“Come stai, nii-chan?”
Alphonse sorrise sottovoce, per non farsi vedere. Chissà perché, poi...
Edward gli accarezzò i capelli ed il cuore, piano.
Alphonse era felice, davvero.
Aveva di nuovo il suo corpo per abbracciare il suo nii-san che era proprio lì, vicino a lui.
Era così gentile e premuroso Edward; riusciva sempre a dirgli cosa aveva bisogno di sentire.
Ogni sera, con la stelle che li spiavano attraverso le tende (le solite curiose!), gli soffiava un “Ti voglio bene” sugli occhi chiusi.
E le parole si impigliavano nel cuscino, e fuggivano sotto le coperte, ed Alphonse, la notte, le abbracciava strette, come se non avesse null'altro.
Edward sapeva anche asciugare le lacrime che gli altri gli facevano versare.
Winry, zia Pinako, Taisa Mustang, e tanta altra gente che Al non conosceva, sussurravano parole cattive, e che Alphonse non capiva, e volevano separarlo dal suo nii-san.
Come un mantra, tutti i giorni, gli ripetevano che Edward non era lì; l'avevano anche portato a vedere una lastra di marmo coperta di fiori, ma Alphonse non capiva, davvero, non riusciva a capire!
Ed Edward continuava ad accarezzargli i capelli, piano, mentre l'ennesimo sconosciuto, vestito di quel bianco così fastidioso che Alphonse aveva imparato ad odiare, gli ripeteva ancora ed ancora la stessa frase, con il tono accondiscendente con cui si rimproverano i bambini.
“Alphonse, devi accettare che tuo fratello è morto. Edward non è in questa stanza, devi capirlo...”
[“Come stai, nii-chan?”]
Una lacrima rotolò sulla guancia di Alphonse, mentre scuoteva la testa, piano.
OWARI
Bhè, ecco l'ennesima flashfiction, non so perchè, ma ultimamente scrivo solo queste o drabble... Sarà perchè le scrivo a scuola! XD
Sto lavorando anche ad una long fiction a più capitoli, sempre su FMA, ma preferisco finirla prima di iniziare a pubblicarla, visto che se no aggiornerei ogni morte di papa! ^_^'''''
Bhè ringrazio chi commenterà, ma anche chi leggerà soltanto!