morning
breath
-Hazza.-
Un brontolio.
-Harry, apri gli occhi..-
In risposta, come a volergli
dire di lasciarlo in
pace, Harry si raggomitola ulteriormente su se stesso dandogli le
spalle,
infossando ancora di più la testa tra la spalla e il cuscino, sul quale
sono
sparsi i suoi riccioli scuri.
Louis, che si è sporto
leggermente verso il suo viso,
non può
fare a meno che aprirsi in un sorriso intenerito: il suo ragazzo da
addormentato è capace di diventare ancora più adorabile del solito ed è
qualcosa di cui ancora non si capacita, nemmeno dopo gli anni passati
insieme e
tutte le volte che lo ha osservato dormire. E' bellissimo, quasi
etereo,
specialmente accarezzato dalla fievole luce del primo mattino che
filtra dalle
tapparelle e rende la sua pelle nuda lattea e nettamente in contrasto
con quei
tatuaggi che rispecchiano i suoi sentimenti.
Louis, mentre fa scorrere gli
occhi sul corpo di Harry
- coperto solo dalla vita in giù dal lenzuolo che poi si attorciglia
alle sue
gambe snelle - comincia a percepire la frustrazione montargli nel
petto: se
trenta secondi prima aveva l'intenzione di svegliarlo per ricominciare
il
discorso che hanno abbandonato la sera prima quando si sono
addormentati, ora è
indeciso se farlo, oppure rimanere ad osservarlo dormire e ascoltarlo
bofonchiare concetti senza senso. Mannaggia a lui.
Fortunatamente è proprio Harry
a dargli la risposta,
cominciando a mugugnare e a stiracchiarsi come un gatto.
-Lou?- borbotta, la voce
impastata dal sonno, mentre
si sfrega un occhi con il dorso della mano e fa per voltarsi verso di
lui.
Louis è sempre nella posizione
di prima, il peso del
corpo sul gomito e sporto verso di Harry, così si trovano
immediatamente faccia
a faccia. Sorride, perché davanti ad Harry Styles che si risveglia non
si può
non farlo e non sentirsi inteneriti.
-Buongiorno.-
-Mh..buongiorno. Che ore sono?
- domanda
Harry, prima di aprirsi in un lungo sbadiglio che gli fa strizzare gli
occhi e
arricciare il naso in un modo che farebbe ridacchiare e sciogliere
Louis, se la
fiatella del suo ragazzo non fosse così pessima.
-Direi ora di lavarsi i denti,
amore.- fa con tono
giocoso.
Harry gli scocca
un'occhiataccia, ma Louis non riesce
proprio a rimanerne toccato; l'aria assonnata e gli occhi lucidi,
accompagnati
dai ricci scompigliati che gli ricadono sulla fronte e la sagoma del
cuscino
stampata sulla guancia
destra rendono ben poco l'indignazione che vorrebbe mostrare e lo fanno
sembrare più che altro un bimbo imbronciato e indispettito.
-Come se il tuo fiato
profumasse di rose. - ribatte
Harry mentre si mette seduto correttamente contro la testiera del
letto.
Sbircia velocemente la radiosveglia sul suo comodino, che segna la
bellezza
delle cinque di mattina.
-Lou.-
-Sì?
-Perché siamo svegli alle
cinque di mattina in uno dei
pochi giorni liberi che abbiamo?-
continua, gli occhi sbarrati ancora fissi sull'ora.
Louis mugugna qualcosa di
indefinito, prima di posare
dolcemente le labbra sul collo teso e pallido di Harry. -Mh..perché mi
sono
svegliato con la voglia di fare l'amore con te.-
-Alle cinque di mattina.-
-Abbiamo tutto il giorno per
riposarci.-
-Ma sono le cinque di mattina!-
Louis sbuffa e si allontana
dalla sua pelle calda che
profuma di sonno ed è tanto invitante, e si appoggia a sua volta alla
testiera
del letto con le braccia incrociate al petto.
-Sei un
guastafeste, Styles. –
Harry scoppia a ridere davanti
alla sua espressione
sconsolata, prima gattonare lentamente verso Louis con un sorrisetto
malizioso
stampato in faccia.
-Mh..vabbè, dal momento che
ormai sono sveglio
possiamo approfittarne, no? –
Gli occhi azzurri di Louis si
illuminano
immediatamente e si sporge a sua volta per incontrare le labbra di
Harry in un
bacio lento e umido, che tuttavia dopo qualche secondo viene interrotto
da lui
stesso.
-No, okay, seriamente Harry. Se
vogliamo andare avanti
devi lavarti i denti. - dichiara Louis, allontanandosi di qualche
centimetro. -
Che cazzo avevi in bocca ieri sera?!-
-Il tuo.-
-Harry!- esclama Louis
ridacchiando, indeciso se
mostrarsi più scandalizzato o divertito. Non capita spesso che Harry
parli
sporco e le poche volte che lo fa Louis rimane sempre un po' sorpreso,
tuttavia
lo diverte da morire, come quando lo sente imprecare tra sé e sé quando
gli
cade qualcosa o sbatte da qualche parte facendosi male. Sono quelle
piccole
sfumature di Harry che ama scoprire e custodire gelosamente, perché
sono sue e
sempre lo saranno, come il suo cuore sarà sempre di quel meraviglioso
ragazzo
con l'alito cattivo.
-Che c'è! E' vero!- si difende
Harry, alzando le mani
a mo' di resa.
One shot random. Ero dell'umore di scrivere fluff Larry.
E' corta, un po' sciocca, ma l'ho scritta in un'oretta circa all'una di notte dopo aver passato tutto il giorno a studiare matematica. Quindi comprendetemi e non siate troppo crudeli.
Spero comunque che, se siete arrivati fin qui, vi sia piaciuta.
Un bacio.