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Autore: Tadako    01/10/2013    7 recensioni
Da un litiglio può sempre nascere qualcosa di romantico, ma questo amore viene sempre contraccambiato?
One shot completamente incentrata sulla coppia Runami. Una piccola variante della solita storia di un bacio, ma senza abbandonare uno sdolcinato lieto fine.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami | Coppie: Rufy/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'One piece moments'
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Era successo tutto all’improvviso, come una rapida scarica elettrica che ti invade il corpo.
Una assonnata e indolenzita ragazza dagli occhi nocciola si era svegliata con un timido sorriso sulle labbra. I ricordi della sera prima tornarono uno ad uno, colorandole le gote di un rosso intenso.
Era successo davvero, non se l’era immaginato? Portò la mano vicinò a sé, mordendosi il labbro una volta accarezzato ciò che confermava i suoi sospetti.
Piccoli tremiti le pervasero la schiena, quella sensazione mai provata di paura mista a piacere le invadeva ancora il corpo. non sapeva cosa avrebbe fatto, ne come avrebbe dovuto reagire… l’unica cosa che sapeva era che nulla sarebbe più stato come prima,  e sorprendentemente questa affermazione la rendeva felice.
 
Tutto era cominciato qualche minuto prima, quando una scocciata e irritata navigatrice era entrata a passi pesanti nel salone della grande casa reale in cui lei e i suoi compagni erano stati ospitati.
Scostò velocemente la sedia di una delle tante scrivanie e, una volta seduta, afferrò un grosso tomo rosso cominciando a sfogliarlo.
La ragazza aveva i capelli raccolti in una disordinata coda, da cui fuoriusciva qualche ciuffo ribelle. Il viso sporco come la sua adorata camicetta arancione. Una delle sue vesti preferite, lo dimostrava il fatto che era stato uno dei pochi capi che aveva accettato di pagare a prezzo pieno…
E ora era quasi del tutto macchiata da orrende chiazze marroni che minacciavano di rimanere per sempre.
A concludere il tutto si univano un paio di pantaloncini neri strappati, le ginocchia sbucciate e uno dei suoi usuali sandali marroni rotti.
Pagina dopo pagina Nami continuava a pensare ai terribili momenti che aveva vissuto, riempiendola di un istinto omicida e tingendole le guance di un colore sempre più simile a quello del libro.
Nuovi passi rimbombarono nel luogo, questa volta più lenti e tranquilli.
Una mano le toccò una spalla, e la navigatrice si morse il labbro per trattenere l’ira.
-N-Nami… mi dispiace, io non pensavo…-
-E quando mai?!- lo interruppe la donna.
-Uhm?-
-Dimmi una sola volta in cui hai pensato prima di compiere un’azione.- scandì girandosi verso una figura alta e definita. Sul  petto sgargiava una giacca rossa a maniche lunghe, aperta sul davanti.
Il cappello giallo copriva parte dei capelli corvini, mentre gli occhi del medesimo colore la guardavano con fare da cerbiatto indifeso.
-Mica è colpa mia se il ponte ha ceduto…- Rufy piegò la testa da un lato, mostrando una delle sue solite smorfie.
-Potevi accertarti della sua resistenza, prima di mettere a repentaglio la mia vita!-
-A me sembrava piuttosto sicuro, forse sei troppo pesante…-
Quell’ultima frase fece perdere a Nami anche l’ultimo briciolo di autocontrollo che le restava. Con un movimento veloce lanciò il tomo rosso sulla traiettoria del volto del capitano, il quale riuscì a schivarlo per un pelo. Poi si alzò di scatto in piedi, in modo da poterlo guardare in faccia.
-Mi hai fatto rotolare giù da una rupe… facendomi cadere in un fiume… che dava su una cascata!-
Scandì con gli occhi in fiamme.
-Ma poi sono riuscito a salvarti, ti ho tirato fuori prima che tu cadessi.- sorrise il capitano, ritrovandosi un doppio bernoccolo che cominciò a massaggiarsi dolorosamente.
-Oh andiamo… ti ho detto che mi dispiace-
-Sei un idiota.-
-Che devo fare per farmi perdonare?-
Il silenzio fu l’unica risposta della navigatrice, accompagnato da un paio di braccia incrociate e il resto del corpo voltato dalla parte della scrivania.
Rufy rimase per qualche momento a pensare sul cosa fare.
La decisione gli investì la mente, presentandosi come un colpo di fulmine. Senza pensarci due volte afferro la ragazza per le spalle voltandola, senza lasciarle il tempo di reagire le prese il viso dandole un avventato bacio sulle labbra rosee.
Nami spalancò gli occhi, il cuore le si fermo in gola e la testa fu invasa da pensieri ed emozioni.
Fu solo per qualche secondo, poi in tutta risposta con il tacco della scarpa ancora buona colpì il piede del povero capitano, facendolo sobbalzare. Un urlo di dolore gli sfuggì dalla bocca.
-Mi hai fatto male…- imprecò lui, massaggiandosi la parte dolorante.
-Cosa diavolo ti è saltato in mente?!- urlò lei, ormai viola di imbarazzo.
-Niente…  avevo voglia di darti un bacio…- Rufy sorrise innocente, come se quella fosse stata la cosa più normale del mondo. Un calcio lo investì in pieno viso, facendolo accasciare a terra con l’orma della scarpa in volto.
-Come diavolo ti è saltato in mente?!- gli urlò lei, i denti a forma di squalo e lo sguardo omicida.
-Scusa Nami… a te non è piaciuto?-
-Certo che no razza di zuccone!-
A quell’avventata affermazione, Rufy abbassò lo sguardo pensieroso, sbattendo gli indici uno contro l’altro.
-Che strano, pensavo ti sarebbe piaciuto…-
La ragazza cambiò leggermente espressione, assumendo un volto più rilassato.
-Hai le labbra davvero dolci… sembrava di baciare un cosciotto di carne! Mi dispiace tanto, credo di non essere fatto per queste cose- sorrise, portandosi la mano dietro la testa.
La ragazza dai capelli color mandarino cominciò a scrutarlo disarmata. Quello stupido del suo capitano non capiva mai la gravità delle sue azioni, la sua vita era semplice e obbiettiva… ma quel sorriso di scuse che provava a nascondere una punta di delusione non poteva che metterle una gran tenerezza.
Si rigirò di spalle, portando le mani sui fianchi e alzando la testa leggermente verso l’alto.
-Hai ragione… non ci sei proprio portato.-  affermò obbiettiva. Fece un silenzioso sospiro, cominciando a guardarlo con la coda dell’occhio.
-Certo, potrebbe anche essere stata semplice sfortuna- e subito si pentì di quella frase.
Il giovane corvino spalancò gli occhi, sorpreso da quanto le proprie orecchie avevano appena sentito.
-Che intendi dire?- chiese, speranzoso.
Nami si irrigidì di colpo, dandosi dell’emerita idiota per quella frase che era uscita dalla sua bocca senza passare per il cervello. Perché diamine aveva detto una cosa del genere?!
Un tocco sulla spalla la fece sobbalzare lievemente, provocandole un tremito lungo la schiena.
-potrei… riprovarci.- affermò Rufy con un sorriso incoraggiante.
Portò il petto contro la sua schiena, sentendo sulla pelle il morbido tessuto della maglietta. Con la mano destra le accarezzò il lato opposto della guancia, avvicinandola lentamente.
La navigatrice per la prima volta fisso quei profondi occhi neri. Come aveva fatto a non notarli prima? Due enormi vortici corvini che risucchiavano ogni più piccola briciola dei suoi pensieri. Si riprese solo una volta raggiunto il contatto del naso, così caldo e morbido. Non era mai stata così vicina al capitano, questa consapevolezza la investì come una doccia fredda. Il calore del suo corpo la avvolgeva come una coperta attraverso il tessuto dei suoi abiti. Aveva paura, ma in qualche modo si sentiva rassicurata.
Doveva staccarsi, al più presto. O le conseguenze sarebbero state terribili. Stava succedendo veramente, non se lo stava immaginando. Il cuore cominciò a battere impazzito, come ad avvisarla del colossale passo che stava per compiere, un passo da cui non si poteva tornare indietro.
Gli ultimi barlumi di autocontrollo urlavano nella sua mente come impazzite, ordinandole di reagire. Ma ormai il calore, il respiro e gli occhi del capitano avevano preso possesso di lei, attirandola come una calamita.
Uno scatto veloce e l’agonia si arrestò di colpo.
Nami con un agile movimento si era girata verso di lui, unendo le labbra in un lungo bacio.
Erano morbide, quadi dolci. In quel momento la navigatrice non riusciva a pensare ad altro che quel dolce gusto paragonabile solo ai suoi mandarini.
Rufy rispose a quel gesto, coprendola con le sue braccia e avvicinandola a sé.
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Salve a tutti! 
Oggi mi era venuta voglia di scrivere una piccola one shot runami... l'idea mi è venuta pensando a tutte le ff in cui un bacio tra i due è sempre contraccambiato... non franitendetemi, ADORO quei tipi di storie (le scrivo anch'io così xD) perchè ti fanno sognare e vivere un momento dolcissimo <3
però non ho ancora letto niente in cui i personaggi sono completamente IC... quindi ci ho pensato io! con questa schifo di storiella scritta di getto...
va beh... com'è venuta la tengo, la prossima volta proverò a far di meglio! 
Se volete lasciatemi una recensione per farmi sapere che ne pensate, magari se anche voi avete fatto una cosa simile mandatemela come messaggio privato, la leggero sicuramente (se è one shot, perchè sono molto impegnata e con una long non ce la farei...)
ok, vi lascio impace! un mega saluto a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere fino a qui!
a presto! :D
ps: sono riuscita a mettere l'immagine! mi sento realizzata ù.ù


TK:3
  
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