1
"Sei
pronta?Dobbiamo andare tra circa dieci minuti!" Mi urlò
mia madre dal soggiorno.
"Si,un
minuto e arrivo!"Urlai di rimando.
Mi faceva
sempre innervosire con la sua impazienza! Era tornata in
fretta e furia dal lavoro per andare a trovare dei vecchi
amici che non vedevamo da molto tempo.
Per me sarebbe
stata una noia terribile quella sera; avrebbero parlato del
lavoro, di quanto noi ragazzi siamo cresciuti, della scuola
e di tutte quelle cose che a me non interessano e per di più
non ci sarebbe stato nemmeno David il figlio degli amici di
mia madre nonchè mio amico d'infanzia. Era partito
due mesi fa per via del viaggio di studio che aveva
intrapreso con alcuni amici. Mi sembravano secoli che non lo
vedevo! Chissà se si stava divertendo? Beato lui che
non doveva stare,a differenza mia, sempre nello stesso
piccolo e angusto paese dove ero nata e
cresciuta...Accidenti ai genitori protettivi!
Mi guardai allo
specchio che, come sempre, riflettè la mia immagine.
Non ero mai
stata bella ma avevo imparato a conviverci. Non ero più
alta di 1.60, ero magra e chiara di pelle che poco si
intonava ai miei capelli castani e agli occhi verdi.
Guardai
pensierosa i miei capelli castani pensando se raccoglierli
oppure no, decisi per il no.
"Ne sono
passati già cinque di minuti Kimberly! Vuoi
sbrigarti? Non sarà una bella figura presentarsi in
ritardo!"Urlò impaziente mia madre vicino alla
porta di camera mia.
"Stò
arrivando!"Dissi mentre aprivo la porta con troppa foga
per l'irritazione.
Mi guardò
a lungo con quello sguardo che conoscevo bene...
"Sei
bellissima con la gonna, dovresti metterla più spesso
sai?"Disse con un sorriso.
"Lo sai
quanto odio le gonne!Lho messa solo per farti un favore!"
Dissi con l'aria corrucciata.
Odiavo le gonne
con tutta me stessa, mi facevano sentire
a disagio al contrario dei miei comodissimi jeans ritenuti
poco eleganti dalla mamma.
Lei era sempre
super elegante: gonna al ginicchio, camicetta e tacchi.A
volte la invidiavo! Stava così bene con quelle gonne!
Aveva gambe bellissime nonostante stesse in piedi tutto il
giorno a servire i clienti in un centro commerciale a
differenza mia che quando le mettevo sembravo un'ippopotamo
zoppo per quanto ero goffa e imbarazzata!
Danielle, mia
madre, era bellissima!
Notai subito
che si era messa il nuovo tailleur bianco che le aveva
comprato la nonna una settimana fa,inutile dirlo stava da
dio con i capelli raccolti in una morbida coda che le
scendeva sulla spalla sinistra in modo da lasciare scoperta
quella destra. Non c'era nulla da dire:mia madre era
perfetta con quei suoi occhi azzurri come il mare e quei
suoi lunghi capelli corvini! Era molto corteggiata ma lei
non aveva avuto più nessuno uomo dopo l'abbandono di
papà, diceva di non avere tempo per queste cose ma io
sò che soffriva e piangeva quando pensava che
dormissi.
La guardai per
un lungo momento mentre pensavo alla sua sofferenza, lei,
ignara dei miei pensieri, mi sorrise e si avviò verso
la porta.
Non distava
molto la casa dei McKanzie così in una decina di
minuti ci trovammo davanti all'enorme piazzale.
Subito Angela
ci venne incontro sorridendo.
"Ciao!
Come state? Accidenti Kimberly, come sei cresciuta! Sei
bellissima come tua madre!"
Feci un sorriso
e le risposi:"Ciao Angela! Tutto bene grazie."Ignorando
il "sei bellissima".
Mi ritirai
dalla conversazione posando la mia maglia sul sedile
posteriore dell'auto.
"Ehi, non
si salutano più i vecchi amici?" mi
sorprese una voce da dietro le spalle.
Mi girai di
scatto non molto sicura che quella voce appartenesse a lui e
mi trovai faccia a faccia con David.
Rimasi di
stucco: era totalmente diverso da come l'avevo lasciato due
mesi prima!
Era diventato
altissimo, aveva messo su un bel pò di muscoli , ed
aveva persino cambiato il timbro della voce divenuto più
profondo.
"Ciao!"Boccheggiai
mentre cercavo di riprendermi.
Lui mi
abbracciò forte come aveva sempre fatto ma chissà
perchè quando mi ritrovai fra le sue braccia ebbi un
sussulto.
"Vieni, ho
un sacco di cose da raccontarti!"Mi disse entusiasta.
"Ma tu non
dovevi essere ancora in viaggio?" Gli chiesi
riaquistando il controllo.
"Si, in
effetti sarei dovuto tornare il mese prossimo ma c'è
stato un contrattempo." Mi spiegò.
"Ciao
Kimberly!"Mi salutò Matt il padre di David.
"Ciao
Matt!"Risposi semplicemente osservandolo.
Era un uomo
sulla cinquantina basso e robusto da cui David non aveva
preso nulla.
No, lui
somigliava tutto ad Angela, aveva gli stessi occhi scuri e
la stessa carnagione bronzea.
Attraversammo
il lungo corridoio per arrivare alla sua camera.
Quando
entrai mi sentii come a casa, quanti pomeriggi
passati in quella stanza a scherzare e a raccontarci tutto!
Era sempre
stata la persona di cui mi fidavo di più, sapevo di
potergli dire tutto perchè era come un fratello.
"Allora
raccontami un pò cos'hai fatto in tutto questo tempo
senza di me." Mi disse sedendosi sul grande letto e
facendomi posto.
Mi sedetti
accanto a lui e mi strinsi nelle spalle."Non ho fatto
granchè.Mi sei mancato molto, senza di te è un
mortorio!"
"Anche tu
mi sei mancata molto. Mi sono divertito con Andrea e Kevin
ma lo sai che ho sempre preferito la tua compagnia a quella
degli altri!" Mi disse facendomi uno dei suoi bei
sorrisi aperti e sentii quanto mi era mancato.
"Adulatore!"Dissi
ridendo.
"Strega!"ringhò
di rimando.
"Io
strega?Non ti permettere ranocchio!"Dissi con una
smorfia.
Per tutta
risposta mi fece la linguaccia.
Era sempre lo
stesso buffone di due mesi fa! Almeno quello non era
cambiato.
Ci guardammo
negli occhi e scoppiammo a ridere.
Fu una lunga
cena ma per fortuna c'era David a rallegrarla.Finimmo di
mangiare e scappammo letteralmente nel giardino. Come
d'abitudine ci sedemmo sul vecchio dondolo.
"Che bella
serata!"Sospirò David accanto a me.
"Già.
Peccato che è già quasi finita!"Dissi con
un pò di tristezza, era sempre così quando
lasciavo David dopo le nostre giornate insieme.
"Non ti
preoccupare.Ora che sono tornato potremmo vederci anche
tutti i giorni se vorrai!"Mi disse con un sorriso.
"Ora non
esageriamo! Non sopporterei il tuo brutto muso tutti i
giorni!"Scherzai.
"Ah no eh!
Beh sappi che nemmeno io sopporterei il tuo!"Mi
rimbaccò ridendo.
"Mi sei
mancato sai?"Dissi guardandolo negli occhi.
"Ora mi
fai arrossire!"Scherzò lui.
Poi aggiunse
serio:"Anche tu mi sei mancata!"
Fummo
interrotti da mia madre e Angela che si salutavano. Ci
salutammo anche noi e ci dammo appuntamento per l'indomani.
Ero così
felice che fosse tornato!
|