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Autore: Sakio    16/09/2013    2 recensioni
E se Wendy non si fosse innmorata di un bambino? Se Wendy la ragazza che amava i pirati si fosse innamorata proprio di uno di essi? Cosa sarebbe successo?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Peter mi portò nella radura delle fate. Mi indicò un bellissimo albero, grandissimo che con le sue fronde ricopriva tutta la radura. Al suo interno c'era una bellissima fata, con un vestito lungo adatto ad una principessa. Era abbracciata ad una fata maschio, anch'esso vestito da principe. Danzavano sulle note di una lenta canzone d'amore. Peter si allontanò da me. Lentamente mi girai e lo vidi che mi porgeva la mano. Sorridendo gli diedi la mia. Come le due fate iniziammo a ballare, librandoci in aria. Delle fate, luminose come lanterne, ci giravano intorno osservandoci colpite. Ero persa nel suo sorriso e nei suoi occhi da bambino.
Ci alzammo così tanto da superare le fronde degli alberi e vedere la luna che brillava in cielo. Non riuscivo a non guardarlo. Per me era come un sogno avverato tutto questo. Finché Peter smise di guardarmi, il mio sorriso si spense, non capivo perché aveva cambiato espressione. Le fate se ne andarono di colpo.
"Wendy, noi stiamo facendo finta vero?" il mio cuore si ruppe, la felicità provata fino ad ora svanì. "Che tu ed io..."
"Oh si" dissi sforzandomi di tenere il sorriso sulle labbra. Mi sentivo una stupida ad aver pensato che tra noi ci potesse essere qualcosa. I miei pensieri felici svanirono ed io iniziai la discesa verso terra. Peter provò a chiamarmi e mi raggiunse mettendosi davanti a me, i suoi occhi guardarono i miei. La mia discesa si fermo, ritrovando la mia felicità in quelli.
"Vedi mi farebbe sembrare molto vecchio essere un padre" ricominciai a scendere. Finché toccammo terra.
"Peter" iniziai "quali sono i tuoi veri sentimenti?" lui iniziò ad allontanarsi, ma io non volevo demordere, anche se Giacomo Uncino era diventato nella mia testa un pensiero fisso e costante, provavo qualcosa per quel ragazzo che non voleva crescere.
"Sentimenti?"
"Cosa provi, amore"
"Amore? Non ne ho mai sentito parlare"
"Penso di si Peter, oserei dire che lo hai provato di persona per qualcuno" Si avvicinò al mio orecchio.
"Mai" Provai ad accarezzargli la guancia. Lui si scansò e si allontanò spiccando un balzo.
"Perché devi sempre rovinare tutto" disse urlando e scappando da me "Noi ci divertiamo, no? Io ti ho insegnato a combattere e a volare. Cosa si puo' volere di più?
"Tantissimo altro Peter" dissi ferita.
"Cosa?" urlò "Cos'altro ci puo' essere ancora?" disse avvicinandosi. In quel momento avrei voluto farlo stare zitto dandogli un bacio, il mio bacio segreto.
"Non lo so, penso che lo scopriremo quando diventeremo adulti"
"Non voglio diventare adulto" disse avvicinandosi ancora di più a me di scatto, ma ormai la voglia di baciarlo era passata, anche se mi sarei potuta sporgere di pochi centimetri e avrei toccato le sue labbra con le mie. "Tu non puoi costringermi" disse con odio "Ti farò bandire come ho fatto con Trilli"
"Io non mi farò bandire" gli urlai in faccia. Avrei voluto piangere, ma non potevo, dovevo essere più forte di lui.
"Allora vattene, torna a casa e diventa adulta" urlò, prese la rincorsa e scappò " e portati via i tuoi sentimenti" provai a chiamarlo, urlai il suo nome, ma non mi ascoltava, oramai era lontano. Le lacrime iniziarono a sgorgare dai miei occhi. Umiliata iniziai a correre per la foresta senza sapere dove andare, finché, stanca non tornai nella mia casetta, costruita dai bimbi sperduti, mi stesi e iniziai a piangere con ancora più foga. Stanca e col cuore straziato mi addormentai.

Aprii gli occhi. Sentivo la mia casa dondolare. Mi alzai in piedi ed aprii la porta. Ero sulla nave pirata del capitan Uncino. Una strana sensazione mi prese nella pancia e mi arrivò un groppo in gola al solo pensiero di rivedere Uncino. Sul ponte non c'era nessuno, ma una magnifica canzone aleggiava nell'aria, la iniziai a seguire come attratta. Mi ritrovai davanti alla porta, la aprii lentamente e vidi Uncino seduto davanti al pianoforte che suonava. Spugna appena mi vide fece un sorriso a venti denti e mi fece accomodare su una sedia con davanti una tavola apparecchiata. Uncino finì la sua canzone e si mise dietro di me.
"Wendy Darling" sussurrò nel mio orecchio. Ero un poco a disagio, sentivo che parlare con Uncino e provare qualcosa per lui era un tradimento verso Peter, dopotutto era il suo nemico. Ma poi mi ricordai come mi aveva trattato. Cercai di fare la superiore, come se non mi importasse nulla. Uncino si mise al mio fianco, in piedi, mi fissava con i suoi occhi non ti scordar di me
"Allora, mi hanno detto che sei scappato di casa" guardando quegli occhi dimenticai tutto, il voler essere superiore, ecc
"Io non l'avevo mai vista sotto quest'aspetto" dissi
"Allora?"
"Suppongo di si"
"Magnifico" disse sorridendo e sedendosi nella sedia davanti a me
"I miei genitori volevano che crescessi"
"Crescere è una faccenda oltremodo barbara, credimi. Piena di inconvenienti"
"Era tutto più semplice quando ero piccola" dissi spostando il mio sguardo da quegli occhi al tavolo.
"Arrivano i sentimenti" prese un grande respiro "Peter Pan è molto fortunato a non esserne afflitto". Prese un calice con del vino e iniziò a sorseggiarlo, finché non spostò il suo sguardo su di me e vedendomi sorpresa continuò
"oh no, non sa amare, fa parte del suo essere" una lacrima cadde sul mio volto. Lui si alzò e si inginocchiò al mio fianco. Con la mano prese il mio mento e lo girò verso di lui. Mi asciugò le lacrime con un bel fazzoletto bianco e mi spostò i capelli con l'uncino.
"Non devi essere triste" mi disse. La sua bocca era vicinissima alla mia, come era successo con Peter ma questa volta avevo davanti un uomo che sapeva amare. Mi sporsi un poco e lo baciai. Sentii che il paradiso era sceso in terra. Lui per un momento rimase interdetto, poi si lasciò andare. Non so cosa facevo, ma capii che Uncino aveva preso il controllo.

Spazio dell'autore
Ho rimaneggiato questo capitolo dato che molti mi avevano fatto notare che non era scritto nei migliori dei modi. Spero che ora sia meglio, segnalate errori o altro. Vi ringrazio tantissimo per aver letto questa storia. Alla prossima
Sakio
   
 
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