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Autore: alessandro bertapelle    14/09/2013    0 recensioni
Survival è un racconto di fantascienza che parla di una guerra dei mondi tra umani e alieni, i personaggio principale è una ragazza di 22(jessy) che vive nei territori del nord-est degli USA con il padre, il fratello Trevor ed il cane Billy.
sua madre è morte durante una rapina in banca e da quel momento si sono trasferiti in periferia, purtroppo un giorno gli alieni attaccano la loro casa, uccidono il padre di Jessy e rapiscono il fratello minore, Jessy rimane sola col suo cane.
A questo punto l'obbiettivo di Jessy è quello di trovare il fratello Trevor e far finire la guerra, nel viaggio incontra altri sopravvissuti che voglio far finire questa guerra.
Inoltre lei verrà catturata e gli viene iniettato un virus che dovrebbe mutarla in un mostro ma fortunatamente il virus si lega a lei a livello cellulare e gli sviluppa dei poteri come il teletrasporto, generare onde d'urto per respingere gli attacchi etc..
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

UN NUOVO INIZIO

 

 

Me lo ricordo ancora quel giorno tremendo di 5 anni fa, avevo solo 17 anni e vivevo nei territori dell'est America.

Stavo seduta all'aria aperta davanti casa mentre suonavo la mia chitarra.

Mio padre era anche lui seduto e mi gurdava col fucile in mano e il mio cane sdraiato che dormiva. Mio fratello era in casa che guardava la tv.

Mia madre era morta molti anni prima ed io insieme al resto della mia famiglia vivevo in periferia.

Ad un certo punto smisi di suonare e sentii una folata di vento alzarsi in maniera piuttosto strana.

Billy alzò le orecchie, mio padre impugnò il fucile e disse "jessy entra in casa e nasconditi, dì a Trevor di fare lo stesso", così feci, entrai in casa e mi nascosi nell'armadio della mia camera insieme a Trevor.

Non sapevo cosa fosse ma vidi una specie di ufo atterrare davanti alla nostra casa.

Ero terrorizzata, all'improvviso il cielo si era fatto nero, tutto buio.

Sentivo mio padre imprecare e all'improvviso il colpo del fucile.

Volevo gridare dalla paura ma mi trattenni, sentii il terreno tremare e poi uno stridolio terrificante mi constrinse a tappare le orecchie ed qualcosa crollò.

Questo è quello che sentii prima di perdere completamente i sensi.

Una giornata che non dimenticherò mai, come ho fatto a salvarmi?.

Riaprii gli occhi dopo qualche ora, a svegliarmi fu Billy che mi stava leccando.

Ero molto confusa, toccandomi la fronte dissi " Billy cosa è successo? Siamo ancora vivi o siamo morti?" Billy mi fissò.

Mi alzai, la casa era tutta sottosopra, avevo molta paura, non sapevo cosa fossero quelle cose e cosa avessero fatto.

Andai a cercare mio fratello ma non lo trovai, mi feci prendere dall'ansia e inizia a gridare il suo nome ma non riuscii a trovarlo.

Allora andai a cercare mio padre ma dopo aver visto che in casa oltre me e Billy non c'era nessuno, andai di corsa fuori dove vidi il fucile mezzo aperto con i proiettili fuori e lui a terra senza sensi.

"Papà papà" gridai correndo verso di lui.

Gli tirai su la testa. Si riprese e mi disse " jessy, figlia mia, hanno preso Trevor, non lasciare che lo portino via per sempre, e abbi cura anche di Billy" io piangevo perchè capii che non c'era più niente da fare.

"Papà non morire" dissi piangendo "si forte figlia mia, promettimi che ritroverai tuo fratello" concluse e io feci si con la testa e gli dissi "papà ti voglio bene".

Furono le ultime parole per lui.

Presi il suo fucile e guardai avanti dove vidi strade distrutte, città in fumo, era iniziata una guerra dei mondi? Probabilmente si.

Non partii subito ma andai prima in garage dove presi l'auto di mio padre.

La portai fuori e presi delle armi e le misi in un borsone.

Seppellii mio padre vicino casa e mi misi a guardare il cielo, non sapevo dove andare, ma sapevo che avrei dovuto trovare mio fratello, aveva solo 10 anni, da dove potevo iniziare?

Mi portai anche del cibo e verso l'alba del giorno successivo io e Billy partimmo per cercare Trevor e se possibile altri essere umani.

Sono passati 5 anni da quel giorno.

Purtroppo non ho trovato nè mio fratello, nè un essere umano, ho evitato quei cosi per 5 anni, l'ipotesi era vera, era la fine del mondo, ho cercato di non entrare nelle grandi città per non imbattermi in quelle cose e morire subito.

Fuori dalle città il rischio è minore ma mi sono già trovata a combatterle.

Sono degli esseri spietati senza paura, vesititi di nero con un elmo di ferro in testa.

Alcuni vanno in giro con katane ma molti invece portano una specie mi manganello appuntito che con un colpo ti spacca la testa in mille pezzi.

Alcuni vanno in giro a piedi altri su dragi volanti, sanno emettere quel grido che ti spacca l'udito per poi ucciderti.

Alla radio per diversi mesi hanno trasmesso una voce che parlava di un posto: Charleeston dove c'è ancora una base abitata in cui posso trovare dei sopravissuti. C'é ancora speranza, non posso affrontare subito quei cosi per trovare mio fratello, ho bisogno di aiuto.

I segnali radio sono scomparsi da qualche mese ma continuo a non perdere la speranza e proseguo il mio viaggio.

Adesso ho 23 anni e mi ricordo ancora cosa è successo negli ultimi 5, si dice che i bei ricordi siano quelli che perdurano più a lungo ma non è vero, si ricordano solo i più significativi.

Non mi ricordo quasi più che giorno è oggi ma dopo molti mesi di viaggio sono arrivata in una piccola cittadina, non mi ricordo il nome, è davvero troppo lungo da ricordare.

Percorro le strade ma è una cosa veramente agghiacciante vedere i cadaveri delle persone distrutti in mille pezzi, il sangue sulla strada.

Arrivata al centro della città scendo dalla macchina e con il mio fucile inizio a cercare qualcuno o qualcosa.

Billy e lì con me " tshhhh Billy non dire niente".

Sulla strada c'è di tutto: corpi, pezzi di cadaveri umani, sangue... camminando si vedono alcuni avvoltoi che girano sopra la città, alcuni di essi sono già pronti a banchettare con i poveri cadaveri.

"che schifo, sto male", lo so, aver già visto la scena per 5 anni non dovrebbe farmi impressione, ma non ci si può abituare a certe cose.

All'improvviso sento qualcosa, mi giro verso una casa e vedo un ombra muoversi, la seguo finendo in un giardino ma non trovo niente, sento un altro rumore.

Mi giro ma all'improvviso Billy inizia a correre abbaiando, io gridando lo inseguo "Billy, Billy torna qui!!!".

Esco dal giardino e mi trovo davanti uno di quei cosi che mi guarda, Billy gli abbaia, ed inizia a ringhiare contro lo sconosciuto.

Lancio uno sguardo di sfida al nemico.

Lui emette il suo urlo stridente che mi costringe a tappare le orecchie e ad abbasare la guardia, scatta con il manganello e una volta davanti a me cerca di colpirmi alla testa ma io lo evito passando sotto e sparo un colpo.

Lui non cade e cerca di nuovo di colpirmi ma anche stavolta non mi prende.

Sto indietreggando mentre lui cerca più volte di copirmi in verticale ma io mi sposto sui lati opposti.

Cerco di colpirlo sotto l'elmo con un coltello che ho in tasca, lui mi blocca il braccio, io prendo il mio fucile e lo punto contro di lui "va all'inferno" e sparo.

Entrambi cadiamo a terra, ma per la caduta perdo i sensi, l'unica cosa che vedo è una sagoma che uccide l'essere colpendolo sotto l'elmo.

Il solito urlo terrificante indica che quella cosa è morta, perdo completamente i sensi.

Mi sono svegliata su un letto qualche ora più tardi.

"Ehi, ti sei svegliata" mi dice un uomo di colore "dove sono? Chi sei?" chiedo un pò confusa "sei ancora stordita, scendi di sotto, stiamo per cenare, parleremo giù" mi risponde lui.

Mi alzo e scendo al piano di sotto dove ci sono l'uomo, un bambino anche lui di colore e anche Billy appollaiato in un angolo.

"vieni, siediti, si mangia" mi dice lui, mi siedo a tavola e inizio a mangiare.

"Io sono Morgan, lui e mio figlio Dwayne" si presenta "sono Jessy e lui è Billy" rispondo.

"Cosa è successo?" chiedo a Morgan "ti abbiamo visto che combattevi quella cosa e quando sei caduta a terra siamo intervenuti e ti abbiamo portato a casa nostra" mi racconta lui.

"vivete qui?" chiedo "già, siamo gli unici sopravvisuti qui in questa cittadina" mi risponde "io vengo dai territori del nord est, ho girato per 5 anni in cerca di qualcuno" racconto io e lui sorridendo mi risponde "beh sembra che la tua ricerca abbia avuto qualche risultato dopo 5 anni".

Io feci un sorriso "sto cercando mio fratello, si chiama Trevor è stato preso da quei cosi, hanno ucciso mio padre 5 anni fa, non so come io e Billy ci siamo salvati" racconto "e voi perchè siete ancora qui?" chiedo.

Morgan guarda suo figlio "quei cosi hanno ucciso mia moglie, durante un attacco, ho cercato di combatterli ma è stato tutto inutile, riuscii solo a ferire quel bastardo che si è salvato, io e Dwayne siamo fuggiti nel bunker sotto casa, ma quando tutto finì, non c'era più nessuno, solo io e mio figlio e adesso rimango qui ad aspettare quel bastardo, prima o poi ritornerà, me lo sento" mi racconta.

Io faccio un sospiro profondo "mi dispiace per tua moglie, ma come puoi credere che lui tornerà?" gli chiedo "perchè io ho una cosa che gli appartiene" mi risponde.

"Quando cercai di salvare mia moglie colpì quel nemico in modo talmente violento che un pezzo dell'elmo si spezza, quando la battaglia fu finita, lo ritrovai vicino al corpo di mia moglie, fu Dwayne a seppellire la madre ma io presi il pezzo e lo conservo tutt'ora, aspettando" mi spiega.

"Tu invece credi di trovare ancora tuo fratello dopo 5 anni?" mi chiede perplesso ed io gli rispondo dicendo "se tu credi che quel bastardo ritorni, perchè io non posso credere di trovarlo anche dopo 5 anni?" a questa risposta lui mette le mani avanti "ehi ehi calma! Voglio dire, come farai da sola?".

"Infatti, sto cercando di raggiungere una città, si chiama Charleeston, dicono che li c'e ancora speranza, poi voglio raggiungere il confine tra Canada e Alaska per cercare altri sopravvissuti per poi essere in maggior numero ed affrontare quei cosi e magari trovare mio fratello e chi lo sa magari potrai avere la tua vendetta".

Finito di cenare sia Billy che Dwayne si addortmentarono, Morgan mi porta nel suo bunker sotto casa e si mette davanti un tavolo e mi dice "vedi". tira fuori da una coperta il pezzo del nemico che aveva colpito "questo è il pezzo di cui ti parlavo prima" io lo tocco poi mi giro e vedo un arsenale davanti a me.

"Ma questa è una vera e propria armeria" dico sbalordita "vedi Jessy, ho fatto un errore a scappare, ma non potevo rischiare la vita di mio figlio" mi spiega.

"Morgan, te e tuo figlio dovete venire con me e Billy a Charleestone" dico "no, domani mattina te riprenderai il tuo cammino, io rimango qui" si rifiuta lui "ed a fare cosa? aspettare e aspettare, e se quello non torna? se lo dovessimo affrontare altrove?" gli dico con determinazione "non voglio rischiare la pelle di mio figlio" mi risponde "ma stare qui non migliora la situazione!" gli esclamo con grinta.

"Io e Dwayne rimaniamo qui, stasera puoi dormire qui ma domani tu e il tuo cane ve ne andrete, potete prendere alcune armi, ma io non vengo con voi" insiste lui, io insisto ancora "pensa a tua moglie, potresti non avere più la tua vendetta restando qui ad aspettare, almeno mi prometti che stanotte ci penserai? Ok?" lui annuisce e poi mi saluta prendendo e portando a letto Dwayne mentre io mi appoggio a Billy che si sveglia guardandomi.

"Non riesci a dormire vero?" lui continua a fissarmi "ti manca papà vero? Anche Trevor?" lui abbassa la testa "anche a me" una lacrima scende dalla mia faccia e fu così che mi addormento.

 

 

  
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