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Autore: formerly_known_as_A    26/09/2013    3 recensioni
Il primo ricordo negativo dell'Australia inizia a neppure un'ora dall'atterraggio ed è uno dei più traumatici per il dodicenne Rin Matsuoka, futuro vincitore delle Olimpiadi -almeno così pensa-.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nitori Aiichirou, Rin Matsuoka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il primo ricordo australiano di Rin non è dei migliori.

A dare retta al proprio istinto di adulto -all'epoca però non era ancora nato e forse era conseguenza diretta della propria esperienza- scapperebbe a gambe levate.

Ma Rin ha dodici anni e mette le mani sotto le cosce, per mascherare il proprio nervosismo.

È la prima volta che prende l'aereo ed è la prima volta che finisce in dogana, quindi è nervoso, al limite del pianto, anche se non lo ammetterebbe mai.

“Signor Matsuoka, che cosa lo porta in Australia?” chiede l'agente della dogana, una signora troppo alta e dall'espressione severa.

Rin ha la risposta a quella domanda e si rilassa appena appena.

“Voglio diventare un nuotatore olimpico!” esclama, con un sorriso, aspettandosi una reazione positiva, come tutti quelli a cui rivela il suo sogno.

La donna lo fissa da sopra gli occhiali squadrati, sollevando un sopracciglio e serrando la bocca in una linea dura.

“Ammettiamo che questa sia una ragione valida per visitare l'Australia.” mormora, scivolando con le mani tra i documenti . “Perché proprio l'Australia? Qui vedo che ha un visto studentesco.”

Rin la fissa senza capire, le sopracciglia prendono una piega buffa, come se si trovasse davanti ad una creatura dalla logica bizzarra.

“Sono qui per nuotare e studiare.” spiega, per la quarta volta in dieci minuti.

La porta si spalanca prima che la donna possa obiettare.

“Abbiamo trovato questo snack nella sua valigia.” annuncia un nuovo agente, sempre altissimo, posando la barretta energetica con l'incarto a delfino che gli ha regalato Haruka prima che partisse. Allunga le mani per riprendere quel possedimento prezioso, ma l'uomo la solleva e la fa sparire in una busta di plastica.

“Signor Matsuoka, lo sa che mette in pericolo l'ambiente australiano, con questa barretta al delfino?” domanda la donna, posando i palmi sul tavolo ed alzandosi per torreggiare sul bambino dai capelli rossi.

Rin sente il mento tremare, ma riprendersi lo snack è molto più importante che piangerne la perdita; si corruccia, pronto a ribattere a tono.

“Soprattutto quando potrebbe contenere droga!” sbotta l'uomo, in apparente crisi mistica.

Rin ammutolisce. Droga? Ha dodici anni!

“È un regalo di un mio amico!” protesta, incredulo.

“Questo lo vederemo.” ribatte la donna, gli occhi lucidi ed un sorriso soddisfatto sulle labbra. Il collega porta via la barretta innocente e il bambino sente il bisogno di mordere entrambi.

L'agente rimasta non si arrende e, con un sorriso che vorrebbe essere rassicurante, ma lo terrorizza come farebbe quello di uno spirito maligno, prosegue con l'interrogatorio.

“Cosa sa dell'Australia, signor Matsuoka?”

Rin ci pensa un momento, sentendosi minuscolo e fissando il proprio passaporto. Vorrebbe poterlo prendere e scappare di corsa, ma non ha la valigia e forse un inseguimento non è di buon auspicio.

La scuola australiana che frequenterà gli ha offerto una buona borsa di studio, sa che ci sono gli squali, quindi dovrà per forza migliorare i propri tempi.

Senza contare che i canguri vogliono picchiarti e i topi sono miliardi e possono inseguirti per chilometri.

Sì, l'Australia sembrava abbastanza estrema da poter migliorare tanto da arrivare alle Olimpiadi.

“Ci sono gli squali.” risponde, incassando la testa nelle spalle, in imbarazzo.

La donna fa un sorriso ancora più largo, interrotto dal ritorno del collega.

“Ho chiamato la scuola, Betty, è regolare.” annuncia, con voce grave.

“E la droga?” chiede lei, sembrando dispiaciuta.

“Era una semplice barretta alla fragola. Pure buona.” ribatte lui e Rin può vedere che è molto più che dispiaciuto. Ma ha l'incarto vuoto tra le mani e il bambino può finalmente riprenderselo, nascondendolo in tasca.

“E i raggi X? Potrebbe essere pieno di ovuli!” esclama la donna, sbattendo il palmo sul tavolo.

“No, Betty, i cani non hanno reagito. È dura, lo so.”


“...ed è così che ho cominciato ad odiare l'Australia.”

Aiichirou fissa il suo senpai, diviso tra l'ammirazione che prova per lui anche in situazioni imbarazzanti -quando riesce ad inciampare nel cestino della spazzatura della camera anche se non lo spostano mai, ad esempio- e la perplessità sulle origini di quel trauma.

“Rin-senpai, questo non spiega i denti.” obietta, considerando che quella era la domanda che ha dato origine a tutto il racconto.

Rin si incupisce, assumendo un'aria da eroe tragico e un po' Byroniano che causa nel kohai un certo aumento della temperatura corporea.

Se potesse, si getterebbe dal letto con un grido da albatro ferito. Ma non lo fa, perché sono entrambi al piano di sopra del letto a castello e si romperebbe qualcosa.

Poi non potrebbe più allenarsi con Rin-senpai.

“Ai. Un giorno ti parlerò del dentista australiano di nome Farb.”

Il povero ragazzo non può che cadere di lato sul materasso, con un verso strozzato e pieno d'amore.

Non crede che si abituerà mai al modo in cui Rin pronuncia il suo nome.

L'altro, per reazione, scoppia a ridere, dandogli il colpo di grazia.


Note dell'autrice

Questa è una fanfiction stupida. Un giorno (molto vicino) scriverò di quella diva di Rin e del suo kohai puccino in modo serio, ma non è questo il giorno.

Spero comunque di avervi divertiti, la trama mi è venuta in mente dopo un mese di “Airport security”, un programma che mostra agenti della dogana australiana che sembrano godere immensamente nel traumatizzare persone che trasportano noci.

Rin da bambino l'ho fatto un po' meno sicuro di sé, ma solo perché è in presenza di un adulto minaccioso. Nitori è un fanboy e come tale lo descrivo... è parecchio divertente e mi piace davvero come si è evoluto il loro rapporto nell'anime, quindi sì, questa “confessione” è ambientata dopo la fine della prima stagione!

Il dottor Farb è il dentista de “La piccola bottega degli orrori”. Visto che però il protagonista del film lo sostituisce in una scena, uno dei clienti (che è Jack Nicholson, mica uno a caso) esce dalla sala con i denti alla Rin.

Il senpai è lo studente più vecchio, il kohai quello più giovane. Non amo usare queste cose in italiano, ma per questa “parodia” ho voluto esagerare questi due ruoli.

   
 
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