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Autore: _Nevermind_    23/09/2013    2 recensioni
--- Dee Dee la guardò con gli occhi infossati. Lei sorrise ancora di più, da una guancia all'altra. Le si arrossarono le gote. Era visibilmente felice.
"Ascoltami, bimba, te lo ripeto per l'ennesima volta: io non sono il tuo 'fratellone'! Non ti conosco, mi fa piacere che tu apprezzi la nostra musica, ma ora potresti gentilmente lasciare la mia gamba?" le domandò con aria rassegnata.
Il viso della piccola si scurì improvvisamente, i suoi occhi divennero gonfi di lacrime. Scoppiò a piangere in meno di tre secondi.
"L'hai fatta piangere!" disse Joey da dietro con tono sarcastico.
"Smettila, Joey! Non fa affatto ridere questa situazione." tuonò l'amico.
"Invece fa ridere eccome... 'fratellone'!" il cantante scoppiò nuovamente a ridere, si stava letteralmente scompisciando. ---
Una piccola storia un po'insolita ma che spero vi faccia spuntare un sorriso.
Genere: Commedia, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Joey si guardò intorno. Sbucò lentamente con la testa da leone da dietro il muretto di un vicolo e scrutò attentamente sia a destra che a sinistra. Dopo aver appurato che non ci fossero pericoli in vista, fece un cenno a Dee Dee.
Lui si avvicinò con cautela al cantante, gli lanciò uno sguardo incerto per poi procedere lungo il viale alberato. 
In meno di un secondo un piccolo esserino alto quanto una chitarra percorse il breve tratto che lo separava dal bassista dei Ramones e gli si lanciò letteralmente addosso, piombandogli sulla gamba destra e aggrappandovisi cingendola quasi come un polipo.
Joey scoppiò a ridere, mentre invece Dee Dee era chiaramente seccato e cercava di staccare quell'esserino dal suo femore destro.
Ogni tentativo risultava inutile: la creaturina non demordeva e rimaneva ancorata al bassista, con un sorriso stampato in volto.
"Non pensi che sia il caso di portarla con noi, Dee?" disse Joey piegato in due dalle risate, cercando un appoggio per non cadere.
"Cosa?! Sono giorni che questa bimba mi perseguita, e ora mi vuoi dire che devo portarla con me anche in sala di registrazione?!" sbraitò Dee Dee.
La bambina non gli si scollava di dosso, ma allo stesso tempo non osava pronunciare una sola parola. Era una situazione piuttosto surreale.
Dee Dee la guardò con gli occhi infossati. Lei sorrise ancora di più, da una guancia all'altra. Le si arrossarono le gote. Era visibilmente felice.
"Ascoltami, bimba, te lo ripeto per l'ennesima volta: io non sono il tuo 'fratellone'! Non ti conosco, mi fa piacere che tu apprezzi la nostra musica, ma ora potresti gentilmente lasciare la mia gamba?" le domandò con aria rassegnata.
Il viso della piccola si scurì improvvisamente, i suoi occhi divennero gonfi di lacrime. Scoppiò a piangere in meno di tre secondi.
"L'hai fatta piangere!" disse Joey da dietro con tono sarcastico.
"Smettila, Joey! Non fa affatto ridere questa situazione." tuonò l'amico.
"Invece fa ridere eccome... 'fratellone'!" il cantante scoppiò nuovamente a ridere, si stava letteralmente scompisciando.
Dee Dee non battè ciglio. Mise una mano sulla testa della bambina e, con tono moderato, le disse:
"...E va bene bimba, puoi venire con noi. Ma se non smetti di piangere potrei anche cambiare idea!"
La creaturina smise immediatamente e tornò a sorridere e gridare di gioia. Al che il bassista dei Ramones le fece promettere che quella fosse l'ultima volta che lo sorprendeva per strada in quel modo.
Così l'insolito trio si avviò verso lo studio di registrazione, a tre isolati da lì.
Arrivati a destinazione, la bambina cominciò a fare i capricci.
"Dai Dee, fallo per la band. Ricorda che se oggi l'accontenterai in futuro non ti tormenterà più!" ridacchiò Joey.
Dee Dee sbuffò, guardò quel piccolo esserino in piedi accanto a lui.
"E va bene, lo faccio per la band. Solo per la band." ribadì poi.
Così prese la bambina in spalle, la quale esultò chiamando a gran voce il bassista 'Fratellone! Fratellone!'.
Un po'imbarazzato entrò insieme al suo amico nello studio di registrazione. Il produttore lo guardò storto.
"Non sei un po'troppo giovane per avere figli?" domandò irrequieto.
"Non è mica mia figlia!" Dee Dee starbuzzò gli occhi. "è soltanto una bambina che mi segue da giorni." concluse.
"Non è vero! Tu shei i mio Fratellone... Fratellone, Fratellone!" gridò la piccola.
"Ah quindi è la tua sorellina? Non vi assomigliate per niente, ma devo dire che siete proprio carini assieme!" accarezzò la testa della bambina e le diede una caramella dall'involucro arancione.
Dee Dee era un tipo piuttosto orgoglioso, ma non si oppose poichè voleva registrare la linea di basso velocemente e poi tornarsene a casa.
Entrò in studio lasciando la mano della piccola, che si mise a piangere.
"Stai tranquilla, tesoro, lo possiamo guardare da qui vedi? E se vuoi puoi anche sentirlo suonare, mettiti le cuffie e vedrai" la rassicurò il produttore.
Lei si sedette sulla poltroncina, indossò le cuffie e spiaccicò il viso paffuto contro il vetro.
La musica partì e Dee Dee cominciò a registrare. Joey osservava tutto dalla cabina dalla quale avrebbe successivamente inciso la parte canora.
La piccola era estasiata da quel suono, quasi stentava a crederci: aveva le pupille dilatate e i suoi enormi occhi azzurri brillavano di emozione. Sulle labbra aveva stampato un sorriso dolce e infantile. Era completamente ammaliata dalla musica.
Circa un paio di ore dopo sia la parte sonora che quella cantata erano state incise, così i due Ramones e la bambina poterono finalmente uscire dallo studio.
Non appena fuori, Joey propose alla creaturina di prendere un bel gelato da Kyle, perchè era il migliore gelataio della città. Lei ovviamente accettò, tutta entusiasta. Dee Dee se ne dovette stare a guardare, poichè il suo potere di scelta a quel punto era quasi nullo.
Se ne stava a pensare ai tempi in cui anche lui era un bambino, un po' goffo ma pur sempre felice. Le sue giornate erano scandite da lunghe ore di gioco all'aperto, con i suoi animali e con gli amichetti del quartiere.
In fondo quella bambina gli faceva tenerezza, perchè gli ricordava com'era lui a quell'epoca. "Bei tempi" pensò tra se e se.
Tutto d'un tratto si sentì afferrare la mano: era la piccola che, vedendolo incupitosi per un istante si era preoccupata e voleva tirarlo su di morale.
Lui le sorrise con aria quasi paterna, al che la bambina scoppiò di gioia e si mise a saltellargli intorno. 
La gelateria era aperta, Kyle era un conoscente e faceva i gelati migliori della città.
"Ma guarda un po' chi abbiamo qui... i Ramones!" esclamò vedendoli arrivare. Diede loro un caloroso benvenuto e li fece sedere al bancone.
"E questa bella principessina chi è?" domandò rivolgendosi alla bambina.
"Shono la sua shorellina!" esclamò indicando Dee Dee. Lui negò ancora una volta, spiegando la situazione al gelataio.
"Ho capito... ma quindi, dove sono i suoi genitori?" chiese dubbioso Kyle.
A dire il vero né Joey né Dee Dee sapevano la risposta. Non restava che chiederlo alla piccola.
"Bimba, dove sono mamma e papà?" si chinò per parlarle meglio Joey.
"Non lo sho..." disse con aria smarrita lei "Ma io shono venuta a cercare i mio Fratellone! Mamma e papà non shi voiono bene e allora io shono scappata!" esclamò poi.
Kyle strabuzzò gli occhi, Dee Dee la guardò assorto.
"...Questo puo' essere considerato un rapimento?" domandò Joey ai due amici.
Loro si guardarono con aria persa, poichè nessuno dei due ne aveva la più pallida idea.
Improvvisamente sentirono un grande trambusto alle loro spalle, quindi si voltarono per vedere cosa stesse accadendo.
"Fermi tutti, Polizia!" urlò un uomo in divisa facendo irruzione nel locale
"Eccola, è lei!" gridò un'altra donna correndo verso la piccola creaturina che stava insieme ai due Ramones e al proprietario.
La strinse a se con forza, facendole cadere il gelato. Le lacrime le rigarono il volto.
"Come ti è saltato in mente di scappare di casa?! Io e papà abbiamo preso un colpo! Cos'hai nella testa, bambina mia?" la sgridò.
La piccola si mise a piangere. "Shono venuta a cercare il mio Fratellone! Tu e papà gridavate tanto forte perchè non vi volete più bene!" urlò con i lacrimoni e il naso chiuso.
La madre rise. "Se quell'idiota di tuo padre non ti avesse fatto ascoltare i Ramones da quando eri in fasce forse tutto questo non sarebbe accaduto! E ora sbrigati, ce ne torniamo a casa" La prese per un braccio e la tirò.
"Vuole esporre denuncia verso i signori qui presenti?" domandò un agente alla donna.
"Cosa? Noi non l'abbiamo rapita!" sbraitò Joey rivolgendosi a lei.
"...No, non ce n'è bisogno. Arrivederci, signori." voltò le spalle ai tre e fece per andarsene.
La piccola piangeva e chiamava Dee Dee, che cercava di fingere di non sentire.
Ma non ce la fece, non riuscì a trattenersi.
Le afferrò la manina saldamente, scatenando un gioioso sorriso sul suo volto.
"Lei rimane qui" disse poi.
La madre della bambina divenne verde di rabbia. "Come si permette, lei?! Chi diamine è per decidere al posto mio cosa è meglio fare?!" gridò strattonando la piccola.
Al che il bassista prese quel piccolo esserino in braccio e pronunciò, con sicurezza, tali parole:
"Sono il suo fratellone"
La bambina gli lanciò le braccia al collo e smise di piangere, ridendo di gioia. Vedendo la sua espressione di pura felicità, e capendo che sono i piccoli gesti a valere davvero, Dee Dee non potè che essere fiero del suo gesto.
La donna rise ancora, stavolta più istericamente. "Ma per favore! 'Il suo fratellone'! Ma se non sa nemmeno come si chiama..." disse con tono furioso.
Dee Dee guardò la piccola, le sorrise e le domandò:
"Come ti chiami?"
E lei rispose a gran voce:
"Ivy!"
Dopodichè il bassista sorrise e, guardando dritto negli occhi la madre della bambina, disse:
"Ora lo so"
La donna si infuriò ferocemente, cominciò ad urlare e a gridare che avrebbe esporto denuncia e mandato in rovina il locale se non le avessro subito restituito sua figlia.
Dee Dee non si scompose, mise la bambina a terra ma continuò a tenerla per mano.
I due si guardarono, lui le fece l'occhiolino e lei deglutì. Strinse la sua mano più forte che poteva per ricavarne coraggio e chiamò la madre.
"Se tu e papà non fate la pace io non torno" disse.
La madre la guardò sconfitta. Fu così che prese il cellulare dalla borsa e compose rassegnatamente il numero del marito.
La conversazione fu piuttosto breve ma intensa, l'ultima cosa che i presenti udirono fu un sonoro "Anch'io ti amo", pronunciato da quella che fino a pochi minuti prima era una donna completamente furiosa.
"Passami papà!" disse Ivy.
Era chiaramente felice e soddisfatta quando disse "Sì papà, ho trovato il fratellone! Quello che piace a te! Lo so che non è il mio fratellone, ma io..."
Sentendole pronunciare tali parole Dee Dee ci rimase un po' male, ma era comunque felice di essere riuscito a risolvere la situazione e soprattutto di aver fatto la bimba felice.
Lei lo strattonò tirandolo per il chiodo. 
"C'è papà che ti vuole parlare! E' un tuo fan!!" disse entusiasta passandogli il cellulare.
Al telefono il padre ringraziò il bassista per la pazienza. Si congratulò con lui dicendo che la musica dei Ramones era fantastica, e che Ivy lo sapeva bene poichè lui glieli aveva fatti ascoltare sin da quando era nata cinque anni prima.
Dee Dee lo ringraziò a sua volta e gli consigliò di portare a cena la sua famiglia la sera stessa, perchè Ivy non doveva più soffrire. Poi diede indietro il telefono alla madre, che lo ringraziò.
Ivy si aggrappò alla sua gamba per abbracciarlo, lui si piegò e la strinse forte, così lei scoppiò a ridere.
Quando poco dopo i due si dovettero separare fu piuttosto triste, perchè la bambina piangeva e non voleva lasciare la mano del bassista.
Joey e Kyle, nel frattempo, assistevano alla scena da dietro il bancone, quasi commossi.
Dee Dee si chinò sulla bimba e le parlò.
"Questo non è un addio, ci rivedremo presto, Ivy!" le mise una mano sulla testa.
"Ma tu shei... il mio Fratellone e io volio vederti shempre..." singhiozzò lei.
Lui sorrise ed ebbe un'idea improvvisa.
"Guarda che, se non smetti di piangere, la settimana prossima non ti porto al parco divertimenti!" disse Dee Dee.
Le si illuminarono gli occhi. Le lacrime smisero di scendere per lasciare spazio ad un enorme sorriso. Cercò ansiosamente lo sguardo di sua madre.
La donna sorrise a sua volta ed acconsentì.
Kyle passò un fazzoletto a Joey, che si soffiò il naso e si asciugò una lacrima.
Ivy corse tra le braccia della mamma e, porgendo il mignolo a Dee Dee, disse:
"E' una promessa, vero?"
Il bassista sorrise, incrociò il suo mignolo a quello della bambina e, annuendo, rispose:
"E' una promessa."
  
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