On the edge

Aveva trascorso tutto il viaggio guardandola silenziosamente, come se fosse un pittore che guarda la sua modella prima di disegnarla.

Quando finalmente parlò il suo tono era insolitamente scherzoso, in contrasto con l’espressione seria nei suoi occhi. << Credevi davvero di poter scappare così, principessa? >> la sua voce bassa le mandò brividi attraverso tutto il corpo, dalla testa che girava alle dita ferite dei piedi. Ricordava quando l’aveva temuta, quando tutti quelli a cui teneva l’avevano avvisata di stare alla larga. Non fidandosi di se stessa per parlare, Sophia scosse la testa.

I suoi occhi continuavano a spostarsi dal suo volto alle sue mani, come se pensasse che fosse un riflesso sulla superficie di un lago e che sarebbe scomparsa se avesse distolto lo sguardo.

Sophia voleva dire qualcosa, ma le poche parole coerenti che era riuscita a mettere insieme sembravano essere rocce incastrate nella gola bruciante.

<< Sofia. >> riuscì a dire in un sussurro. Era così basso che non era sicura che avesse parlato.

Lei, che era seduta con la schiena contro i cuscini, si irrigidì al suono della sua voce. Non l’aveva mai sentito parlare così. E’ scosso quanto me, pensò. Lo vedrò crollare. La gola continuava a bruciare, come se avesse mangiato una fiamma e non riuscisse ad ingoiarla. Sta per succedere. Sto per crollare quando ha bisogno di me.

Sophia aveva cominciato a singhiozzare senza notarlo, proprio come non aveva notato Gabriel muoversi o le sue braccia contro la pelle. L’ambiente intorno a lei stava diventando sfocato.

Gabriel la teneva in braccio senza parlare, ma quando si addormentò, l’unica cosa che riuscì a sentire fu il suo nome sussurrato sulle sue labbra.

*

Finalmente, l’ho scritta. Ho buttato giù idee per giorni, ma nessuna sembrava convincermi, finché non è arrivata l’idea di un filo di angst. E troppo fluff.

Scrivere su un OTP non è mai facile, ma con Gabriel e Sophia è stato complicatissimo .__.

Spero che vi piaccia,

Bels (Che aspetta ancora l’ultimo libro ;_;)