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Autore: _Angelica__    12/09/2013    2 recensioni
Tutte vorremo un uomo che ci ami per sempre, anche quando saremo anziane e piene di acciacchi, ma noi siamo pronte ad invecchiare?
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Young and Beautiful

Sono felice, dopo due secoli. Guardo John riposare sul divano: il suo petto si solleva delicatamente ad ogni respiro e i suoi ricci castani accarezzano il cuscino di velluto rosso.

Mi avvicino e gli sfioro una guancia, si sveglia.

-Che ore sono?- mi tuffo nei suoi occhi blu notte e mi siedo di fianco a lui sul divano.

- Dobbiamo muoverci, è tardi-.

Mi dirigo velocemente nel piccolo bagno e mi vesto: un vestito di seta rosso lungo e senza spalline. Mi raccolgo i lunghi capelli rosso fuoco in un morbido chignon adornato con diamanti neri. Mi guardo e sorrido al mio riflesso, soddisfatta.

Arriviamo presto davanti alla nera cancellata della villa. John mi porge il braccio ed esco dalla macchina.

Entriamo a braccetto nel grande salone e veniamo accolti dal padrone di casa e sua moglie.

-John che piacere! E questo splendore? Tua moglie?- John abbassa un po’ lo sguardo.

-No è la mia fidanzata…- l’uomo gli avvolge con un braccio le spalle e si rivolge a me:

-Beh non le dispiacerà signorina se glielo rubo un momento vero? Ma gli affari chiamano-

- Si figuri…- li vedo sparire in mezzo agli invitati.

-Lo scusi mio marito è che a volte è un vero maleducato..- mi dice imbarazzata la donna.

-io mi chiamo Karen lei è?-

- Valerie Marchard-

-oh francese! Io adoro la Francia da dove viene esattamente?- ci dirigiamo ad un grazioso divanetto.

-vengo da Parigi- la donna sorride amorevolmente e si siede.

-Chi l’avrebbe mai detto che il nostro John avesse finalmente messo la testa a posto ahah-

Sento già la testa girare e le gambe fragili come steli stremati dal vento.

-Che….. che significa?- la donna si accorge dell’errore e arrossisce imbarazzata.

-no vede…-  una mano si posa sulla mia schiena.

-Eccoci- è John che con il suo sorriso mi rasserena all’istante.

-Andiamo a ballare?- Io cammino velocemente verso la pista, non voglio più parlare con quella donna impicciona.

-Ehi non sapevo che ti piacesse così tanto ballare!-

Cominciamo a ballare lentamente, io affondo lo sguardo nel suo petto; lui comincia a raccontarmi di affari e delle divertenti chiacchere fatte con il signor Hampton, io continuo a pensare alle parole della donna che  mi divorano lentamente.

-Tutto bene? Sembri preoccupata…- la tempesta nella mia mente si placa.

-Come?- lui si avvicina al mio orecchio

-Sai la cosa della fidanzata mi spiace, ma quelli se non riescono ad incasellare ogni invitato non stanno bene..-

Non capisco ciò che dice, mi gira la testa.

-Perché? Non siamo fidanzati noi due?- ho gli occhi lucidi e sento che da un momento all’altro potrei scoppiare in un pianto disperato.

-Ma no, ci facciamo compagnia, vero?- leggere lacrime cominciano a bagnarmi il volto. Finisce sempre così.

-Ma.. io pensavo che mi amassi, che mi avresti amato per sempre- lui sorride e per poco non gli scappa una risata.

-Cosa? Valerie stai farneticando forse? Non ho intenzione di sposarti!- lo allontano ed esco veloce dalla porta d’ingresso mentre i padroni di casa mi chiamano preoccupati.

Mi nascondo nel piccolo giardino interno, in preda alle lacrime. In due secoli non sono riuscita a trovare quella che viene chiamata  “l’anima gemella.” Mi siedo sulla minuscola panchina in ferro battuto e apro la piccola pochette, tiro fuori il medaglione nero.

Lentamente fumo nero come carbone riempie il piccolo giardino e la solita figura incappucciata si fa largo tra esso; denti bianchi e affilati brillano sotto il cappuccio.

-Dunque?- quell’essere fa una risata amara e si avvicina sempre di più a me.

-Per favore ridammi la mia immortalità e vattene…-.

Il demone si siede accanto a me e si toglie il cappuccio lentamente, fino a mutare il suo viso in quello di John.

-Non ti amo Valerie, non ti sposerò mai- le sue parole sono pugnalate in una ferita aperta.

-Basta, lasciami stare!- il viso di John comincia a mutare, ora sembra una riproduzione grottesca del suo sguardo.: gli occhi troppo gradi, la bocca troppo sorridente.

- Io Valerie non ti capirò mai: desideri un uomo che ti amerà per sempre, anche quando sarai anziana e piena di malanni, quando tu stessa continui a prendere e  lasciare la tua immortalità…. Sei tu che non accetterai mai la tua vecchiaia, come puoi pretendere che un estraneo la accetti?-

Non riesco a sentire altre parole voglio solo la mia immortalità, voglio ritornare a vagare per il mondo in cerca di amore, amore che non so se troverò mai.

-Ti prego…- lui mi prende il medaglione dalle mani, ma si rivolge ancora una volta a me.

- Io ho cose più importanti da fare sai? Non ho tempo per i tuoi continui cambi di idea, perciò questa è l’ultima volta-. Stringe il medaglione e finalmente da nero diventa bianco, è finita, sono ancora immortale.

Mi alzo lentamente dalla panchina e comincio ad allontanarmi.

-Valerie? Devo replicare anche l’ultima parte?- Annuisco debolmente.

Lascio che le fiamme che bruciano la casa e tutti suoi ospiti mi accompagnino in questa nuova vita, le fenici rinascono dalle loro ceneri, io farò lo stesso.

 

 

Spazio Autrice:
per prima cosa.... Grazie per aver letto la mia storia!
Per questo racconto ho preso ispirazione dalla canzone di Lana Del Rey "Young and Beautiful" , ascoltando questo brano mi sono immaginata questo racconto che spero vi sia piaciuto;)
Spero di leggere vostre renesioni.......
_Angelica__
  
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