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Autore: NakamuraNya    30/09/2013    0 recensioni
[Senyuu]
Attenzione Spoiler. Ho voluto scrivere una storia sul primo incontro tra Ross e Alba dal punto di vista di Ross. Spero che la fanfiction piaccia!!! ^^
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Primo incontro

Storia scritta per i miei sei anni su EFP.


Sion fissa quel gruppo mal assortito di persone di vario sesso e aspetto, alcuni non sembrano neanche esseri umani, che a quanto pare sono suoi discendenti.
Sorrise sarcastico, lui non aveva mai avuto alcun bambino.
Quando si era risvegliato in quella radura desertica aveva ben deciso di andare direttamente al castello, così per comprendere che cosa stesse accadendo.
Di certo non si era immaginato quella pagliacciata, ma era stato grazie a tutta quella confusione che era riuscito a prendere quel equipaggiamento dalla sala delle armi.
Appoggiato al muro fissava la folla con indifferenza e un pizzico di nervosismo. Erano passati mille anni e a quanto pareva il re demoniaco era tornato per invadere il regno.
«Ogni eroe avrà un proprio assistente che lo aiuterà nel suo arduo compito.»
Dette queste parole il gruppo di persone incominciò ad andare da una parte all'altra, come formiche impazzite.
Il suo sguardo vagò tra quella gente giusto per analizzare quelle persone, alcuni sembravano abbastanza preparati altri neanche in grado di tenere un'arma.
«Ahi, qualcuno mi ha pestato un piede. Aspettate dove sarebbero questi soldati che ci faranno da aiutanti?»
Sion si girò verso quella voce particolarmente fastidiosa, che gli aveva fatto venir voglia di picchiare il suo possessore da quanto era irritante.
Il suo sguardo si posò sulla figura di un ragazzino un po' smilzo e goffo; che continuava a venire sospinto dalla folla senza alcun riguardo.
Il fiato gli si blocco in gola nel vedere quell'espressione un po' confusa e stupida.
Proprio come quella di Crea prima che tutto avvenisse.
Il ragazzino aveva capelli i capelli castani un po' più chiari di quelli di Crea.
Cerco gli occhi e rimase deluso nel vederli castani e non blu.
Gli occhi di Crea però non erano più blu ma rossi e iniettati di una luce orribile; si ricordò amaramente.
Poi erano passati mille anni, come poteva pensare che quella persona fosse il suo amico d'infanzia?
Notò che quel ragazzino che assomigliava a Crea ma che non lo era, gli si era avvicinato con un sorriso enorme.
Quel sorriso gli ricordò dolorosamente di nuovo Crea e desiderò toglierglielo con tutte le sue forze.
«Scusa, io sono Alba il quarantacinquesimo eroe. Sei forse tu il mio aiutante?»
Mostrò la sua medaglietta con sopra inciso un disegno particolare.
«Quel disegno...» Sussurrò ricordando il giorno in cui Crea aveva disegnato quello che lui aveva considerato un scarabocchio su una pietra tonda e piatta.
«Questo è il simbolo dell'eroe.»
Strinse la mano destra in un pugno, quel simbolo rappresentava l'amicizia non di certo un eroe. La voglia di picchiare quel ragazzo stava crescendo dentro di lui sempre di più.
«Comunque, dovresti saperle certe cose. Che razza di aiutante mi sono trovato, non mi hai neanche detto il tuo nome.»
Ancora quella voce lamentosa, poi quando aveva detto che era il suo aiutante?
Però, se voleva scoprire qualcosa sul risveglio del re demone avrebbe dovuto affiancarsi a uno di quei futuri eroi.
Osservò l'aria un po' persa dell'eroe che si trovava davanti, di certo era tanto ottuso da non rendersi conto che lui non fosse un soldato, per quanto fosse irritante sembrava l'unica sua opzione.
Stava per usare il suo vero nome, ma all'ultimo decise di darsi il nome che nell'infanzia si era dato immaginandosi un'eroe, sarebbe stato adatto anche per un assistente.
«Ross.»
«Ross?»
«È il mio nome, eroe.» Cantilenò la parola "eroe" piegando le labbra in un ghigno.
«Cavolo sei anche inquietan...»
Le parole dell'eroe finirono in un rantolo mentre si piegava in due dal dolore.
«Perché diavolo mi hai colpito?» Incominciò a piagnucolare.
«Non ti è stato insegnato a non dire alle persone che sono inquietanti?»
«Non è un buon motivo per colpirmi.»
«Avevi anche il fianco scoperto, mi sembrava un'ottima occasione.»
«Che cavolo di soldato sei? La prossima volta mi pugnalerai?»
Pugnalare?
Di certo se l'avesse irritato ancora l'avrebbe potuto farlo, però prima doveva comprarsi un coltello.
«Su, eroe in piedi non è certo l'ora di riposarsi. Dobbiamo incominciare questa avventura.» Lo canzonò volgendogli un sorriso di sfida.
Qualcosa gli diceva che sarebbe stato un viaggio molto divertente.
   
 
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