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Autore: Nico_Tina    03/10/2013    0 recensioni
E se uno dei 42 foglietti su cui era scritto Gale Hawthorne fosse stato estratto? Se la fortuna avesse girato a favore di qualcun altro cosa sarebbe successo? Che gli Hunger Games abbiano inizio...ma questa volta la protagonista non è Katniss Everdeen.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gale Hawthorne, Madge Undersee
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1
-Potremmo farlo sai?-
–Cosa?- 
–Lasciare il Distretto, scappare. Vivere nei boschi. Tu e io potremmo farcela.
Il discorso che ho avuto con Katniss stamattina mi rimbomba nella testa. Se non avessimo i bambini, i nostri fratelli, saremmo potuti andare via. Scappare da questo luogo da schifo che è il Distretto 12 e far capire agli altri che vivono qui che non possiamo restare a guardare come ci maneggia Capitol City. Gli Hunger Games sono solo una scusa per tenere i distretti separati. Ogni anno ventiquattro persone innocenti vengono obbligate ad ammazzarsi a vicenda, sotto gli occhi di tutti quei polli con i vestiti sgargianti per il loro divertimento. E ogni anno tutti i ragazzi e le ragazze dei distretti devono presentarsi alla Mietitura, e sperare che il nome che verrà sorteggiato non sarà il loro. Quest’anno è l’ultimo per me, ma ho ben quarantadue nomine. Il mio nome è scritto su quarantadue biglietti diversi in quella boccia di vetro che sta sul palco. La buona sorte non è proprio a mio favore. 
Siamo tutti in piedi nella piazza di fronte al Palazzo di Giustizia, in attesa che la “cerimonia” cominci. Il gruppo dei ragazzi è separato da quello delle ragazze. Sul palco sono seduti il Sindaco Undersee e Effie Trinket. Il sindaco è il padre di Madge, e proprio stamattina prima di venire qui abbiamo avuto un battibecco. Non riesco a concepire il fatto che più si è poveri e più si ha la possibilità di scendere nell’Arena. Funziona così: se sei povero puoi chiedere delle tessere per il grano e l’olio per ogni membro della tua famiglia, ma in cambio il tuo nome sarà presente più volte nella boccia per la Mietitura. Così i più ricchi, come Madge vengono sorteggiati raramente, grazie alle poche nomine. Un altro modo per tenerci separati, tra gente che non può permettersi un pezzo di pane e chi può fare tre pasti al giorno. 
Il microfono fa uno strano rumore, che mi riporta alla realtà. Volgo uno sguardo nella zona delle ragazze e vedo Katniss, con il suo vestito azzurro e i capelli legati. Non è il suo stile, ma tutti siamo obbligati a vestirci per bene, per le telecamere. All’improvviso compare sul palco Haymitch, l’unico vincitore del Distretto 12 in vita. Nella storia dl nostro distretto abbiamo avuto solo due vincitori in settantaquattro anni. Di solito i tributi del 12 muoiono prima dei tre giorni nell’arena. E ci credo, con un mentore ubriaco dalla mattina alla sera, che ci rende lo zimbello di Panem proprio come sta facendo adesso.
E’ ubriaco fradicio e cammina distrattamente sul palco, poi cade giù, e fa un tuffo di testa che fa spaventare tutti. Viene portato via, mentre Effie Trinket si avvicina al microfono disgustata. -Benvenuti felici Hunger Games! E possa la buona sorte essere sempre a vostro favore-. Quest’anno sembra ancora più ridicola degli anni precedenti. Indossa un completo verde sgargiante e una parrucca che gli fa sembrare la testa più grande del normale. Stile Capitol. Parla per un po’, continuando a ripeterci che gli Hunger Games sono un evento fondamentale per l’onore pubblico, e i tributi che saranno scelti avranno il privilegiato compito di rappresentare il distretto, con orgoglio e onore.
Il sindaco inizia il discorso sulla storia degli Hunger Games, sui Giorni Bui e sulla guerra che è avvenuta settantaquattro anni fa. Ormai ho imparato il discorso a memoria, quindi non lo sto nemmeno a sentire. Guardo Katniss, e lei si gira. Ci scambiamo uno sguardo, lei sembra preoccupata, è il primo anno della Mietitura per la sorellina Prim. Le possibilità che Prim venga sorteggiata in confronto a quelle di Katniss non sono niente. Anche lei come me prende il triplo delle nomine per le tessere per la madre e la sorella. Provo una fitta allo stomaco quando il pensiero che lei venga sorteggiata mi entra nella mente. Non lo sopporterei. Finito il discorso Effie Trinket si avvicina di nuovo al microfono per dirci che è arrivato il momento del sorteggio. –Prima le signore!- dice allegramente, poi affonda la mano della boccia piena di striscioline. Apre il foglietto e pronuncia un nome.
Madge Undersee.
La prima cosa che mi viene in mente è il suo vestito bianco che indossava stamattina. Un vestito da ricchi. Lei è una di quelle che non avrei mai pensato fosse possibile sorteggiare, con le sue poche nomine che si ritrova. Tutti la guardano, stupiti, nessuno se lo aspettava. Si incammina verso il palco e sale. Effie le stringe un braccio intorno alle spalle per congratularsi. Cosa c’è da congratularsi quando sei stato scelto per morire? Madge è diventata pallida quasi come il vestito. Ha lo sguardo basso, e vedo qualche lacrima che brilla sul suo viso. Adesso è arrivato il turno dei ragazzi. Come ogni anno faccio un piccolo rito. Prendo dalla tasca la punta di una freccia e la stringo tra le mani. Prima della sua morte nella miniera, mio padre mi regalò un piccolo arco e una faretra con delle frecce, anche se non era permesso avere armi nel nostri distretto. Cacciare nei boschi è un reato punibile con la morte, ma per me e la mia famiglia era l’unico modo per trovare cibo. Stringo la punta della freccia, fino a sentire dolore. Effie apre il bigliettino e pronuncia un nome familiare. Gale Hawthorne. Allento il pugno in cui ho la punta e me la infilo nella tasca. Questa volta non ha funzionato. A primo impatto mi sento disorientato, come se tutto stesse accadendo in un sogno. Tutti si girano verso di me.
Comincio a camminare, con sicurezza tra i ragazzi che mi stanno davanti. Io non ho paura. Mi dispiace solo per mia madre e i miei fratelli, che soffriranno. Non mi arrenderò facilmente. Salgo sul palco, accolta da Effie. Madge ha le guance rigate di lacrime e mi guarda con gli occhi sbarrati. Da quassù vedo tutti i cittadini del distretto 12. Il mio sguardo si ferma sul gruppo delle ragazze. Katniss ha la testa bassa e si copre il viso con le mani. Poi alza la testa e mi guarda. Provo una fitta al cuore. Ha il viso pieno di lacrime che brillano al sole. Effie ci presenta. –Ecco a voi i tributi del distretto 12 dei settantaquattresimi Hunger Games! Possa la fortuna essere sempre a vostro favore!-
   
 
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