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Autore: SpinellaTappo98    13/09/2013    1 recensioni
Dal testo: - Stavo navigando un po' in rete...beh, navigando...si potrebbe dire che stavo affondando su Facebook. Poi mi ritrovo non so come a leggere una frase che non penso avrei mai letto da solo: “Sai quando capisci che una persona ci tiene veramente a te?" -
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Stavo navigando un po' in rete...beh, navigando...si potrebbe dire che stavo affondando su Facebook. Poi mi ritrovo non so come a leggere una frase che non penso avrei mai letto da solo: “Sai quando capisci che una persona ci tiene veramente a te?
Quando ci rimarrà male per ogni piccola cosa, quando ti chiamerà per scusarsi se avete litigato, quando è felice solo se ti vede sorridere, quando è triste solo perché qualcosa ti è andata male, quando appena ti vede la prima cosa che fa è un'enorme sorriso”.

Fatto strano, la prima persona a cui ho pensato leggendo la frase è stata Evelin. Non so perché, forse la mia mente è più brava di me a fare collegamenti. Però ora che ci penso...forse il mio cervello ha fatto qualcosa di buono nella sua vita.

Tempo fa Evelin mi ha detto di piacerle, ma...ho sempre pensato che fosse una cosa che non potesse durare molto. In fondo lei è più piccola di me ed io alla sua età mi sentivo troppo piccolo per avere una storia seria. Eppure non mi sono mai soffermato a pensare a quello che fa, a come si comporta, a cercare di capire se e quanto tenesse a me.

Questa frase, che non avrei mai letto di proposito credo, mi sta facendo riflettere. Wow, è terrificante e scioccante allo stesso tempo. Ma già che ci siamo...perché non approfittarne? In fondo mi stavo annoiando, almeno così occupo del tempo.

Vediamo, la frase dice “quando ci rimarrà male per ogni cosa”...in effetti non è che si veda Evelin stare male, in genere. Però alcune volte l'ho vista con lo sguardo perso nel vuoto dopo alcune cose che ho detto, anche se non ricordo bene cosa di preciso. Ma ricordo molto bene che Ricky mi ha detto di fare attenzione a dire cose simili a quella, perché Evelin nasconde, ma non cancella. Perciò può non far vedere che sta male, ma ci sta lo stesso quando sembra persa nel vuoto.

Ora...la seconda parte della frase. “Quando ti chiamerà per scusarsi se avete litigato” ed in effetti io ed Evelin litighiamo spesso. Molto spesso, in realtà. Però è il nostro modo di fare, come due grandi amici...generalmente maschi, ok, ma noi facciamo così. Ci diamo addosso e litighiamo, ma ci divertiamo molto. Una volta, però, ho finto di offendermi perché non aveva aspettato con me l'autobus. Dopo neanche una ventina di minuti mi ha scritto un messaggio per chiedermi scusa, le dispiaceva di non aver aspettato, ma non aveva potuto.

Ok, passiamo alla terza “quando è felice solo se ti vede sorridere”. Un ricordo neanche troppo lontano prende possesso della mia mente e rivivo quel breve istante. Io ed Evelin siamo seduti a gambe incrociate sulla solita panchina a fumare una sigaretta. Parlavamo ed io non stavo di certo sorridendo, ci sono delle cose di cui non voglio neanche parlare perché ancora fanno troppo male. La solita, allegra Evelin aveva perso il sorriso ed era strano vederla così. Cercava di tirarmi su, come fa sempre con tutti, poi ha detto “Guarda che se tu non sorridi io non posso mica sorridere! Ma non montarti la testa...è l'empatia, null'altro!” però era arrossita.

Bene...che diceva la quarta? “Quando è triste solo perché qualcosa ti è andata male” e forse anche in questa frase ritrovo un ricordo. Una settimana dopo la fine della scuola, tutti erano accalcati per vedere i quadri delle classi. Appena la massa si è diradata, eccola lì, vicino ad un paio di sue emiche. Evelin seduta sui gradini fuori dalla scuola, con il viso tutto sconsolato, quasi come se fosse stata rimandata o bocciata. Magari qualcuno avrebbe anche potuto pensarlo, ma...Evelin? Che viene rimandata o bocciata? Non è credibile, come cosa. Poi avevo anche visto i suoi voti nel quadro della sua classe...tutti voti alti. Mi sono chiesto perché era giù di morale allora, dato che quello rimandato in fisica ero io e non lei. Poi una nostra amica le si è avvicinata e le ho sentite parlare chiaramente. “Come mai quella faccia? Che è successo, non ti piacciono i tuoi voti?” ha detto la nostra amica. Evelin l'ha guardata dal basso dei gradini “Cosa? No, sono ok. Ma chi se ne frega, poi! Guarda chi è stato rimandato!” e se ne è tornata mogia mogia a fissare la gente che passava. A quel punto la nostra amica ha quasi urlato il mio nome leggendolo dal quadro della mia classe ed ho capito tutto. Evelin era stata bravissima, eppure non riusciva ad essere felice perché io ero stato rimandato.

Sono arrivato alla fine della frase che non avrei mai letto e sulla quale sto riflettendo, ora. Mah...sono strano. “Quando appena ti vede la prima cosa che fa è un enorme sorriso”. C'è da dire che qui non faccio neanche in tempo a pensarci sopra qualche istante. Nella mia mente si susseguono moltissime immagini di Evelin che sorride, anche da lontano, quando mi vede. La mattina appena arriva a scuola e mi trova al solito posticino. La mattina quando arrivo più tardi del solito e c'è lei nel solito posticino. A ricreazione. In giro per la città, se ci incontriamo per caso. Quando ci troviamo solo noi con largo anticipo per uscire con tutti i nostri amici. Quando passo con la moto, mi guarda passare ed io la vedo nello specchietto.

Mi rendo immediatamente conto delle conclusioni dei miei pensieri. Evelin...lei...ci teneva davvero molto a me. Io ho sempre pensato che essendo più piccola non pensasse a qualcosa che potesse essere molto duraturo e gliel'ho anche detto. Eppure non ha mai risposto nulla. Forse perché era certa di avermelo sempre dimostrato quanto tenesse a me, e che fosse inutile continuare ad insistere. Credo che lei abbia pensato che fossi ceco, o peggio...che avessi voluto essere cieco, non vedere la realtà perché troppo certo delle mie convinzioni. Ma non ha smesso di fare le solite cose, anche se non ha mai risposto nulla a quello che le ho detto sul suo essere piccola per poter volere una cosa seria. Ha continuato a rimanere male per ogni piccola cosa, nascondendolo fissando il vuoto. Ha continuato a scusarsi quando le sembrava di esagerare nelle nostre litigate, anche se scherzavamo o magari non era tanto colpa sua. Ha continuato a diventare felice quando io lo ero, anche se prima era di umore nero. Ha continuato a rattristarsi quando qualcosa non mi andava come doveva o almeno come volevo andasse, perdendo il sorriso anche quando non ne avrebbe avuto il motivo. Ma soprattutto ha continuato a sorridere, ogni volta che ci incontravamo che fosse programmato o meno, che mi vedeva da lontano, che era vicina a me, che bisticciavamo come bambini.

Ora ho capito. Nonostante tutto il tempo e quello che ho potuto fare o dire, Evelin non ha smesso di tenere veramente a me e di dimostrarmelo. Avevo un grande tesoro e non ho voluto vederlo. Ma ora? Sarà ancora così o è cambiato qualcosa? Ok, è ufficiale. Oggi, navigando su internet, affondando su Facebook, ho capito che a volte sono veramente un cretino.

  
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