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Autore: Beauty    13/09/2013    9 recensioni
Cosa succederebbe se Emma, Aurora, Regina, Ruby e Belle si recassero al Kleinfeld Bridal di New York per scegliere il loro abito da sposa? Riusciranno le due assistenti Andrea e Gloria a trovare il vestito giusto per loro e nel contempo a vedersela con madri despote, amiche svitate, fidanzati pervertiti, nonne iperprotettive e padri per niente felici del matrimonio delle loro "piccole"?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aurora, Belle, Emma Swan, Regina Mills, Ruby/Cappuccetto Rosso
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Belle
 
- Sapevo che sarebbe stato destino, prima o poi!
Andrea Perry trasalì all’urlo euforico della collega che era entrata nella stanza piombandole alle spalle. Gloria sembrava su di giri mentre le sventolava la cartelletta con i nominativi degli appuntamenti giornalieri sotto il naso. Andrea si voltò, sospirando.
- Che cosa c’è?
- Indovina qual è l’ultimo appuntamento di oggi…!
- Kate Middleton?- ironizzò Andrea. Gloria la guardò male.
- Ah-ha, divertente, cara, molto…- sbuffò, piantandole di fronte la cartelletta.- Leggi e rifatti gli occhi!
Andrea sospirò nuovamente, facendo scorrere lo sguardo su tutti i nomi delle clienti fino a giungere all’ultimo in fondo alla lista. A quel punto strabuzzò gli occhi.
- Belle French?!- puntò lo sguardo sulla sua collega; Gloria annuì, battendo le mani. - Sei sicura che si tratti di quella Belle?
- E di chi, se no?- protestò Gloria.- E’ venuta qui da noi ben quattro volte, e poi, quante altre persone conosci con questo nome?
- Beh, dopo aver fatto da damigella a ben quattro matrimoni, evidentemente si è decisa a indossare a sua volta l’abito bianco…- sorrise Andrea.- Beh, che aspettiamo? Andiamo di là…
 
Le due ragazze si avvicinarono alla futura sposa con l’intenzione di salutarla, ma prima ancora dovettero abbracciare le sue accompagnatrici: Emma Nolan, Aurora Wood, Regina Mills e Ruby Lucas. Tutte rigorosamente con una fede al dito. E, notarono le due ragazze, il poncho che indossava Regina non era sufficiente a nasconderle un lieve arrotondamento del ventre.
- Wow, tutte riunite!- esclamò Gloria, abbracciando Emma.
- E’ naturale!- rispose Regina, salutando Andrea.- Dopo essere stata parte attiva a tutti i nostri matrimoni, il minimo che potevamo fare era partecipare al suo, no?
- E poi, avevamo voglia di rivedervi…!- aggiunse Ruby.
Finalmente, quando anche Aurora le ebbe salutate, le due assistenti poterono rivolgere la loro attenzione alla sposa; Belle le salutò con una stretta di mano calorosa.
- Sapevo che stavi mentendo quando hai detto di non essere innamorata di nessuno…!- Gloria le fece l’occhiolino. Belle ridacchiò, arrossendo un poco.
Andrea si schiarì la voce.
- Bene, a chi appartengono i rispettivi ruoli?- chiese, indicando le quattro ragazze.
- Emma, Aurora e Regina saranno le mie damigelle, mentre Ruby è la mia testimone…- spiegò Belle. Andrea e Gloria sorrisero, per poi puntare l’attenzione su un altro accompagnatore, che fino a quel momento se ne era rimasto seduto in un angolo in silenzio e con un muso lungo fino a terra. Si trattava di un omaccione alto e massiccio, con un volto grassoccio e una calvizie incipiente, delle mani da lavoratore e con addosso dei vestiti sportivi. Belle si voltò a guardarlo, scostandosi nervosamente una ciocca di capelli dietro un orecchio.
- Lui…lui è…- mormorò, tentando di spiegare.
- Suo padre - concluse per lei l’uomo, tra i denti.- Moe French. E non sono per niente soddisfatto di questo matrimonio…
Non l’avevamo capito, sa?, la sua espressione è di un’allegria tale…
- E allora perché è venuto qui?- lo sfidò Andrea, incrociando le braccia al petto. Moe non rispose, prendendo a fissare il pavimento. In un attimo, la tensione divenne tanto spessa da poter essere tagliata con un coltello. Andrea si schiarì nuovamente la voce, nel tentativo di alleggerire l’atmosfera.
- Bene, Belle, se vuoi seguirci…- la invitò, facendole strada insieme a Gloria verso il salotto.
 
Belle si sedette sulla poltroncina foderata di velluto di fronte alle due assistenti. Così come aveva fatto con Regina, Andrea notò che la futura sposa portava al dito un anello di fidanzamento non troppo appariscente, ma di certo molto prezioso. Belle, comunque, non si curava di esibirlo, e sorrideva loro timidamente.
- Bene, parliamo un po’ del tuo matrimonio…- esordì l’assistente.- Che stile preferisci?
- Ehm…beh, ecco…- Belle inspirò a fondo prima di parlare.- Devo confessare che io e il mio fidanzato abbiamo opinioni un po’ discordanti, su questo. Lui vorrebbe per me un matrimonio da principessa, ma a me non è mai piaciuto stare sotto i riflettori - spiegò.
- Beh, lo sarai, quel giorno…- disse Gloria.- E’ il tuo matrimonio, sei la sposa, è ovvio che gli occhi di tutti saranno puntati su di te, qualunque stile tu scelga.
- In effetti ho sempre sognato di sentirmi come una principessa, quel giorno - ammise Belle.- Ma non voglio che risulti troppo vistoso o di cattivo gusto. Vorrei qualcosa di romantico, come una vera sposa…
- Una via di mezzo, dunque…- osservò Andrea, appuntando il tutto sul taccuino.- Un abito romantico, rimandante a una principessa, ma non troppo pacchiano.
- Sì, esatto…Non sono contraria al pizzo, ai fiocchi e alle perline, ma vorrei che fossero contenuti…
- Okay. E…- Gloria si sporse verso di lei.- Un’ultima cosa: chiamala precauzione o prevenzione.
- C-che cosa?- Belle guardò Andrea, perplessa, ma l’assistente non poté fare altro se non scoccare alla sua collega un’altra occhiata.
- Tu hai accompagnato Regina a scegliere il suo abito, e hai anche assistito allo strazio che è stato per tutti noi la presenza di quella strega di sua madre, nonché con il suocero di Ruby - proseguì Gloria, esibendo infine un’aria supplichevole.- Ti prego, dicci che non dovremo sopportare lo stesso con tuo padre!
Andrea le sferrò una gomitata in un fianco, lanciandole un’occhiataccia.
- Ti sembra una cosa da dire?!
- Vuoi arrivare viva all’orario di chiusura, sì o no?
Belle sospirò, esibendo un sorriso di scuse.
- Hai ragione. Mi rendo conto che il modo in cui si è presentato non è stato dei più cordiali…- tentò di giustificarsi.- Ma non lo fa apposta…E’ difficile per lui, mia madre non c’è più da anni, e sono la sua unica figlia…e poi, beh, la storia del mio fidanzamento è stata un po’ complicata…
- Beh, quali fidanzamenti non lo sono?- fece Andrea.- Ogni storia d’amore ha i suoi alti e bassi…
- Nel mio caso, molti bassi…- Belle ridacchiò.- All’inizio, soprattutto…pensate che la prima a cui ho detto di essermi innamorata è stata Ruby, e lei per tutta risposta mi ha chiesto se avevo la Sindrome di Stoccolma…
- Okay, non ci sto capendo niente!- dichiarò Gloria, alzando le mani in segno di resa.
- Beh, vedete…- esordì Belle.- Mio padre è stato il giardiniere di casa Mills per anni...Poi, circa tre anni fa, ha deciso di mettersi in proprio e ha aperto un negozio di fiori per conto suo. Ora gli affari marciano bene, ma all’inizio le cose non andavano esattamente per il verso giusto, e per tirare avanti lui ha dovuto…insomma, chiedere in prestito dei soldi a una persona.
- Brutta cosa - commentò Andrea.- Specie se il creditore è la persona sbagliata.
- A dire il vero, non si trattava di vera e propria usura. Solo che mio padre non era in grado di restituire il denaro con gli interessi nei tempi stabiliti - spiegò la ragazza.- Avremmo perso tutto e così…a farla breve, mi sono dovuta arrangiare, e ho accettato di lavorare per Robert.
- Robert?- fece eco Gloria.
- Robert Gold, il creditore di mio padre.
- Il fatto che lo chiami per nome mi fa pensare…- ghignò Andrea.
Belle rise, arrossendo.
- Beh, sì, diciamo che ci hai azzeccato: è lui il mio fidanzato!
- Wow…- Gloria la guardò, tentennando il capo. - Altro che Sindrome di Stoccolma…!
- Ho iniziato a lavorare come assistente nel suo negozio per saldare il debito di papà…- proseguì Belle, trattenendo a fatica un sorrisetto sognante.- All’inizio non andavamo affatto d’accordo, anzi, ricordo che una volta mi aveva fatto un’osservazione e io gli avevo dato del bastardo per l’esasperazione, uscendo infuriata dal negozio…Me ne sono pentita un secondo dopo. Credevo di aver rovinato tutto, e invece il giorno dopo è stato lui a scusarsi, dicendo di aver esagerato. E poi…niente; abbiamo iniziato ad andare più d’accordo, siamo diventati amici, poi una sera mi ha chiesto di uscire e…e…tre mesi fa…- Belle non continuò, chinando il capo, rossa in volto, ma alle due ragazze non sfuggì l’occhiata sognante che scoccò al proprio anello di fidanzamento.
Andrea guardò Gloria: la sua collega teneva il capo appoggiato a una mano, gli occhi persi e un sorrisetto sulle labbra. Le diede uno scossone a una spalla per farla riprendere.
- E’ una bella storia…- commentò.- Molto dolce, devo dire…anche se immagino che tuo padre non abbia fatto i salti di gioia.
- Oh no…anzi, quando gli ho comunicato di essermi innamorata di lui mi ha accusata di essermi messa dalla parte del nemico e mi ha detto che in casa sua non ero più la benvenuta…Sono stata un po’ da Ruby, ma adesso sono tornata a casa…Pare che se ne sia fatto una ragione…
Dalla faccia che aveva, non si direbbe!
- Torniamo al matrimonio!- propose Gloria, per levarla dall’imbarazzo.- Ci hai detto che vorresti un abito da favola, da principessa ma senza che sia pacchiano…Per lo stilista?
- Non ho preferenze.
- E il budget?
- Beh, Robert ha detto che penserà lui a pagare tutto e di non preoccuparmi, ma non vorrei andare oltre i duemila e cinquecento dollari.
 
- Che bella storia…!- commentò Gloria, più tardi, mentre lei e Andrea cercavano gli abiti da portare a Belle.
- La penso anch’io così, ma non credo che ci convenga fare questo genere di apprezzamenti di fronte al padre della sposa…- ribatté Andrea.
- Se solo si prova a mettere i bastoni fra le ruote a noi, ma soprattutto a Belle, vedrà di che pasta sono fatta!
- Gloria, non ti stai elevando al livello di paladina dei deboli e degli oppressi, vero?
- No, ma a quello di paladina degli sposi deboli e oppressi, sì!
- Oddio, no, ti prego! Ricorda cos’è successo l’ultima volta!
- Perché mi devi sempre criticare?!
- Perché non va mai a finire bene quando parti lancia in resta con la sindrome del io ti salverò! Conosco il mio pollo!
- Abbi fiducia!
- Stendiamo un velo pietoso sull’argomento e cerchiamo i vestiti da portare a Belle, che ne dici?
- Va bene. Diamoci da fare…
 
Gli abiti scelti dalle ragazze furono in tutto cinque. Il primo era un modello disegnato da Monique Lhuillier, con la gonna ampia di seta e l’orlo di pizzo; un lembo della gonna era stato pieghettato e fissato all’altezza della vita, e il corpetto senza spalline era decorato con dei ghirigori di perline. Il secondo aveva la gonna stretta, aveva le maniche sbracciate e il corpetto di pizzo trasparente, ed era decorato con un motivo floreale. Il terzo incontrò qualche perplessità da parte di Gloria, dato che, come l’assistente ricordava, era molto simile a quello scelto da Regina, ma alla fine si risolse a proporlo: aveva il corpetto stretto e senza spalline, decorato con una cintura d’argento e la gonna a voulant. Il quarto presentava anch’esso un motivo floreale, ma era più sullo stile principesco, con la gonna ampia e le spalline di seta. Infine, l’ultimo abito scelto era molto semplice, dalla gonna di seta ampia e con un poco di strascico, il bustino appena decorato e le spalline anch’esse di seta.
Belle iniziò con il primo, che incontrò l’approvazione di tutti…tranne che di Moe.
Non che Gloria e Andrea si fossero aspettate diversamente, in ogni caso.
- Non ti piace, papà?- chiese Belle, innocentemente, notando l’espressione truce di suo padre.
- Quello che non mi piace è che tu lo debba indossare per sposare quel bastardo che mi ha rovinato…!- ringhiò Moe, senza guardarla. Emma gli lanciò un’occhiata di fuoco; Ruby si morse l’interno della guancia.
- Papà, lo sai che non è vero!- protestò Belle.- Ha cancellato il tuo debito, lui non ha…
- E a quale prezzo?- insistette Moe, fissandola con rabbia.- Cos’hai dovuto fare, per ottenere questo?
Il suo sguardo lasciava chiaramente e volutamente intendere che non si stava riferendo al fatto che un tempo fidanzato e sposa fossero stati capo e dipendente. Belle si fece rossa in volto; Andrea marciò verso di lei, aiutandola frettolosamente a scendere dal piedistallo.
- Vediamo gli altri abiti, che ne dici?
 
- Quel panzone già mi sta sull’anima!
- Gloria, calmati…
- Secondo te un padre insinuerebbe una cosa del genere?
- No, ma io e te non siamo nessuno per intervenire in questo tipo di cose…
- E questo dove sta scritto?
Andrea ignorò l’ultima domanda, guardando Belle che saliva sul piedistallo con addosso il secondo abito. Fece un giro su se stessa, in modo da potersi rimirare meglio negli specchi.
- Io lo adoro!- esclamò Aurora.
- E’ lei che si sposa, non tu…- fece Emma, squadrando il vestito con aria critica.
- Non mi sembra molto il tuo genere - commentò Ruby. - Sì, ti sta bene, ma…non so, io proverei anche gli altri.
- E’ carino, però…- disse Belle, guardando la gonna.- Magari, modificandolo…togliendo qualche fiore qua e là…
- Non credo che un modello così si possa modificare - interloquì Regina.
- No, infatti…- confermò Andrea.- Si potrebbe, ma non sarebbe possibile modificarlo di molto, e con ogni probabilità dovremmo aggiungere una sottogonna in più per compensare la mancanza di alcuni fiori e delle trasparenze…ti ingrosserebbe i fianchi, ma se vuoi si può sempre provare…
- No. Mi dispiace, perché è molto bello, ma credo che sia il caso di provarne un altro…
- Okay. Vieni con noi, allora…
Stranamente, Moe non aveva proferito parola.
 
Il terzo confermò le obiezioni di Gloria. Era troppo simile a quello indossato da Regina.
- Ehm…molto bello, ma rischierei di fare la figura della poco originale…- rise la sposa.
- Cielo, se ti vedesse mia madre…- Regina scosse il capo, nascondendosi il volto fra le mani. - Credo che andrebbe avanti a berciare per almeno un quarto d’ora. Ecco, hai visto, te l’avevo detto di non prendere quel vestito! Sei uguale alla figlia del giardiniere!- disse, parlando in falsetto. Si levò una risatina generale.
- Per carità, ha già fatto il diavolo a quattro quando tu e Daniel avete deciso di partecipare al mio matrimonio!- esclamò Ruby. - Classi sociali a tutta manetta…sembra di stare nel medioevo…
- Mia madre è sempre stata un po’ fissata. Ma non è vero che ha fatto il diavolo a quattro…a un certo punto ha smesso…
- Sì, quando ha saputo che mi accasavo con uno dei Whale!
- La signora Mills non ha del tutto torto - s’intromise Moe. Tutte le ragazze si voltarono a guardarlo.- Ho sempre pensato che fosse una donna realista, con i piedi per terra…- proseguì l’uomo, ben felice di aver trovato un argomento con cui rimpinguare la sua tesi.- Al giorno d’oggi, certe cose esistono solo nelle favole…Non è possibile che un nobile s’innamori di una cameriera, una principessa di uno stalliere…o che la bella del villaggio faccia sciogliere il cuore di una bestia…
- Papà!- saltò su Belle.- Papà, insomma! Robert non è una bestia!
- Ah, no?
- E, signor French, nel caso le sia sfuggito…sta tirando in ballo anche i nostri matrimoni!- ringhiò Ruby, con tutta l’aria di volerlo azzannare alla gola.
- Non le conviene, mi creda!- abbaiò Regina.
- Sta’ calma…- le disse Aurora, accennando al pancino.- Non ti devi agitare, lo sai…
- Proviamo il quarto abito!- intervenne Gloria, prima che la faccenda degenerasse in una rissa – ora che ci pensava, negli ultimi tempi il Kleinfeld Bridal era più volte stato sul punto di trasformarsi in un luogo adibito a incontri di lotta libera.
 
- Troppo simile a quello di prima!- dichiarò Aurora quando vide il quarto abito.
- A parte questo…sono tutti molto vistosi - osservò Emma. - Non sarebbe meglio qualcosa di più semplice? Un modello pratico, intendo…
- Emma, dipendesse da te tutte le spose potrebbero andare all’altare vestite con un sacco di juta…
- E dipendesse da te, Ruby, tutte le spose andrebbero all’altare in reggiseno trasparente e reggicalze…
- Un passo avanti nella direzione successiva, no?
- E quale sarebbe questa direzione?
- Quella che porta alla camera da letto…e anche a un bimbo…chiedilo a Regina, lei lo sa bene…
- Vi prego!- gemette Aurora, nascondendosi il volto fra le mani.
- Vuoi dirmi che uno come Killian non ti tiene sveglia la notte come neanche un caffè espresso?
- Ruby, per cortesia!
- Beh, che c’è di male? Sto solo dicendo ad alta voce ciò che tutte voi sapete accadrà a Belle dopo le nozze…In effetti, ho sempre creduto che Gold non fosse male in certi frangenti…
- Ruby!
L’urlata quasi isterica di Emma fu in grado di illuminare la cameriera su ciò che stava accadendo intorno. Belle era arrossita fino alla punta dei capelli, e teneva lo sguardo preoccupato su Moe…il quale era livido in volto e fissava Ruby a metà fra lo sconvolto e l’imbestialito. Regina ed Emma osservavano la scena a occhi sgranati.
Aurora gemette.
- Ops…- soffiò Ruby, prima di ammutolire del tutto.
Andrea boccheggiò, alla disperata ricerca di un modo per dare un taglio a quella situazione. Udì alle sue spalle gli sbuffi di Gloria che tentava di soffocare una risata.
- Proviamo l’ultimo!- quasi urlò nel dirlo.
 
L’ultimo abito trovò approvazione generale, ma c’era comunque qualcosa che non andava.
- A me piace…- dichiarò Emma.
- Sì, è il tuo genere, ma mi pare un po’ troppo semplice…- disse Ruby.
- Potremo tenere buono il primo e vederne anche altri…- propose Andrea.
- Così non usciremo più da qui!- Moe scattò in piedi, innervosito.- Ci penso io a scegliere l’abito per mia figlia, o voi quattro oche non la finirete più di criticare!
- Come?!- ringhiò Emma, ma l’uomo la ignorò, dirigendosi a grandi passi verso il magazzino del negozio.
- Ehi, non può entrare lì!- tentò di bloccarlo Andrea, ma Moe non le badò, ed entrò nella stanza. Gloria si sentì ribollire di rabbia, mentre seguiva la sua collega all’interno. L’uomo aveva iniziato a spostare abiti senza alcun ritegno, cambiando le stampelle e gettandone alcuni in terra.
Andrea digrignò i denti, cercando di fermarlo.
- La smetta subito!- gridò, raccogliendo un vestito da terra.
- Sono il padre della ragazza, ho il diritto di dire la mia!
- Ma non ha il diritto di venire qui e frugare dappertutto come se fosse a casa sua!
- Si levi di mezzo, signorina, o io la…
Moe non finì la frase; Andrea sollevò lo sguardo: l’attaccapanni su cui erano posti almeno una ventina di vestiti aveva iniziato a traballare pericolosamente. L’assistente si scansò appena in tempo prima che questo le cadesse addosso; Moe non fu altrettanto svelto, e si beccò l’intero mobile sulla testa, cadendo a terra con un tonfo accompagnato da un gemito.
Belle, Emma, Aurora, Regina e Ruby, che si erano affacciate sulla soglia, corsero ad aiutarlo.
Andrea lo liberò dai vestiti, borbottando qualche parola di scuse mentre Moe imprecava a mezza voce.
Quando finalmente riuscirono a rimetterlo in piedi, senza dire nulla, Regina lo prese sottobraccio e lo accompagnò fuori dal magazzino, sotto lo sguardo esterrefatto di tutti.
- Ma dove vanno?- boccheggiò Belle.
- Che t’importa? Magari è la volta buona che qualcuno riesce a farlo ragionare…- replicò Ruby.
Andrea si alzò da terra, guardando la marea di vestiti sparsi per terra e iniziando a comporre con il cellulare il numero di uno degli inservienti affinché venisse a rimettere in ordine. Si chiese che diamine fosse successo quando, poco distante da loro, incontrò il sorrisetto della sua collega.
Andrea guardò Gloria per un breve istante, giusto il tempo necessario per fare due più due. Il volto le si corrucciò, mentre andava incontro alla sua collega.
- Dimmi che non sei stata tu - sibilò; Gloria non rispose, esibendo un’aria innocente.
Andrea si sentì salire il sangue alla testa.
- Dimmi che non sei stata tu!- ripeté. Di nuovo, Gloria non disse nulla.- Ma sei pazza?!- gridò Andrea, esterrefatta.- Hai rovesciato una stampella addosso a un cliente!
- Quello yeti non è un cliente, e poi, razza di ingrata, volevo aiutarti! Non dirmi che non se lo meritava!
- Se ci licenziano sappi che m’installerò a casa tua!
- Beh, almeno ci divertiamo!
- Come no, sarà una goduria non avere i soldi per l’affitto!
- Quanto la fai lunga! Non ha visto nessuno…è stato un semplice incidente!
- Tu sarai la mia rovina…
 
Nessuno commentò il fattaccio, con somma felicità di Andrea – la quale ci mise un attimo a rabbonirsi dopo un’imitazione di Moe da parte di Gloria che la fece morire dal ridere. Il problema dell’abito, comunque, rimaneva.
- E se vi aiutassimo?- propose Aurora, entusiasta.
- Sì…- fece Ruby.- Potremmo cercare un abito a testa e poi proporlo a Belle. Che ne dite?
- Se mi sceglie un modello della Tornai, parola mia che la strozzo!- bisbigliò Gloria, rivolta ad Andrea. Le due assistenti si guardarono per un attimo, infine acconsentirono.
Regina e Moe non erano ancora tornati.
 
Andrea trovò Regina poco dopo, durante un giro nei corridoi volto a controllare che le ragazze non facessero danni, mentre Gloria teneva compagnia a Belle. L’assistente vide la ragazza chiudersi una porta alle spalle, girando velocemente il chiavistello.
- Che stai facendo?- le chiese.
- Nulla…stavo cercando un vestito per Belle…- Regina sorrise; Andrea ricambiò il sorriso, avvicinandosi a lei.
- Maschio o femmina?- le chiese, accennando al pancino.
- Femmina - rispose Regina, accarezzandosi il ventre.- Stiamo decidendo il nome…
Va bene tutto, purché non diate a questa povera creatura quello della nonna!
 
Alla fine, Belle si ritrovò con altri quattro abiti. Emma aveva scelto un modello di taffettà pressoché privo di decorazioni, senza spalline e con uno scialle di seta; Aurora aveva scovato un abito con uno strascico di tre metri; Regina aveva proposto un abito a sirena che si allacciava dietro al collo; Ruby, grazie al cielo, non aveva portato niente di pseudo sexy…in compenso, la sua scelta era caduta su un modello rosa fucsia in puro stile gypsy.
Tutti – a parte l’ultimo – incontrarono l’approvazione di Belle, ma era chiaro che non fosse ancora decisa. Sembrava quasi incerta, timorosa di sbagliare.
Alla fine, Andrea decise di porre fine a quell’impasse.
- Manchi tu, Belle - le disse.
- Come?- la sposa la guardò, perplessa.
- Tutte abbiamo scelto un abito per te, ma tu non hai ancora scelto niente…- Andrea le sorrise.- Vieni, ti accompagno in magazzino…
 
Di tutto si sarebbero aspettate, tranne che Belle scegliesse un modello come quello. Era un abito in stile impero, in cui bianco e oro si alternavano, decorato con un motivo floreale. Erano rose.
- Ci tenevo a trovare una cosa simile…- sorrise la sposa.- Una sera, abbiamo avuto un tremendo litigio, credevo che fra noi fosse finita. Ma poi, Robert è venuto da me per scusarsi, e mi ha regalato una rosa. E’ stato molto dolce…vorrei ricordare quel momento, ecco…
- Bene, allora - disse Gloria.- Vediamo come ti sta…
Le stava d’incanto. La scelta, infine, cadde su quell’abito.
 
- Bene, non ci resta che farti i nostri auguri…- sorrise Andrea, abbracciando prima la sposa e poi le altre ragazze, imitata da Gloria.
- Vi ringrazio. Ma…- Belle prese a guardarsi intorno.- Dov’è mio padre?
Poco più indietro, Regina sgranò gli occhi, mettendosi le mani nei capelli.
 
Il tempo necessario per tirare Moe fuori dalla stanza in cui l’aveva chiuso a chiave fu anche necessario a Regina per scusarsi con tutto il cuore per esserselo dimenticata là dentro, aggiungendo che non l’aveva fatto apposta o con cattiveria, voleva solo dargli una lezione per essere stato cattivo con Belle.
Le sue scuse, comunque, non bastarono a Moe, che fra mille imprecazioni lasciò il negozio lasciandovi lì le ragazze. Poco dopo, si sentì il rumore di un’auto che partiva.
- Perfetto. E ora che facciamo?- Emma incrociò le braccia al petto.- Ci ha accompagnate lui qui, e per la metropolitana ci vogliono almeno tre quarti d’ora di strada. In macchina.
- Mi dispiace tanto, ragazze…- pigolò Regina, piena di vergogna.- Davvero, Belle, scusami…
- Non fa niente. Gli passerà, come sempre…Piuttosto, ci occorre un passaggio.
- Aurora, tua sorella lavora a un’ora da qui - fece Ruby. - Puoi farle uno squillo e dirle di venirci a prendere. Può chiudere la farmacia per un po’, no?
- Scusate, ragazze, ma Michelle è al settimo mese di gravidanza. Non mi sento di far guidare una donna incinta.
- Nel caso te lo sia dimenticato, anche qui abbiamo una donna incinta! Che si è fatta due ore sballottata in un furgone pieno di vasi di fiori!
- Potrei chiamare Killian…
- No! Killian no!
- Perché no, Emma?
- Perché ho fatto voto di non salire mai più su quella dannata Porsche da quando abbiamo sfrecciato ai duecento all’ora sulla Quinta Strada! Di notte, e lui aveva pure gli occhiali da sole, il deficiente!
- Sì, Killian è il tipo…
- Ruby, tu che parli tanto, chi hai da proporre?
- Victor è di turno all’ospedale, Gerhardt è al lavoro, mia nonna non ha la patente e mia madre non è in città. Fate voi…
- Tuo suocero?
- Non lo chiamo neanche morta!
- Emma, tua madre?
- Sta badando a Henry. Per venire a prenderci dovrebbe portare anche lui, e in sette in auto non ci stiamo!
- Tuo padre non può venirci a prendere?
- Su un pick-up a due posti? E a voi dove vi metto? Nel cassone sul retro?
- Allora Graham!
- E’ in centrale.
- Ma può staccare. Può venire qui con l’auto della polizia…
- …e magari mettiamo pure la sirena, eh, Aurora?!
- Regina?
- Daniel è al lavoro. Ma potrei chiamare mia madre…
- Se lo fai, sappi che ti toglieremo il saluto.
- Chi resta?
- Forse…- si fece avanti Belle, timidamente.- Forse potrei chiedere a Robert…lui può lasciare il lavoro per un po’…
- E Gold sia!
- C’è un problema: come ci stiamo sulla sua Cadillac, se c’è anche lui?
- Stai proponendo di fregargli la macchina e lasciarlo sul marciapiede?
- Ci stringeremo. Tutt’al più…Regina, tu sei leggera: se te la senti, puoi sederti in braccio a Emma…
- Okay. Chiama Gold.
 
La prima cosa che pensò Gloria quando il futuro sposo entrò al Kleinfeld Bridal, fu che con ogni probabilità in chiesa la musica non sarebbe stata la marcia nuziale o l’Ave Maria di Schubert, bensì il Requiem di Mozart.
Belle gli gettò le braccia al collo, dandogli un bacio. Gold si schernì, ma ricambiò dolcemente. Le due assistenti non sapevano che cosa gli avesse detto la ragazza al telefono, ma evidentemente lui doveva aver capito di dover dare un passaggio solo alla fidanzata. La sua faccia quando scoprì di dover scarrozzare a casa anche le altre quattro fu impagabile.
- Mamma mia, che tipo lugubre…!- commentò Gloria, con un brivido, mentre il gruppetto usciva.
- Beh, ognuno ha il suo stile.
- Sai, stavo pensando a quello che ha detto il padre di Belle.
- Cioè?
- Farei anche a meno di ammetterlo, ma aveva ragione: quei due sembrano davvero la Bella e la Bestia.
 
FINE
 
 
Angolo Autrice: Eccoci arrivati all’ultimo capitolo, spero che vi sia piaciuto. Un grazie alla mia collega di avventure, parveth, e a tutti coloro che hanno seguito e/o recensito questa storia…
Grazie anche a ctdg per avermi suggerito questa fugace apparizione di Gold ;).
Questi sono gli abiti scelti all’inizio:
 
http://3.bp.blogspot.com/-SxHxb7yVWu0/TaVgeR7deDI/AAAAAAAAABw/lMnanyFXzY0/s400/designer-bridal-dressjpges.
 
http://m5.paperblog.com/i/27/277449/for-the-royal-touch-bridal-gowns-from-reem-ac-L-zYCTDa.jpeg
 
http://kevinkok.com/wp-content/uploads/2012/07/beautiful-bridal-dresses-designs-1.jpg
 
http://images.dressale.com/images/320x480/201301/Y/hot-sale-stunning-princess-style-bridal-gown-with-fabulous-rosettes-embellishment_1358455777845.jpg
 
http://25.media.tumblr.com/tumblr_lpya7a8kT31qjmvcao1_500.jpg
 
Questi quelli scelti (nell’ordine) da Emma, Aurora, Regina e Ruby:
 
http://img2.nairaland.com/attachments/275754_wg18_jpgfd0ea532273eabed840ae31516eb1727
 
http://images.della.com/wc/fash/dressimages/Fashion_BridalGown_FADC_456_664.jpg
 
http://www.brides-love.com/image/wedding-dresses-gown-j-1162_1.gif
                                                                                               
http://w-weddinggowns.com/wp-content/uploads/2010/01/pink-wedding-gowns-3.jpg
 
E infine quello scelto da Belle (sono due immagini, la prima è del bustino):
 
http://www.simplelove2u.com/wp-content/uploads/2012/06/Corset-Wedding-Dresses.jpg
 
http://3.bp.blogspot.com/_V4dg0LMmSWE/TBsXuf2cQaI/AAAAAAAAACI/LIukbhPsLNI/s320/wedding-dress-vintage.jpg
 
So che potrebbe lasciare qualche perplessità, ma ho sempre visto Belle come una ragazza all’antica, e volevo fare un omaggio a Skin Deep e a Lacey.
Ciao a tutti…ci vediamo con la mia prossima follia, se vorrete ;)!
Un bacio,
Beauty
  
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