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Autore: Niky McGregor    27/09/2013    2 recensioni
Harry Liam e Niall sono migliori amici da sempre, ma questo non implica che non ci siano segreti tra di loro. Uno in particolare potrebbe significare la rottura di questa profonda amicizia, specie se l'unico a non esserne a conoscenza è il più sensibile tra i tre: Harry.
Zayn è un osservatore silenzioso, che ama disegnare ciò che lo circonda. La vita lo ha spinto a chiudersi in se stesso e a rifiutare il contatto con le persone. Una notte cambierà la vita di questi quattro ragazzi, che andrà ad intrecciarsi a quella di Louis, costretto a vivere con qualcuno che odia più di chiunque altro, e ha paura perfino della sua stessa ombra.
Riusciranno tutti loro, con i loro problemi, a ritrovare la pace?
Quanto cambierà la vita di Louis quando incontrerà Harry?
(prima fanfiction in questo fandom. ci tengo particolarmente e spero di non scrivere un mucchio di cavolate XD)
LARRY
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 2

 

Nello stesso momento in cui Niall perse conoscenza, una macchina si fermò sul ciglio della strada, con un rumore di freni non indifferente. Zayn si voltò di scatto e osservò la figura di un ragazzo dai capelli corti e gli occhi castani, correre verso di loro.

 

-Niall!- urlò, buttandosi ai piedi della panchina e afferrando la mano del biondo.

Non aveva degnato il moro di uno sguardo, troppo preoccupato per il suo migliore amico.

 

-Hey Niall svegliati!- lo schiaffeggio piano tentando di rianimarlo ma l'altro non mosse un muscolo.

 

Notò la sua ferita al braccio e digrignò i denti mentre si strappava un lembo della camicia e la posizionava su di essa stringendo forte e tentando di frenare l'afflusso di sangue.

 

Zayn non si mosse di lì, ipnotizzato da quella scena. Lo sguardo che Liam rivolgeva a Niall era qualcosa che esprimeva molto più di una semplice amicizia. Era lo sguardo che suo padre rivolgeva a sua madre, quando erano ancora felici e pieni del loro amore.

 

Il ragazzo si voltò e si alzò, fronteggiandolo.

 

Perchè mi guarda con accusa?

 

-Cosa ci facevi con lui? Chi sei?- gli chiese.

-Sono Zayn e lo stavo riaccompagnando a casa, come mi ha chiesto Joe.- rispose lui senza battere ciglio.

-Joe?-

Sembrava confuso.

-Beh sì, non era in belle condizioni quando ha lasciato il....- quando vide Liam aggrottare la fronte, capì.

 

Niall non gli aveva detto delle sue serate al bar in compagna di Joe e chissà quanti bicchieri di birra.

-Scusa.- sussurrò a disagio.

Ma Liam non lo stava più ascoltando. Era tornato a guardare Niall, la delusione e la rabbia traspariva dal suo volto.

-Siete amici?- gli domandò con una leggera aggressività nel tono di voce.

 

Era geloso?

Non fece in tempo a rispondere che arrivò l'ambulanza, ricordando loro le condizioni pessimi del biondo.

Da quel momento in poi, per Zayn ci fu la confusione più totale. Urla dei paramedici, luci da tutte la parti, e domande. Tantissime domande a cui lui rispondeva senza rendersene conto.

 

-Chi sei?-

-Quanti anni hai?-

-Cosa è successo?-

-Sapresti descrivere queste due persone?-

-Lui era con voi in quel momento?-

-Sei ferito?-

 

L'ultima domanda era stato Liam a fargliela. Si voltò lentamente verso di lui e si perse nel suo sguardo preoccupato. Erano un pozzo di emozioni travolgenti che lo lasciarono senza fiato per un nanosecondo.

 

-I io sto bene..- balbettò confuso.

Si accorse in quel momento che l'ambulanza era già partita con a bordo Niall.

Il ragazzo di fronte a lui gli lanciò un ultima occhiata prima di fargli cenno di salire in macchina. Senza dire nulla lo seguì e si sedette accanto a lui.

 

Partirono nel più completo silenzio, entrambi assorti nei propri pensieri.

Zayn avrebbe voluto accendere la radio ma un sospiro del moro lo fece desistere spingendolo a guardarlo.

Era davvero un bel ragazzo... aveva un che di dolce nel suo volto, ora concentrato sulla guida e su pensieri che non gli era dato sapere.

 

Avrebbe potuto guardarlo per ore.

 

Scosse la testa e sospirò a sua volta.

 

-Non hai risposto alla mia domanda.- la voce di Liam spezzò quel silenzio che pareva quasi magico.

Il moro tornò a guardarlo, mentre lui svoltava a destra, i denti conficcati nel labbro inferiore.

 

-Quale domanda?- chiese con finta innocenza.

-Tu e Niall. Siete amici?-

Di nuovo quel tono aggressivo, come se la sola idea che loro fossero amici lo distruggesse.

Cosa doveva fare? Mentirgli per testare la sua gelosia o dirgli la verità per rassicurarlo?

Prese tempo nel rispondere, un po' perchè non sapeva cosa dire, un po' per piacere personale.

-Ci siamo sempre incrociati, al bar intendo, ma questa era la prima volta che ci siamo rivolti la parola.- disse infine.

Non voleva mentirgli. Qualcosa glielo impediva.

Liam gli lanciò un occhiata veloce, prima di tornare a guardare la strada e lasciarsi sfuggire un sorriso compiaciuto.

 

-E come mai lo hai difeso? Insomma potevi scappare e lavartene le mani, oppure chiamare la polizia.. Non fraintendermi sono contento che tu lo abbia aiutato, ma hai messo in pericolo te stesso per un perfetto sconosciuto-

 

Zayn sorrise senza volerlo. Per lui Niall non era un perfetto sconosciuto. In quei pochi mesi aveva imparato a conoscerlo, osservandolo da lontano. Perchè era questo che faceva Zayn: osservava le persone, le cose e poi le disegnava una volta che aveva capito come funzionavano.

Raramente aveva parlato con coloro che osservava e le poche volte che era successo, questo lo deludevano. O meglio deludevano l'idea che si era fatto di loro. Solo con il biondo non era successo, non ancora almeno.

 

-Che ti devo dire? Amo mettermi nei guai- disse, con ancora l'ombra di quel sorriso sul volto..

 

Sorriso che apparve per un attimo anche sul volto di Liam. Aveva capito che non era quello il reale motivo, ma non voleva indagare visto che si conoscevano da poco meno che dieci minuti. Non ne aveva il diritto.

 

Finalmente giunsero all'ospedale e Liam parcheggiò in fretta e in furia prima di affrettarsi verso l'entrata dell'ospedale, seguito da un Zayn altrettanto in ansia.

 

Raggiunsero il banco informazioni dove un'infermiera; tarchiata, dai capelli neri e gli occhi verdi, rivolse loro un sorriso caloroso.

 

*-Buonasera ragazzi cosa posso fare per voi?- disse con tono affabile.

-Il nostro amico è stato portato qui d'urgenza!- ribatté Liam agitato.

-Nome?- chiese lei, ormai seria.

-Niall Horan!-

 

Horan pensò Zayn. Era la prima volta che sentiva quel cognome e ora che lo conosceva, lo lasciava scorrere nella sua mente, analizzandolo come un esperimento da laboratorio.

Horan. Aveva percepito un accento irlandese nella sua voce, ma dato che era ubriaco non ne aveva la certezza.

 

Quando l'infermiera finì di controllare sul suo taccuino e riprese a parlare, scacciò quei pensieri alquanto inutili e riportò l'attenzione sulla conversazione.

 

-Ah sì, il signor Horan è in sala trauma 1. I medici lo stanno visitando e quando verrà trasferito in reparto potrà ricevere visite-.

Un sospiro di frustrazione fuoriuscì dalle labbra perfette di Liam, che si passò una mano tra i capelli, davvero corti e si voltò a guardare il moro con disperazione.

Mosso dall'istinto, Zayn lo abbracciò con forza, cercando di trasmettergli una sicurezza che non possedeva.

 

Niall aveva perso tanto sangue, per non parlare delle percosse ricevute.

Liam si irrigidì un poco a quel contatto, poi si rilassò, senza però ricambiare l'abbraccio.

 

Rimasero in quella posizione per un po', le braccia di Zayn che avvolgevano il collo dell'altro e quelle di Liam lasciate cadere lungo i fianchi.

 

Dopo quelle che parvero ore per il moro, si staccarono e ringraziando l'infermiera, poggiò un braccio sulle spalle di Liam e si avviò verso la sala d'attesa.

 

Nonostante l'ora tarda, vi sostavano parecchie persone.

C'erano due genitori con il loro figlio che, ignaro della situazione, leggeva uno di quei libri lasciati lì apposta per ammazzare il tempo.

Una coppia di anziani che si tenevano la mano in silenzio e infine un ragazzo seduto scomposto, la testa tra le mani e il corpo scosso da singhiozzi.

 

Si respirava speranza e dolore assieme, un condensato di emozioni, tipico di quel luogo. Si sedettero l'uno a fianco dell'altro e ancora una volta il silenzio calò tra di loro come una tenda.

Era un silenzio carico di parole non dette e paure non espresse.

Sedevano distanti come se l'abbraccio di poco prima non fosse mai esistito, come se la breve connessione che avevano sperimentato non avesse mai avuto luogo.

 

Ma entrambi sapevano che c'era.

 

-Posso farti una domanda?- chiese Zayn, stupendo entrambi.

Fino a quel momento era sempre stato Liam il primo a proferire parola.

 

-Chiedi pure..-

-Perchè eri sorpreso quando ti ho detto che eravamo da Joe?-

 

Le labbra formarono una “o” di sorpresa. Forse non si aspettava quella domanda, o forse sperava che non si fosse accorto di quel momento di smarrimento.

 

-Ehm.. perchè non sapevo che Niall passasse l' le sue serate. So che Joe è un caro amico di sua madre, conosco il suo bar ma lui non mi ha mai detto che andava l' per bere- calcò con forza l'ultima parola, quasi con disgusto.

 

Zayn aggrottò la fronte e l'altro sospirò.

 

-Sapevo solo che da due mesi, quei bastardi lo perseguitano in ogni modo possibile. Non so molto di loro anche se ho fatto tutte le ricerche possibili, se non hai una descrizione dettagliata non puoi fare molto.-

 

-Non hai mai pensato di fare una denuncia? O di dirlo a qualcuno che potesse aiutarlo?- domandò il moro, leggermente arrabbiato.

 

Anche lui aveva intuito che qualcuno faceva del male a quel piccolo ragazzo innocente, ma essendo un estraneo non aveva davvero potuto fare niente. E ora scopriva che il migliore amico di Niall lo aveva sempre saputo ma non aveva fatto nulla di concreto.

 

Il ragazzo si alzò di scatto fronteggiandolo.

 

-Chi sei tu per criticare le mie scelte?? Niall mi ha implorato di non dirlo a nessuno, nemmeno a Harry che sarebbe il nostro migliore amico di sempre! Ho dovuto fare le mie ricerche da solo, una volta l'ho pure seguito, senza concludere un emerito cazzo e ora tu vieni a dirmi qualcosa che già sapevo ma che non potevo fare?? Sai come ho scoperto di ciò che gli facevano? Eh? Lo sai?- gli ringhiò contro, rosso in faccia e il dito indice puntato contro il suo petto.

 

Il moro si alzò di scatto, tentando di allontanarsi.

 

-N no..- balbettò.

 

Sentiva lo sguardo di tutti puntato addosso e si stava pentendo di aver fatto quella dannata domanda.

 

-L'ho scoperto grazie a chiamate come la tua! Per settimane non voleva dirmi come si è procurato quei fottuti lividi e una sera, mi squilla il telefono e mi dicono che Niall si trova in vicolo senza forze perchè picchiato a sangue! Tu non hai visto lo stato in qui l'ho trovato quella sera! Non hai visto le sue lacrime mentre mi implorava di non dirlo a nessuno, nemmeno a Harry! Tu non sai un cazzo quindi devi solo startene zitto e di non fare la parte del samaritano!- questa volta aveva proprio urlato.

 

-Non sei davvero suo amico se hai ascoltato le sue suppliche- replicò Zayn senza riuscire a trattenersi.

 

Questo gli causò un pugno nello stomaco, nello stesso punto in cui lo aveva colpito il tizio tatuato.

Qualcuno nella stanza urlò, mentre lui si piegava su stesso, annaspando.

Il tempo parve fermarsi, quando alzò a sua volta il pugno e lo indirizzò sullo zigomo destro di Liam.

Lui voltò la testa di lato, mentre Zayn tornava a sedersi, scosso per quanto era successo.

Non voleva farlo, non davvero. Era solo per autodifesa. E anche perchè la persona che aveva di fronte era la stessa che non aveva aiutato Niall, nonostante avesse voluto.

 

-Pezzo di merda.- sussurrò Liam con rabbia, uno sguardo di disgusto negli occhi.

Zayn sussultò nel vedere quegli occhi carichi di odio nei suoi confronti. Quegli stessi occhi che lo avevano incantato come mai prima d'ora.

Non fece in tempo a dire nulla che quello si voltò e corse fuori dalla sala.

Vedendo tutti gli sguardi dei presenti puntati addosso, il moro fece lo stesso, ma non per seguirlo. Aveva solo bisogno di camminare per rilassarsi.


Angolo autrice
Ecco il secondo capitolo :)
Spero che sia di vostro gradimento!
Grazie a Rossa00 che ha recensito entrambi i primi capitoli <3
Un bacio
Niky

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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