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Autore: _welcometomylife_    13/09/2013    13 recensioni
«Dimmi che mi sbaglio, per favore» di nuovo lui. Perché continuava a seguirmi? Tirai giù velocemente le maniche della maglia e mi asciugai le lacrime.
«Di cosa parli?» dissi facendo finta di niente .
Si avvicinò a me e si sedette al mio fianco, alzò di poco la manica del mio cardigan e sfiorò il braccio lentamente.
«È stato lui? Lui ti ha fatto questo? Perché?» mi disse con voce fievole.
«Niall, non è niente… Sono caduta e-»
«Si vai a raccontarlo a qualcun altro, Nicole. Ti conosco, so quando menti! Ma perché lo proteggi? Ti fa solo del male» disse urlandomi contro.
«Ma tu cosa ne sai della mia vita? Torni dopo 11 anni e pretendi che tutto si ok, che non sia cambiato niente. Niall tu non sai più niente di me».
Questa è la mia nuova FF.. spero di avervi incuriosito..
Genere: Dark, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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Your guardian angel
 
I will never let you fall
I'll stand up with you forever
I'll be there for you through it all
Even if saving you sends me to heaven
Red Jumpsuit Apparatus – Your guardian angel.



Quando mi svegliai due braccia mi strinsero forte. Mi sentivo così bene, così al sicuro. Lui era il mio angelo custode. Gli diedi un bacio sulla guancia e lui mugugnò qualcosa finchè non vidi i suoi occhi color oceano schiudersi e guardarmi.
«Buon giorno piccola». Disse con voce ancora impastata dal sonno dandomi un piccolo bacino sul naso.
Era così dolce.
Rimisi la testa nell'incavo del suo collo e mi strinsi di più a lui.

«Credo che dovremmo alzarci». mi disse soffocando una risata.

Mi scostai un po' per guardarlo meglio. Volevo immortalare quel momento. Come se fosse l'ultimo che avremmo passato insieme. Lui mi accarezzò il viso lentamente mentre continuava a guardarmi negli occhi, solo quando i nostri nasi si sfiorarono mi alzai di scatto, non doveva succedere.

«Si dovremmo andare a prepararci per la scuola». dissi alzandomi dal letto mentre lui si passava le mani nei capelli. Si alzò e si mise a sedere sul letto con la testa fra le mani.

«Nicole, senti...». cercò di iniziare un discorso ma io lo fermai subito aprendo la porta.

«Credo dovresti andare a prepararti, Niall».

Lui mi guardò quasi distrutto dalla mia freddezza. Si alzò dal letto e si diresse verso l'uscita della mia stanza mentre io mi girai verso l'armadio, ma qualcosa mi prese la mano e mi costrinse a girarmi. Le labbra del biondo erano sulle mie, un suo braccio mi manteneva la vita, finalmente chiusi gli occhi e agganciai le mie braccia al suo collo e ricambiai il bacio.
D’un tratto si bloccò e si allontanò di getto. Avevo fatto qualcosa di male?
«Scusa». Disse per poi correre via e lasciarmi lì, con il timore di aver fatto qualcosa di sbagliato. O forse l’avevo fatto. Avrei dovuto allontanarlo, lui stava con Kate, facendo così avevo fatto solo in modo che la tradisse, mi sentivo ancora più sporca di quanto non lo fossi già.
Quel giorno in macchina con lui nessuno fiatò, probabilmente entrambi troppo imbarazzati per spiegare quello che era successo. Entrambi troppo spaventati per parlare di una realtà che ormai era più che chiara.
Mi diressi verso l’aula di scienze l’unica classe con letteratura che condividevo con Liam. Appena lo vidi gli corsi incontro e lo abbracciai, era una delle migliori persone che io avessi mai incontrato.
«Hey nana». Disse lui ricambiando l’abbraccio. Lo adoravo.
Arrivati in classe prendemmo posto, un fracasso infernale si fece strada nell’aula finchè non fece la sua entrata di Mrs. Steven che si sedette subito dietro la cattedra.
«Aprite il libro a pagina 89, quest’oggi parleremo della riproduzione. Chi sa spiegarmi in che consiste la riproduzione?». Domandò severa la professoressa mentre indossava gli occhiali.
«Collins perché non ci rinfreschi tu la memoria. Tanto sei una professionista, no?». La voce di Kate si elevò nella classe come una lama tagliente per me.
L’umiliazione più grande che avessi mai ricevuto. Tutti risero tranne Liam che mise un braccio intorno alle mie spalle per rassicurami. Non credevo che Kate fosse capace di una cosa del genere, non sapevo neanche che fosse a conoscenza del mio passato. In quel momento avrei soltanto voluto sparire, sciogliermi come un fiocco di neve al sole.
L’unica cosa che chiedevo era di avere una vita normale, essere felice per una volta. Abbassai lo sguardo sul banco e non lo alzai finchè l’ora non finì. Corsi via dalla classe mentre il corridoio incominciava a riempirsi di persone, incominciai a scansare i ragazzi che velocemente cercavano di raggiungere l’aula per l’ora successiva. Corsi verso il bagno e chiusi la porta a chiave e feci una cosa che non avevo mai fatto prima, usai una misura estrema, presi le forbici che avevo nell’astuccio e tagliai, tagliai perché non provassi più quel dolore, tagliai per sentirmi meno sporca, tagliai perché meritavo di soffrire, tagliai perché non meritavo di vivere.

Da: Sconosciuto;
Sei solo una puttana, meriti la morte.
Ma prima mi divertirò con te. –B


Il sangue scorreva lungo la mia mano, lo trovavo così liberatorio e allo stesso tempo doloroso, volevo soffrire fisicamente almeno così le pene mentali si sarebbero alleviate invece fu peggio. Le immagini del mio passato tornarono a galla, dalla violenza sessuale alle percosse, da mia madre a Paul. Avrei voluto morire. Asciugai il sangue che colava dal polso e gli avvolsi intorno dello scottex, aprii la porta ed uscii, il corridoi era ancora gremito di persone e tra quelle gli occhi del biondo ricaddero su di me. Mi fissò ancora per un po’ per poi avvicinarsi. Una lacrima mi solcò il viso, non credo ce l’avrei fatta. Non credo gli avrei detto di Kate, sapevo quanto lei fosse importante per lui. Non avrei lasciato che litigassero per colpa mia. Perché qualsiasi cosa accadesse era colpa mia e lo sarebbe sempre stata.

«Senti Nicole, noi dobbiam- aspetta ma tu stai piangendo, ma perché? Cos’è successo?». Mi guardò afflitto, sapevo di casa volesse parlare, di quello stramaledetto bacio. Io scossi soltanto la testa e guardai Liam che appoggiato agli armadietti ci fissava sconcertato, Niall se ne accorse e guadò prima lui e poi di nuovo me. Non riuscii a dire niente, un'altra lacrima mi bagnò la guancia, sarei scoppiata a momenti. Dovevo andare via.
«Niall, io torno a casa. Non mi sento bene». Dissi girandomi e andando via. Uscii di scuola e mi diressi verso la casa di Niall, una volta arrivata sull’uscio della porta feci entrare la chiave nella serratura ed entrai in casa. Sul divano c’era seduta Maura, intenta a guardare la tv, cercai di fare meno rumore possibile per non infastidirla.

«Sei già di ritorno?». Disse lei voltandosi verso di me. Annuii, mentre lei si alzava e si dirigeva verso di me, mi accarezzò il viso come se volesse delineare ogni piccolo punto.
«Sei identica a tua madre, bellissima come lei – fece una piccola pausa, guardando il mio polso fasciato alla meglio – Lui ti vuole bene, non vorrebbe tu facessi queste cose». Mi trascinò in cucine e prese la cassetta di pronto soccorso e medicò lentamente il taglio che avevo fatto sul polso per poi fasciarlo con una garza. Io restai in silenzio mentre lei pian piano mi curava. «Per qualunque cosa io sono qui». Disse lei  per poi abbracciarmi. «Ti voglio bene piccola». MI strinsi nelle sue braccia, mi mancavano degli abbracci così dolci. Mi mancava avere una mamma. «Grazie Maura. Anche io ti voglio bene».

Niall pov’s


Guardai Nicole scappare via da scuola, avevo visto le lacrime scendere sul suo viso. Io volevo solo parlare di quel bacio. Guardai Liam, sapevo che lui era a conoscenza di quello che era successo. Mi avvicinai a lui e gli chiesi chiarimenti quando mi raccontò quello che aveva fatto Kate, non ci potei credere, mi ero sfogato con lei ma non credevo che avrebbe detto tutto a quattro venti. Diedi un pugno all’armadietto preso dalla rabbia. Cominciai a camminare nei corridoi con passi decisi, cercando quella testa bionda finchè non la vidi, lei mi sorrise mentre io non fui dello stesso pare, quando capì che eravamo giunti ad un punto critico il suo sorriso si spense, si avvicinò lentamente a me liquidando quelle oche delle sue amiche. Appena fu a pochi centimetri da me le sputai in faccia tutto quello che pensavo.

«Kate sei una stronza – Lei cercò di parlare ma la fermai – Non. Avevi. Il. Diritto. Di. Fare. Quello. Che. Hai. Fatto». Scandii parola per parola ogni frase. Lei abbassò lo sguardo per poi ridere istericamente.

«Cazzo Niall, è solo una squillo cosa te ne frega di lei? Ti sta usando». Disse lei incrociando le braccia al petto.

«Lei non è una puttana. Tu lo sei e tra noi è finita. Addio Kate».

Credo che mi chiamò più volte ma non mi girai neanche per guardala piangere davanti alle sue amiche. Corsi verso la macchina e tornai a casa il più velocemente possibile. Dovevo andare da lei, dirle che non era vero, che lei era perfette e che io l’amavo.
Entrai in casa e salii al piano di sopra entra in camera sua era lì sdraiata sul letto con le cuffie nelle orecchie, labbra rosse e occhi chiusi. Mi avvicinai a lei lentamente e mi sedei sul letto, lei aprì piano piano i suo enormi occhi azzurri, le sorrisi e le tolsi le cuffie.
«Tu sei perfetta per me». Le dissi soltanto. Lei scosse la testa.
«Va da Kate, Nì».
Io feci ‘No’ con la testa. La guardai dritto negli occhi e sospirai.
«Nik, Shakespeare scrisse: "Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente." qui Nicole Collins io ti giuro che ti amo, che ti amo da quando avevamo 8 fottutissimi anni e che sto per baciarti e che lo farò tante volte questa sera se tu me lo permetterai».
Lei mi guardò incredula, mi torturai le mani finchè lei disse quella parola. Quella parola che aspettavo da più di undici anni. «Baciami». E lo feci. Lo feci per tutto il pomeriggio e per tutta la notte finchè entrambi non cademmo nelle braccia di Morfeo. Molti credono che il modo migliore per sentire l’amore di una persona è andare a letto con essa ma solo io so che mi basta averla accanto per sentire l’amore. Ciao Nik, io sono il tuo angelo custode.



Angolo scrittrice:
HELLO PEOPLE.. COME STATE? IO STO PER PIANGERE, VI RENDETE CONTO CHE NIALL HA COMPIUTO 20 ANNI? DIO MIO, NON CI POSSO CREDERE… BEH STANNO CRESCENDO E NOI CON LORO E QUESTO L’IMPORTANTE

RITORNANDO AL CAPITOLO… SPERO CHE VI PIACCIA… C’HO MESSO TANTO PER SCRIVERLO E PERSONALMENTE LA MIA PARTE PREFEITA è L’ULTIMA L’ADORO.  Beh ditemi cosa ne pensate.. ringrazio tutti coloro che mi hanno tra le preferite, le seguite e le ricordate…Spero immensamente che vi piaccia… ♥ grazie a tutti vi amo immensamente… buonanotte ♥ e lasciatemi qualche rcensione J
  
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