Anime & Manga > Kyoukai no Rinne
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Autore: Misaki Kudo    10/09/2013    8 recensioni
| RinSaku♥ | FlashFic 500 words | Introspettiva/Demenziale/Fluff | Missing Moments |
Ho sempre pensato di non essere nato in circostanze particolarmente fortunate. Fin dall'infanzia porto sulle spalle un peso che non mio, essendo vittima di un padre scroccone e degenere che si approfitta di me, sperperando di volta in volta tutti i miei risparmi. Mi rendo conto che grazie a questa mia situazione, di più assoluta povertà, sono in grado di apprezzare al pieno i piccoli gesti: un sorriso, un pasto caldo, una piccola donazione, una mano fraterna, una piccola donazione, un amico sincero, una piccola donazione...
E tra tutti c'è lei, che non riesco bene a comprendere come faccia, ma riesce ad essere unica, almeno per me.

[..]
«Rinne caaaaaaro! Guarda cosa ti ho portaaaaaaato!», un varco si aprì nel bel mezzo del banco, di fronte al viso del povero Rinne che si trovò Ageha la shinigami, a meno di un millimetro di distanza. «Cento buoni di cup-Ramen da consumare entro dieci anni!», sorrise allegra la shinigami, portando le mani sul viso del ragazzo dai capelli rossi.
«C'è questo rapporto tra voi? Wow, non pensavo foste già così intimi!», esordì Sakura indifferente, non facendo trasparire alcuna emozione.
Genere: Demenziale, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ageha, Rinne Rokudo, Sakura Mamiya, Tsubasa Jumonji
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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In quel momento.


Ho sempre pensato di non essere nato in circostanze particolarmente fortunate. Fin dall'infanzia porto sulle spalle un peso che non mi appartiene, essendo vittima di un padre scroccone e degenere che si approfitta di me, sperperando di volta in volta tutti i miei risparmi. Mi rendo conto che grazie a questa mia situazione, di più assoluta povertà, sono in grado di apprezzare al pieno i piccoli gesti: un sorriso, un pasto caldo, una piccola donazione, una mano fraterna, una piccola donazione, un amico sincero, una piccola donazione...
E tra tutti c'è lei, che non riesco bene a comprendere come faccia, ma riesce ad essere unica, almeno per me.
«Sakura Mamiya, da quanto sei qui?», aveva alzato appena il capo, inarcando le sopracciglia.
«Rokudo-kun, ma perché parli solo?», aveva chiesto la ragazza alludendo al discorso precedente dello shinigami.
«Rokudo, razza di idiota! Lascia stare Mamiya-san! Stai sempre lì ad infastidirla con le tue insulse storie e facendo leva sulla tua povertà, non ti senti un po' un vigliacco?», esordì Tsubasa, aggrottando la fronte. «Per una volta però ho vinto io! Guarda cosa mi ha portato Mamiya-san!», concluse, mostrando fiero un piccolo bento.
«Oh quello, come ti ho già detto era per me, ma non lo voglio...», dichiarò la ragazza rivolta a Tsubasa, con tutta la sua franchezza e innocenza. «Rokudo-kun, ne ho preparato uno anche per te, spero che ti piaccia il polpo!», concluse sorridendo e porgendo un bento cinque volte più grande allo shinigami.
Rinne spalancò gli occhi commosso, prostrandosi in ginocchio di fronte a Sakura, il suo cuore non poteva fare a meno di battere all'impazzata, pensando a quel cibo che tra poco avrebbe degustato. Il cibo, certo...
Tsubasa dal canto suo, si sentì come pietrificato dalla freddezza incosapevole della ragazza, e dalle sue attenzioni, che lui definiva fatte 'per pena', verso quell'ignobile shinigami fallito. D'improvviso ci fu uno squarcio.
«Rinne caaaaaaro! Guarda cosa ti ho portaaaaaaato!», un varco si aprì nel bel mezzo del banco, di fronte al viso del povero Rinne che si trovò Ageha la shinigami, a meno di un millimetro di distanza. «Cento buoni di cup-Ramen da consumare entro dieci anni!», sorrise allegra la shinigami, portando le mani sul viso del ragazzo dai capelli rossi.
«C'è questo rapporto tra voi? Wow, non pensavo foste già così intimi!», esordì Sakura indifferente, non facendo trasparire alcuna emozione o sensazione. «Tolgo il disturbo», concluse, dirigendosi verso il suo banco.
Rinne si scansò di scatto facendo volare via tutti i buoni di Cup-Ramen che i suoi compagni di classe afferravano prontamente. Doveva chiarire la situazione con Sakura Mamiya, era tutto un malinteso.
«SAKURA MAMIYA! IO POSS-*Driiiiiiiiiiiiiin*», la campanella segnava la fine delle lezioni e l'inizio della pausa pranzo.
«Scusa Rokudo-kun, devo andare a mangiare con le altre», rispose quella, con grande naturalezza.
E' forse gelosa per quello che è accaduto? Allora perché si mostra con questo aspetto della sua personalità?
Rinne passò tutto l'intervallo dietro Sakura, per cercare inutilmente, di spiegarle che in realtà, non era stato lui a volere quel contatto tanto intimo con Ageha. La ragazza però, per un motivo o per un altro, riusciva sempre a scansare il discorso e a fuggire via da lui. Senza accorgersene, era già ora di tornare a casa.
«..S-Sakura Mamiya...A...*anf* Aspett-a!», esordì Rinne, correndo affannato con in mano un contenitore.
«Rokudo-kun, perché sei così affannato? E, quello non è il mio bento?», chiese la ragazza appena stranita.
«H-Ho p-passato..tutto l-l'intervallo a c-cercare di p-parlarti, ma è stato t-tutto inutile...mi s-sono dimentic-cato di m-mangiare», spiegò il ragazzo stremato. «Tra me e Ageha, n-non c-c'è n-niente..n-non siamo n-neanche amici!», concluse osservandola dritta negli occhi con uno sguardo, che a detta di tutti, diceva di più.
«Ah okay, tutto chiaro! Quindi?», rispose la ragazza sorridendo innocentemente.
C-come q-quindi? Non riesco a capire...allora lei non era...
Il ragazzo si ritrovò come paralizzato, fissava basso il pavimento, finché il suo sguardo non andò a posarsi sul bento ancora intatto. Improvvisamente si ricordò di avere una gran fame.
«Vado a mangiare il bento, verresti con me?», chiese, cercando di ritrovare il suo sangue freddo.
La ragazza annuì con un sorriso, così mentre i due amici si apprestavano a sedersi su di una comoda panchina di pietra,  'comoda' a detta di Rokudo, Sakura continuava a pensare ad una certa cosa. Cosa che non avrebbe mai ammesso a se stessa, neanche involontariamente. Anche perché non lo capiva nemmeno.
Chissà come mai ogni qualvolta che Rokudo-kun cerca di giustificarsi, sono assalita da uno strano senso di felicità...Boh meglio non pensarci, preferisco osservarlo mentre mangia contento, dopotutto lui non ha niente, poverino!
E intanto Rinne pensava di avere proprio tutto ciò che gli serviva per essere felice,
almeno in quel momento.

 












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Saaaalve! Da buona sostenitrice della Rumiko e dei fandom sfigati, eccomi qui con una nuova flash tutta RinSaku!
Ho iniziato questo manga da un mese circa, e me ne sono letteralmente innamorata, anzi mi dispiace molto il fatto che un capolavoro come questo non venga considerato neanche di striscio! Io penso che invece sia molto innovativo e che ci sia una sorta di maturazione della Zia Rumiko!

Comunque questa è una flash molto semplice, così tanto per iniziare, dove ho immaginato un normale momento di vita quotidiana dei giovani! Credo che si capisca che esco pazza per la Sakura/Rinne, li trovo davvero dolci e penso che per una volta la sensei abbia fatto bene ad inserire una sorta di rapporto più maturo, senza amore/odio o strani segni del destino! Detto questo, spero che la flash vi piaccia e fatemi sapere! :D


Misaki.

 
   
 
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