Serie TV > Altro - Fiction italiane
Segui la storia  |      
Autore: frances bruise    30/09/2013    2 recensioni
[Raccontami]
Elisabetta, per gli amici "Titti", Ferrucci è una ragazza sveglia ed intelligente, con una passione ed un unico tallone di Achille: mentre è alla ricerca della continua affermazione femminile nell'Italia degli anni '60, odia gli uomini - in particolare i tipi "bellimbusti" e "vanitosi" - e la loro volontà di schiavizzare le donne.
Personaggio non convenzionale, assolutamente affascinante.
Mi ripropongo di riscrivere la sua storia, completamente dal suo punto di vista, che mi ha sempre affascinato molto. Spero solo di poter dare il massimo.
Genere: Introspettivo, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Caro Nessuno,
Hai presente il conformismo? 
Ecco, perchè io proprio non lo sopporto, capisci? Non riesco a guardare delle persone che ragionano allo stesso modo, che si vestono allo stesso modo, che hanno dei princìpi idioti come "andare a ballare il sabato sera" oppure "andare ad Ostia cogli amici". Magari sono io quella sbagliata, voglio dire; magari sono io che dovrei smetterla di starmene dietro il mio muro personale e aprirmi al mondo intero. Che dici?

Oh, scusami, non mi sono presentata a dovere. 
Il mio nome è Elisabetta, ma tutti quanti mi chiamano Titti. Così, per affetto. 
Vivo a Roma con la mia famiglia, che è composta da mio padre Luciano, mia madre Elena, mio fratello maggiore Andrea, mio fratello minore Carlo e mia nonna, Innocenza. 
Sono costretta a parlarti di loro, a questo punto. Giusto?
Bene, cominciamo da mio padre.
Mio padre è quel genere di uomo che pretende di lavorare tutto il giorno e di non lasciar uscire sua moglie dalle mura domestiche (perché, si sa, in questo periodo non è dignitoso che una donna sia costretta a lavorare per necessità. Ovviamente... E' un altro principio cui sono contraria, tanto per essere chiari), lui è molto attaccato alla famiglia e alle tradizioni, pretende che tutti noi figli suoi rispettiamo le regole imposte da lui - il Pater Familias romano, certo - e che ci comportiamo come ragazzi della nostra età. 
Mio fratello Andrea, sinceramente, non ha nulla a che vedere coi ragazzi della sua età, ed io anche meno di lui. 
Andrea è il classico ragazzo che vive in un mondo tutto suo, fatto di sogni irrealizzabili (voglio dire, a che serve non laurearsi, in questo periodo? A che serve sognare di guidare una motocicletta, quando non si sa neanche se arriveremo a domani?) e non si accorge di come la vita gli stia sfuggendo dalle dita: va appresso a ragazze improponibili, dalle labbra leccate di rossetto rosso, e neanche una volta riesce a farsi apprezzare da almeno una di queste. Se solo fosse un po' meno idiota e si guardasse attorno...Beh, vedrebbe che c'è già chi è pazzo di lui. Parlo di Francesca, per essere ancora più chiari. 
Passiamo a mio fratello minore, Carlo. 
Trovo assurda la sua ossessione per la televisione. Per carità, la guardo a mia volta, ma non capisco cosa ci sia di tanto interessate nel guardarla ventiquattro ore su ventiquattro. Ed è già tanto che se ne vada a letto alla fine di Carosello, altrimenti mio padre avrebbe molto da ridire. Ecco, non c'è altro da sapere su mio fratello minore, dato che è un bambino. 
Mia madre Elena è una santa, davvero: rimane in cucina tutto il giorno, sgobba come una sguattera e manda avanti questa nostra disastrata famiglia; così mia nonna Innocenza. 

Lo so che potrà sembrarti che io abbia solo cose negative da riferire su tutto e tutti, ma devi sapere che questa è la mia visione della vita: non ci sarà futuro per noi, fin quando non apriremo gli occhi e non accorgeremo di quanto sia brutto questo mondo, e di quanto noi potremmo fare per renderlo un posto migliore. 
Per questo motivo insisto sempre, quando si tratta di avanguardia: è ora che le donne smettano di sgobbare in cucina e si trovino uno spazio nella società, che gli uomini smettano di credere di poter essere i governatori dell'intero pianeta, che la società cambi fin dalla radice. 
E che mio fratello si trovi degli amici migliori, sinceramente. A cominciare da quel Guido, quello scapestrato; non capisco cosa ci trovi di interessante in una personalità tanto vanesia, sinceramente. Oh, io non l'ho mai conosciuto, però Andrea mi parla molto spesso di lui e - se quel che dice è vero - allora credò che non vorrò mai incontrarlo di persona. 
Preferisco credere che sia frutto della mente malata di mio fratello, sinceramente. Il ché è abbastanza assurdo, non credi anche tu? 

Scusami se non procedo con ordine. E se non ti dico neanche il motivo per cui ho deciso di scriverti. 
Non ho bisogno di una sorta di diario segreto, sono grande per uno di quelli, ma ho la necessità di sapere che qualcuno mi capisce. Perché, se mi guardo attorno, non vedo altro che persone che parlano una lingua del tutto differente dalla mia. Spero tu possa capirmi.
Ma io credo di sì, credo che mi capirai. 

Ti scriverò presto, quando avrò altro da dirti. 
Che tu ci creda o meno, la mia vita non è particolarmente entusiasmante. Sai? 

Con affetto, 
Titti.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Altro - Fiction italiane / Vai alla pagina dell'autore: frances bruise