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Autore: Rachan    22/07/2003    1 recensioni
una ffc che non ha per protagonisti i principali del manga. Una storia appena accennata.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Incontro al cafè




Questa ffc ha inizio esattamente alla fine del manga, devo dire che mi ha colpito molto. Non sapevo precisamente come sarebbe andato a finire, non ricordo il cartone ma ieri quando l'ho letto sono rimasta commossa ed ho voluto scrivere qualcosa. I protagonisti non sono però Minami e Tatsuya ma altri...
RINGRAZIO quelli che mi ieri mi hanno fatto dannare, perché prima di vedere la fine sono stata interrotta quasi dieci volte è__é!!! Cattiviiiiii!!!!!!!!

Yuka camminava a fianco di Sasaki, avevano appena incontrato il sempai Uesugi, cominciava a dubitare che lui si sarebbe mai innamorato di lei ma non voleva assolutamente darlo a vedere. Era completamente immersa nei suoi pensieri, inoltre voleva liberarsi di Sasaki: le dava fastidio averlo intorno perché cominciava a non darle più fastidio (ah, mente contorta^^). Camminavano in silenzio già da alcuni minuti e Yuka stava cercando una qualsiasi via di fuga, almeno dal silenzio. Fu però Sasaki a parlare per primo.
"Guarda, Yuka! Quello non è tuo fratello?" chiese il ragazzo indicando con lo sguardo un ragazzo una ventina di metri di fronte a loro.
"Oh, sì! Akioooooo!!!!!!!!" urlò la ragazza saltando al collo del fratello.
"Yuka! Che ci fai qui?! E non urlare così...vabbè che ora è Uesugi la star però..." Disse cercando di sviare l'attenzione di un gruppo di ragazzine dalla voce stridula.
Yuka fece una linguaccia come per scusarsi.
I tre decisero di bere qualcosa in un caffè la di fronte, poi Akio aveva tutta l'intenzione di lasciare il campo libero a Sasaki, ma non doveva farlo capire a Yuka, se no, tutta fatica sprecata.
Avevano appena mandato Sasaki ad ordinare, idea di Yuka, quando una ragazza, appena entrata, fissò stupita il loro tavolo.
"Nitta!" quasi urlò!
Akio stava già per nascondersi sotto il tavolo sperando che la ragazza credesse d'aver sbagliato, ma quella si avvicinò di corsa.
"Nitta! Yuka Nitta! Sei tu vero?" chiese alla ragazza.
Akio scivolò sotto il tavolo: quella ragazza non cercava lui, ma la sorella! Yuka la guardò cercando di ricordare dove aveva già visto quella ragazza. Era alta circa un metro e sessanta, aveva lunghissimi capelli lisci e neri, un bel corpo e la divisa di una prestigiosa scuola. Di solito ragazze del genere le stavano antipatiche, per ovvi motivi (...che gelosa 'sta ragazza U.U), ma quella le dava un'altra impressione. Come se fosse stata una sua vecchia amica. Poi ricordò.
"Ma certo! Yoshiko! Come ho potuto non riconoscerti subito! Cavoli, ma sono passati tanti anni!" urlò Yuka (ormai urlano tutti...) provocando l'interesse di tutto il locale.
"Ehm, forse è meglio se abbassiamo la voce^^;;;" propose Yoshiko.
"Hmpf, eh, già! Siediti con noi!" concordò Yuka.
"Oh, ma non vorrei disturbarti mentre sei col tuo ragazzo..." Disse arrossendo Yoshiko che aveva notato il bell'Akio seduto accanto a Yuka.
"Eh? Ma che dici! E poi non lo riconosci?! E' Akio! Mio fratello! Akio, e tu non ricordi Yoshiko? Abitava accanto a noi quando io facevo le elementari!"
Quella rivelazione lasciò entrambi sconvolti! Yoshiko non poteva credere che quel bel ragazzo atletico e dall'aria gentile fosse Bakio (non ho sbagliato a scrivere...ho fuso la parola baka: sciocco, con Akio. Ovvero i due da piccoli si insultavano a vicenda^^): il ragazzo che la prendeva sempre in giro e che aveva un futuro assicurato da teppista! Lo guardava sconcertata, e lui guardava lei alla stessa maniera! Il ragazzo, infatti trovava impossibile che quella ragazza così carina che si trovava ora di fronte e che non aveva nulla da invidiare a Minami Asakura e Satoko Sumimoto, fosse quella bambina che vestiva come un maschiaccio e che portava dei grossi occhiali rotondi (alla Sasaki per intenderci^^).
"Ehm, avete intenzione di fissarvi ancora per molto?" chiese Yuka un po' scocciata dall'attesa. Ma d'altronde sapeva che nonostante tutto quella che era la sua migliore amica da tempo indeterminabile, si scrivevano ancora, non è che odiasse poi così tanto il suo Bakio.
Quando Sasaki tornò (e qui pare che ci abbia messo ore ad ordinare...) Yuka decise di fare la brava sorella, amica e ragazza tutte in una volta.
"Ah, Sasaki! Questa è la mia migliore amica Yoshiko! Yoshiko questo è Sasaki!" li presentò , poi, prendendo sotto braccio Sasaki andò via.
Sasaki era a dir poco sconvolto, ma la sua felicità fu spenta sul nascere...
"Non farti strane idee! Volevo solo lasciarli soli..." Spiegò, però, inspiegabilmente, non lasciò il braccio del ragazzo...
Intanto Akio e Yoshiko erano rimasti soli nel locale. Era calato un gran silenzio ed il locale si era completamente svuotato. C'erano solo loro e due cameriere. Non riuscivano a trovare qualcosa da dirsi, o forse, più probabilmente, ne avevano così tante da non saper da cosa incominciare. L'argomento più ovvio era:
"Quello era il ragazzo di Yuka?" era stata ovviamente Yoshiko a parlare, aveva detto quelle poche parole sussurrandole come se da quelle dipendesse il resto della sua vita. Aveva parlato tenendo sempre gli occhi fissi sul suo cappuccino. Prese a mescolarlo lentamente.
"Non lo so...credo che lui ne sarebbe felice. Ma Yuka non parla facilmente dei suoi sentimenti. Lo saprai anche tu." Anche Akio aveva mantenuto il tono solenne della conversazione e ora stava sorseggiando il suo the. Agli altri forse poteva sembrare che bevessero camomilla, a causa della calma che sembravano sprigionare le due figure. In realtà forse avrebbero fatto meglio a berne a litri. Dentro erano agitati. Le emozioni si accalcavano nei loro cuori rendendoli indecisi. L'unico pensiero che non si affacciò nell'anima di Akio in quei momenti fu Minami. Non c'era proprio in quel momento, né nella sua anima, né nel suo cuore, né nella sua mente.
"Sì, anche con me non parla molto. Poi adesso che non possiamo parlarci faccia a faccia (col cuore in mano, sul pianerottolo di cas...ehm, scherzavo! Era per sciogliere un po' la tensione! Finirà che la tolgo 'sta nota...) è ancora più difficile per lei. Nonostante cerchi di mostrarsi forte io credo che in realtà si senta sola..."
"Può darsi...ma, piuttosto...non ti eri trasferita?" chiese il ragazzo dando inizio alla conversazione vera e propria.
"Beh, sì, ma ora sono tornata qui. Anche voi però avete cambiato casa...Yuka non me l'aveva detto...(Ma se non sa l'indirizzo come fa a scriverle? n.d.tutti. Beh, non conoscete la posta elettronica? n.d.R.)Ero venuta a cercarvi dov'eravate prima. Certo che la nuova padrona è proprio antipatica!" rispose lei cominciando a sentirsi un po' più a suo agio.
"Eh, eh, l'ho conosciuta anch'io! Ma quella non è la divisa dell'istituto Matsuiama? (Notato il giochetto? Eh, eh, voglio vedere quanti lo capiscono al volo! Me stupida, lo so^^) Proprio una scuola di classe!"
"Beh, non esageriamo...tu piuttosto vai al Sumi vero?"
"Te l'ha detto Yuka?"
"Ti ho visto sui giornali...prima non avevo collegato il grande battitore con il grande rompiscatole che eri da piccolo, ma a vederti ora...beh, è tutto diverso."
"Mah, probabilmente non potrò più giocare..." Disse tristemente il ragazzo. Lei lo guardò teneramente.
"Tuo padre, vero?"
Lui annuì solamente.
"Secondo me non dovresti cedere così! Puoi sempre andare all'università e continuare a giocare..."
"Partendo da un istituto industriale?"
"Ti arrendi troppo facilmente! Non vuoi la rivincita su Uesugi? Non contro Kazuia! Io parlo di Tatsuia! E non ti ha portato via solo il Koshien, anche Minami Asakura! Non lotti?! Da quando in qua ti arrendi così facilmente?!" ringhiò lei alzandosi in piedi e puntando le mani sul tavolo.
"Caspita se sei informata..."
"Ops^^;;;"
"Mia sorella è sempre stata una chiacchierona, ...specie se non si parla di lei..."
"Eh, già!...scusa..."
Akio alzò gli occhi non capendo.
"Scusa, forse non mi sarei dovuta impicciare così tanto..."
"Non preoccuparti. Comunque, la rivincita non la voglio per Minami, oramai non ci penso più, però...il Koshien...mi piacerebbe sfidare ancora sul campo Uesugi. Ma lui non è d'accordo...ha intenzione di smettere di giocare!" rispose in tono solenne.
"Allora si sfideranno i vostri figli!"
"...se troverò una ragazza che mi voglia."
"Non dire così! Sei un bel ragazzo, intelligente, gentile, sportivo...sei l'idolo delle ragazze!"
"Ma a me non interessano le ragazzine sciocche!"
In quel momento il locale si era riempito completamente e cominciava a venire sera.
"Sarà meglio andare..." Propose Yoshiko.
"Ci potremmo vedere domani, se ti va?" chise un imbarazzato Nitta.
"Certo,- sorrise lei- alle dieci davanti alla stazione!"
"E sii puntuale!" dissero in coro.
I due si salutarono all'uscita del locale e andarono ognuno verso casa propria.

Yuka si alzò da dietro il cespuglio che l'aveva nascosta ed esortò Sasaki a fare lo stesso.
"Uffa! Non ho capito niente di quello che si sono detti! Non è giusto ç__ç!!!" si lamentò Yuka attirando per l'ennesima volta l'attenzione di tutta la gente che passava per strada. Sasaki cercò di farla stare zitta ma non potè evitare che la ragazza fosse scoperta.
"Cos'è che volevi sentire, sorellina?" chiese Akio con le mani puntate sui fianchi e lo sguardo un po' arrabbiato.
"Eh, eh, niente!!!" rispose lei incrociando gli occhi*.
"Sarà! Beh, io vado a casa ragazzi! Ci vediamo più tardi Yuka, non volevi andare al cinema a vedere quel film, come si chiama? L'estate dei ricordi**? Io non posso venire ad accompagnarti, vacci con Sasaki, so che voleva andare a vederlo anche lui! Ciao, sorellina!" disse lui andandosene e lasciando Yuka nele grinfie della più buona occasione che Sasaki avesse mai avuto.
"Grrr!!!Akio!!! è__é!!!" farfugliò Yuka, stringendo i pugni.




* tutti i lettori accaniti l'avranno capito, comunque nel volumetto dove c'è l'amichevole tra Sumi e Meisei, Akio dice alla sorella che ha lo stesso vizio del loro allenatore: ovvero quando mente incrocia gli occhi!
** E' il film che Minami non vede con Kazuia come dovrebbe ma lo rivede molto tempo dopo con Tatsuia.

  
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