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Autore: Nata dalla Tempesta    03/10/2013    3 recensioni
-Sei come un papavero, Too.- mi dice -A starti vicino troppo a lungo ci si avvelena.-
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tarja Turunen , Tuomas Holopainen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il clic dell'accendino.
Lo sfrigolio del tabacco che brucia.
Il pallore del fumo che viene soffiato fuori dalle labbra.
L'odore di sigaretta che si disperde nell'aria.
-Non dovremmo fumare, Too.- mi dice -Non ci fa bene, lo sai.-
Sorrido, divertito.
-Tarja, non devi farlo per forza se non ti va.- le rispondo.
Non ho bisogno di aggiungere altro, sappiamo entrambi che non finiremo mai quella sigaretta. 
Facciamo così, noi due. Compriamo un pacchetto di sigarette a caso, ogni domenica sera ne accendiamo una e la lasciamo a bruciare, da sola.
E' un rituale che va avanti da circa un anno, non riesco a ricordare come sia iniziato.
-Ho della vodka, ne vuoi?- le chiedo.
Lei fa cenno di no con la testa.
Pazienza, ce ne sarà di più per me.
Sono le due di notte e bevo direttamente dalla bottiglia, tanto chi mi piò vedere? Qui a Kitee dormono tutti.
-Venire a casa tua mi fa sentire al sicuro.- dice Tarja.
-Puoi venire tutte le volte che vuoi, lo sai.- prendo un altro sorso dalla bottiglia.
Lei sospira, passandosi una mano tra i capelli.
-Va tutto bene?- le chiedo.
-Si, stavo solo...niente, un pensiero che mi ha attraversato la mente per un attimo.-
-Posso sapere a cosa stai pensando?-
Allora lei fa quel sorriso, quello talmente bello e spontaneo da farti star male, quello che vorrei tanto coprire con un bacio, uno soltanto. Mi basterebbe per tutta la vita.
-Sei come un papavero, Too.- dice -A starti vicino troppo a lungo ci si avvelena.-
Quelle parole mi lasciano spiazzato. E' un modo carino per dirmi che sono una cattiva compagnia?
-E io che pensavo di essere un poeta!- sorrido -Stanotte mi hai superato.-
Tarja alza lo sguardo e i miei occhi incontrano i suoi, azzurri e bellissimi.
Per un attimo la tensione tra noi diventa quasi palpabile, tanto che potrei toccarla.
Quel bacio atteso, desiderato.
Quel bacio che non arriva.
E mi rendo conto di essere uno stupido ad aver pensato, anche solo per un attimo, che qualcosa sarebbe potuto accadere.
No, non è in quel modo che deve andare.
Tarja è la mia migliore amica ed io il suo ribelle angelo custode con le labbra che sanno di vodka.
-Un papavero dici?- guardo la luna e sorrido -Perchè lo pensi?-
-Da quando siamo amici non riesco a fare a meno di te.- sospira.
-Hai paura che io ti avveleni?- le chiedo.
Lei annuisce.
-Allora sappi una cosa, Tarja Soile Susanna Turunen.- prendo un altro sorso di vodka -Io voglio proprio avvelenarti, corrompere il tuo animo. Voglio entrare nella tua mente, fare di te la voce dei miei torbidi pensieri. E stai certa che ci riuscirò, un giorno.-
Le strappo una risata che mi fa stare bene.
-Ti voglio bene, mio papavero.-
-Anch'io te ne voglio, dolce e candido giglio.-
   
 
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