo solo buio.
Buio e nero.
Mi sveglio in un altra stanza. O almeno così sembra a me.
Vedo solo bianco, mi accorgo che è il pavimento. Sono completamente nudo. A pancia in giù.
-procedete con l'esperimento-
Esperimento? Quale esperimento?
Spalanco gli occhi quando qualcosa si infila nel mio retto.
Tento di urlare ma non posso. I miei muscoli non recepiscono nulla. 
-non ha funzionato. È ancora largo. Non riusciremo mai a debellare questa malattia-
-no, vedrai che ci riusciremo. Domani proveremo con un'altra iniezione di ormoni.-
-...si. Adesso riportiamolo nella sua stanza.- 
Di nuovo buio. Poi luce. Sono solo in una stanza. 
Completamente nudo, ho solo..
di nuovo, quella maledetta camicia di forza. 
Abbasso il viso.
Piango.
Nella mia mente solo un volto. Quello di lui.
Tiro le gambe contro il mio corpo provato.
Leggo con la coda dell'occhio un cartellino attaccato alla mia porta. 
Settore numero due:
Nome: Davide Esposito
....è quello il mio nome? 
...
Età: 23
Data di nascita: 24-2-1920
Sesso: maschio
Malattia: pederastia
... Pederastia? È quella la mia malattia? 
Adesso ricordo.
Quei soldati. E quella violenza. E luca... Luca che ha cercato di difendermi. E quel colpo che distrugge per sempre quella vita ancora giovane.
Chiudo gli occhi, iniziando a piangere.
Si può morire di stenti?
Si può morire di lacrime?
Sento la luce affievolirsi.
È finita. Luca per favore.
Aspettami.
Il tuo Davide sta arrivando.
E ti accarezzerò i fianchi dolcemente, e ti bacerò con tenerezza sulle labbra.
So che ti piace. Staremo insieme per sempre.
Ti amo.
.....------" 
  
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