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Autore: lillilola    13/09/2013    6 recensioni
Una ragazza gli si affiancò, ma lui non ci fece caso, insomma mica poteva riconoscerlo con il travestimento tattico che aveva indosso.
La vide tirare fuori un blocco note e una matita con la punta fatta a mano e iniziare a fare uno schizzo del quadro.
- Le piace? – chiese lei alla fine.
Olly non sapeva quanto era rimasto a guardala disegnare, ma era affascinato dai suoi movimenti veloci e decisi ma allo stesso tempo dolci e delicati.
Lui la guardò e annuì.
Lei rise molto probabilmente perché lo trovava buffo con tutta quella roba addosso.
- In realtà a me non piace. Lo trovo orribile – disse la ragazza guardando il disegno e strappandolo via con decisione.
- Perché? – chiese lui curioso.
- Perché non è perfetto, e nonostante sia la terza volta che vengo qui e che lo disegno, non riesco a farlo come vorrei io – sorrise – se le piace può tenerselo. Io lo butterei solo via – chiuse il blocco da disegno – le auguro una buona giornata – disse andandosene.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Olly stava girando per la fredda Londra, ovviamente per non farsi riconoscere e quindi inseguire dalle fan impazzite si era bardato per bene.
Cappellino da russo con tanto di paraorecchie tirate giù, sciarpa davanti alla bocca e ovviamente il cappotto da eschimese.
Aveva evitato di mettere gli occhiali da sole perché sarebbe sembrato un emerito cretino visto che non c’era tutt’altro che il sole.
Era fermo a Times Square con la sua cartina della città, e guardava un po’ indeciso sul da farsi il British Museum .
Voleva visitarlo visto che ancora non ne aveva avuto l’occasione da quando era lì.
Si fece coraggio e per amore della cultura entrò nell’immenso museo, dove solo già nella hall muraria si perse.
Rise un po’ di se stesso, ma poi decise di chiedere indicazioni a una guardia che lo squadrò un attimo a causa del suo abbigliamento da eschimese in un museo con una temperatura media di 30 gradi.
Vagò un po’ per le sale con la guida automatica.
Guardava affascinato ogni quadro e ogni statua, e si chiedeva come persone con quel talento potessero davvero esistere.
Quando arrivò davanti ai girasoli di Van Gogh rimase letteralmente affascinato.
Non era un amante dei fiori, tanto meno dei girasoli, ma il pittore, quello si che era geniale per lui.
Una ragazza gli si affiancò, ma lui non ci fece caso, insomma mica poteva riconoscerlo con il travestimento tattico che aveva indosso.
La vide tirare fuori un blocco note e una matita con la punta fatta a mano e iniziare a fare uno schizzo del quadro.
-  Le piace? – chiese lei alla fine.
Olly non sapeva quanto era rimasto a guardala disegnare, ma era affascinato dai suoi movimenti veloci e decisi ma allo stesso tempo dolci e delicati.
Lui la guardò e annuì.
Lei rise molto probabilmente perché lo trovava buffo con tutta quella roba addosso.
-  In realtà a me non piace. Lo trovo orribile – disse la ragazza guardando il disegno e strappandolo via con decisione.
-  Perché? – chiese lui curioso.
-  Perché non è perfetto, e nonostante sia la terza volta che vengo qui e che lo disegno, non riesco a farlo come vorrei io – sorrise – se le piace può tenerselo. Io lo butterei solo via – chiuse il blocco da disegno – le auguro una buona giornata – disse andandosene.
Olly guardò il disegno che aveva in mano, e lo trovava magnifico.
Guardò la ragazza andarsene.
Aveva dei tratti delicati il suo viso, come quelli di una bimba.
Gli occhi erano così neri che sembrava l’iride essere più scuro della pupilla se possibile, e i capelli colorati di blu la facevano davvero sembrare una bimba.
O una ragazza uscita da un cartone.
Sorrise pensando di aver appena incontrato una probabile eroina di un anime o di un manga.
Continuò il suo giro per le sale.
Arrivò alla sala delle statue greche, e davanti a quella di Afrodite ritrovò la strana ragazza dai capelli blu.
-  Provi a disegnare anche questo? – le chiese andandole vicino.
Lei sorrise e una fossetta le si formò sulla guancia.
- È già diventato un fan dei miei disegni? – chiese divertita.
Olly rise.
-  Smettila di darmi del lei, dammi del tu. Mi fai sentire vecchio –
-  Bardato così com’è probabilmente starà invecchiando lì dentro – disse seria.
Preso dal panico di diventare vecchio e brutto si tolse il cappello e la sciarpa.
Solo poi pensò al gesto che aveva fatto.
Ma sembrava che la ragazza non lo avesse riconosciuto.
-  Stavo scherzando scusami. Ho un umorismo tutto mio – disse imbarazzata la ragazza.
Il biondo rise.
-  Bello scherzetto. Davvero bello – disse divertito, e sorpreso dal fatto che nonostante fosse ancora senza cappello e sciarpa la ragazza non avesse detto e fatto niente – sei molto brava a disegnare. Sei una specie di artista? – chiese incuriosito.
-  Una specie –
Lui le sorrise.
-  Mi chiamo Josh, diminutivo di Joshua – disse a un tratto porgendole la mano.
Lei la strinse.
-   Piacere Josh –
-   Non mi dici come ti chiami? – chiese sempre più sorpreso dal fatto che non sapesse davvero che lui fosse uno dei musicisti più ascoltati del momento.
-  Gli artisti non rivelano il proprio nome se non dopo un buon caffè–
-  Quindi devo offrirti un caffè?-
-  Anche una cioccolata calda con la panna non andrebbe male – disse ridendo la ragazza.
Rise anche Olly.
Trovava affascinante che per una volta qualcuna non le saltasse addosso come una cozza, ma anzi che gli desse del filo da torcere.
-  Misteriosa ragazza del disegno, le andrebbe di bere qualcosa di caldo al bar? – chiese inchinandosi.
Lei rise.
-  Come rifiutare questo invito così spontaneo Josh –
S’incamminarono insieme verso il bar del museo, e ogni tanto si fermavano a guardare qualche opera, dove lei spiegava a lui tutto quello che sapeva.
E lei sapeva davvero molto, molto più della guida.
Olly rimaneva a guardarla mentre gli occhi neri di lei guardavano eccitata qualche scultura del rinascimento, qualche quadro cubista e pezzi di arti di statue rovinate dal tempo.
Nonostante il biondo si fosse rivestito, era contento di aver mostrato la sua faccia a quella ragazza , perché aveva trovato qualcuno con cui essere se stesso.
Parlarono di musica, e lui le spiegò di essere un musicista, lei meravigliata gli fece un bombardamento di domande tutte insieme e poi si scusò timidamente per l’interrogatorio.
Ovviamente lui la perdonò, ma non le disse la verità su di lui.. almeno non tutta.
Lui scoprì che lei andava a una scuola di arte e si era trasferita dall’America un paio di mesi fa.
Quando arrivarono al bar, lui la portò nell’angolo più buio così che potesse togliersi il tutto senza essere avvistato.
Ordinarono due cioccolate calde, con panna e biscotti.
-  Ti sei sporcata con la panna sul naso – disse lui ridendo.
Lei arrossì.
-  È una cosa tenera, non preoccuparti. Sono un imbranato anche io- mise un dito nella panna e si sporcò il naso pure lui – visto? – chiese ridendo.
-   Aspetta che ti do una pulita imbranato – disse ridendo lei.
Prese il tovagliolo e gli pulì delicatamente la panna che si era strisciato sulla guancia e sul naso.
-  Per ricompensa mi prendo un tuo marshmallow – disse lei mettendolo subito tra le labbra.
-  Maledetta – sussurrò divertito – volevi solo rubarmi le caramelle –
Lei rise.
-  Stai attento che ti mangio anche l’altro –
Olly finì per essere inevitabilmente attratto da questa strana ragazza dai capelli blu che mangiava marshmallow e buttava via i suoi disegni magnifici cercando di arrivare alla perfezione.
-  Posso sapere come ti chiami? – chiese una volta che entrambi ebbero finito la cioccolata .
Lei si alzò e andò alle sue spalle, gli mise la mani sulla spalle e avvicinò le labbra al suo orecchio.
-  Sai già come mi chiamo. Sono la ragazza del disegno dopotutto – gli sussurrò dolcemente prima di andarsene.
Lui la guardò andarsene e si ritrovò impotente.
-  Ci rivedremo? – gridò.
Lei gli sorrise.
-  Solo se il destino lo vorrà – gridò di rimando.
Sorrise tra sé e sé, si prese il disegno dalla tasca e lo guardò.
In basso a destra c’era scritto il suo nome.
Hope.
Sorrise e rimise in tasca il disegno con cura. 
-  Ti troverò Hope, che il destino lo voglia o no- sussurrò mangiando il marshmallow rimasto.

 
♪ ♫ ♪ ♫ ♪ ♫ ♪

L'angolo dell'autrice

Salve bella gente :D
Questa è la mia prima One-shot fanfiction. Spero vi piaccia, e spero che sia uscita decentemente visto che l'ho scritta mentre guardavo CSI .
Che volete che vi dica, i cadaveri mi fanno venire l'ispirazione eh eh eh.. no sto scherzando! (Che umorismo macabro)
Spero che vi piaccia la mia prima creazione di One shot :D
Buona lettura
(Okkay messo in fondo non ha molto senso ma voglio fare la trasgressiva, anche se nemmeno so cosa significa XD )

 
   
 
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