Questa storia è raccontata per fotografare il raccapriccio del razzismo, portato all’esasperazione nei campi di concentramento: chi, per sua “fortuna”, ne è uscito, non può dimenticare l’orrore vissuto nei lager. Questo racconto è tratto da una storia vera. Perché l’umanità, nel suo essere meschina, non dimentichi mai.