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Autore: Irenetta98    15/09/2013    0 recensioni
Jenny e Marianne Ora Bella sono sorelle gemelle. Hanno entrambe 15 anni. Hanno una famiglia normalissima. Sono appassionate di avventure e misteri...
Sono due ragazze come tante altre, insomma. O almeno, così credono di essere.
In realtà c'è qualcosa di più, nella loro vita, nella loro storia. Nel loro passato è nascosta una terribile maledizione, un orribile segreto taciuto per troppo tempo.
Un invito di Halloween per una festa al diroccato castello di una principessa deceduta duecento anni prima, si rivelerà l'ingresso per giungere a scoperte sconcertanti, ad impensabili misteri da risolvere.
Sarà così che le due sorelle cambieranno per sempre il modo di vivere le loro avventure e diverranno mature in una nuova consapevolezza di loro stesse.
In un intrigante viaggio alla scoperta del passato, con tanto di trabocchetti e ostacoli, inganni e verità, amici e nemici, gioie e dolori, Jenny Ora Bella racconta in prima persona, e in tempo reale, la terribile quanto grandiosa esperienza sua e quella di Marianne.
Con l'aiuto di altri due ragazzi, riusciranno a ricostruire l'intricato puzzle della loro vita precedente.
A loro, basterà varcare il portone del castello.
Ma a voi... a voi basterà girare pagina.
Genere: Avventura, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2
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MISTERO SENZA INDIZIO
 
 
 
<< Marianne!! Marianne, dove sei?? >>
Accidenti… la musica inizia ad essere troppo assordante. Non ne posso più!
<< Marianne! Marianne, rispondi, che diamine! >> chiamo ancora mia sorella, che però non vedo da nessuna parte. Sicuramente non mi sente per via della musica e non mi vede a causa della folla.
Ci rinuncio, avrei voluto che mi accompagnasse alla toilette per riposarci un po’ le orecchie, ma…
Decido di salire sul balcone, per ammirare il cielo stellato, che stasera è proprio stupendo! Mi appoggio sulla ringhiera. Mentre medito, faccio ondeggiare il bicchiere con la mano, creando divertenti vortici nella bibita all’interno.
È davvero rilassante… questa brezza notturna che mi accarezza i capelli e i rumori che giungono ovattati dal piano di sotto.
E’ così soporifero… così dolce… come una ninna nanna… così armoniosa…così… così…
Gli occhi mi diventano improvvisamente pesanti… non riesco più a tenerli aperti… devo… devo chiuderli!!
Ho tanto sonno…
Il bicchiere mi cade dalle mani e si frantuma in mille pezzi sul vialetto del giardino.
Ecco, sto scivolando nel nulla.
 
 
<< Marianne!!!! Marianne, svegliati!!! Dio Santissimo!! Ma che cosa stavi facendo eh?? Ti appisoli sul terrazzo?? Vuoi sfracellarti al suolo!!? >>
Mi sento scuotere violentemente le spalle.
Ma che cosa… che cosa è successo!!
Gli occhi mi si aprono di scatto. Mi rendo appena conto che sono fra le braccia di una persona, che mi sta stringendo, effettivamente un po’ troppo forte, in ginocchio sulla terrazza.
<< Ma cosa.. cosa… cosa è accaduto? >> domando spaesata, mi ricordo a malapena il fracasso del bicchiere… il senso di cadere nel vuoto…
<< Finalmente, Santo Cielo! Ti sei svegliata! Marianne, mi spieghi cosa stavi facendo?! Hai rischiato di ammazzarti non poco! Fortuna che sono capitato io appena in tempo per vederti abbandonata sulla ringhiera! >> mi spiega la voce concitata e preoccupata di un ragazzo.
<< Cosa… Marianne?! No, no… io sono Jenny. Tu… tu chi saresti?! >> chiedo io, confusa.
Mi giro verso il mio salvatore. Oh, cuore mio, reggimi! Si tratta di un ragazzo sui diciassette anni, di una bellezza più unica che rara. Castano di capelli e di occhi. Aveva un fisico asciutto, era alto e sicuramente aveva una presa fortissima, dal momento che per salvarmi la vita mi ha quasi strangolata!! Rimango per un attimo inebetita, a fissarlo. Le parole mi si sono letteralmente mozzate in gola.
Il ragazzo mi guarda anche lui, sbalordito: << Jenny?! Marianne, stai bene…?!! >>.
Ma il suo tono non è molto convinto.
Io a quel punto, completamente ristabilita, mi alzo in piedi e mi aggiusto l’abito: << Io sono Jenny Ora Bella. Marianne è mia sorella gemella. Siamo identiche, lo so. Per questo credo che tu mi abbia scambiata per lei >>.
Sorrido, guardando la sua faccia stupita.
<< Comunque, grazie mille per avermi salvata. Non so proprio dove sarei ora, se non fosse stato per te! Non chiedermi che cosa mi sia preso, perché non saprei cosa risponderti!! Non ne ho proprio idea! >> concludo, assumendo uno sguardo più dolce.
Noto che lui arrossisce e si passa una mano tra i capelli.
<< Oh scusami, allora… scusami tanto per averti confusa con qualcun'altra. Sono… sono davvero mortificato. Comunque sia… sono contento di essere giunto in tempo. Beh… buon proseguimento della serata e… stai attenta, d’ora in avanti >> balbetta.
Detto questo si allontana, lasciandomi lì, in piedi, come un baccalà.
“Che strano ragazzo” penso “ chissà come fa a conoscere mia sorella. Lei non mi ha mai parlato di qualcuno che corrispondesse alle sue caratteristiche. Comunque sia è davvero molto bello! Mmm… sorellina cara… non è che hai un ammiratore segreto e non lo sai?!!”
Con questo ultimo pensiero, rientro nel castello lasciandomi sfuggire un risolino birichino.
 
 
Inutile. Non riesco proprio a trovarla, quella birbante di mia sorella! Chiedo ovunque in giro, ma nessuno sa dove sia.
Mi siedo pensierosa su uno scalino, mentre la musica adesso è roboante e i ragazzi si urtano continuamente, ballando e ridendo come non mai.
Come un flash mi torna alla mente il rischio così grosso che ho corso sul balcone.
So cosa è successo, a dire la verità.
Lo so, e non mi piace per niente.
Dovete sapere, che io e mia sorella abbiamo strane capacità comunicative. Non siamo telepatiche ma riusciamo a provare le stesse sensazioni ed emozioni, anche inconsapevolmente e senza sapere cosa stia facendo l’altra.
Quello di prima, il mio, è stato un mancamento. Marianne è svenuta da qualche parte!! Per questo voglio trovarla, accidenti!! Chissà in che guaio s’è cacciata, quella testarda della mia gemella!!
Mentre sono afflitta da questi inquietanti pensieri mi sento dare una pacchetta sulla spalla, che mi riporta alla realtà come un fulmine!
<< Marianne! >> mi volto con un sorriso speranzoso.
Invece, mi accorgo che si tratta della ragazza che ci ha aperto l’ingresso, quando siamo arrivate.
<< No, sono Judith! Che stai facendo qui, tutta sola? Dov’è tua sorella? >> mi chiede lei, sempre con il suo tono amichevole.
Sospiro: << Sai, è proprio quello che sto cercando di capire anch’io! Non ho la più pallida idea di dove sia andata a finire, Marianne >>.
Non le dico che ho avuto quell’incidente sul balcone, né di avere la sensazione, quasi certa, che Marianne sia in grave pericolo. Se non fosse vero niente, la spaventerei inutilmente.
Judith si siede accanto a me. Vedo che si arriccia i capelli e per un attimo perde il suo caldo sorriso.
Ma lo ritrova immediatamente: << Sai cosa, questa serata sta diventando un po’ monotona. Non so assolutamente che cosa fare, mi sto annoiando. Che ne dici se cerchiamo assieme tua sorella? Per lo meno non stiamo qui ferme a rigirarci i pollici!! >>
Io la guardo. Judith è davvero simpaticissima. Molto “bambina” per la sua età. Ma mi piace!
Accolgo la sua proposta e ci mettiamo alla ricerca di Marianne.
 
 
Perlustriamo tutto il salone, chiedendo di lei a chiunque ci capitasse a tiro. Ma niente, neppure l’ombra della mia Mrose!
Comincio ad inquietarmi parecchio. Sì, è testona, ma non è da lei non farsi vedere per così tanto tempo.
Alla fine io e Judith ci ritroviamo sedute sullo stesso scalino, deluse ma soprattutto preoccupate.
<< E’ ovvio che non è qui >> dice ad un certo punto lei.
Io mi volto a guardarla. Cos’avrà in mente?
<< Sì, a quest’ora l’avremmo senz’altro trovata e sgridata!! Ma qui non c’è. La cosa è paurosa, Judith. Dove sarà finita? >> chiedo, oramai con la voce tremolante.
Lei distoglie lo sguardo da me per fissarlo su un punto vuoto. Poi mi risponde: << Dobbiamo cercarla altrove, Jenny. Uscita dal castello di Serenella non può esserlo di sicuro: le porte sono state tutte chiuse, quelle per l’esterno. E’ qui dentro, Jenny. C’è!! La troveremo, vedrai! >> mi passa un braccio sulle spalle, per rincuorarmi.
Ormai è quasi sicuro che ci si è messa da sola, nei pasticci. Si deve essere allontanata per esplorare qualche luogo interessante del castello ed è caduta in qualche trappola.
Mi sento sconfortata.
 

 
Aspetta, però! Marianne non partirebbe mai per una possibile avventura senza equipaggiarsi adeguatamente! Perciò, se è nei guai davvero, di sicuro non troveremo il suo zainetto dove li avevamo lasciati appena arrivate!! Mi domando solo perché non sia venuta a chiamarmi per andare insieme…
Prendo la mia amica per mano e la trascino a corsa sul posto.
Proprio come immaginavo!! Lo zainetto di mia sorella è sparito!!
<< Judith!! È qui dentro, sta sicuramente… cercando delle cose. Dobbiamo trovarla, e subito! Prendi questa >> le dico, mentre tiro fuori la torcia elettrica di nostro padre e gliela lancio.
<< Una torcia? Jenny, non mi piace questa storia. Non avrai mica intenzione di visitare l’intero castello! Con tutte le sue stanze… buie… No, davvero, Jenny cara, è una pazzia e lo sai. L’intera ala ovest del castello è pericolante ed è severamente proibito recarvisi!!! >>, adesso Judith mi sembra davvero terrorizzata.
<< Beh, mi dispiace Judith, ma è proprio là che stiamo andando. Sono quasi certa che Marianne si trovi laggiù. Quindi, prendi la torcia e non farti vedere da nessuno. Usciremo dal salone senza farcene accorgere!! >>.
Detto questo, mi metto lo zainetto sulle spalle e tiro Judith dietro di me. Arriviamo di soppiatto alla porta che si affaccia sulle scalinate principali e… entriamo!!

 
  
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