30/09/2013
3 recensioniMi sorridi.
Mi sorridi ancora una volta.
Quel sorrise gentile, accompagnato dagli occhi rossi che lasciano trasparire solo dolcezza e una sincera preoccupazione.
Il sorriso gentile che sembra tu rivolga a me e soltanto a me.
Quello stesso sorriso luminoso che è riuscito ad illuminare il mondo buio e freddo nel quale mi ero rinchiuso.
Ma perché lo stai facendo?
Perché sorridi, anche se sai che la tua fine è vicina?
Sei tu che stai per lasciare questo mondo, eppure io mi sento morire dentro.
Perché, Kaworu?
Smettila di sorridere di fronte al dolore, di fronte all’abbandono e di fronte alla morte.
Mi fai sentire come se fossi io quello debole che si dispera per tutto.
«Non sei l’unico ad essere ferito, pensi così solo perché pensarlo ti è comodo.»
E’ così. Lo so. L’ho sempre saputo.Però, nessuno riesce a capirmi.
No, non è vero. Lui riusciva a capirmi.
Mi faceva sentire accettato, apprezzato, meno solo.
«Sei incredibile.. Capisci ogni mio stato d’animo…»
Ehi, aspetta.Kaworu, non andare.
Non te ne andare anche tu, non abbandonarmi.
Perché continui a sorridere?
Non hai paura?
Non hai paura di morire?
Io ho paura, Kaworu, aiutami a non averne.
Ho paura di perderti. Perché dobbiamo già dirci addio?
Proprio ora che pensavo di aver trovato una persona in grado di capirmi, con cui potermi aprire…
«Mi dispiace…»
Di cosa ti stai scusando?Ti stai scusando perché stai per lasciarmi da solo?
Ti stai scusando perché non potrai più abbracciarmi o prendermi la mano?
Perché non potremo più suonare insieme?
Ma sono io a doverti chiedere scusa, Kaworu.
E’ colpa mia, è tutta colpa mia.
Sin dall’inizio, non sarei mai dovuto salire sull’Eva.
Avrei dovuto portare io quell’affare al collo, non tu.
Dovrei essere io a morire, adesso.
Perché hai scelto di sacrificarti per me, allora?
Kaworu, parlami ancora.
Fammi sentire ancora la tua voce, le tue parole gentili.
«Questa non è la felicità che desideravi…»
Certo che no, idiota.Come può essere la felicità da me desiderata?
Tu stai morendo. Come potrei essere felice?
Non dovevi neanche provare a rendere felice uno come me.
Sono solo un egoista, e adesso tu stai pagando per le mie colpe, come un messaggero sacrificale.
Sii meno altruista, Kaworu.
«Kaworu!!»
«Il mio pensiero è sempre rivolto a te, Shinji Ikari.»
Per sempre.
Un grido straziato, disperato, poi il buio.
Nient’altro.
Kaworu, dove sei? Non ti vedo più.
Vedo solo rosso.
Vedo solo sangue, nel posto dove prima eri seduto, accanto a me.
Anche se non sono sporco, mi sento macchiato del tuo sangue.
Kaworu, è colpa mia, è sempre stata colpa mia.
Nient’altro.
Kaworu, dove sei? Non ti vedo più.
Vedo solo rosso.
Vedo solo sangue, nel posto dove prima eri seduto, accanto a me.
Anche se non sono sporco, mi sento macchiato del tuo sangue.
Kaworu, è colpa mia, è sempre stata colpa mia.
«Non posso credere che non ti rivedrò mai più, c’è ancora qualcosa che devo dirti.»
«Il mio pensiero è sempre rivolto a te, Shinji Ikari.»
Per sempre.