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Autore: Mon    23/09/2013    6 recensioni
[Seguito di Some Nights]
La ragazza rimase a fissare quella foto con gli occhi che le si velavano di lacrime; si chiese cosa fosse successo per far si che una storia d’amore bella, anche se un po’ complicata, si fosse ridotta come un palazzo a cui erano state minate le fondamenta. Bisognava intervenire al più presto per evitare il definitivo crollo, ma Laura non sapeva da dove cominciare e Nate non stava facendo niente per provare a salvare quel disastro.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nate Ruess, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'The Gambler'
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Laura era di fronte a Nate, sorrideva mente, con un gesto delicato, ma preciso, gli metteva a posto il colletto della camicia e gli stringeva il nodo alla cravatta.
«Adesso sei perfetto, guardati allo specchio...» disse, prendendo il marito per un braccio e facendolo girare. Gli passò una mano sulla spalla, come per togliere qualcosa che si era appoggiato sulla giacca e gli sorrise attraverso lo specchio. Nate indossava un completo nero, una camicia bianca e una cravatta bordeaux; si girò verso Laura e la guardò. «Anche tu stasera non sei niente male, ma sei  proprio sicura che con quei tacchi non succeda niente?»
Laura roteò gli occhi. «È la terza volta che me lo chiedi da quando li ho indossati, esattamente un quarto d’ora fa. Sono abituata a camminarci sopra!»
«Se lo dici tu. Ricordati però...» Nate non riuscì a finire la frase, perché Laura gli appoggiò un dito sulle labbra, per zittirlo. Si avvicinò a lui e, prima di toglierlo, disse: «So quello che faccio. Il medico ha detto che non succede niente, quindi stai tranquillo!» Tolse il dito da davanti alla bocca di Nate e gli diede un bacio, prese la sua giacca appoggiata sul letto, si girò verso il marito e disse: «Vogliamo andare? I Grammy ci aspettano!»
Si diresse verso la porta della stanza d’albergo, ma Nate la trattenne per un braccio. «Non sei mai stata così bella, sai?»
Laura sorrise. «Grazie, secondo me tra qualche mese non dirai più così, quindi li accetto volentieri i complimenti, fino a che me li fai!»
Nate rise e insieme alla moglie si diresse verso la porta. Laura si infilò la sua giacca sopra il vestito rosso, che le arrivava poco sotto alle ginocchia, accompagnato da un paio di scarpe con il tacco alto dello stesso colore, e una borsetta nera, abbinata alla giacca. Un leggero trucco le contornava gli occhi, le labbra erano colorate di rosso, i capelli, come al solito, erano lunghi e lisci.
La macchina li aspettava fuori dall’albergo per portarli allo Staples Center di Los Angeles. Quando furono davanti e Laura scese dalla macchina guardò la struttura con gli occhi adoranti, poi si girò verso Nate e sorrise, sorniona. «Ti tocca entrare...»
Il ragazzo roteò gli occhi. «Non è la prima volta che lo faccio e non è mai un problema per occasioni come queste. Il problema si pone quando qui giocano i tuoi Los Angeles Lakers. Che brutta squadra...»
Laura alzò le spalle. «La tua è tutta invidia...» disse, facendo l’occhiolino al marito e prendendolo per mano. Si diressero all’interno e si andarono ad accomodare ai loro posti. Andrew e Jack erano già arrivati, accompagnati anche loro dalle rispettive dolci metà. Si sedettero e attesero l’inizio della serata. 
Il momento della loro premiazione arrivò per la categoria Song of The Year; Nate, Andrew e Jack salirono sul palco e si prodigarono nei soliti ringraziamenti di rito. «Vorrei solo aggiungere una piccola cosa...» disse Nate, sorridendo. «Vorrei fare un ringraziamento speciale alla persona che da ormai più di sei anni riempie le mie giornate e che tra qualche mese mi regalerà la gioia più grande, quella di diventare papà. Ti amo Laura.» Dall’alto del palco cercò con lo sguardo la moglie e le lanciò uno dei sorrisi più belli che la ragazza gli aveva mai visto.
Sorrise anche lei di rimando, fiera, e con gli occhi che le si inumidirono leggermente; si girò poi verso la moglie di Andrew, Jill, e la fidanzata di Jack, Lena, che la guardavano, incredule. 
«Sei incinta?» chiese la seconda, dopo un attimo di smarrimento.
Laura annuì, sorridente. Le due amiche si slanciarono verso di lei e l’abbracciarono, felici. 


Quello stesso gesto, venne compiuto anche otto mesi dopo, quando Laura e Nate misero piede in casa, dopo essere usciti dall’ospedale con un fagottino appena nato stretto tra le braccia. Ad aspettarli c’erano sempre loro, gli amici più stretti: Andrew, Jill, Jack e Lena. 
Laura precedette Nate, che trasportava la culla; quando la ragazza aprì la porta le due amiche le corsero incontro. Lei si lasciò abbracciare, poi, perplessa, chiese: «A voi chi le ha date le chiavi?»
«Io le ho sempre avute, Nate me le diede qualche anno fa. Solo che non ho mai avuto bisogno di usarle... non fino ad ora almeno!» rispose Jack.
Laura guardò il marito che alzò le spalle e richiuse la porta, andando ad appoggiare sul tavolo di cucina la culla. Tutti i presenti si sporsero a guardare il fagottino al suo interno: gli occhi verdi erano spalancati.
«Somiglia un sacco a Nate!» disse Jill.
«Lo so!» rispose Laura, lanciando un’occhiataccia al marito, che sorrise, compiaciuto.
«Sono molto orgoglioso di annunciare che anche la voce l’ha presa da me!» disse il ragazzo.
«Allora, visto che sei tanto orgoglioso, la notte, quando si sveglia e piange ti alzi tu!» disse Laura, di rimando.
Tutti i presenti si misero a ridere; Nate si avvicinò alla culla, si chinò e prese in braccio il fagottino rosa, dandole un bacio.
«Benvenuta a casa, Ria...»







Eccoci qui, siamo arrivati alla fine. Mi fa male dover salutare questi due personaggi, mi fa malissimo, penso che non possiate nemmeno immaginare. Mi hanno accompagnato per un lungo periodo di tempo, mi hanno fatto compagnia, a volte mi hanno anche fatto penare, soprattutto quando non trovavo l'ispirazione e poi so che hanno fatto penare anche voi. Mi avete divertito con le vostre recensioni, perché quello che leggevo era anche quello che provavo io mentre scrivevo e creavo questi personaggi. 
Credo sia arrivato il momento dei ringraziamenti. Siete tante, quindi spero di non dimenticare nessuna. Grazie a Ellina Lollina, Evangelina143, Jacksoniana29, Lauren_v, like, Emmemira29, fun98, GiadipotterPhilosophie Mars
Un ringraziamento particolare va a nateswag, Allergictotheuniverse e Fun_for_life per le recensioni che mi hanno lasciato e che mi hanno fatto sempre tanto piacere. Uno speciale invece va a cateperson perché è grazie a lei e alla sua ultima recensione se la storia tra Nate e Laura non è ancora del tutto finita. Nel senso, mi spiego, ho intenzione di fare una piccola one-shot, giusto per chiudere il cerchio, l'ho già scritta, non ci metterò molto a postarla, poi giuro vi lascerò in pace. 
Ultimo ringraziamento speciale, specialissimo, va al mio tesoro, jjk, che mi ha sempre commentato ogni capitolo, con pazienza, ma lei lo sa che senza il suo commento io non avrei postato quello successivo. Grazie mille, millissime, davvero.
Va bene, adesso vado, scappo e vado a piangere perché questi due e voi tutte mi mancherete davvero tantissimo.
Vi voglio bene, grazie per aver reso questa serie così bella da scrivere e da portare avanti passo dopo passo. 
Un abbraccio.
Mon.

  
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