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Autore: LuNie    17/09/2013    2 recensioni
[Saints Row The Third / Saints Row IV]
Matt Miller è sempre stato un grande hacker, un fanfic writer eccezionale ed un fanatico di NyteBlayde.
Noi conosciamo questo volto del leader dei Deckers, ma cosa c'è dietro la sua maschera di hacker cyber-punk?
Ecco allora un estratto del suo diario privato, scritto su un pc davvero molto poco controllato.
Oh, a proposito, grazie mille Kinzie ;D
PS: Contiene SPOILER per chi non ha giocato a SRIV
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"BURNS HILL’S GIRLFRIEND"



Un tempo avevo una fidanzata, dalle parti di Burns Hill.
Lei era il mio tesoro, sempre e comunque.
Simpatica, bella, intelligente, ed una hacker come me.
Era il mio vice, e passavamo ore a giocare online insieme.
A quel tempo pensavo potesse durare per sempre.
Mi ero perfino immaginato il mio matrimonio, ci credete?
Sperando che non finisse come quello di NyteBlayde, magari!
Oh, ok, sto divagando…
Fatto sta che a quel tempo la adoravo e volevo sposarla.
Ma ero anche lo stesso periodo in cui credevo che i Saints volessero distruggere la mia amata Steelport, quindi!
Fu proprio la mia ragazza a farmi comprendere tutto. Era sempre così!
Mi disse che ero un pazzo a volerli contrastare.
Non aveva ancora capito quanta paura avessi io di Killbane.
Avevo il terrore che spezzasse il collo anche a me, se lo avessi deluso, come aveva fatto con Kiki.
Dopo quell’episodio, perfino Viola era scappata dai Saints.
Mentre io ero ancora sul campo, a lottare con la mia gang, i mitici Deckers di Steelport.
Neanche ricordo come feci a liberarmi dal terrore dell’Apocalisse che Cammina.
Ancora oggi, sempre più di rado, torna a tormentarmi nei miei incubi.
Suppongo fu sempre grazie alla mia donna.
Mi disse di approfittare della presenza dei Saints, per fargli fare il lavoro sporco per conto nostro, liberando la città da Killbane e dai suoi Luchadores.
Così, appena ebbi modo, dopo una terribile sconfitta nella mia stessa realtà virtuale, mi decisi a rilasciare delle dichiarazioni.
E così, grazie a Jane Valderamma di Channel 6, tutta Steelport ora sapeva che Matt Miller abbandonava il mondo dell’hackeraggio e la gang dei Deckers.
Ma tagliandomi fuori dalla lotta tra gang, mi sentivo inutile.
Insomma, ero ancora un grande hacker, e volevo tornare in campo!
La mia ragazza però non lo capiva, e tentava in tutti i modi di impedirmi di usare il computer.
So che lo faceva per il mio bene, ma lei non aveva idea del male che mi stava facendo…
Così, un giorno, discutendo con degli ex compagni al Broken Shilllelagh, arrivai alla svolta.
Mi dissero di fare domanda per un posto da hacker in una organizzazione militare, in cerca di hacker per missioni di spionaggio.
Mi sentii così sollevato nel saperlo, che andai subito a presentare quella domanda.
Inizialmente non volevo dirlo alla mia ragazza, temendo potesse arrabbiarsi o peggio.
Ma non la prese comunque bene…
Anche se mi sorrideva, e mi faceva i complimenti, vedevo che gli occhi erano un po’ freddi, e sembrava in procinto di piangere.
Ero confuso e triste, quella visione non si addiceva all’allegra ragazza che conoscevo, e non volevo vederla in quello stato.
Così, per calmare i miei timori e sfogarmi, iniziai a fare come fanno tante ragazze e ragazzi.
Iniziai a scrivere fanfiction!
La trama era quasi sempre un qualche episodio della mia vita, ma la mia controparte narrativa era NyteBlayde, e i miei nemici non erano più i Saints o Killbane, ma il Cardinale o la sexy Bloody Cannoness.
Peraltro, non mi è mai piaciuta l’attrice della serie TV, mentre Josh Birk era davvero un NyteBlayde FENOMENALE!!
In ogni caso riuscii, dopo qualche tempo, a diventare un hacker per l’MI6, e la mia vita cambiò radicalmente.
Fui mandato in missioni in tutto il mondo, sul campo e dietro al computer, e questo mi permise di fuggire a quella prigione che ormai mi sembrava Steelport.
Quando vi tornavo, le mie uniche consolazioni erano la presenza della mia fidanzata e i cofanetti della terza stagione di NyteBlayde, oltre al fumetto Gangstas in Space, dedicato ai Saints.
Ero sempre più irrequieto in quella città.
Quando vi tornai per l’ultima volta, erano già quattro anni che ero entrato nell’MI6.
Promisi alla mia fidanzata che ci saremmo sposati, al mio ritorno, e lei sembrava al settimo cielo, nel saperlo.
Poi iniziarono le disgrazie che mi portarono oggi qui.
Fummo costretti a lavorare, giorno e notte, ai casi di terrorismo in America.
Per l’MI6, al contrario di quanto riteneva il governo, non c’erano i “soliti talebani” dietro tutto ciò.
Fu lavorando a questo caso che conobbi Asha, una mia superiore.
Bellissima, dal fascino un po’ arabesco. Aveva dei bellissimi capelli castani, raccolti in una lunga treccia.
E mi sorrideva sempre…
Lavorando con lei scoprii anche la sua passione per NyteBlayde, e per le fanfiction di questa serie.
Le sue preferite? Quelle di un certo “R4gn4r0ck”… Le mie!!
Dicendoglielo, ne fu davvero sorpresa, ma nulla superò la mia incredulità, quando mi rivelò di essere “0DK4R”, l’autrice di una meravigliosa storia di 24 capitoli, sulla relazione NyteBlayde/Bloody Cannoness…
Dopo mesi di indagini, riuscimmo finalmente a smascherare il piano di Cyrus Temple, ex comandate della STAG: il lancio di un missile nucleare su Washington.
Fu il boss dei Saints ad ucciderlo, e da quel giorno sembravano aver ottenuto tutto.
La fama, la gloria, i soldi, la presidenza degli Stati Uniti d’America…
Io ottenni soltanto una lettera dalla mia fidanzata, che mi scriveva di essere incinta di un altro uomo, e di essersi trasferita a New York.
Da quel giorno, e per sempre, mi rimase soltanto Asha.
I suoi sorrisi, la sua franchezza, la sua intelligenza.
Fu proprio lei a sostenermi, dopo il rapimento da parte di Zinyak e dell’impero Zin.
La Terra era distrutta, e con lei tutto ciò a cui tenevamo, ma eravamo vivi e questo ci bastava.
Quando il boss dei Saints venne a salvarmi ero felicissimo (e nudo!), anche se questo significava dover sopportare Kinzie-sono-la-migliore-hacker-del-mondo-Kensington.
Liberando successivamente Asha, quella astronave aliena mi sembrò ancora più piccola.
Non so cosa sia successo, in definitiva, alla mia ex di Burns Hill.
Immagino che, cercando approfonditamente all’interno della Simulazione, vi sia la sua casa.
O comunque qualche traccia della sua esistenza.
Forse potrei inserirla io stesso all’interno della Simulazione, attraverso qualche codice.
Ma a che pro?
Avevo già da tempo rinunciato alla mia ex “reale”, avevo davvero bisogno di tornare sui miei passi?
Non volevo rimorsi nella mia vita…
L’unica cosa che conta per me, da questo momento in poi, è soltanto il luminoso sorriso di Asha…




Yay, "the Saints rule even here!" (*cit.) on EFP. Spero vi sia piaciuta, e perdonatemi gli spoilerz ^^
  
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