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Autore: Chexemille    04/10/2013    1 recensioni
Difficile da credere ma lei rise.
La guardai mentre gettava la testa all'indietro e si lasciò sfuggire la più
incredibile risata che avessi mai sentito.
Era il suono di pura gioia e felicità.
Cominciavo ad innamorarmi di quel sorriso incredibile che pochi avevano visto.
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Questa è una modernizzazione di un FF inglese.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leo Valdez, Reyna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UNA SERATA VINCENTE

POV LEO
 
Dopo che l’argo II era atterrato al Campo di Giove ed eravamo stati accettati,
subito notai la ragazza con una toga viola e i lunghi capelli scuri.
Non  perché fosse stupenda (anche se lo era) o perché fosse la leader (che era ovvio), l’avevo notata perché era sempre seria, SEMPRE.
Per me era facile capire che era solo una maschera perché anch’io nascondo i miei dubbi e tristezza dietro un sorriso.
Il mio prossimo obbiettivo sarebbe stato quello di provar a rompere la corazza di Reyna e magari anche attraversarla.

Me l’aveva presentata Jason.                                                                                
Reyna, un nome azzeccatissimo che in spagnolo significava regina.
Con lo sguardo mi scrutava, probabilmente non le stavo troppo simpatico.
Era una tipa impavida degna figlia di Bellona, Dea romana della guerra.
Ero determinato a scoprire il possibile su di lei, così dopo cena andai a sedermi accanto a lei vicino al fuoco.

“Quindi sei Reyna”  chiesi rompendo il ghiaccio.

“Si” mi rispose senza voltarsi. Guardava il fuoco affascinata con talmente tanta intensità che sembrava si sciogliesse.

“Perché sei sempre così seria?” le domandai sapendo che sarebbe stato l’unico modo per attirare la sua attenzione.

“E tu perché scherzi tutto il tempo? Tu non sai cosa vuol dire essere seri! Non sai cosa vuol dire soffrire o avere delle responsabilità!” mi disse acida.

“Oh invece lo so, io ho sofferto fin troppo e di responsabilità ne ho anch’io. Sono uno dei sette non te lo dimenticare” sbottai.

“Lavori duramente al Campo, perché non ti prendi una pausa?” le chiesi dopo aver per circa 10 minuti guardato e ri-guardato il fuoco.

Tirai fuori un mazzo di carte da gioco dalla mio marsupio. “Sai come si gioca alla guerra?”

Reyna sembrava titubante ma non le diedi il tempo di contraddire che distribuii le carte. “Ti avverto, ci gioco da anni quindi sono maledettamente bravo” le dissi sorridendo.                                          
“Ok” mi rispose con nonchalance.                                                                
Imparava in fretta ma non poteva battere il maestro della guerra u.u                                                                                                                         
Due partite infatti le vinsi e stavamo giocando l’ultimo giro dell’ultima partita.                                                                                       
Reyna posò l’ultima carta “Ah!” disse “HO VINTOOOOO!!!!”

Aveva vinto, mi resi conto che mentre giocava le sue carte.                                                     
“Rivincita?” chiesi supplichevole.
Fece una cosa che non mi sarei mai aspettato.
Rise. Difficile da credere ma rise.
La guardai mentre gettava la testa all’indietro e si lasciò sfuggire la più incredibile risata che abbia mai sentito.
Forse una delle poche risate che aveva fatto a causa delle guerre continue.       
Sorrisi come uno stupido al pensiero di essere uno dei pochi ad averla vista ridere.                                                                                         
Appena mi vide si blocco.

“Co-osa?” chiese.
“Niente, ho solo- la tua voce è incredibile” le dissi sorridendo.

“Ah-ehm-grazie” rispose imbarazzata e penso che fosse arrossita perché subito abbassò il volto. “Forse dovrei andare” riuscì a dire.

“No!” le dissi senza pensare.                            
“Voglio dire, ci stavamo divertendo, sarebbe bello se potessi restare ancora un po’” mi precipitai a dire cercando di non sembrare così disperato.

“Ok” disse dopo avermi studiato per scarsi 2 minuti.

Ci fu un’imbarazzantissima pausa “Leo, è vero che sei un ragazzo…..fuoco?” chiese dopo un po’.

Annuii.
“Posso… posso vedere?” chiese gentilmente.

Alzai una mano e una fiamma uscì da essa. Reyna si avvicinò per vederla meglio “Posso?” disse provando a toccare la mia mano.

Annuii insicuro.
Toccò la mia mano ma non si bruciò “E’ stupendo!” disse sorridendo.

No che non lo era. Non era bello! Per niente.
“Mi dispiace, ho fatto qualcosa che non va?” chiese guardandomi.

“No, no” dissi. “No…io avevo paura di farti del male” le confessai.

“Non stavi per farmi del male” rispose tranquilla.                                    
Eravamo immersi nel silenzio, l’unico rumore era il fuoco che scoppiettava. “Devo andare” disse infine.
Si alzò e cominciò ad allontanarsi, ma si fermò di colpo voltandosi.

“Mi sono divertita stasera” disse. “Grazie” continuò, poi scomparve nella cabina del pretore. ____________________________________________________________________________________________________________________
*IL MIO ANGOLO*
Spero vi piaccia il primo capitolo C:
RECENSITE pleasee, vorrei sapere il vostro parere.
Io personalmente shippo la coppia Leyna *^*
Voi?
Un bacio EL
  
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