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Autore: Princess Kurenai    29/09/2013    0 recensioni
Charles ed Hector avevano abbandonato quasi subito i loro compagni per raggiungere l'albergo e permettere al secondo di lavarsi e cambiarsi.
Era stata una giornata pesante, e anche se non era la prima - e sicuramente neanche l'ultima -, entrambi si sentivano stremati.
I loro nervi erano stati messi a dura prova, e Williams non poté non emettere un sospiro di sollievo quando il suo sedere affondò nel morbido materasso del letto.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Charles Grey, Hector Williams
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: At least the cake was good
Fandom: The Unit
Personaggi: Charles Gray, Hector Williams
Genere: Introspettivo, Fluff
Rating: Verde
Avvertimenti: Oneshot, Slash
Conteggio Parole: 565
Note: 1. Ho iniziato a vedere “The Unit” solo per il personaggio interpretato da Max Martini e mi sono ritrovata a shippare questi due çAç<3
2. Ambientata dopo la quindicesima puntata della seconda stagione: “Attacco all’Onu”.
3. Come sempre la dedico al mio amore<3
4. Se ve lo chiedete... no: non è betata XD

Charles ed Hector avevano abbandonato quasi subito i loro compagni per raggiungere l'albergo e permettere al secondo di lavarsi e cambiarsi.
Era stata una giornata pesante, e anche se non era la prima - e sicuramente neanche l'ultima -, entrambi si sentivano stremati.
I loro nervi erano stati messi a dura prova, e Williams non poté non emettere un sospiro di sollievo quando il suo sedere affondò nel morbido materasso del letto.
Nonostante fosse passato già del tempo, tutti i suoi muscoli tremavano ancora per lo sforzo sostenuto, e concedendosi quel breve momento di pausa lasciò che la sua mente pregustasse l'idea di una lunga notte di riposo.
Tuttavia, non poté non rivolgere un'occhiata preoccupata a Gray che, silenzioso, aveva iniziato a cercare qualcosa nella sacca.
« Charles?», lo chiamò.
« Dammi un momento, Hector. Cerco qualcosa di pulito da farti mettere», ribatté l'altro, continuando a frugare nella sacca senza però tirare fuori niente.
Hector non aveva quasi bisogno di seguirne i movimenti per sapere come si sentisse. Lo conosceva fin troppo bene.
Charles era agitato, e gli tremavano addirittura le mani. Per quanto fossero entrambi addestrati, una volta chiusa quella porta Gray non era stato in grado di continuare a mantenere la calma.
Doveva semplicemente sfogare la tensione accumulata durante quella giornata.
« Ehi», lo riprese Hector, « guarda che sto bene».
Gray strinse i pugni, prendendo dei profondi respiri nel tentativo di recuperare il controllo.
« Poteva andare male e...»
« Ed invece è andata bene», tagliò corto l'altro, « non lasciare spazio ad altre ipotesi. Sono qui e tu hai fatto un buon lavoro»
Charles non rispose, continuando a tenere in capo basso.
« Dai... vieni qui», lo incoraggiò, senza però ottenere la reazione desiderata.
Il suo compagno continuava a fissare la sacca, prendendo dei profondi respiri che si stavano rivelando del tutto inutili.
« Sergente Gray, ti ordino di venire qui», esclamò poco dopo Hector, e Charles - stupito dal tono utilizzato - non poté far altro che ubbidire avvicinandosi lentamente verso il compagno.
Lo osservò con attenzione. Williams era ancora sporco di torta oltre che visibilmente stanco, ma stava bene.
Era vivo e non lo aveva perso, si disse Charles cercando di trovare in quella sicurezza il suo controllo, lasciando poi che il suo compagno lo abbracciasse e tirasse seduto sulle sue ginocchia.
« Smettila di fare la femminuccia», scherzò Williams stringendo le mani sui fianchi di Gray per non farlo scappare, riuscendo però solo a farlo sbuffare.
« Non sei simpatico», sbottò infatti, prendendogli il viso tra le mani e carezzandogli le guance con i pollici, « ho temuto di perderti», ammise poi con più delicatezza.
« Anch'io», sussurrò Hector, « la prossima volta ricordami di non mettermi in situazioni simili»
Charles sorrise, mostrandosi finalmente più calmo.
« Mi ascolteresti?», domandò.
« L'ho mai fatto?», ribatté ridacchiando Williams, rubando una risata anche anche al suo compagno che, facendo scivolare le mani dietro la nuca, lo attirò verso di sé per posare le labbra sulle sue.
Erano salate per il sudore, ma anche dolci per la torta che gli era praticamente esplosa addosso - detonazione di poco conto in confronto a quella che ci sarebbe stata in caso di fallimento.
Charles si sentì quasi inondare dalla positività - Hector era lì perché lui era riuscito a salvarlo, andava tutto bene -, e sorridendo si allontanò per puntare gli occhi su quelli del compagno.
« Almeno... la torta era buona», concluse leccandosi le labbra.
« Posso confermare», ribatté Hector divertito prima di reclamare un altro bacio da parte di Gray.

 

   
 
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