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Autore: Nihal_11    10/09/2013    1 recensioni
"Perché?" è la prima domanda che si impara a fare da bambini, ma non si smette mai di farla. Soprattutto a sé stessi.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cerco di contare le gocce di pioggia che cadono legere,
con decisione bagnano la terra arida da giorni di sole.
Ascolto le macchine attraversare la strada,
qualcuno starà tornando da lavoro,
qualcun altro comincerà adesso.
Sento il silenzio attorno a me:
è così affascinante,
leggero e pesante.

Mi chiedo quale sia lo scopo di tutto questo.
Vale davvero la pena affrontare tante difficoltà?
Penso a ciò che amo e dico sì.

Mi sento debole,
ferita da troppe guerre,
porto uno zaino più pesante di me.
Non voglio mollare. 
Non riesco a reagire come vorrei.
Mi domando perché.

Perché non riesco a gettarmi 
alle spalle il passato,
i dubbi,
le incertezze,
i timori.
Ho trovato la soluzione a ciascuno.
Sono ancora lì.
Mi osservano, da lontano,
aspettano la mia prossima mossa.
Restano lì, non vanno via.
Come un disegno a lapis venuto male,
prendi la gomma e cancelli.
Il disegno sbiadisce, ma resta lì
a ricordarti quanto è venuto male.

Perché?
Perché non riesco nemmeno a strappare il foglio?
La carta è troppo dura.

So quel che voglio. 
O forse no?
Cuore e testa sono d'accordo ,
allora perché lo stomaco brontola?
Che c'entra lui?

Perché se guardo vorrei parlare,
sorridere,
vedere?

Mi lascio abbracciare dal nulla,
in attesa.
Il treno sta passando.
Non posso perderlo.
Ma devo trovare le forze.
Dove sono?
  
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