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Autore: The Edge    04/10/2013    2 recensioni
«Ragazzi, mi spiegate perché qui dentro abbiamo un foglio di carta?» borbottò Tico con la bocca piena di budino.
Richie aggrottò le sopracciglia, si avvicinò ed esaminò con evidente curiosità il foglietto umido «La calligrafia è sicuramente quella di Jon, e su questo non ci sono dubbi. Però non capisco cosa diamine c’è scritto. Okay essere strani, ma mettere in frigorifero un foglio di carta è qualcosa di totalmente insensato. Cosa mai vorrà dirci con questa cosa?» domandò mentre si accarezzava il mento con fare pensieroso.
«Probabilmente avrà confuso la carta con l’insalata.» disse ridendo David.
«Certo, perché il nostro amico in realtà è una capra di montagna che passa le giornate a brucare insalata. Come abbiamo fatto a non pensarci per tutti questi anni?» domandò retorico Richie.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: David Bryan, Jon Bon Jovi, Richie Sambora, Tico Torres
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Richie arricciò le labbra in una smorfia e si rimproverò mentalmente per essere uscito di casa in ritardo.
Di solito quando doveva fare delle prove con quei balordi dei suoi compagni, usciva almeno mezz’ora prima, così poteva accordare tranquillamente la sua chitarra e magari prendersi pure un caffè.
Quel giorno no. Si era addormentato come un bambino davanti alla televisione, con tanto di rivoletto di bava alla bocca.
Quando si era accorto del ritardo, aveva cominciato a vestirsi alla velocità delle luce e il destino, da bravo burlone, aveva fatto sì che la zip dei suoi jeans si impigliasse con la camicia. Bestemmiando contro la sfiga che lo seguiva imperterrita, si accorse con notevole fastidio che non era del tutto sicuro del colore dell’indumento che indossava.



«C’è qualche altra sfortuna che mi manca? Giusto per sapere, così mi preparo psicologicamente e fisicamente.» borbottò infastidito rivolgendosi al cielo «Non giocarmi brutti scherzi, okay?»
In tutta risposta, cadde dal cielo una goccia di pioggia e gli bagnò la punta del naso.
«Vaffanculo. E sono pure senza l’ombrello.» berciò seccato mentre correva verso la fermata dell’autobus.


Bagnato come un pulcino, con i capelli appiccicati alla testa e con gli abiti che grondavano acqua, Richie entrò in studio «Ragazzi?»
Silenzio.
Il chitarrista prese un asciugamano in bagno e si frizionò la testa «Fantastico, io sono qui, zuppo come non so cosa e di sicuro quei cazzoni di Tico, David e Jon avranno architettato qualcosa contro di me, come al solito.»


«Richie perché parli da solo?» domandò David con un sorrisetto divertito «E perché mi dai del cazzone?» aggiunse aggrottando le sopracciglia.
«Ti chiamo con questo appellativo perché sono anni che tu e quella sottospecie di puffo del nostro batterista vi divertite alle mie spalle.» borbottò Sambora, puntò l’indice contro l’amico e lo minacciò «Osa negare il tutto e  giuro che ti friggo in padella.»
Il tastierista scoppiò a ridere «Ammetto che farti gli scherzi è un’attività che mi garba e anche parecchio. Ma adesso dimmi, mentre venivi qua ti ha morsicato una tarantola? Hai le tue cose? Il tuo naso si è offeso e ha cominciato a parlarti?»
Richie ridusse gli occhi a due fessure «Mi sono addormentato sul divano quando dovevo uscire per venire qua, ho litigato coi vestiti, molto probabilmente assomiglio ad un clown, perché non so di che colore è la camicia, mentre ero fuori ha iniziato a piovere ed ero senza l’ombrello. E TU VIENI A CHIEDERMI SE HO LE MIE COSE?»
«… Sei isterico come una donna. Richie, sicuro di avere l’amichetto lì sotto?» scherzò David mentre Richie gli tirava un pugno sul braccio «Non sono affari che ti riguardano. Tico e Jon dove sono?»
«Jon ha la febbre, povera stellina.»
«E Tico?»
«Nano com’è, sarà sicuramente annegato vista l’acqua che viene giù.» rispose tranquillamente David mentre si osservava con notevole interesse l’unghia del mignolo sinistro.


«Ma brutto scopettone del cesso che non sei altro!» berciò il batterista mentre saltava sulle spalle di Bryan e tentava di strappargli i capelli «Ti faccio vedere io, razza di mocio vileda!»
David cominciò a ridere «Da che pulpito vien la predica! Ottavo nano di Biancaneve.»
A quelle parole Tico si illuminò e, sempre stando appollaiato sulle spalle del biondo, dichiarò «Jon è il principe azzurro e Richie la strega cattiva!»
«E la principessa chi la fa?» domandò Richie con una risata.
Prima che Tico potesse rispondere, David esclamò «NON PENSATECI NEANCHE. IO LA PRINCIPESSA NON LA FACCIO.»
«Perché no? Ti starebbe bene la calzamaglia. Un po’ di trucco qua e la, una coroncina sui riccioli e saresti la perfetta Biancaneve.» osservò Richie mentre batteva il cinque al batterista.
David brontolò «Imbecille, da che mondo e mondo Biancaneve ha i capelli scuri, e io sono BIONDO. L’unico che potrebbe fare la principessa sei tu, ma visto che fai già da strega, col naso che ti ritrovi…»
«Ma possibile che vi impuntiate sempre sul mio naso? Insomma, ho anche tante belle qualità.»
«Vero, ma il naso è la prima cosa che si vede di te. Quindi tu sarai sempre bollato con il nomignolo di Mr.Naso.»
«E io come dovrei chiamarti? BongoDave?» lo derise il chitarrista mentre Tico rideva come un matto.
David diede una gomitata al batterista «Tu non ridere, cosa ti allei col nemico?»
«Cosa c’è, adesso uno non può più fare quel che gli pare?» obiettò Torres «E poi dovresti sapere, caro il mio scopettone del cesso, che i nani conquisteranno il mondo.»
«Cosa c’entra questo? Tico, parliamone, tu al massimo puoi conquistare il budino che c’è in frigorifero.»
Tico si grattò il mento interessato «C’è un budino in frigo e io non lo sapevo? Credo che andrò a farci una visitina…» dettò ciò, scese dalla schiena del tastierista e si avviò con molta nonchalance verso il frigorifero, dove effettivamente c’era un budino al cioccolato seminascosto dalle confezioni di insalata di Richie e dai barattoli di marmellata di Jon.


«Ragazzi, mi spiegate perché qui dentro abbiamo un foglio di carta?» borbottò Tico con la bocca piena di budino.
Richie aggrottò le sopracciglia, si avvicinò ed esaminò con evidente curiosità il foglietto umido «La calligrafia è sicuramente quella di Jon, e su questo non ci sono dubbi. Però non capisco cosa diamine c’è scritto. Okay essere strani, ma mettere in frigorifero un foglio di carta è qualcosa di totalmente insensato. Cosa mai vorrà dirci con questa cosa?» domandò mentre si accarezzava il mento con fare pensieroso.
«Probabilmente avrà confuso la carta con l’insalata.» disse ridendo David.
«Certo, perché il nostro amico in realtà è una capra di montagna che passa le giornate a brucare insalata. Come abbiamo fatto a non pensarci per tutti questi anni?» domandò retorico Richie.


Tico e David si guardarono in faccia e scoppiarono a ridere come due idioti. Il batterista era in preda a delle risatine convulse, ad un certo punto non ce la fece più e si accasciò a terra, tenendosi la pancia.
«Quando mi chiederanno se stiamo registrando qualcosa, risponderò che troviamo messaggi subliminali in frigorifero.» dichiarò Tico mentre si asciugava le lacrime dagli occhi.
«Potremmo proporre a Jon di scrivere una canzone sulle capre di montagna, oppure sull’insalata.» annuì convinto David.
Richie alzò un sopracciglio, scosse la testa e ridacchiò divertito. Nonostante fossero anni che si prendevano in giro, quei momenti gli piacevano da morire.





Angolo della matta:
Ehm, saaaalve!
Okay, tutto ciò è decisamente vergognoso, lo so. È talmente idiota che può sembrare imbarazzante.
Finalmente riesco a concludere qualche storiellina, visto che ne ho in ballo non so quante e non combino più nulla.
Per "BongoDave" ringrazio I Am A Yellow Walrus perché è stata lei a suggerire questo nomignolo, dato che è stata ispirata al video di "I'll Sleep When I'm Dead".
Anche questa la dedico a Chara che me l'ha commissionata e spero vivamente di non essere caduta nel ridicolo.
Lascio a voi i commenti e le eventuali pomodorate in faccia -che sicuramente mi arriveranno-
Sciao!
  
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