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Autore: LenK    12/09/2013    2 recensioni
Gone, he has gone.
Fiducia, disperazione, orgoglio, dubbio.
Una raccolta di quattro drabble sui pensieri di quattro personaggi la notte in cui morì il Re Rosso.
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fushimi Saruhiko, Izumo Kusanagi, Kushina Anna, Misaki Yata
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HE HAS GONE

 

Anna

 

Saltò giù dalle braccia di Izumo che la avvolgevano protettive. La neve fresca sul terreno scricchiolò sotto i suoi piedini. Non le andava più di piangere.

Mikoto avrebbe trovato il modo di tornare da lei.

Le luci dei suo compagni volavano alte. Anna corse verso quel rosso, quel bellissimo rosso, con le braccia aperte come per spiccare il volo. I fiocchi di neve si posavano sulla sua pelle, i suoi capelli, il suo vestito, ma Anna sapeva che non avrebbe sentito freddo ancora per molto. Presto avrebbe sentito di nuovo quel calore rassicurante. Alzò gli occhi verso l'infinito e sorrise.

 

Misaki

 

Le aure scarlatte dei Clansman di HOMRA si innalzavano al cielo come il fuoco di una pira funebre. Con il viso inondato di lacrime, Yata si guardò intorno: vedeva facce sconvolte, facce affrante, ma tutte facce perfettamente asciutte. Perché nessuno piange?

Kamamoto, accanto a lui, gridava a pieni polmoni il loro motto.

«No blood!» iniziò a recitare Yata, cercando di mantenere la voce ferma. «No bone!» La sicurezza del braccio che aveva alzato in aria iniziò a vacillare. «N-» Scoppiò a piangere disperato, ma non abbassò gli occhi: non c'è spazio per la vergogna in un cuore straziato dalla perdita.

 

Saruhiko

 

Aveva rinnegato HOMRA e i suoi compagni, e ne aveva deturpato il marchio.

Eppure anche dalla sua clavicola si sollevò una fiammella rossa nel giorno della morte di Mikoto Suoh. Anche se il marchio bruciava, strappandogli un grugnito di fastidio, un lieve sorriso incurvò gli angoli della bocca di Saruhiko.

Sperò che il Re Rosso avrebbe percepito l'ammirazione per lui e l'orgoglio di essere appartenuto al suo clan infusi in quella scintilla.

Addio, Mikoto, pensò. Poi si corresse.

La sua mano avvampò in un tripudio di rosso mentre la alzava in cielo in segno di estremo saluto. Addio, mio Re.

 

Izumo

 

Aleggiava qualcosa di non detto tra i membri di HOMRA mentre contemplavano il cielo nero acceso da fiammelle scarlatte. Cosa ne sarebbe stato del gruppo ora che il faro che li teneva uniti sotto la stessa egida si era spento?

Mikoto Suoh era stato il migliore, senza dubbio. Tuttavia se n'era andato, bruciato e consumato dal suo stesso potere. E di lui non era rimasto né sangue, né ossa, né cenere.

«No blood, no bone, no ash», si scoprì a sussurrare Izumo facendo eco al coro dei suoi compagni. Ma per lui, improvvisamente, queste parole avevano assunto un significato nuovo.

 

[100 parole ciascuna]

 

Avendo terminato l'anime e il manga di [K] solo recentemente, è la prima volta che provo a scrivere qualcosa su questa opera.

Queste quattro drabble rappresentano quelli che secondo me sono stati i pensieri di quattro diversi membri di HOMRA sulla morte del loro re. Sono ambientati tutti e quattro durante l'ultima scena dell'anime, quando i Clansman del Clan rosso sono riuniti sulla riva del fiume sotto la neve. Ognuno di questi personaggi vive la morte di Mikoto in modo molto diverso: Anna è fiduciosa, Misaki è distrutto, Saruhiko è orgoglioso, Izumo è incerto.

Questa è la mia interpretazione, ovviamente sono aperta a tutte le opinioni, ma questo è quello che ho sentito io quando ho visto il finale dell'anime :)
Spero che vi siano piaciute e grazie per essere passati!

 

Len

  
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