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Autore: Stella cometa 94    05/10/2013    6 recensioni
Cosa succederebbe se i figli dei nostri amati concorrenti di a tutto reality, si ritrovassero nella stessa scuola? Si odieranno ho faranno amicizia? Riusciranno ad affrontare il pericolo che li minaccia? Amicizia, amore, mistero e segreti si mischieranno in questa storia! Buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio | Coppie: Trent/Gwen
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: A tutto reality - Il tour
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Nel capitolo precedente, Emma è riuscita a trafiggere Nero con la sua spada e per concludere, tutte insieme distruggono il libro nero che viene ridotto in cenere. 
Tutti riescono a fuggire prima che la fortezza venga risucchiata nello stesso vortice con cui era apparsa e pensando che tutto ormai fosse finito, i ragazzi si dirigono fuori città per raggiungere il centro abitato più vicino, ma un momento prima le ragazze si sentono male e svengono. Per fortuna ad aiutarli e a dar loro un passaggio, intervengono dei carri armati guidati dal Colonnello Brick, così grazie a lui, vengono trasportati tutti in una cittadina e  successivamente all'ospedale di Ottawa.

Il viaggio con le ambulanze durò un paio d'ore, giunsero all'ospedale nell'orario stabilito senza complicazioni e appena arrivati, i medici dell'ospedale presero subito le ragazze e le portarono in sei sale operatorie diverse, ognuna di loro con almeno tre medici tra cui delle dottoresse.
L'operazione di ognua di loro cominciò alle tre e mezza di notte, la banda di Nando venne portata in un ambulatorio e altri dottori pensarono alle loro cure che per fortuna, erano graffi, contusioni e lesioni, anche Attila venne visitato da un veterinario, uno dei tanti volontari accorsi per aiutare non solo le persone, ma anche gli animali scampati al disastro. Non potendo andare con lui per farsi medicare, Fernando chiese a Sam di dargli un'occhiata, il latino sapeva perfettamente che Sam aveva un buon feeling con gli animali e si fidava solo di lui, per fortuna il cagnolone aveva riportato solo qualche danno alle costole per via della botta ricevuta, ma stava bene. Intanto, Ginevra si sedette in sala d'attesa e per la stanchezza si addormentò sulla sedia con la testa rivolta verso il basso.
Il mattino seguente, la ragazza venne svegliata da un'infermiera che lei conosceva bene...

Zoey: Ginevra! Ginevra! Svegliati cara.  

Zoey la scosse delicatamente sulla spalla per svegliarla e finalmente Ginevra aprì gli occhi e si sistemò gli occhiali sul naso...

G: Mamma mia che dormita, ehi ma...infermiera Zoey?!  Cosa ci fa lei qui?
Zoey: Sono un delle infermiere volontarie che lavorano qui, ma ora devo parlarti delle ragazze.  

Zoey assunse uno sguardo serio, Ginevra si alzò e la guardò anche lei con serietà e sperava che ciò che stava per dirle, non fossero brutte notizie...

G: Allora mi dica...come stanno? Ognuna di loro intendo.
Zoey: Beh, devo dire che erano messe male, ma ora siamo riusciti ad evitare il peggio, abbiamo fermato in tempo l'emorragia di Taty, un minuto in più e non ce l'avrebbe fatta, la gamba di Zaphie è stata ricucita dello squarcio che aveva, le abbiamo messo venti punti, si stava infettando, ma grazie agli antibiotici le abbiamo salvato la gamba.
G: Ahhhh, sia ringrazziato il cielo...e le altre?
Zoey: La ferita più grave di Ami era alla spalla sinistra, il chirurgo ha dovuto ingessarla fino al braccio e le ha messo un sostegno esterno per mantenere la scapola in una certa posizione, se non avessimo fatta così, non avrebbe più potuto usare il braccio sinistro.
G: Mi sta dicendo che la ferita ha causato danno anche alla scapola? 
Zoey: Sì, ma se Ami seguirà una cura precisa, tornerà come nuova. Il problema di Barbie era quell'enorme livido al lato sinistro della testa, facendo delle radiografie, si è scoperto che rischiava la rottura di alcune vene, per cui la sua operazione è stata abbastanza complicata, le sono state asportate le vene danneggiate, le servirà un po' per riprendersi. Ad Alan abbiamo riscontrato la slogatura del braccio destro e la spina dorsale è la più danneggiata....
G: Sì, è caduta molte volte e violentemente sulla schiena.  Disse ricordandosi degli spintoni di Nero.
Zoey: Povera ragazza. Per quanto riguarda Emma, che dire...ferite in ogni parte del corpo, due costole rotte, organi lesionati...
G: Lesionati?! Chiese preoccupata.
Zoey: Non preoccuparti, pensavamo che fossero danneggiati anche all'interno, ma le radiografie hanno smentito. Comunque ha riportato anche traumi di diverso genere, ci abbiamo messo quattro ore per salvarla e tutte quante hanno perso parecchio sangue, per cui abbiamo dovuto fare delle trasfusioni di sangue d'emergenza.
G: Quattro ore? Scusi ma...che ore sono?
Zoey: Le 7: 45, sono venuta a svegliarti proprio per dirti che le  tue amiche sono uscite adesso dall'operazione e sono nella stanza al primo piano in prognosi riservata, ma anche per avvisarti che tua madre è qui e...credo che tutte quelle persone che parlano animatamente nella sala principale, siano i parenti delle tue amiche. Fernando e i suoi amici li hanno già raggiunti.
G: Cosa?! Sono già qui? Ok, mi scusi ma devo andare, grazie di tutto infermiera Zoey!   
Zoey: Di niente! 

Ginevra si affrettò a scendere le scale dell'ospedale, ma a metà strada  poteva già sentire le voci dei suoi genitori più altre che non conosceva. Entrò nel grande salone principale e la scena che le si presentò davanti era dir poco imbarazzante, anche se  gli ex-concorrenti avevano potuto riabbracciare i loro figli maggiori, arrivarono anche le prime sgridate: Heather aveva tirato un orecchio a Fernando chiedendogli in continuazione che fine avesse fatto e cos'era successo a sua sorella, Alejandro cercava si sottrarre il ragazzo dalla presa della moglie, poiché lui era un padre che sapeva parlare ai suoi figli senza bisogno di usare maniere brusche, ma Heather non demordeva, dietro le sue sgridate si nascondeva la gioia nel rivedere suo figlio, ma anche l'ansia che aveva provato in quei giorni. Lindsay non smetteva di piangere dalla gioia stringendo Eibon a sé, anche Ty venne totalmente stritolato da Sierra, Bridgette abbracciò amorevolmente Trevor come solo lei sapeva fare e  Goeff gli diede qualche pacca sulla schiena mostrandosi sollevato nel vederlo vivo, Gwen e Trent si assicurarono per la millesima volta che Ken non avesse niente di rotto, Eva aveva preso per il colletto un dottore e lo minacciò dicendo che se non le avessero assicurato che Sam stesse bene, lo avrebbe mandato lei stessa sulla barella, mentre Leshawna faceva i complimenti a Trisha dicendole  "neanche i cataclismi riescono a fermare la mia ragazza", Harold le si avvicinò e insieme alla moglie, strinse la sua famiglia in un grande abbraccio. Dj e Katie erano in pensiero per Sadie, non sapevano ciò che aveva combinato, erano solo ansiosi di rivederla, Courtney invece riempiva di domande il povero Logan e neanche Duncan riuscì a tenerla a freno quando cominciò ad urlare ai dottori di voler vedere sua figlia, a questo punto intervenne Ginevra attirando l'attenzione di tutti in maniera un po' superficiale...

G: Ok...meglio finire qua questa pagliacciata...allora....SILENZIO!  Urlò tutto d'un fiato.

Tutti i presenti si voltarono verso la ragazza, guardandola con stupore finché sua madre non corse ad abbracciarla seguita poi da suo padre...

BH: Oh figlia mia, non sai quanto sono sollevata nel vedere che stai bene!
BY: Ci hai fatti preoccupare e mi devi ancora delle spiegazioni cara la mia signorina e mi riferisco alla bugia che ci hai detto!   Brady guardò sua figlia molto seriamente e Ginevra capì subito il messaggio.
G: Lo so papà, ma devo spiegare molte cose anche a loro.  Disse guardando i genitori delle ragazze.
D: Se hai qualcosa da dirci, ti prego di farlo adesso!  Sbottò Duncan non potendone più di tutti quei segreti.
G: Si calmi, lo farò.

Ginevra fece cenno ai presenti di sedersi pee raccontare loro tutto quanto, ma la ragazza occhialuta aveva un piano ben preciso e sapeva che le avrebbero creduto.

Pov Ginevra

So per certo che mi faranno mille domande, ma la mia idea li metterà a tacere prima che possano dire qualcosa, mi dispiace mentire ancora, ma ne vale il segreto delle ragazze, nessuno deve sapere, nessuno di loro.

Così Ginevra iniziò a raccontare aggiungendo un piccolo cambiamento dei fatti. Intanto le ragazze dormivano profondamente, nella loro stanza si sentivano solo le macchine per la misurazione del battito cardiaco ed ogni tanto, delle infermiere entravano ed uscivano per controllare le loro condizioni. Nonostanze l'insistenza dei genitori per vederle, i dottori vietarono loro qualsiasi accesso alle ragazze, per farle riprendere c'era bisogno del massimo silenzio e nessuna interferenza.
Passarono tre giorni, ma le ragazze ancora dormivano, i dottori cominciarono a pensare che fossero in coma, finché una di loro diede i primi segnali di ripresa: Emma cominciò a svegliarsi aprendo lentamente gli occhi per mettere a fuoco il posto in cui si trovava, anche se i dolori post-operatori si fecero sentire subito.

Pov Emma

Mhmhm...che succede? Dove sono?  Non mi ricordo...un momento...ma certo...ho sentito dei dolori atroci al corpo e sono svenuta, ma come ci sono arrivata qui? Ahia! Non riesco a pensare, mi fa male la testa...

Emma si portò la mano alla testa e sentì delle bende sopra di essa, cercando di capire cose le fosse successo, cercò di tirarsi su e si mise seduta sul letto, da quella posizione ebbe un'altra visuale: si accorse che oltre alla testa, aveva fasciata anche la pancia e un gran numero di lividi e cerotti, tra cui uno sulla guancia. Nella sua mano destra le era stato messo un aflebo, probabilmente fu grazie ad esso che si era ripresa.
Si guardò intorno e realizzò di essere in una camera d'ospedale, accanto a lei dormivano ancora Alan e Zaphie e dal lato opposto della stanza, riposavano Taty, Barbie ed Ami, Emma notò lo strano macchinario che teneva fermo in una certa posizione il braccio sinistro della gotica, si impressionò un po' e sperò che la sua amica non fosse troppo grave. La punk decise di provare a svegliare le sue amiche dal sonno profondo...

E: Ragazze! Svegliatevi! Mi sentite? Ehi! Sveglia! 

Non ci fu risposta dalle sue amiche, Emma pensò di rimettersi a dormire, visto che la stanchezza non era del tutto passata, finché sentì un mugolio provenire dal letto accanto a lei, si girò e vide che Alan si stava svegliando...

AL: Mhmhm, si può sapere che cos'hai da gridare? Fai più piano.  
E: Alan! No no, non dormire di nuovo! Svegliati!
AL: Perché mai?   Mugolò lei aprendo di poco gli occhi.
E: Siamo state portato in un ospedale! Siamo vive!
AL: Cosa? Aspetta un momento...

Alan cercò di tirarsi su, ma si accorse che la sua schiena era paralizzata...

AL: Ehm...ho un problema.
E. Quale?
AL: La mia schiena, non riesco ad alzarmi!
E: Ti hanno inchiodato la schiena al letto?
B: No, probabilmente te l'hanno operata.
E: Barbie! 

Barbie era seduta sul letto e le guardava con un sorriso e lo sguardo di una che si era appena risvegliata da un coma...

AL: Che faccia da zombie che hai.
B: Ha parlato la ragazza che non riesce a muovere la propria schiena!
AL: Beh, anche tu non sei messa tanto bene mi sembra.   Ghignò riferendosi alla sua testa fasciata da un lato e che copriva l'occhio sinistro.
E: Andiamo! Non facciamoci riconoscere anche qui! Piuttosto, svegliamo le altre.

Dopo una decina di minuti passato a svegliare le loro amiche, finalmente tutte loro si decisero a tornare nel mondo dei vivi...

TA: Mamma che dormita che ho fatto. 
Z: A chi lo dici, mi sento rinata e AHIA!
TA: Che c'è?
Z: La mia gamba! Cavolo che male!  Si lamentò toccandosi la gamba ingessata.
A: Per forza con la ferita che avevi.
AL: Ehi Ami, ma che ti hanno messo? Sembri un robot!
A: Non lo so, so solo che non posso muovere il braccio.
B: Penso che Alan sia in vena di battute oggi.
TA: Insomma, si può sapere cosa è successo? Come siamo arrivate qui? Dove sono gli altri?

Prima che potesse fare altre domande, la porta della stanza si aprì ed entrò una ragazza con gli occhiali...

G: Ben svegliate ragazze.
Tutte: Ginevra!
G: Certo che ce ne avete messo di tempo.
E: Perché? Quanto abbiamo dormito?
G: Tre giorni precisi.
B: Tre giorni?!
G: Sì, cominciavo a pensare che foste veramente in coma.
A: Meno che male che stai bene.
G: Sì ho solo qualche graffio, nulla di grave.
TA: Allora, ci vuoi dire come siamo arrivate qui, sì o no?
G: Se avete pazenza, vi dico tutto, ma prima, che ne dite di aprire un po' le tende?
Z: Infatti era un po' troppo buio.

Ginevra aprì le tende bianche della loro stanza e subito fu invasa dalla luce del sole, segno evidente di una splendida giornata, dopo di che si sedette su una sedia e raccontò alle ragazze cosa fosse successo durante il loro sonno: come fossero arrivate lì, le loro operazioni, l'arrivo dei genitori e spiegò che la banda di Nero dopo che si fu ripresa, le autorità li avevano presi in custodia, riconoscendoli come i responsabili delle violenze e percussioni che avevano fatto subire agli alunni della scuola per sei anni e che inoltre, vennero accusati di aver dato fuoco alla cantina della scuola grazie alla testimonianza di Sam e Ginevra, tralasciando i guai che avevano combinato Nando e i suoi amici...

G: Ora avete capito?
E: Sì...grazie per non aver detto niente di Fernando.
G: Figurati, so per certo che sono pentiti e che Ken e Logan non ce l'hanno più con loro, la prova? Li ho visti scherzare tutti insieme qua fuori.
B: Wow, non riesco a credere che tutto sia finito.
G: Sì, inoltre ho sentito dire alla tv che il padre di Nero sia così furioso con i suoi figli, che ha deciso di punirli facendo ricostruire la scuola proprio a loro!
AL: Ahahahahahaha! Così imparano!
TA: Gli sta proprio bene! 
G: E non è tutto, gli faranno compagnia anche Aiko, Sadie e Christal!
Z: Evvai! Brutta vipera bionda, le sta bene!
G: Beh, non avevano molta scelta: o i lavori forzati o la prigione. Il tribunale aveva stabilito per loro due anni e mezzo di reclusione.
A: Allora è logica la loro scelta. Ma tutto questo casino è successo in tre giorni?  Chiese quasi incredula.
G. Sì, ma c'è una cosa che voglio dirvi.
E: Buone notizie spero.
G: Diciamo di sì, lo sapete che ho detto un paio di cose ai vostri genitori vero? 
Tutte: Sì.
G: Bene, sapete anche che il segreto delle guerriere deve rimanere tale per cui ho dovuto raccontare hai vostri genitori diciamo delle...piccole storielle che vi salveranno la pelle.
E: Cosa gli hai detto? Dillo! Chiese impazziente stringendo le lenzuola fra le mani.
G: Semplicemente che siete ridotte in questo stato perché siete volute rimanere a scuola per aiutare i ragazzi alla fuga e che durante il crollo dell'edificio, siete rimaste bloccate con Nando e la sua banda, provocandovi queste ferite e che le misteriose ragazze travestite vi hanno tirato fuori per poi fuggire al galoppo. Quando i vostri genitori entreranno qui, dovrete mantenere il gioco!  Precisò guardandole una a una.

TA: Però...non male come bugia!
E: Un momento! Galoppo? Ora che ci penso, dove sono i nostri cavalli? 
AL: Già, stanno bene?
G: Tranquille, ieri Selene e la sua famiglia sono tornati a prenderli, li hanno riportati a casa.
A: Vuoi dire che non lo rivedremo mai più?
G: Bhe, se volete, sapete dove abita Selene, potete fargli visita se volete.
Z: Meno male, mi mancheranno le nostre imprese sulle loro groppe.
G: Sapete, non so se per voi sia una buona cosa ma...non avrete più imprese...
TA: Questo significa che...
G: Sì...siete tornate ragazze normali, le vostre capacità sono sparite, credo che sia successo nel momento in cui vi siete sentite male.
AL: Uff, in poche parole, addio alle nostre avventure, ci avevo fatto l'abitudine.  Sbuffò fissando il soffitto.
E: Andiamo Alan, lo sapevamo che sarebbe successo. 
G: Ok, ora che vi ho detto tutto quello che dovete sapere, posso far entare i vostri mariti!  Ghignò andando ad aprire la porta.
Tutte: Mariti?

Ginevra aprì la porta così da far entrare i ragazzi, che in men che non si dica, corsero dalle proprie "mogli": Sam appena si accostò al letto di Alan, la rossa lo prese per il colletto e lo fece avvicinare al suo viso, coinvolgendolo in un bacio profondo quanto passionale, tanto che il ragazzo rimase spiazzato...

S: Wow! Da togliere il fiato! 
AL: Puoi ben dirlo tesorino! Avrò la schiena bloccata ma le mie labbra funzionano alla perfezione!  
S: Anche troppo secondo me!  Le disse sorridendo.

Fernando invece, abbracciò così forte Emma che lei stessa dovette scostarlo a causa del dolore alle costole...

E: Fernando, ti prego fa piano.  Disse ridacchiando.
F: Scusa, ma non sai che sollievo vederti sveglia...io...ho pensato...
E: Che cosa?
F: Beh...ho avuto paura di non rivederti più...
E: Te l'ho detto già una volta, non ti libererai di me tanto facilmente, sarò il tuo peggior incubo!  Scherzò pizzicandogli la faccia divertita.
F: Magari, il mio bel sogno. Bisbigliò prima di baciarla.

Intanto, Logan dopo aver guardato sua sorella con uno sguardo di intesa, si affrettò da Ami e prendendole il volto fra le mani, la riempì di mille baci e sussurrandole parole dolci che la fecero arrossire...

A: Logan, non qui!  Bisbigliò mentre il ragazzo continuava a baciarla.
L: Mi dispiace, ma non riesco a trattenermi! 
A: Ho notato.  Disse dolcemente accarezzandogli la guancia e perdendosi nei suoi occhi color azzurro ghiaccio.
K: Ehm ehm, posso salutare mia sorella? Oppure Romeo vuole tenersela tutta per sè?
A: Uff, devi sempre rovinare tutto tu? 
K: Sorellina mia, ormai dovresto conoscermi! Comunque...sono contento di vedere che stai bene.  Disse con un sorriso sincero.
A: Grazie fratellino, sai, credo che qualcuno ti voglia parlare.  Sghignazzò guardando Barbie che fissava Ken in continuazione.
K: Oh! Giusto! A dopo Ami, non muoverti troppo se non ci vuoi rimettere il braccio! Ahahahahaha.
A: Sempre il solito.

Detto questo, Ken si avvicinò al letto di Barbie, la quale fece cenno ad Eibon di lasciarla da sola con il ragazzo, suo fratello acconsentì e andò a vedere come stava Zaphie...

EB: Ehi Zaphie, come va?
Z: Io sto bene, grazie per il pensiero.
EB: Figurati!   Arrossì lievemente.
T: Eibon! Che intenzioni hai con mia sorella?   Chiese Trevor sbucando da dietro il ragazzo con un ghigno divertito.
EB: Assolutamente niente! Volevo solo vedere come stava!
T: Mia sorella è una tosta, dovresti saperlo.
EB: Già, l'ho notato.
Z: Wow, sembrate due sposini! Ahahahahahaha!
EB e T: Molto spiritosa.

Intanto, Ken e Barbie si scambiavano sguardi imbarazzati, non sapevano cosa dirsi, ma sapevano che le parole servivano a ben poco...

K: Barbie io...non so come dirtelo...
B: No, sono io quella che deve vergognarsi, non so cosa mia preso.  
K: Vuoi dire che...quel...cioè...quel bacio...non significava niente?  

Barbie alzò lo sguardo e incrociò gli occhi verdi del moro, riuscì a leggerne la tristezza e la delusione ma a differenza di ciò che credeva Ken, Barbie gli fece cenno di avvicinarsi ed una volta al lato del letto, la mora afferrò saldamente la sua maglia e lo attirò vero di lei poggiando le sue labbra su quelle del ragazzo. Ken sentì una profonda sicurezza in quel bacio e non ci mise molto a ricambiarlo, una volta staccati, Barbie fece un sorrisino molto furbo...

B: Allora...dicevi?
K: Chi io? Niente! Il gesto di pochi secondi fa, mi basta come risposta.

I due ragazzi si guardarono negli occhi per un tempo infinito, certe scene erano da film romantici e Taty certe cose non le tollerava...

TA: Tsk! Ma tu guarda, hanno uno sguardo da pesci lessi quei due.
TY: Li invidi per caso?
TA: Certo che no mio caro.  Sbuffò incrociando le braccia al petto e buattandosi di peso sul cuscino.
TY: Perché non lo ammetti? Ammettilo che ti piacerebbe essere felice come loro.
TA: Come no...
TY: Da come si guardano, si vede che si ameranno per l'eternità.
TA: Niente è per sempre Ty...
TY: Questo dipende dall'amore della coppia.
TA: Senti un po', perché non vai a lavorare come consulente matrimoniale invece di rompere a me? Oh! Ora che ci penso, come ti sei azzardato e portarmi in braccio? Te ne sei approfittato vero? 
TY: E che potevo fare? Lasciarti a terra o metterti e sopra il tuo cavallo come se fossi un tappeto umano? Con tutto il sangue che perdevi, correvi il rischio di infezzioni stupida!
TA: E a te che importa? 
TY: Mi importa molto più di quanto pensi...
TA: Stupido.

Lo scambio di baci e abbracci dei ragazzi, durò finché Ginevra avvisò che erano in arrivo i loro genitori, infatti, dopo appena due minuti, gli ex-concorrenti fecero letteralmente irruzione nella stanza spaventando anche i ragazzi.  
Courtney e Duncan si affrettarono ad abbracciare Emma che li strinse a sé nonostante provasse ancora molto dolore alla pancia...

C: Emma!  Non sai quanto siamo stati preoccupati!  Mugulò poggiando la testa di sua figlia sul suo petto e accarezzandole i capelli.
D: Figli miei, devo proprio dirvelo: sono orgoglioso di voi!  Ammise mettendo un braccio intorno alle spalle di Logan ed Emma.
E. Grazie papà.
D: Ma non vi azzardate più a fare una cosa simile senza prima avvisare! 

I due fratello si guardarono e sorrisero divertiti...

E e L: Sì papà! Ahahahahahahah!
C: Oh andiamo Duncan! Sono cresciuti! 
D: Non me lo ricordare!  Si disperò mettendosi le mani nei capelli.

Accanto alla famiglia Nelson, la famiglia di Alan era in una situazione un po' imbarazzante: Owen aveva portato delle intere scatole di dolci e torte per sua figlia, mentre Izzy le aveva regalato un cuscino riempito di piume d'oca che lei stessa aveva spennato...

AL: Mamma come hai potuto spennare a mani nude delle oche?
IZ: Ahahahahahaha! Dovresti saperlo che per tua madre, nulla è impossibile! 
AL: Ok, sarà come dici tu. Papà non posso mangiare tutti questi dolci!  Disse mentre Owen le riempiva il letto di scatole di pasticcini e biscotti.
OW: Nelle tue condizioni hai bisogno di zuccheri! Se vuoi posso darti una mano a finirli.  
AL: Immaginavo. Papà?
OW: Sì?  
AL: Sei unico! Ahahahahaha.

Vicino a loro, Zaphie ricevette gli abbracci sicuri e amorevoli di Bridgette e Goeff...

BG: Oh tesoro, meno male che stai bene, ci hai fatti stare in pensiero.
Z: Scusa mamma, ma noi...
BG: Tranquilla, ciò che avete fatto, è stato un gesto molto coraggioso.
GE: Lo avevo detto che il tempo è il maestro dell'insegnamento.
Z: Avevi proprio ragione papà.
T: Cosa? Mi sono perso qualcosa? 
Z: Uffa, lascia perdere Trevor, non capiresti.
T: Cosa non capirei?
Z: Lo dicevo io...

Dall'altra parte della camera, Ami non poté fare altro che ricambiare i sorrisi dolci dei suoi genitori...

TN: Cavolo piccola mia, devo dire che mi hai veramente sorpreso.  Sorrise Trent accarezzandole la guancia pallida.
K: Altro che gotica silenziosa! Ahahahaha!
GW: Sei stata favolosa, non potevo chiedere una figlia migliore. 

Gwen si sedette sul letto e strinse Ami a sé sussurrandole in un orecchio...

GW: "Brava la mia guerriera, sono orgogliosa di te".
A:" Grazie mamma".
K: Ehi! Che avete da bisbigliare?
A: Cose non ti interessano!
K: Spiritosa.
TN: Non vorrete litigare anche qui, vero?  Chiese guardando pensieroso i due gemelli che per tutta risposta si guardarono in faccia ridacchiando.
A e K: Certo che no, papà

I due gemelli guardarono il loro papà con un sorriso da angioletti, mentre nella famiglia Burromuerto, non c’era bisogno di fare certe faccine amorevoli per impietosire i propri genitori…

TA: Mamma, ho già detto che mi dispiace!
H: Non basta! Sparisci per giorni senza neanche mandarmi un messaggio per dirmi che stai bene!
TA: E’ Fernando il fratello maggiore, non io!
H: Signorina non rigirare la frittata, lo sai che colpo mi avete fatto prendere tu e Fernando quando mi hanno detto che eravate all’ospedale? Ho temuto il peggio per voi!
F: Mamma non essere tragica, stiamo bene e l’importante è che siamo tutti qui.
AJ: E bravo il mio ragazzo, vedo che cominci a parlare come un vero uomo e inoltre, direi che tutti e due avete imparato parecchie cose da quest’esperienza e mi auguro che d’ora in poi i vostri litigi siano meno frequenti.  Sorrise guardando i suoi figli.
H: Ale non ti aspettare grandi cambiamenti da queste pesti.  Ghignò guardando il marito e poi i suoi figli.

 Heather anche se non lo dava a vedere, per la prima volta aveva temuto di perdere ciò che aveva di più prezioso, ma sapeva contenere le sue emozioni a differenza di Lindsay, che nemmeno per un attimo aveva smesso di riempire di coccole la sua piccolina, anche se Barbie non era del tutto d’accordo, mentre Kelly si era seduta ai piedi del letto…

 B: Mamma non devi più preoccuparti, sono qui, sono viva!  Disse sventolando le braccia in aria come per far vedere che era lì.
LY: Lo so ma con tutta la paura che tu ed Eibon mi avete fatto prendere, non sono più neanche sicura di lasciarvi uscire da soli!
EB: Andiamo mamma!
LY: Che c’è?
B: Non cambierà mai.
KL: Ahahahahah, dovresti conoscerla la mamma Barbie, si preoccupa sempre troppo!
TL: Lo fa perché vi vuole bene, proprio come me. Wow, mi sembra incredibile, i mei figli sono degli eroi!  
D: Ehi Tyler, non sai che sollievo vedere i tuoi figli che non hanno preso da te! Ahahahahahah! 

 Ridacchiò Duncan mentre era seduto su una sedia al canto al letto di Emma per farle compagnia mentre Courtney era andata a parlare con il medico. Emma lo guardò male e come punizione, gli diede un pizzico sul braccio…

 D: Ahia! Emma ma che ti prende?
E: Non insultare il padre dei miei amici!
TL: Vedo proprio che non sei cambiato dai tempi del reality, eh Duncan? 
D: Perché dovrei?
B: Ancora con questa storia, si può sapere di che reality si tratta?
EB: Vero e inoltre mi sembra di notare che tutti voi vi conoscete bene.
B: Allora papà?  Chiese guardando suo padre con sospetto.
TL: Vedi tesoro…

 Tyler cominciò a balbettare e a dire cose senza senso, per aiutarlo, intervennero Bridgette e Gwen…

GW: Quello che vuole dire è che un giorno vi racconteremo tutto.
BG: Esattamente, ma ora direi che per tutti voi sia arrivato il momento di riposare ancora un po’, domani torneremo qui, tanto siamo tutti nell’albergo davanti all’ospedale.
TA: Uff, ma quanto dovremo restare bloccate in questa stanza? 
H: Finché non sarete in grado di reggervi sulle vostre gambe e non ammetto discussioni.
F: Taty, meglio fare come dice.  
TA: Odio quando hai ragione.

 Ad interrompere la riunione dei concorrenti con i figli, fu un dottore accompagnato da Courtney…

 Dottore: Signori, l’orario delle visite è finito, vi prego di lasciare la stanza e permettere alle signorine di riposare, più tardi faremo delle analisi per valutare la loro salute, ma finché non guariranno almeno dalle fratture più gravi, le terremo qui. Non si scherza con certe ferite.

Gli ex-concorrenti fecero come gli era stato detto, così dopo aver salutato le figlie, uscirono dalla stanza e con loro andarono anche Nando e tutti gli altri.

Le giornate trascorsero lentamente per le ormai ex-guerriere, la routine era sempre uguale: sveglia la mattina e colazione con latte e biscotti con marmellata, in tarda mattinata, i dottori le visitavano regolarmente e valutavano le loro condizioni, i genitori e i ragazzi le andavano a trovare per tutto il pomeriggio, la sera si cenava con riso e verdure e prima di dormire, le ragazze scambiavano quattro chiacchere fra di loro. La cosa cambiò dopo tre settimane di noia: finalmente fu dato loro il permesso di alzarsi e di sgranchirsi le gambe, tranne Alan e Zaphie, poiché la rossa fu costretta a muoversi su una sedia a rotelle a causa della sua schiena ancora bloccata ma da una parte era contenta, visto che colui che la portava in giro era Sam e Zaphie dovette usare delle stampelle. Ad assicurarsi che le ragazze non facessero alcuna mossa falsa, fu Heather, che le teneva d’occhio una per una, appena vedeva qualcosa che non dovevano fare, le bastò uno sguardo per rimettere la mal capitata al proprio posto.
Come consolazione, alle ragazze fu messa a disposizione una TV così da poter vedere cosa succedeva nel mondo e fra le varie notizie che annunciavano, fra i quali la ricostruzione della città, fecero un servizio proprio su di loro, o meglio, sulle guerriere…

 Z: Stanno facendo un servizio su di noi!
TA: Meno male, pensavo che già ci avessero dimenticato.  Ironizzò sedendosi sul suo letto.
B: Credevo che non ne avrebbero parlato.
A: Alza il volume Emma!
E: Ok.

 Emma alzò il volume della TV per poter far sentire meglio il servizio, a parlare era un uomo sulla cinquantina d’anni, occhi azzurri e capelli grigi, le ragazze puntarono lo sguardo sullo schermo per sentire l’annuncio…

 Giornalista: “Ed ora, passiamo alla vera notizia che da giorni è sulla bocca di tutti i ragazzi: ormai è diventato lo scoop più ricorrente quello delle sei ragazze misteriose apparse dal nulla, accorse per difendere i cittadini da uno strano individuo e che hanno salvato varie volte gli studenti della Wawanakwa High School da una banda di teppisti capitanati da Nero Black, figlio del noto imprenditore Derek Black. In questo momento, la piccola banda di teppisti è a lavoro per ricostruire con le proprie energie la scuola rasa al suolo, ma la cosa più sconvolgente è che nella banda è presente anche Christal McClain, figlia del famoso presentatore del Canada, ovvero Chris McLain e della famosa e bella conduttrice di  “a caccia di celebrità” Blaineley Peach."

A: Bene, immagino che sarà stato un duro colpo per la famiglia della biondina.
E: La prossima volta baderà bene con chi si scontra.
B: Shhh! Il servizio non è ancora finito! Ascoltate.

 Barbie fece segno di fare silenzio e tutte tornarono a sentire la TV.

 Giornalista: "Siamo andati personalmente a chiedere alla famiglia della ragazza che cosa ne pensavano, ma sia il padre che la madre, hanno risposto con un secco  “ no comment” evitando le nostre telecamere.  Per trovare qualche spiegazione e magari qualche dichiarazione, abbiamo intervistato dei ragazzi della scuola e il preside stesso, che hanno accettato di parlare con noi lasciando queste dichiarazioni...

 Il giornalista diede il via al cameramen di mandare in onda il servizio, a parlare, fu una studentessa che le ragazze conoscevano: Jinny era davanti alla telecamera sorridente anche se nonostante avesse anche lei qualche cerotto, accanto a lei vi erano anche i loro compagni di classe…

 J: E’ stato incredibile! Se non fosse per quelle misteriose ragazze, io e miei amici non saremmo qui a parlarne, non sappiamo come ringraziarle, ci hanno difeso e salvato da quella banda! Sono delle eroine, ci hanno aiutato in qualsiasi momento.
Ricky: E’ vero! Sono delle tipe forti! Super mitiche!
Eddy: Non ho mai visto niente del genere, oltre ad essere delle ragazze super sexy, sono anche potenti e veloci! 
J: Se ci stanno ascoltando, voglio che sappiano che le ringraziamo con tutto il cuore, grazie ancora Dragon Ladies!

 La parola venne passata a Noah..

 Noah: "Sinceramente, non so se crederle strane o forti, quello che so per certo è che mi hanno fatto aprire gli occhi, ho capito qual è veramente il lavoro di un preside: essere preside non significa essere solo uno che gira per l’istituto a controllare che tutto vada nel verso giusto e restare chiusi nel proprio ufficio a firmare carte tutto il giorno, vuol dire essere un uomo responsabile di tutti i ragazzi che frequentano la scuola! Vuol dire essere sempre presente, ascoltarli e capirli, come se fossero tutti figli miei. Ho capito di aver sbagliato, la prova è stata proprio quella di non accorgermi di tutte le molestie che hanno dovuto subire i ragazzi, spero che non sia troppo tardi per rimediare perché ho deciso che tornerò a essere il preside della scuola, ma ci saranno molti cambiamenti, non solo nella scuola, ma anche da parte mia, vi do la mia parola!"

 Finito il servizio, la linea venne passata nuovamente al giornalista…

Giornalista: “ Ecco, avete sentito queste dichiarazioni molto profonde e piene di insegnamento, a quanto pare, queste ragazze hanno portato un grande cambiamento in questa città, ma la domanda che ora si pongono tutti è: chi si cela sotto le maschere delle Dragon Ladies? E dove si trovano in questo momento? Forse sono domande a cui non troveremo risposta, visto che in questi  ultimi tempi sembrano scomparse nel nulla, possiamo solo sperare che ovunque si trovino, di rivederle in azione pronte a difendere i cittadini. Da Josh Grey è tutto, linea allo studio. 

Emma spense la TV e lanciò uno sguardo pensieroso alle sue amiche…

 AL: Emma, non sei l’unica che lo sta pensando.  Disse avvicinandosi con la sedia a rotelle al letto di Emma e ricambiando lo sguardo della sua amica.
TA: Già, è molto meglio così, che nessuno sappia chi siamo, altrimenti ci ritroveremo i paparazzi sempre addosso! E io detesto quelle sanguisughe! 
Z: Come! Non ti piacerebbe essere famosa?
TA: Sì, ma non voglio quei rompiscatole alle costole! Si attaccano peggio delle cozze.
A: Bene. Piuttosto, mamma mi ha detto che resteremo qui altre due settimane.
TA: Ancora?! No per favore! Sto impazzendo chiusa in queste quattro mura!
G: Allora potresti passare il tempo a studiare ciò che vi siete perso in questo ultimo mese.

 Come al solito, Ginevra apparve dal nulla sorprendendo le malate…

 B: Vai sorella! Così si sbuca da dietro le persone!
G: Grazie a te per avermi insegnato bene la tecnica!
TA: Avete finito? Mi state facendo tornare l’emorragia.  Sbuffò girandosi dall’altro lato del letto.

 Ginevra la guardò con aria interrogativa e Zaphie spiegò la situazione…

 Z: Scusala, nervosismo post-operatorio.
A: Ancora? Ma non le era passato una settimana fa?
Z: I sintomi ritornano.
G: Ok, ma adesso passiamo alle cose serie.
E: Sarebbe?
G: Sam mi ha detto che sta aiutando suo padre ad organizzare tutto il necessario per spostare gli studenti della Wawanakwa High School, alla Ottawa-Carleton District School Board per permettere agli studenti del quinto anno di dare l’esame finale e di far finire il programma scolastico a tutte le altre classi, quindi fra due settimane verremo trasferite anche noi.
AL: Ma cosa… insomma, quando è stato deciso questo?
G: Ehm…da un paio di giorni ne stavamo parlando e questa mattina è arrivata la conferma. 
Z: Insomma, quante cose ci tenete nascoste!
G: Andiamo, pensavi che in un mese non avremmo fatto niente?
E: Un mese? Cavolo ho perso la cognizione del tempo, sbaglio o siamo alla fine di Maggio?
G: Esatto, la prossima settimana è quella di inizio Giugno. I vostri fratelli già sanno tutto e Fernando, Trisha, Trevor ed Eibon stanno preparando i loro esami di maturità.
B: Immagino che saranno parecchio impegnati.
E: Peccato, avevo voglia di stare un po’ da sola con Fernando.
G: Credimi, lo voleva anche lui, per questo vi ho portato qualcosa per farvi passare il tempo…
AL: Cioè?

Alan si pentì della domanda quando Ginevra tirò fuori i libri di scuola…

TA: COSA?! Tu non vorrai farmi credere che…
G: Esattamente, dovete rimettervi in paro con lo studio, quindi si comincia adesso!
A: Oh no…no…
E: Ma dai! In due settimane?
G: Vi aiuterò io, sono qui apposta.   Sorrise nascondendo le piccole risate che le uscivano dalla bocca.
TA: Scordatelo! Dopo un anno passato  a rischiare la pelle per difendere la città, ritrovandomi rinchiusa in questo ospedale fino a farmi diventare pazza e mi vieni a dire che devo pure studiare?
G: Esatto.
TA: Ti detesto! Accidenti, perché Nero non ha pensato a distruggere anche la scuola di Ottawa? 
Z: Ci mancherebbe altro.
B: Ehm…se volete la mia opinione, credo che prima cominciamo e meglio sarà.
A: La solita secchiona.
E: Adesso mi verrai anche a dire che il mese di Giugno lo passeremo studiando!  Sbraitò mettendosi seduta sul letto a gambe incrociate.
G: Non me ne volete a male…ma sì, ora basta parlare, cominciamo!
Z: Sarà un mese molto duro.  Sospirò prendendo il libro di Biologia e cominciando a leggere seguita a ruota dalle altre.

 Per due settimane, vennero messe sotto con lo studio da Ginevra con la complicità di Barbie, la ragazza occhialuta, aveva un metodo di studio molto facile e svelto, così le ragazze impararono i concetti principali e recuperarono gli arretrati.
Dopo due settimane vennero dimesse se pur con ancora con qualche graffio, almeno poterono stare in piedi senza l’aiuto di qualcuno ma Ami dovette portare il gesso ancora per un po’ di tempo al braccio sinistro,  i genitori partirono insieme ai propri figli per Ottawa, si fermarono a casa di parenti quali nonni e zii, mentre la scuola fu messa subito a disposizione per gli esami.
Il giorno degli esami arrivò, ovviamente i ragazzi cominciarono a provare l’ansia che precede ogni esame, ma per fortuna Emma e tutte le altre erano lì per sostenerli, anche se ogni tanto Taty ed Alan si divertivano a stuzzicarli.
Gli esami durarono una settimana, intanto le ragazze vennero unite insieme ad altri studenti, fra cui Ken e Logan a delle classi già formate e dopo aver passato compiti ed interrogazioni, furono tutti promossi, Nando e gli altri riuscirono ad uscire “vivi” dagli esami e a prendere il diploma, così finalmente, dopo un mese di fatica scolastica tornarono a Toronto con le loro famiglie, poiché gran parte della città era stata ricostruita, inoltre le loro case non avevano troppi danni, magari c’era qualche finestra rotta, la casa sottosopra per il gran vento che tirò a causa del tempaccio provocato da Nero e le porte erano buttate giù o addirittura portate via dal vento, tutti si misero a ridere quando seppero che nel giardino dei Burromuerto, era arrivata addirittura una barca caduta proprio sulla cuccia di Attila, ma questo non fu un problema per Nando e Taty: presero la barca, la demolirono completamente e con i resti la trasformarono in una cuccia più grande, Attila sembrò gradire la sua nuova casa, tanto che appena Nando mise dentro un telo, Attila si fiondò dentro e guardò i suoi padroni come per dire “grazie”.
La vita normale sembrava essere ricominciata per tutti, tranne che per cinque ragazzi…

SD: Basta! Non ce la faccio più! Sono stufa di trapanare queste travi! 
AK: Smettila di lamentarti, meglio questo che la galera!   Sbuffò mentre picconava a terra.

M: Adesso oltre al caldo mi devo subire anche le vostre lamentele?  Piuttosto, metteteci più energia prima che quel gorilla torni a controllarci.
N: Maledette...maledette...se riuscirò a sopravvivere fino alla fine dell'estate, giuro che troverò il modo di vendicarmi!
M: Sarebbe inutile, già ce le hanno suonate quando avevamo la potenza del libro, figurati adesso!
N: Detesto quando hai ragione.   Disse sconsolato come non mai.
CH: Non riesco a crederci, come ha potuto mio padre lasciare che sua figlia stia ad ammassare mattoni su mattoni per ricostruire questa fottutissima scuola! 
M: Perché dopo la cazzata che hai fatto, pensavi che ti avrebbe salvato la pelle?
CH: Giuro che quando torno a casa, sentirà le mie urla fino allo sfinimento! Inoltre se non vi avessi dato retta, a quest'ora potevo benissmo essere in spiaggia a farmi una bella tintarella! 
AK: La tintarella ti verrà lo stesso a forza di lavorare sotto il sole, ora smettila di sbraitare e datti da fare, la tua vocina isterica mi urta il sistema nervoso!
CH: Parli facile tu! Sto morendo dal caldo con questo orribile straccio da lavoratore e il casco mi sta rovinando i capelli!

Infatti tutti e cinque i ragazzi erano stati vestiti come degli operai con tanto di casco e come guardiano, fu messo qualcuno di molto familiare che arrivò in quel momento a controllare il loro lavoro...

Chef: FINITELA DI PARLARE E TORNATE A LAVORO, BRANCO DI MOCCIOSI VIZIATI! AVETE SOLO TRE MESI PER RIMETTERE IN PIEDI QUEST'EDIFICIO! STATE CERTI CHE VI STARO' ADDOSSO TUTTA L'ESTATE!  
SD: Scusi ma perché non se ne va in vacanza?

Chef le si avvicinò arrivandole a un palmo di naso ed urlò...

Chef: LA MIA VACANZA E' VEDERVI SGOBBARE SOTTO IL SOLE! ORA A LAVORO!  
Tutti: Agli ordini! 

Controvoglia, i ragazzi tornarono a lavoro e come se quella punizione non bastasse, vi furono anche dei piccoli incidenti sul lavoro:  Sadie mentre portava la cariola piena di fango appena raccolto per far spazio agli scavi, inciampò su una pala lasciata a terra cadendo in avanti, finendo proprio dentro al fango, non fece in tempo neanche a rialzarsi, poiché la cariola si mosse da sola portandosi con sé Sadie che andò a finire addosso ad Aiko spingendole entrambe verso la vasca piena di cemento che Christal stava mescolando. In un attimo la cariola prese anche Christal e tutte e tre le ragazze finirono nella vasca di cemento liquido mischiato al fango...

CH: OH NO! I MIEI CAPELLI!  MAMMA!
AK: FOTTITI TU E I TUOI CAPELLI! 
SD: MA PERCHE' DEVONO CAPITARE TUTTE A ME?! 

A peggiorare la situazione fu Marvin...

M: Ahahahahaha! Sembrate tre maialine! 
SD: Ah davvero? Allora prendi questo! 

"SPLAT"

Marvin fu colpito da una palla di fango tiratagli da Sadie, il ragazzo indietreggiò andando a sbattere con la sua schiena su quella del fratello ed entrambi finirono addosso al muro appena costruito con il cemento ancora fresco, la caduta provocò il crollo del muro e di conseguenza, anche i barattoli di vernice che erano stati appoggiati sopra di esso per dipingerlo. Il colore verde cadde in testa a Nero e il giallo sulla testa di Marvin facendoli sporcare entrambi in mezzo alla montagna di mattoni rasa al suolo...

M: Cazzo...sfiga maledetta...
N: Anche questa volta devo darti ragione, ma un giorno vedrai che arriverà il momento della mia ven...
Chef: CHI VI HA DETTO DI POLTRIRE SOLDATI?  ALZATEVI E RICOSTRUITE TUTTO DA CAPO! VI FARO' FATICARE ANCHE TUTTA LA NOTTE SE SARA' NECESSARIO! FORZA A LAVORO!   Urlò con il megafono.
M: Ehm fratellone...che ne pensi?  Chiese con gli occhi disperati.
N: Semplice...siamo fottuti alla grande. Disse prima che a concludere l'opera, ci pensò un mattone che cadde proprio sulla sua testa.

Mentre la punizione dei ragazzi proseguiva, i nostri ragazzi erano molto indaffarati, poiché tutti gli ex-concorrenti, avevano deciso di organizzare una rimpatriata  nell'Hotel più famoso degli  Stati Uniti che affacciava sul mare con tanto di piscina, lusuossime camere, sala da pranzo e da ballo, il tutto  per rendere onore al coraggio dei loro ragazzi regalando loro le vacanze a Los Angeles. Katie e Dj avevano avvertito che sarebbero venuti più tardi, poiché avevano molte cose da dirsi con Sadie e risolvere alcune faccende.
L'Hotel in questione era il Milton Hotel, i proprietari erano gli stessi del Milton Club dove le ragazze disputarono la partita di pallavolo finita nel peggiore dei modi sempre a causa del pazzoide dai capelli blu, le famiglie partirono per questa magnifica vacanza appena i ragazzi furono pronti, presero l'aereo all'areoporto di Ottawa  verso le 23:30 di sera per arrivare la mattina seguente alle 5: 00 in  punto. Il viaggio in aereo fu tranquillo, sopratutto perché i ragazzi si addormentarono tutti.
Una volta arrivati a San Diego, dopo un'ora presero il treno diretto, bastò un paio d'ore di treno tutti insieme la mattina per raggiungere il posto, anche se il viaggio non era stato per niente tranquillo: Ken, Eibon e Ty non smettevano di fare gli scemi facendo le smorfie al finestrino e morivano dalle risate per tutte le battute e le critiche che Ken faceva sulla gente che passava vicino al treno alle stazioni in cui si fermavano e che lui definiva "stramba", la cosa era parecchio imbarazzante un po' per tutti e per farli tacere almeno per il resto del viaggio, ci pensò proprio il controllore, una volta andato via e dopo averli sgridati per bene, ricevettero altre sgridate...

B: Certo che siete proprio infantili! 
TA: Che figura del piffero che avete fatto, per fortuna i  nostri genitori sono nell'altro vagone e non hanno visto questa scena molto pietosa.
EB: Andiamo, ci stavamo solo divertendo un po'.
A: Il vostro divertimento ci ha fatto fare una pessima figura.
AL: Ci divertiremo quando arriveremo all'Hotel.
T: Forte! La prima cosa che farò è andare al mare e farmi uno di quei bagni super!
TR: Mia madre ha detto che la piscina si illumina tipo discoteca! Ma prima ci sarà un ballo molto elegante.
K: Che tipo di ballo?
TR: Una serata di  gala per la precisione, è per innagurare l'albergo aperto da poco, ci saranno anche i coniugi Milton.
E: Quindi ci servireanno dei vestiti decenti.
Z: Allora andiamo a fare un giro per negozi e troviamo qualcosa da mettere per stasera.
F: Ho capito, mi sembra ovvio che anche noi ragazzi dovremo tirarci a lucido.
L: Credo proprio di sì.
K: Ehi ragazzi! Stiamo arrivando, guardate! Si vede la costa!

I ragazzi voltarono tutti la testa  verso il finestrino del treno e rimasero stupefatti dal bel panorama...

A: Che bel mare!
Z: Finalmente siamo a Los Angeles!
K: Che lo spasso sia con noi!

Dal treno si poteva vedere il bellissimo mare color azzurro e verde smeraldo, uno spettacolo bellissimo agli occhi dei ragazzi che non vedevano l'ora di tuffarsi e magari, cavalcare qualche onda con il surf.
Scesi dal treno, camminarono verso l'albergo visto che non era tanto distante dalla stazione e una volta arrivati, prima rimasero affascinati dalla grandezza dell'edificio, poi presero le chiavi ognuno della propria stanza molto spaziosa e lussuosa e disfarono le valigie visto che li attendevano ben due settimane di relax e divertimento assoluto. Appena sistemato le valigie, i ragazzi non persero tempo a mettersi in costume da bagno e a correre giù alla spiaggia che era proprio davanti l'Hotel, ma non prima di aver fatto riprendere i ragazzi dallo sbavare continuo che avevano nel vedere le ragazze in bikini. I primi a tuffarsi furono Ken e Trevor che "testarono" l'acqua per gli altri...

T: Venite! L'acqua è perfetta! 
K: Ahhh, è bella fresca! Ehi Logan!
L: Che c'è?    Chiese mentre entrò in acqua.
K: Beccati quest'onda!

Ken si tuffò vicino a Logan sollevando una grande quantità d'acqua e il ragazzo ne fu travolto...

L: Questa me la paghi Ken! 
K: Davvero? Fammi vedere!  Lo provocò in maniera giocosa e facendogli le linguacce.
L: Comincia a correre! 

E in poco tempo, i due ragazzi si ritrovarono a giocare nell'acqua come se fossero due bambini, mentre Zaphie ebbe un'altra idea...

Z: Trevor prendo le tavole da surf?
T: Ottima idea sorellina!

Zaphie prese due tavole da surf che Bridgette aveva regalato loro: una azzurra e gialla con i delfini per lei, una verde e blu per Trevor e si avviarono verso le onde cominciando una gara di surf, alcuni preferirono restare in spiaggia come Ami, che restò sotto l'ombrellone a riposarsi, Barbie si mise a prendere il sole mentre Ginevra e Trisha parlavano del più e del meno. Alan dopo aver fatto una nuotata, sfidò Sam a chi costruiva il castello di sabbia più bello, inzialmente sembrava un gico infantile, ma Sam si dovette ricredere quando vide l'enorme quanto bello castello di sabbia decorato con conchiglie pietre e alghe costruito dalla rossa...

AL: Allora? Che te ne pare?  Ghignò guardando la faccia stupita del suo fidanzato.
S: Cosa dovrei dire? E' stupendo! Inutile dire che hai vinto tu.
AL: Giusto e ora mi prendo il mio premio.
S: Avevamo stabilito un premio?
AL: A tua insaputa sì.
S: E quale sarebbe?
AL: Questo.

Alan saltò letteralmente addosso al ragazzo stampandogli un grosso bacio, tanto che Sam cadde all'indietro sia per la sorpresa che per la perdita di equilibrio ritrovandosi la ragazza sul suo petto muscoloso, cosa che Alan gradì molto...

AL: Wow! Ma quanta roba mi nascondevi? Che spettacolo!
S: Merito degli allenamenti di mia madre, ma...che ne dici di alzarci?
AL: Mhmhmh...no! 

E i due ragazzi tornarono a baciarsi sulla sabbia calda.  Il divertimento era alle stelle, Ty riuscì a prendere sulle spalle Taty e la buttò in acqua nonostante le sue proteste, Logan decise di lasciare i giochi d'acqua a Ken e gli altri preferendo mettersi sotto l'ombrellone con Ami, si sedette a gambe incrociate vicino alla gotica e con il braccio le avvolse le spalle avvicinadola a sé...

A: Ti sei stancato di fare il bagno?  Chiese poggiando la testa sul suo petto.
L: Beh, a essere sincero, avevo voglia di stare un po' con te.
A: Oh, allora non mi lascerò sfuggire questo momento.
L: Neanche io credimi...

Logan la fece avvicinare di più al suo viso e la baciò dolcemente, Ami gli mise la mano dietro la testa spingendolo di più verso di lei mentre il ragazzo prese ad accarezzargli  la schiena sfiorando il laccetto del suo costume, entrambi sapevano che se fossero andati avanti, ciò che sarebbe accaduto dopo era inevitabile, fu Logan a recuperare la lucidità e a staccarsi dolcemente da lei senza toglierle la mano dalla schiena, Ami parve delusa...

A: Cosa c'è? Qualcosa non va?   Chiese confusa.
L: No è che...siamo in mezzo alla spiaggia e preferirei che...insomma...magari quando avremo tempo di stare davvero da soli...
A: Ho capito, non preoccuparti sono d'accordo, sarebbe troppo imbarazzante.  Ridacchiò.
L: Già, ma vedrai che appena saremo da soli, ti dimostrerò quanto ti amo.
A: Lo stesso per me...

Prima che potessero unire le loro labbra, una pallonata centrò in pieno volto Logan che si alzò furibondo mentre Ami rideva divertita...

L: Ehi! Chi mi ha tirato questo siluro in faccia?
EB: Scusa! Colpa mia fratello! 
L: Ma dico, sta più attento!   Disse ritirandogli la palla.
EB: Andiamo, almeno adesso hai un po' di colore sul viso! Ahahahahaha!
L: Cosa?
A: Logan, credo si riferisca al colpo che hai preso, hai una parte del viso tuttta rossa!
L: Ah sì?  Eibon questa me la paghi!
EB: Davvero? Che ne dici di una sfida a pallavolo?  Ghignò divertito.
L: Certo, perché no! 
TR: Posso unirvi a voi?   
L: Due contro uno? 
TR: Ami vieni anche tu! Avanti non fare la solita gotica che ha paura del Sole! 
A: Accetto la richiesta perché ho messo la protezione solare! Eccomi!

Così i quattro ragazzi iniziarono una partita di pallavolo, ma si scordarono presto il motivo per cui avevano dato luogo alla partita, sapevano solo che si stavano divertendo da morire, anche Emma e Nando si divertivano a modo loro restando dove l'acqua arrivava fino alla pancia: erano dentro l'acqua a schizzarsi e a nuotare, finché Nando si mise la maschera da sub e si immerse mentre Emma lo guardò interrogativa, ma le parve di vedere un ghigno del ragazzo prima che sparisse sott'acqua...

E: Ma dove è andato? Fernando! Ehi! Perché ti sei immerso? Che cosa hai in mente furbone?  Chiese mettendo le mani sui fianchi.

Si guardò intorno e vide delle bollicine d'aria salire in superficie...

E: Eccoti lì...ti ho beccato!

La punk prese a schizzare acqua verso le bollicine ma non sapeva che una presenza era dietro di lei e che stava facendo tutt'altra cosa, accorgendosi di essere osservata, la ragazza si girò e si ritrovò Fernando con appena la testa fuori dall'acqua che le guardava il fondoschiena...

E: Fernando! 
F: Mi cercavi amor?
E: Questa te la faccio pagare! 
F: Non prima di questo! 

Fernando afferrò Emma e con tutta la forza che aveva nelle braccia le fece fare un gran bel tuffo, Emma ritornò a galla e lo guardò con occhi di sfida che il suo ragazzo ricambiò...

F: Ahahahahaha! Com'è l'acqua lì? 
E: Te la faccio provare subito!

Emma riuscì a ad afferrare il braccio del ragazzo e lo tirò verso l'acqua facendogli fare una bella immersione...

E: Ahahahahah! Allora...come la trovi l'acqua?
F: Direi...ottima!

In poco tempo presero di nuovo a rincorrersi e a divertirsi, come del resto facevano tutti gli altri. 
La mattina passò fra risate e bagni finché non vennero richiamati per il pranzo all'albero, dopo essersi cambiati andarono nella grandissima e bella sala da pranzo dove i genitori li aspettavano per cominciare a mangiare, il pranzo fu costituito per la maggior parte da ottimo pesce e verdure con antipasti di mare, ogni famiglia aveva il proprio tavolo e i ragazzi con la fame che avevano, divorarono praticamente tutto. 
Finito l'ottimo pranzo, i ragazzi si misero d'accordo su come organizzarsi per la serata da ballo, per 
 l'occasione le ragazze e i ragazzi avevano fatto un'accordo: nessuno dei due gruppi doveva incontrarsi prima della grande serata per scegliere l'abito adatto, poiché dopo la serata da ballo, ci sarebbe stata una festa in piscina con tanto di musiche da discoteca, quindi i vestiti da scegliere erano due. 
Le ragazze si organizzarono per fare un giro in centro a caccia di abiti adatti a loro e la stessa cosa fecero i ragazzi, anche se per loro la cosa non era molto facile: dopo aver vagato per un'ora per i quartieri di Los Angeles, entrarono in un negozio di abbigliamento maschile e cominciarono la grande ricerca al vestito adatto, ma la cosa fu tutt'altro che facile...

EB: Uff, questa giacca è troppo stretta!  Brontolò guardandosi allo specchio con lo smoking che stava provando.
T: Perché io? Sembro un pinguino!
L: Prova a cambiare la camicia, invece di bianca mettitene una nera.  Ipotizzò.
T: Non sembrerà che sono pronto per un funerale?
L: Ma dai, sai quanti ce ne saranno stasera vestiti come noi?
T: Lo so ma non sono abituato a queste cose!  Ammise con un po' di preoccupazione.
K: Andiamo ragazzi! Siamo a Los Angeles! L'abito non ha importanza basta divertirsi!
TY: Sì ma anche tu sei indeciso a quanto vedo.
K: Come fai a dirlo?
TY: Mi basta guardare la pila di smoking che hai preso per provarteli genio!  Ridacchiò indicando la montagna di abiti che Ken aveva preso.
K: Beh, non voglio fare brutta figura! 
F: Su su non fatela tanto difficile.  Disse con tranquillità.
EB: Tu cosa ti metterai?
F: Una cosa semplice: Giacca bianca senza cravatta, pantaloni neri e smoking classico sbottonato e come scarpe ho intenzione di mettere le Adidas nere.
S: Wow, vai sul classico.
L: Niente scarpe alla moda?
F: Vuoi scherzare! Non mi metterei mai quelle in pelle nera, sai come diventerebbero i miei piedi?
L: Non ti do torto.
T: Ok, meglio proseguire la caccia al tesoro!
K: No, allo smoking!
S: Ho la strana impressione che ci metteremo tutta la vita.  Sospirò alzando gli occhi al cielo.

Dopo aver guardate in ogni angolo del negozio, finalmente ognuno di loro trovò qualcosa di elegante: Eibon prese uno smoking con camicia bianca e papillon rosso, Trevor scelse uno smoking con giacca e pantaloni beige con la camicia rosa e fazzoletto dello stesso colore, per i ragazzi apparve "buffo"  ma alla fine si convinsero a lasciarlo fare. La risata di gruppo scoppiò quando Ty saltò fuori dal camerino con uno smoking bianco e un papillon nero esclamando  " il mio nome è Bond...James Bond" , il ragazzo decise di indossare proprio quel vestito per quella serata mentre Logan optò per per uno smoking con camicia nera e cravatta a strisce rosa e nere ispirandosi alla sua Ami, Ken si prese uno smoking con camicia bianca e cravatta argentata, mentre Sam ne prese uno che andava sul colore blu notte con una cravatta bianca. Tutti furono d'accordo sul mettersi delle scarpe normali come delle Puma, Nike o Adidas intonate con gli abiti, alla fine il risultato fu evidente...

S: Ehi, per non essere degli esperti di moda, stasera faremo un figurone!
EB: Sono più curioso di sapere cosa si metteranno stasera le ragazze!
L: Chissà se hanno scelto l'abito.  Si chiese pensieroso
K: Secondo me, in questo momento sono in chissà quale negozio a provare abiti costosi.
T: Spero che almeno scelgano qualcosa di bello.
TY: Sicuramente qualcosa per stupirci.

Ken non aveva tutti i torti, infatti mentre i ragazzi tornavano all'albergo, le ragazze erano rinchiuse da più di due ore nel negozio più grande di Los Angeles, ovvero il  "Beverly Shopping Center Boulevard" , uno dei nogozi più famosi e grandi di Los Angeles, per fortuna in quel periodo c'erano i saldi e le ragazze non persero tempo a catapultarsi nel reparto che cercavano al terzo piano, dal quale si potevano vedere le varie strade e centri di Los Angeles, ma non c'era tempo di godersi il panorama, il tempo stringeva e ancora non avevano trovato ciò che cercavano...

B: Uffa uffa e ancora uffa! Possibile che nessuno di questi abiti possa rendermi meno seducente!   Si lamentò gettando l'ennesimo abito nel dimenticatoio.
E: Un abito che ti renda meno seducente? Ma dai Barbie! Stasera dobbiamo essere più sexy che mai!
TR: Peccato che ancora non abbiamo trovato niente.
A: Andiamo, con tutti questi vestiti, volete che non ci sia qualcosa di adatto a noi?
AL: Allora continuiamo a cercare! 
E: Alan ha ragione, se restiamo a farci domande non combineremo niente!
TA: Meglio darsi da fare.

Le ragazze ripresero a frugare in ogni angolo del reparto e cercando più a fondo, trovarono i primi abiti che potevano essere adatti: Trisha trovò un abito rosso corto senza spalline con la scollatura a cuore con ricami a mano di perle e cristalli, abbinò al vestito delle scarpe col tacco argentate e il risultato fu magnifico...

G: Però...devo dire che ti sta proprio bene!
Z: Sei bellissima!
TA: Misà che stasera Trevor sprecherà un bel po' di bava se ti vede così.
E: Ti sta proprio bene!
TR: Grazie, però sento che manca qualcosa.  Disse guardandosi al grande specchio che rifletteva tutta se stessa.
Z: Mhmhmh, secondo me dovresti scioglierti i capelli.  
B: Sì, aggiungi un paio di orecchini è sei pronta.
TR: Credo che seguirò i vostri consigli.

Trisha decise di acquistare il vestito e dopo averlo pagato, aiutò le altre a trovare i loro abiti, Alan sbucò dal camerino con un bel vestito corto arancione monospalla che aderiva pefettamente al suo corpo...

AL: Allora? Che ne dite? Può andare?
A: Che bello! Risalta il colore dei tuoi capelli!
TA: Lo vedi che "chi cerca trova".
Z: E' molto bello! Devi assolutamente prenderlo! 
G: Vuoi far svenire Sam stasera?
AL: Chissà...potrebbe essere.  Ridacchiò guardandosi allo specchio.
TR: Lo prendi?
AL: Certo! 

Dopo aver scelto il suo vestito, il gruppo di amiche passò un'altra ora e mezza a frugare il naso ovunque ma ne valse la pena:  Zaphie comprò un abito simile a quello di Trisha, ma era azzurro con la scollatura a cuore e una cintura celeste intorno che le stava divinamente, Ami trovò un vestito senza spalline nere con sfumature rosa scuro, Barbie trovò quello che secondo lei era il più decente, ovvero un vestito blu con scollo a cuore senza spalline con una bellissima spilla luccicante posizionata alla vita, Taty optò per un vestito viola che le arrivava fino alle ginocchia con le spalline sottili e scollo a cuore, con una fascia brillantinata stretta. 
Ginevra fu costretta dalle ragazze a prendere un vestito color argento con le spalline a scollo normale e scarpe col tacco molto appariscenti, se si trattava di computer e qualsiasi altra cosa che riguardasse la tecnologia, la ragazza non aveva problemi, ma quando si trattava di situazioni particolari come balli, feste e cose simili, Ginevra era un disastro, ma per fortuna le ragazze erano lì apposta per lei. Tutte avevano trovato ciò che cercavano, rimasero particolarmente di stucco quando Emma uscì dal camerino con uno stupendo abito verde smeraldo aderente monospalla con una manica lunga al braccio sinistro...

A: Emma...sei...sei...
B: Stupenda.
TA: Devo ammetterlo: è fatto per te.
Z: Ti prego prendilo! Sei perfetta!
E: Grazie, ma chissà quanto costa. 
G: Lo vediamo subito.

Ginevra prese il cartellino e lesse la cifra...

E: Allora? 
G: Emma...non è per farti i conti in tasca ma...quanto ti sei portata dietro?
E: Mamma e papà mi hanno dato 420 dollari, perché?   Chiese titubante e anche preoccupata.
G: Perché sei fortunata! L'abito è in saldo, costa 360 dollari!
E: Che fortuna!  Gridò tutta contenta.
AL: Meno male che è in saldo, quale era il suo costo originale?
G: Era la bellezza di 510 dollari. 
TA: Wow,  qui la robba mica te la regalano! Il mio è costato 284,45 dollari! E ricordiamoci che è in saldo!
Z: Per forza, siamo a Los Angeles!

Emma si affrettò a pagare il vestito come se avesse paura che qualcuno glielo rubasse, dopo di che comprarono anche le scarpe che avrebbero indossato ed uscirono dal negozio con le buste contenenti le scatole con i loro abiti, ma notarono che il sole aveva cominciato a tramontare...

A: Cosa? Siamo già al tramonto? Ma si può sapere che ore sono?
G: Aspetta che controllo.

Ginevra si tirò su la manica del giacchetto e guardò l'ora sul suo orologio da polso...

G: Ops, sono le 18: 00 precise!
TA: Eh?! La serata da ballo comincerà fra un'ora e mezza! 
E: Via! Tutte all'albergo! 
B: A piedi faremo tardi!
AL: Ci penso io!

Alan si buttò in mezzo alla strada e fermò un taxi, fece segno alle altre di salire e non si sa come, centrarono tutte e otto mettendosi una sopra l'altra, mentre il tassista caricava i loro pacchi sulla macchina. Arrivarono in dieci minuti all'albergo, scesero dalla macchina e tutte insieme si diressero nelle loro stanze cercando di evitare i ragazzi, ma per fortuna avevano saputo dai loro genitori, che erano andati a farsi un cocktail al bar dell'albergo. 
La serata stava per iniziare, i primi ospiti dell'albergo iniziarono ad arrivare tutti molto eleganti e fra di loro vi erano anche dei giovani, i ragazzi si vestirono con i loro smoking e andarono nella sala dove i loro genitori li aspettavano...

AJ: Wow figliolo, come siamo eleganti.
F: Grazie. 
H: Aspetta che hai una piega sulla spalla. 
F: Dai mamma!
H: Niente discussioni e ora stai fermo.

Heather si mise a sistemare la giacca di Nando, mentre Ty, Ken e Trevor lo guardavano ridacchiando divertiti...

TY: Guardalo! Intrappolato tra le grinfie di sua madre! 
T: Ehehehehe, infondo lo capisco, meglio non scherzare con lei.
EB: Perché?
 T: Ricordo che una volta sua madre ci beccò mentre mangiavamo di nascosto dei rustici destinati al tredicesimo compleanno di Tatiana, ci ha preso per un orecchio e ci ha messo ai fornelli a prepararne altri.
K: Wow! A vederla non sembra così terribile.
T: Le apparenze ingannano fratello.

Dopo cinque minuti, Eibon, Sam e Logan si unirono a loro...

EB: Ehi ragazzi!
T: Eccovi finalmente!
TY: Ma che hai, ti vedo agitato.

Eibon non faceva altro che guardarsi intorno e spesso si faceva aria allentando il papillon rosso...

EB: No è che...non so perché ma sono nervoso!
L: Non vorrai sudare con lo smoking addosso!
S: Cerca di rilassarti, è solo una serata in grande stile, più tardi ti sentirai meglio con la serata da discoteca.
EB: Lo spero, già non ce la faccio più.
K: Piuttosto, quando arrivano le nostre miss?
T: Beh, in teoria dovrebbero essere qui a momenti.
K: In pratica?
T: Non ne ho idea!

Mentre la sala si riempiva piano piano di invitati e tutti coloro che alloggiavano nell'albergo, le ragazze dopo essersi fatte la doccia, si rinchiusero tutte nella grande camera di Taty e si preparano come meglio sapevano fare.
Ci impiegarono esattamente una mezz'ora per indossare vestiti, orecchini e scarpe col tacco, Trisha si slegò i capelli e li sistemò in modo che cadessero leggermente sia davanti che dietro, Emma si fece una coda alta tralasciando le ciocche verdi davanti così da mettere in risalto il suo viso ambrato, Barbie si allisciò i capelli rendendoli leggermente mossi alle punte, Ami  lasciò i capelli sciolti e pettinati e usò una mollettina a forma di teschio per bloccare la ciocca ribelle che le cadeva sulla fronte, Zaphie grazie all'aiuto di Alan e Ginevra, si sciolse la lunga treccia liberando i suoi lunghi capelli, li pettinò il risultato fu una bellissima chioma di capelli chiari  che arrivavano fino al fondo schiena, Alan le tirò indietro le ciocche davanti più lunghe incrociandole dietro la testa fino a formare una piccola treccia, il resto dei capelli venne pettinato e lasciato libero. Finalmente erano pronte per entrare in scena: uscirono dalla camera e si diressero verso il grande salone tutto addobbato elegantemente, poteva essere raggiunto dalla porta principale o dal secondo piano, poiché la sala era collegata con il secondo piano da una lunga scalinata con un tappeto rosso in stile fiabesco, arrivate davanti le scale, le ragazze si fermarono a sbirciare gli invitati dall'alto...

A: Accidenti, sono nervosa!
AL: Stai calma, vedrai che ci divertiremo.
TA: Quanta gente che c'è.
E: Già, riusciremo a distinguere i nostri ragazzi?
B: Eccoli lì!   Li indicò mentre parlavano fra di loro.
Z: Come sono eleganti!
TR: Direi che ci stanno aspettando.
E: Forza! Stendiamoli!
Tutte: Sì!

Le ragazze iniziarono a scendere la scalinata che portava al salone e l'attesa dei ragazzi finì quando le videro scendere elegantemente le scale...

T: Eccole!
TY: Ah però! 
K: Che magnifica visione! 
EB: Assolutamente splendide.
S: Manteniamo l'autocontrollo!  Disse senza staccare gli occhi dalle splendide gambe di Alan.
L: Credimi se ti dico che lo sto perdendo.
K: Allora...che facciamo?
F: Non so voi, ma io mi butto.

Fernando si incamminò verso Emma con un sorriso sincero, il ragazzo prese delicatamente la sua mano dandole un delicato bacio, la punk arrossì per un momento, non era abituata a certe formalità, si ricompose e si avvicinò di più a Nando dandogli un piccolo bacio sulle labbra, poi si soffermò sul suo aspetto...

E: Come siamo eleganti stasera. 
F: Mai quanto te, i miei occhi stanno vedendo la persona più bella e sexy del pianeta.  Ghignò lanciando uno sguardo alle sue gambe perfette e al suo fondo schiena.
E: Ehi, da perfetto gentiluomo ti sei trasformato in un pervertito!  Lo stuzzicò.
F: Mi sembra di averti già detto che hai delle gambe stupende, quindi è inevitabile! 
E: Vedremo se ti perdonerò.
F: Come vuole signorina, ora che ne dice di andare al nostro tavolo?
E: Abbiamo un tavolo?  Non mangeremo con i nostri genitori?
F: Le nostre madri hanno complottato, ci hanno riservato a noi ragazzi dei tavoli fuori con la vista sul mare.
E: Allora andiamo. 
F: Mi permette signorina?  Chiese porgendole il braccio sinistro.
E: Certo.  Sorrise afferrando il braccio del ragazzo.

I due giovani si diressero al loro tavolo, seguiti poi dagli altri che si erano decisi ad invitare le altre ragazze: Ami accettò felice l'invito di Logan mentre Trevor dopo aver sbavato litri di bava alla vista di Trisha, la invitò ad andare al loro tavolo, Tatiana accettò la richiesta di Ty usando come scusa che non voleva fare brutta figura davanti a tutti, 
Ken non faceva altro che guardare con occhi sgranati Barbie, tanto che la ragazze gli si avvicinò schioccandogli le dita davanti al viso per risvegliarlo dall'ipnosi, Ken scosse la testa e una volta ripreso invitò Barbie a cenare con lui, Sam non fece neanche in tempo a parlare che Alan lo trascinò al loro tavolo, Zaphie e Ginevra guardarono la scena divertite...

G: Povero Sam, ahahahahahah.
Z: Ahahahaha, già ma infondo sono innamorati, come biasimarli.
G: Ben detto, ora scusami ma vado al tavolo con i miei genitori.
Z: Cosa? Non vieni con noi?
G: No, devo parlare con i miei di una cosa importante.
Z: Ti prego Ginevra non stasera!
G: Tranquilla, non è nulla di grave, devo solo dire loro una cosa importante e poi credo di doverti lasciare sola per non fare da terzo in comodo.   
Z: Terzo in comodo? 
G: Avanti non dirmi che non hai notato lo sguardo indeciso di Eibon! Logico che ti voglia dire qualcosa.
Z: Eibon? A me?
G: Sì e ora scusami ma devo andare, fatti sotto sorella!
Z: No! Ginevra aspetta!  La chiamò presa tutto ad un tratto da una fifa blu.

Le parole di Zaphie servirono a poco, Ginevra era già andata a sedersi con i suoi genitori ed Eibno si decise a farsi avanti...

EB: Ci-Ciao Zaphie.
Z: Ciao.
EB: Sei be-bellissima stasera.
Z: Grazie.
EB: Senti...ti va se...cioè...ti dispiace se...ti invito a cenare...con me?
Z:  Certo...certo che sì, va bene!   Rispose arrossendo lievemente.
EB: Bene, allora andiamo?
Z: Sì.

E così Eibon trovò il coraggio di invitarla a cena e insieme si sedettero al tavolo vicino a quello di Logan ed Ami...

A: Li hai visti?
L: Sì, credi che succederà qualcosa tra di loro?
A: Non lo so, l'amore è imprevedibile.
L: Già, come l'amore che ho provato per te il primo giorno che ti ho vista.
A: Lo stesso è stato per me.
L: Senti Ami...    Disse facendosi improvvisamente serio e guardandola negli occhi.
A: S-Sì?  Che c'è?   Chiese cominciando a preoccuparsi, non aveva mai visto Logan così serio.
L: Durante questo anno sono accadute tante cose e devo ammettere che quando ho saputo che tu eri una Dragon Ladies, mi sono sentito deluso.
A: Come "deluso"? 
L: Ho pensato che tu non mi avessi detto niente perché non ti fidavi di me.
A: Logan questo non è vero! Sai bene che se ti avessi detto qualcosa saresti stato in pericolo! 
L: Questo l'ho capito dopo, mi sono dato dello stupido da solo, per questo intendo fare una cosa per rimediare al mio errore per aver dubitato di te.
A: Cosa vorresti fare? 

Logan la guardò dolcemente e prese le mani pallide della gotica nelle sue forti e calde, Ami arrossì al contatto con quel calore, era più decisa che mai a sapere che cosa aveva in mente Logan...

L: Ami, per un'anno abbiamo fatto tutto superficialmente per cui adesso voglio ufficializzare la questione...
A: Ti prego Logan, vieni al punto.  
L: Ami...vorresti essere la mia fidanzata? L'unica della mia vita?
A: Co-Cosa?  Logan...i-io...
L: Mi basta solo che mi dicessi sì o no.  Se sto correndo troppo dimmelo.
A: Oh no, aspettavo che me lo dicessi! La mia risposta è sì! Sì  Logan!  Rispose con gli occhi che le si illuminarono.

I due ragazzi si alzarono dal loro tavolo, si avvicinarono e si scambiarono un profondo bacio, furono sorpresi dall'applauso collettivo dei loro amici che avevano ascoltato ogni singola parola...

T: Bravi! Bravi!  Urlò fischiando con le mani.
S: Vai così fratello! 
TA: Ma quanto sei smielato! 
TY: Sei invidiosa?
TA: No! 
K: Ehi! Vogliamo cominciare questa cena? Ho fame!
B: Ken!  Lo rimproverò guardandolo male.
K: Che c'è? Ho davvero fame!

Barbie sospirò e si mise una mano sulla fronte scuotendo il capo...

B: Santo cielo, mi sono innamorata di un ragazzo pazzoide maniaco delle battute.
AL: Andiamo Barbie, poteva andare peggio! 
B: Non me lo ricordare.

Tutti i ragazzi scoppiarono in una fragorosa risata, i loro genitori li osservarono da dentro l'albergo, si erano seduti tutti ad un tavolo unico rettangolare lungo poiché infondo la gita a Los Angeles era stata fatta anche per la loro rimpatriata...

GW: Guardali Trent, non li ho mai visti così felici.  Sorrise stringendo la mano del marito.
TN: Già, sono contento per loro, ormai sono cresciuti.  Sospirò malinconico guardando i suoi gemelli.
D: Vi prego, non mi ricordate che sono cresciuti! Io ancora non riesco a farmene una ragione.
C: Duncan, non puoi mica tenere i ragazzi chiusi in casa per sempre! Devono trovare la loro strada, farsi una carriera, trovare l'anima gemella...
D: Non ricordarmi quest'ultimo punto! Ancora non mi va giù che Emma sia...sia...
C: Fidanzata?
D: Ti prego principessa, non dire quella parola!  E' piccola!
C: Tesoro, Emma ha compiuto 17 anni due mesi fa, sta crescendo! 
D: Accidenti, posso capire Logan, è il mio ragazzo, ha fatto subito colpo!  Disse orgoglioso.
TN: Mi fido di tuo figlio, è un bravo ragazzo.
D: Merito della mia principessa.
H: Ma che vi preoccupate a fare? Sanno cavarsela.
D: Heather se tuo figlio prova a far soffrire la mia bambina, saranno guai seri!  Ringhiò puntandogli il dito contro.
H: Ne dubito fortemente, Fernando sa bene quello che fa. Rispose con tranquillità senza staccare gli occhi dal Menù che stava leggendo.
OW: Quando arrivano gli antipasti, il mio pancino chiede del cibo!
GE: Evvai Owen! Vedo che sei rimasto il solito! Neanche il tuo stomaco è cambiato! 
OW: Grazie Goeff! 
TL: Allora, vogliamo ordinare?
LY: Certo Timoty!
KL: Mamma, hai chiamato papà in un altro modo, di nuovo!
LY: Oh scusa Kitty.
KL: Mamma sono Kelly! L'hai scelto tu il mio nome! 
LY: E io che ho detto?  
KL: Mamma...
TL: Lascia stare tesoro, lo sai com'è fatta tua madre.
KL: Sì lo so...purtroppo.

La cena proseguì tranquilla,  finché dopo la cena venne annunciato l'inizio delle danze, i ragazzi si alzarono dai loro tavoli e rientrarono nel salone, videro che molti avevano già cominciato a ballare un lento fra cui i loro genitori...

S: Che ne dite, ci uniamo a loro? 
AL: Perché no!
A: Ma io non so ballare un lento.
L: Lascia che ti guidi io.  Disse porgendole la mano.
A: Ok.  Arrossì prendendogli la mano.

Logan portò Ami sulla pista da ballo e l'affiatamento fra i due fu subito evidente, poco dopo li raggiunsero anche Zaphie ed Eibon, anche se la ragazza era un po' perplessa...

Z: Eibon ma tu sai ballare?
EB: Guarda tu stessa.

Con molta sorpresa per tutti, Eibon seguiva perfettamente la musica e Zaphie non ci mise molto ad imparare i passi, accanto a loro ballavano Ken e Barbie...

K: Wow, non sapevo che tuo fratello sapesse ballare.
B: Ha fatto per tre anni dei corsi di ballo, è normale che sia capace.
K: E io? Sono bravo?
B: Beh, lo saresti di più se allentassi la presa sulla mia schiena.   Disse riferendosi al braccio che la stringeva al corpo del ragazzo.
K: Ops, scusa.
B: Ecco, così va meglio.

Tutti i ragazzi si misero a ballare il lento, per loro era una magia pura ballare con la propria anima gemella senza doversi più preoccupare di niente, Emma appoggiò la testa sul petto di Nando, sentì i battiti regolari del ragazzo mentre il suo andava a mille...

F: Vedo che ti sei rilassata.  Le bisbigliò.
E: Mh? Perché? 
F: Sarà una mia impressione, ma ti ho vista tesa.
E: Non ti sfugge proprio niente o sono io che non so nascondere bene i miei stati d'animo?
F: Direi entrambe le cose, allora, c'è qualcosa che non va?
E: Beh...più che altro è strano e incredibile...
F: Cosa? 
E: Tutto ciò che abbiamo passato! Noi che eravamo le guerriere, magie nere, libri stregati...
F: Già, roba da film d'azione eh?
E: Sì, ma come è stato possibile tutto questo? E perché proprio noi?
F: Sinceramente non lo so, la vita è imprevedibile e credo che questo era destino.
E: Un destino birbantello direi.
F: Almeno ci ha fatti incontrare.  
E: Questo è vero...

Fernando le alzò il mento delicatamente con la mano, si guardarono per un paio di minuti finché la distanza dai loro visi venne interrotta dall'unione delle loro labbra in un bellissimo e profondo bacio.
La serata danzante finì alle 21:30, ora era il momento che tutti i ragazzi dell'albergo aspettavano: la festa in piscina. 
Come dei razzi, le ragazze e i ragazzi si catapultarono nelle loro stanze, gettarono all'aria i vestiti da sera e si preparano per la serata in discoteca, i ragazzi avevano deciso di mettersi cose semplici come magliette a maniche corte, jeans o camice, ma le ragazze facevano seriamente: nella sua stanza, Emma si slegò i capelli e indossò un top senza maniche nero con un teschio rosso sangue, dei pantaloncini di jeans e stivali corti in pelle nera con borchie, si levò gli orecchini e si mise una collanina argentata raffigurante un teschio, Ami indossò un abito di pizzo lungo con maniche, dal petto fino alle maniche era nero, tutto il resto era rosa scuro decorato con fiori neri, mise della adidas in tinta rosa e calze nere, Barbie andò sulla semplicità e decise di indossare dei leggins blu con una T-shirt a scollo rotondo a manica corta con colori mischiati fra il bianco, blu e nero,Taty prese dei jeans lunghi attillati come la  maglietta a maniche corte con la scritta in nero "Stasera faccio la brava" e si fece la coda alta, infine si mise le All Stars verdi e bianche. Andò a bussare alla camera di Zaphie e quando entrò vide la ragazza dietro ad una montagna di abiti...

TA: Zaphie ma che combini? 
Z: Sto cercando la mia maglietta preferita!  Disse disperata.
TA: Quella T-shirt a stelle e striscie della bandiera americana?
Z: Sì!
TA: Zaphie se ti calmi ti accorgeresti che è sul tuo letto.
Z: Cosa? Oh! Eccola!
TA: Forza sbrigati, siamo pronte, manchi solo te!
Z: Arrivo!

Zaphie indossò la T-shirt con jeans a pinoccchietto attillato che risaltavano le sue forme, si mise sopra alla maglietta un giacchetto corto di jeans, raccolse il suoi capelli in una bella coda di cavallo, mettendo all'indietro le ciocche ribelli con un cerchietto azzurro, si infilò dei bellissimi stivaletti col tacco bianchi e uscì dalla stanza con Tatiana per raggiungere le altre che le aspettavano fuori la stanza...

TA: Eccoci!
TR: Meno male! Cominciavo a pensare che la stanza vi avesse risucchiato in un vortice.
AL: Ti prego, non parlarci di vortici! 
A: Già, mai più viaggi attraverso quei cosi!
Z: Ahahahahaha, come avete ragione, ma Trisha...che ti sei messa?   Chiese allibita ma anche sorpresa guardando il vestito della sua amica.
TR: Che ne dici? Stasera ho deciso che Trevor deve inginocchiarsi a me!
TA: Se ti metti quel...vestito, certo che lo fai inginocchiare.

Trisha indossava un mini vestito senza maniche con girocollo e tutto l'abito era nero, Alan mantenne il suo lato "maschile" indossano dei leggins millitari, una maglia corta come le maniche lasciando le spalle scoperte, il colore era di un grigio perlato trasparente e sotto si poteva intravedere la canotta leggere sempre millitare che indossava, anche Ginevra si vestì molto elegante: T-shirt lunga a manica arricciata, leggins neri con paillettes sul davanti, scarpe con tacco da 30 cm aperte...

E: Allora, direi che siamo pronte!
AL: Evvai col party in piscina! 
B: Ti ricordo che ci hanno vietato di fare il bagno, tanto la piscina sarà strapiena stasera.
TA: Guai a loro se osano bagnarmi!
E: Basta parlare! Si entra in scena...per la seconda volta in una serata!
Tutte: Giusto!

Appena arrivarono alla piscina dell'albergo, le urla e gli schiamazzi dei ragazzi a ballare erano ben udite, la piscina venne illuminata e alcuni ragazzi e ragazze avevano già cominciato a tuffarsi, vennero messe delle luci e un bar che faceva cocktail per far sembrare il tutto, veramente una discoteca. 
Le ragazze cercarono i propri "maritini" come li chiamava Ginevra e li trovarono a bordo piscina a ridere e scherzare con in mano dei cocktail...

E: Vedo che avete già cominciato la festa senza di noi.  
AL: Invece di aspettarci, già bevete!
K: Andiamo, stavamo solo assaggiando qualche drink e...o cavolo! Ma come siete sexy! 
 
I ragazzi si accorsero solo in quel momento di quanto fossero sexy ed eleganti le ragazze...

L: Ami, sei uno splendore.   Le disse baciandole la guancia.
A: Grazie.
L: Ti va di bere qualcosa?
A: Certo, analcolico intesi? 
L: Assolutamente.

I due ragazzi si avviarono al bancone del bar e ordinarono qualcosa da bere, Fernando ed Emma si buttarono sulla pista da ballo a fare quattro salti con Sam ed Alan, mentre gli altri...

K: Quei due non sono tipi da discoteca.
Z: Ognuno ha i suoi gusti.
EB: Sapete una cosa? Mi sento molto più a mio agio adesso!
TY: Forse perché è il nostro habitat?
EB: L'hai detto!
TA: Certo, se non si tratta di feste o qualche altro casino, non vi sentireste mai a vostro agio!  
TY: Ehi Taty, lo sai che sei molto più sexy stasera?
TA: Sì certo, va a dirlo a qualche sgualdrina che sguazza nella piscina! Magari ti crede!
TY: Veramente, io lo dico solo alla ragazza più sexy e forte del pianeta.  Ghignò guardandola.
TA: Oh e chi sarebbe? No, non dirmelo! Non mi interessa.  Sbraitò dandogli le spalle.
TY: Peccato perché...ce l'ho davanti agli occhi.

Taty non si scompose e rimase di spalle, Ty lo prese come un invito a proseguire...

TY: Senti...che ne dici di fare un po' di movimento?   Chiese prendendola delicatamente per il polso e facendola girare verso di lui.
TA: Perché dovrei?  Non dirmi che sai ballare con quelle zampe da cicogna che ti ritrovi.
TY: Mettimi alla prova.
TA: Ok, il primo di noi due che lascia la pista da ballo, offre da bere all'altro!
TY: Uh, una scommessa? Mi piace! Andiamo!
TA: Ti stenderò vedrai!
TY: I tuoi occhi mi hanno già steso.
TA: Piantala!

Sempre continuando a discutere, Ty e Taty raggiunsero la pista da ballo e cominciarono a scatenarsi, Eibon e Trevor li guardavano divertiti...

T: Ahahahaha! Certo che Taty non si smentisce mai!
EB: Per forza, stiamo parlando di Tatiana. Non ci sono molte ragazze come lei.
T: Ora che ci penso, cosa aspetti a invitare Zaphie a ballare?
EB: Co-Cosa? Ma no...insomma...sta parlando con Trisha, non voglio interromperla!  Si inventò in tutta fretta.
T: Ah davvero? Ci penso io!

Trevor andò da Trisha e le sussurrò qualcosa in un orecchio, la ragazza disse alla sua amica che andava a prendere qualcosa da bere al bar e così Zaphie rimase da sola. 
Eibon capì la mossa di Trevor e deglutendo affannosamente, le si avvicinò...

EB: Ehi Zaphie...
Z: Ciao, sai dirmi perché Trevor si è portato via all'improvviso Trisha?  Un attimo fa, non mi sembrava che avesse voglia di bere qualcosa.
EB: Ehm, magari voleva passare un po' di tempo con Trevor.  
Z: Forse è così, per quanto riguarda noi...
EB: No-Noi?  Balbettò cominciando a sudare.
Z: Sì, che ne dici di ballare? Fammi vedere se ne sei capace anche qui.  Lo stuzzicò.
EB: Vedrai che ti stupirò!

E così fra risate e balli,  la serata proseguì al meglio, tutti si divertivano e si scatenavano come matti, a un certo punto della serata vennero messi i balli di gruppo a cominciare dal "Tiburon", molti di loro non conoscevano il ballo, mentre a Tatiana le si illuminarono gli occhi, lanciò uno sguardo di sfida al fratello che ricevette subito il messaggio, entrambi erano esperti in questo campo con tutte le volte che in Argentina, quando andavano a trovare lo zio Josè, Taty faceva le gare di ballo con Carlotta mentre Fernando restava a guardare divertito con suo cugino Matìas, fratello maggiore di Carlotta.
Fratello e sorella si posizionarono sulla pista da ballo mentre gli altri li guardavano incuriositi...

E: Zaphie, ma ch stanno facendo?
Z: Ehehehehe, quando si tratta di balli di gruppo, non puoi competere con nessuno dei due!
AL: Perchè?
Z: Sta a vedere.

Il Dj fece partire la musica e subito i due ragazzi si misero all'opera facendo stupire i presenti...

G: Però! Che bravi!
TR: Non per niente sono latino-americani. 
E: Sapete una cosa? Io vado, voglio provare!
Z: Aspettami, vengo con te!

Emma e Zaphie si avvicinarono a Taty ed entrambe impararono subito i passi seguendo Tatiana, si unirono anche Trisha e Ginevra, decise a provare qualcosa di nuovo, vedendola come una sfida, Eibon, Trevor e Ty si unirono a Nando seguiti poi da Sam, Ken e Logan, anche se erano un po' imbranati con i passi, riuscirono a stare dietro al ragazzo, infine anche Ami ed Alan provarono a ballare e il risultato fu una perfetta sincronia a cui si erano unite anche altre ragazze, in due minuti si schierarono i ragazzi da un lato e le ragazze dall'altro. Più che una sfida di ballo, sembrava una sfida a chi sbagliava per primo...

TA: Siete abbastanza bravi! Peccato che ce ne vuole per battermi!
F: Lo vedremo!
B: Ahahahahaha! Ken e Sam hanno sbagliato!  Urlò per sopraffare la musica.
S: Dove? 
K: Non farti distrarre! Continua!

La musica finì e i ragazzi poterono tirare un sospiro di sollievo, le ragazze li guardarono e scoppiarono a ridere...

E: Ahahahahah, beh almeno vi siete dimostrati capaci di starci dietro!
L: Ma sentitela, siete voi che faticavate a starci dietro!
T: Ovvio! Con un maestro come Fernando!
F: Mi prendi per il...
T: Forse!   Esclamò ridendo senza fargli finire la frase.
AL: Andiamo, basta parlare e torniamo sulla pista!
EB: Evvai!

Tutti ritornarono sulla pista da ballo scatenadosi come meglio poteva, ballarono i balli latino-americani più famosi,  dalla" Bomba" fino ad arrivare alla musica pop e techno, la notte era giovane e i ragazzi intendevano godersela tutta.
Mentre tutti gli altri ballavano e si divertivano, Emma e Nando deciseri di prendersi una pausa e bere qualcosa al bar dentro l'hotel...

E: Wow! Questa sì che una festa come si deve!
F: Già! Penso che stanotte non dormirò.
E: Se la festa proseguirà fino a domani, neanche io.

Arrivati al bar, i due ragazzi si misero a sedere sugli sgabelli davanti al bancone...

F: Allora, cosa prendi?
E: Un analcolico.
F: Vai sul sicuro.
E: Sì, prima ho bevuto già qualcosa che sicuramente conteneva alcool.
F: Oh, la punk si ubriaca.  Ghignò come solo lui sapeva fare.
E: Non è vero! Se lo fossi sarei qui, secondo te?
F: Beh, saresti nelle condizioni di Trevor e Trisha. Stavano limonando a bordo piscina come se non ci fosse un domani.
E: Quella si chiama esagerazione.
F: O passione amorosa.  Concluse con un ghigno.
E: Pervertito!   Escalmò divertita.
F: Detto da te, lo prendo come un complimento.

Rimasero a parlare lontano dal rumore della musica per una mezz'ora, finché l'attenzione di Emma fu attirata da una ragazza fuori il lungo balcone del bar che affacciava sul mare...

Pov Emma

Ehi, ma quella è Ginevra! Cosa ci fa lì da sola? Sembra che sia pensierosa, voglio vederci chiaro, se ha qualcosa che non va, allora l'aiuterò! Dopo tutto lei ha fatto molto per noi.

Fernando si accorse di come Emma guardava Ginevra e capì...

F: Va a parlarle.
E: Cosa?
F: Sono sicuro che avrete da dirvi cose importanti, avanti Emma va da lei.
E: Ma io...oh...va bene, a dopo.
F: A dopo.

Emma si alzò dallo sgabello e diede un bacio sulla guancia a Nando che ritornò fuori con Eibon e Ty, dato che Trevor era indaffarato a pensare ad altre cose.
Intanto nel balcone, Ginevra era in piedi con i gomiti appoggiati sulla ringhiera di ferro del balcone con un drink in mano, fissava senza sosta il mare illuminato dalla Luna lasciando che il vento estivo le scompigliasse i capelli. Emma la raggiunse e sorrise...

E: Ciao Ginevra.
G: Ehi, non dovresti essere al party?  Chiese sorridendo lievemente, ma Emma notò che c'era qualcosa in più.
E: Ci sono stata fino a un'ora fa, io Fernando abbiamo deciso di prendere qualcosa da bere.
G: Ah...ok.
E: Già. Senti Ginevra, perché non sei con gli altri?
G: Avevo voglia di stare un po' da sola.
E: Non sei abituata a queste cose vero?
G: Non proprio, alle feste ci vado ma non a quelle così casiniste, rumorose e...
E: E?
G: Assolutamente favolose e divertenti!
E: Wow e io che credevo non ti interessassero queste cose.
G: Lo credono in molti.

Seguirono due minuti di silenzio fra le due amiche, Emma si sentiva in colpa per ciò che aveva detto, in un certo senso non conosceva molto Ginevra e ciò le dispiaceva, col tempo aveva imparato a non sottovalutarla e di ascoltare sempre i suoi consigli. Il silenzio tombale venne spezzato da un'affermazione di Ginevra...

G: Me ne vado Emma.
E: Cosa? In che senzo te ne vai?
G: Nel senso che appena scadranno le due settimane di vacanze all'albergo, partirò per Ottawa.
E: Vai con i tuoi genitori?
G: No partirò da sola, ho deciso di trasferirmi ad Ottawa per frequentare l'Università.
E: Ma come, non puoi frequentarla qui? 
G: Emma non è questo il punto.
E: Quale sarebbe?
G: Ho fatto ciò che dovevo fare, il mio compito è finito e sai a cosa mi riferisco.
E: Sì ma non riesco a capire perché te ne devi andare.
G: Voglio cambiare aria e ora che è tutto finito, è il caso che mi costruisca una vita e il mio traferimento consideralo come il primo passo.
E: Se hai deciso così avrai le tue buone ragioni, però so già che ci mancherai.
G: E voi mancherete a me.

Le due ragazze si sitrinsero in un forte abraccio, poi Emma ebbe un lampo di genio...

E: Sai una cosa? Mi è venuta una splendida idea!
G: Quale?
E: Prima riuniamo gli altri e lo saprai!  Ormai è quasi mezzanotte e secondo il regolamento dell'albergo, la festa deve finire proprio entro quell'orario.
G: Ok, va bene.

Le due ragazze ritornarono al party e come stabilito, la festa finì a mezzanotte precisa, Emma si avvicinò a Fernando e gli bisbigliò qualcosa all'orecchio, il ragazzo sorrise e chiamò a raccolta i suoi amici, lo stesso fece Emma con le sue amiche...

K: Ma come, è già finita la festa?
B: Il regolamento parla chiaro, per caso vuoi essere buttato fuori?
K: Se verrai con me non mi dispiacerà!
TY: Allora, come mai ci hai chiamati?  Chiese rivolto ad Emma.
E: Per un motivo semplice.
L: Ovvero?
E: Che ne dite di andare a dormire in spiaggia domani sera?
A: In spiaggia?
E: Certo, ovviamente con le tende.
AL: Sì! Io ci sto! Dico di sì!
Z: Per me va bene!
T: Una dormita sotto le stelle e il rumore del mare? Che dolce ninna nanna!
TR: Ti farò io da ninna nanna se vuoi.
T: Non aspetto altro dolcezza.
TA: Bene, mi toccherà venire anche a me allora.
E: Quindi tutti d'accordo?
Tutti: Sì!
F: Bene, ma ora che ne dite di andare a letto? Non so voi ma io potrei addormentarmi anche in piedi.
T: Hai ragione fratello, ragazzi io vado a buttarmi a letto.
S: Penso che seguirò il tuo esempio.
A: Sì, anche io ho sonno.
G: Logico, è stata una serata movimentata.
E: Giusto, meglio andare.

Appena tornati nelle proprie stanze, i ragazzi caddero subito nelle braccia di Morfeo sapendo che il mattino dopo li aspettava una grande giornata.
I primi raggi del sole non si fecero attendere, attraversarono le persiane fino ad arrivare al viso di Emma, la ragazza aprì gli occhi e cosa che sorprese anche lei, si alzò, si fece una doccia e si vestì con una semplice canottiera nera e pantaloncini di jeasn, il tutto mentre Logan si stava appena svegliando. Andò a fare colazione al grande buffet dell'albergo dove erano già scesi Duncan e Courtney...

C: Oh! Buongiorno tesoro.
E: Buongiorno mamma, buongiorno papà.   Disse dando un bacio sulla guancia ad entrambi.
D: Come mai già in piedi?
E: Oggi vogliamo goderci al massimo il mare e poi non volevo perderi questa sana colazione!
C: Wow, vedo che stare con Fernando ha i suoi lati positivi.
E: Mamma! 
C: Va bene, come non detto. Logan?
E: Eccolo!  

Emma indicò il fratello che entrò nel salone accompagnato da Ken e Sam, tutti e tre con ancora un po' di sonno sulle spalle...

E: Ehi! Buongiorno!
K: Cosa vedo? La punk è già in piedi!
E: Fai poco lo spiritoso, piuttosto preparati perché  fra un'ora esatta si va al mare!
S: Bene, giornata da sole e spiaggia!
E: Puoi ben dirlo!

Nel frattempo, tutti i ragazzi si svegliarono e scesero  fare colazione, una volta finito si organizzarono con sacchi a pelo e tende, decisi a passare la notte sotto le stelle, arrivati nell'iimmensa spiaggia, la tentazione di farsi un bagno era irresistibile...

K: O mare mio! Il tuo amante è arrivato!
TA: Ti sei fidanzato con il mare o con Barbie? Insomma deciditi una buona volta!
K: Che posso dire, amo entrambi! Yu hu!

Ken preso da un'improvvisa gioia, si tolse la maglietta, pantaloncini e sandali facendo un gran tuffo a bomba schizzando Trisha ed Ami...

A: Ken! Vuoi stare più attento!
TR: E pensare che oggi volevo solo prendere il Sole!
A: Beh, ormai siamo bagnate, tanto vale farci una nuotata.
AL: Mi unisco a voi!

La mattina trascorse fra bagni e risate, fino a quando Ginevra li chiamò per il pranzo al sacco: i primi a precipitarsi sui panini furono Sam e Ty, dopo aver montato le tende, si ritrovarono con una fame da lupi e divorarono quasi tutti i panini...

Z: Ehi! Lasciatene qualcuno per stasera!
T: Andiamo sorellina, ce ne sono una montagna, è un peccato sprecarli!  Disse a bocca piena.
Z: Lo sai che non si parla a bocca piena? Animale!
TA: A proposito di animale, mi chiedo come sta Attila.
E: E' vero! Ora che ci penso, perché non lo avete portato?
F: Attila soffre il caldo in posti come questo, per cui abbiamo deciso di lasciarlo ad Ottawa con i nostri nonni.
E: Poverino, dopo tutto anche lui si merita questa vacanza.
TA: Fidati, è molto meglio che non sia venuto e penso che non gli dispiacerà. 
A: Perché?
TA: I vicini di casa dei miei nonni hanno una bellissima cane-lupa, mi sembra che si chiami Lola.
F: Giusto sorellina, a quest'ora il briccone starà correndo nel giardino con lei.
K: Attila sciupa femmine, ehehehehehe.
F: E' proprio un Burromuerto.
TA: E non sai quanto questo mi preoccupa!
Tutti: Ahahahahahaha!

I ragazzi fecero un buon pranzo a base di panini con mortadella, tonno, insaccati e quant'altro, per digerire la grande mangiata, Fernando e Ken poposero una partita di calcio sulla sabbia che venne subito ben accettata. 
Emma ed Ami restarono sotto l'ombrellone a scambiarsi due chiacchere, Taty rimase a prendere il sole con Trisha poiché a Zaphie venne dato l'ordine da suo fratello di riposarsi un po' nella tenda all'ombra, Trevor sapeva che Zaphie aveva la pelle molto delicata per via dell'albinismo, per cui non doveva esporsi troppo ai raggi solari, altrimenti avrebbe rischiato delle scottature, Ginevra fu convinta da Alan ad andare alla ricerca di vongole e granchi sugli scogli, magari i granchi li liberavano, ma quella sera si era deciso di provare la zuppa di vongole.
Il pomeriggio passò tranquillo, fino al calar del Sole: il mare e il cielo si dipinsero di magnifici colori e fu quasi impossibile distinguerli, lo spettacolo che si presentò agli occhi dei ragazzi, era dir poco stupendo...

B: Che magnifico tramonto. Sospirò poggiando la testa sulla spalla di Ken.
K: E' vero che è bello...e...
B: E?
K: Beh...volevo darti questo...

Ken prese dalla tasca dei pantaloncini un foglio piegato e lo pose a Barbie, la mora lo aprì e le brillarono gli occhi:  Ken le aveva fatto un disegno che la ritraeva seduta su uno scoglio con lo sguardo rivolto verso il tramonto, la marea che le bagnava i piedi e lei con lo sguardo rivolto verso il Sole al tramonto con i capelli mossi dal vento...

B: Ken...è stupendo...
K: Ci ho messo tutta la notte per farlo, volevo che fosse perfetto.
B: Credimi, lo è.

I due ragazzi non erano gli unici a trovare bello quello spettacolo, Ami e Logan rimasero abbracciati seduti sulla sabbia, Sam fece un bel complimento ad Alan dicendole che il colore arancione e rosso del tramonto, faceva risplendere i suoi capelli, tutti erano incantati dal fenomeno tanto da non notare che Taty si era allontanata dal gruppo salendo su una scogliera non molto alta vicino all''acqua ad osservare il mare: la luce rossa del Sole risplendeva nei suo occhi smeraldini dandole un tocco magnifico, i capelli mossi dal vento le andavano davanti al viso, ma lei sembrò non accorgersene poiché non cercò neanche di sopostarli, Ty la raggiunse ma stranamente non disse niente, si limitò a mettersi accanto a lei e a fissare l'orizzonte...

TA: Come mai così silenzioso?  Chiese senza staccare gli occhi dal Sole che piano piano spariva oltre il mare.
TY: Pensavo che per una volta ti potevo accontentare dandoti ciò che volevi: il mio silenzio.
TA: Così è troppo. Mi dai il nervoso se non mi dici niente.
TY: Mi stai dicendo che vuoi le mie attenzioni?
TA: Ecco, ora ti riconosco.  Disse sorridendo lievemente e guardandolo negli occhi azzurri.
TY: Beh, visto che non ti piace essere ignorata, posso darti le attenzioni a modo mio?
TA: Non oso immaginare quale sia. 

In verità Taty sapeva bene cosa stava per succedere, ma questa era un'altra sfida che doveva superare: far prevalere l'orgoglio e rimanere una ragazza solitaria e testarda o per una volta dare una possibilità a se stessa ed essere felice...

TA: Allora? Vuoi restare qui tutti la sera?
TY: Sta a te decidere, sicura?
TA: Lo scoprirai da te.

Ty divenne molto serio e guardando Tatiana negli occhi, non notò nessuna incertezza ma solo uno sguardo sicuro e deciso, si avvicinò con lentezza al viso della ragazza quando tutto d'un tratto, Taty assunse uno sguardo scocciato...

TA: Se continui così non ce la faremo prima del tramonto di domani sera! Lascia, faccio io.
TY: Cos...

La bocca di Ty venne chiusa dalle labbra di Taty che afferrandogli il viso, gli aveva tappato una buona volta  "la bocca chiaccherona" come la chiamava lei, il ragazzo non oppose resistenza e ricambiò il bacio, lui avrebbe continuato all'infinito se Taty non avesse interrotto il bacio allontanadosi di pochi passi...

TA: Allora? Vedo che finalmente non parli più tanto.
TY: Beh...cosa dovrei dire?  Ghignò. 
TA: Fai poco lo spiritoso, sono andata anche oltre i miei limiti.
TY: Era ora che li superassi! Credi di andare oltre?
TA: Non prometto niente.
TY: Va bene, per ora mi accontenterò.
TA: Aspetta e spera. Oh! Ty?   Lo chiamò facendo lo sguardo più seducente che riusciva a fare.
TY: Dimmi.  Disse speranzoso di ricevere un altro bacio.
TA: Attento a non cadere nell'acqua.
TY: Ma se sono fuori dall'acqua.
TA: Davvero?

Taty gli accarezzò la guancia lentamente percorrendo il viso del ragazzo fino ad arrivare al suo petto, Ty era fin troppo imbambolato a guardarla negli occhi per accorgersi di cosa gli stava per capitare. 
Con velocità, Taty lo spinse giù dallo scoglio dove l'acqua non era tanto profonda, Ty ritornò in sé solo quando sentì l'acqua dell'oceano arrivargli fino al collo...

TA: Ahahahahahahah! Ora ci sei dentro l'acqua!  Rise di gusto guardando Ty che tornava a riva.
TY: Molto divertente! Ma devo ammettere che questa me la sono meritata. 
TA: Ce ne saranno delle altre!  Guardati le spalle carino!
TY: D'ora in poi lo farò sempre.

La scena venne osservata interamente da Emma e Fernando e anche loro cominciarono a ridere...

E: Ahahahaha, povero Ty!
F: Lo sapevo, Tatiana rimane pur sempre Tatiana.
E: Anche se adesso sta con Ty?
F: Non l'hanno ancora detto.
E: Andiamo Fernando! Pensi che Taty lo ammetterà?  
F: No, però non so perché, mi sento strano a sapere che Tatina abbia un ragazzo.   Ammise imbarazzato.
E: Mio caro Latin Lover, la cosa che senti si chiama gelosia.
F: Può darsi di sì, infondo è pur sempre mia sorella e conoscendo Ty...
E: Non essere pessimista, anche loro due meritano un'opportunità.  Affermò con decisione.
F: E va bene mi hai convinto, come faccio a darti di no.  Le sussurò avvicinadosi al suo viso.
E: Sai... su una cosa Taty ha ragione.
F: Cioè?
E: Questo!

Con molta sorpresa di Nando, Emma lo spinse nell'acqua, il ragazzo cadde di schiena e un'onda lo travolse in pieno...

E: Fernando, hai per caso perso l'equilibrio?
F: Questo non dovevi farlo. Ghignò con uno sguardo di chi la sa lunga.
E: Non mi dire che ti da fastidio un po' d'acqua.
F: No, ci sto benissmo, anzi vieni anche tu.
E: Che vuoi fare? Oh no! Fermo! Aiuto!

Fernando scattò in piedi e cominciò a rincorrere la punk, sulla sabbia non era facile correre ed Emma faceva fatica mentre Nando resisteva grazie agli allenamenti di calcio, riuscì a raggiungerla prendendola per la vita, se la caricò sulle spalle e la buttò in acqua...

F: Adessi ti piace l'acqua? Ahahahaha.
E: Spiritoso!   Disse schizzandogli l'acqua in faccia.

Il Sole calò definitivamente oltre il mare e il  fresco della sera non tardò a venire, i ragazzi si rivestirono e si preparano per accendere un bel falò, Sam ed Eibon scavarono una grande fossa per metterci la legna che Alan, Ami, Ken e Ty erano andati a raccogliere mentre Ginevra con l'aiuto di Trisha ed Emma, preparava gli spiedini e la carne da fare al fuoco. Zaphie non si fece vedere per un po', tornò un'ora dopo con qualcosa nel secchio...

T: Zaphie ma dove eri finita?
Z: Con questo mare calmo si pesca bene, così con un filo, un ago e degli avanzi del pranzo, guarda cosa ho preso!  Disse contenta mostrando il contenuto del secchio al fratello.
T: Wow! Sai che mangiata che ci faremo stasera con questi pesci! E brava Zaphie!
Z: Grazie!

Il gran falò venne acceso e tutti si poterono godere una cena come veri campeggiatori...

K: Mamma che fame che mi è venuta!  
L: Questi spiedini sono ottimi!
EB: Anche il pesce di Zaphie è buono! Cotto al punto giusto è ottimo. 
T: Immaginavo che lo avresti detto.
TR: Trevor non parlare a bocca piena, va sempre a finire che ti strozzi.  Lo rimproverò.
T: Come vuole signorina.
L: Almeno stanotte dormiremo con il suono del mare nelle orecchie.
A: Ehi, non abbiamo risolto il problema per come smistarci nelle tende stanotte.
E: Vero, come vogliamo fare?
G: Ho già calcolato tutto, siamo otto ragazze e sette ragazzi, quindi propongo una coppia da due di ragazzi e ragazze.
L: Ma così rimangono fuori un maschio e due femmine, per di più c'è solo una tenda dove si può dormire in tre, è quella di Barbie.
TA: Non c'è altra scelta, un maschio e una femmina devono dormire insieme.
T: Va bene se andiamo io e Trisha?
F: Non pensarci neanche, fareste troppo rumore e sai cosa intendo.   Disse seriamente e guardandolo con gli occhi ridotti a due fessure.
T: Cosa ne sai?
F: La finestra della mia stanza d'albergo è accanto alla vostra genio.
T: Ops...
B: Ok, visto che loro due sono esclusi, chi mandiamo?

Le ragazze si guardarono per un attimo l'una con l'altra e sorrisero, dopo di che guardarono Emma con uno strano sorrisino...

E: Perché mi fissate in quel modo? Non starete pensando mica...
AL: Oh sì.
A: Sono sicura che non ti dispiacerà.
B: Infondo te lo meriti.
E: Ma io non...insomma...come posso....no no...andiamo ragazze! 
G: Allora è deciso.
F: Che cosa?
EB: Semplice fratello! Tu dormirai con la punk! Nella stessa tenda, vicini vicini!

Per poco Fernando non si strozzò con il pezzo di carne che aveva in bocca, Taty gli diede una forte botta sulla schiena per aiutarlo a mandarlo giù e una volta fatto, il viso di Nando si tinse di rosso...

F: Ehi! Chi vi ha dato il permesso di decidere!
TY: Amico mio è un'occasione da non perdere!
F: Ma io voglio fare le cose con calma! Mica posso...
E: Beh, se è l'unica soluzione...perché no...cioè...se a te non dispiace...
F: Di-Dispiacermi? Certo che no, anzi se anche tu sei d'accordo...si potrebbe fare.
TA: Bene allora è deciso, vedete di starvene buoni stanotte, anche se sono sicura che succederà il contrario.
F e E: Tatiana! 
TA: Bella risposta.

Una volta deciso il proprio compagno o compagna e dopo aver finito di mangiare, Ami tirò fuori la sua inseparabile chitarra, annunciando che aveva composto un altro brano, tutti furono ansiosi di sentirla cantare, il suo brano si intitolava  "Un attimo di pace", scritta durante la pemanenza in ospedale ispirandosi alla fine della battaglia e appena cominciò a cantarla i ragazzi rimasero subito sorpresi, sia per la sua voce che per la sua bravura nel suonare lo strumento.
Alla fine il risultato fu evidente, tutti applaudirono meravigliati, Ami si alzò e fece l'inchino davanti a tutti...

E: Sei bravissima Ami! 
B: Perché non inizi una carriera da cantante solista? Oppure insegna in qualche scuola.
A: Adesso ho ancora molte cose da fare, però penso che in un prossimo futuro mi inventerò qualcosa.
TA: Bene ma adesso che facciamo?
K: C'è solo una cosa da fare.
B: Ken non penserai di...
K: Chi ha coraggio di farsi il bagno di mezzanotte?
L: Ma sono solo le dieci e mezza di sera!
K: Fa niente, io vado! Chi mi ama mi segua!
B: Scordatelo!
EB: Allora vado io!
S: Sono pronto!
T: Ti seguo a ruota!
Z: Non esagerate, avete appena mangiato!
T: Sta tranquilla sorellina, ho uno stomaco di ferro!

Nonstante l'avvertimento di Zaphie, i tre ragazzi si misero il costume e si buttarono in acqua, mentre gli altri preferirono restare all'asciutto e godersi la brezza marina della sera, Ami e Logan ne approfittarono per prendere due sedie a sdraio e osservare le stelle affiancate dalla Luna, tutti gli altri passarono il tempo a parlare o addirittura giocare a carte. 
A una cert'ora, i ragazzi ritornarono a riva e si asciugarono davanti al fuoco che Alan tenne acceso per loro, i quattro ragazzi erano infreddoliti, Taty e Zaphie non persero tempo a prenderli in giro, dopo tutto loro due rimanevo la coppia di amiche più affiatate e dispettose del mondo, cosa che purtroppo i loro fratelli sapevano.
Venne il momento di andare a letto e tutti cominciarono a prepararsi per la notte...

EB: Allora Trevor, pronto per dormire?
T: Per dormire sì, guai a te se vieni nella mia parte di tenda!
S: Ho l'impressione che stanotte sarà una battaglia.
Z: Vero! Ahahahahaahaha!
TR: Ehi Eibon, non consumarmelo tutto!
EB: Vedrò cosa posso fare. 
T: Sì come no.
B: Mamma che sonno, io vado, buona notte a tutti ragazzi!
AL: Vado anche io, notte!

Alan andò a dormire in tenda con Ginevra, Barbie, Ami e Trisha andarono nella tenda a tre,Taty andò con Zaphie e la stessa cosa fecero i ragazzi con il proprio compagno di tenda, gli unici rimasti ancora in piedi erano Emma e Fernando, i due ragazzi si guardarono imbarazzati, per loro era una cosa un po' insolita anche se molte volte gli era capitato di stare insieme da soli, ma questa volta era diverso per entrambi...

F: Bene...direi che è ora anche per noi...di andare a letto intendo.
E: Eh sì, devo cambiarmi prima.  Bisbigliò imbarazzata.
F: Sì certo, fai pure, io aspetto qui.
E: Ok.

Emma entrò nella tenda e per pigiama si mise una canottiera bianca leggera e dei pantaloncini molto corti della tuta che lasciavano scoperte interamente le sue gambe e le cosce, mettendo il risalto i suoi glutei, appena finito di indossarli, un pensiero la bloccò....

Pov Emma

Un momento...io sto per dormire con Fernando vestita così?  Da sola con lui?  E ora che ci penso, staremo vicini, la tenda non è molto grande per cui....oh no! Non posso pensarci! Accidenti Emma, controllati!

La ragazza venne riportata alla realtà dal suo ragazzo...

F: Emma, sei ancora lì? O ti sei addormentata?
E: Cosa? Oh, ehm...no! Arrivo!

Appena Emma uscì dalla tenda, la fantasia di Nando non poté fare a meno di lavorare...

F: Wow...quello è...il tuo pigiama?
E: Sì, fa caldo e credevo che così avrei dormito meglio. Tu invece? Non hai un pigiama?
F: Veramente, io dormirò in calzoncini e senza maglietta.
E: Eh?! Vuoi dire a petto nudo?
F: Esatto, spero che non ti dispiaccia amor.

Emma avvampò di un rosso fiammante, al solo pensiero di vedere Nando a petto nudo nella tenda da solo con lei, la fece sudare...

Pov Emma

A petto nudo? No dico, a petto nudo? Ok, calma Emma, infondo si tratta di dormire no? Oh cavolo...penso che non resisterò!

Fernando prese la mano di Emma e le aprì la tenda, per poco la ragazza non sveniva per aver guardato il petto del ragazzo illuminato dal fuoco del falò ancora acceso, si diede uno schiaffo mentalmente e rispose...

E: Ok, vado.
F: Prego.

Emma entrò nella tenda e si mise subito sdraita sul sacco a pelo, quando Nando stava per entrare si sentì chiamare alle sue spalle, si girò e vide Trevor ed Eibon sbucare con la testa fuori dalla tenda, così come Ami, Barbie e Trisha...

T: Buona fortuna fratello!
A: Non esagerate! Altrimenti rischiate di svegliare Logan e questo penso sia meglio evitarlo.
TR: Se vogliono fare le cose fatte bene, eviteranno di svegliare tutti noi!
A: Ben detto!

Le due ragazze si diedero il cinque mentre gli altri si misero a sghignazzare, Fernando non perse tempo ad incenerirli con lo sguardo bisbigliando un  "andate a letto e non rompete", così riuscì a convincerli a rimettersi a letto. 
Il latino prese un profondo respiro e si decise ad entrare nella tenda, ma appena lo fece si ritrovò Emma sdraiata a pancia sotto e con le mani sotto il mento e gli occhi chiusi, il ragazzo cercò di evitare di guardare il corpo sexy della ragazza e pensando che stesse dormendo, il ragazzo si sdraiò nella sua parte di tenda.  
Dopo aver lanciato uno sguardo ad Emma, non poté fare a meno di sorridere e pensare quanto fosse bella mentre dormiva. Si sistemò portandosi le mani dietro la testa, ma invece di dormire, fissava il vuoto con uno strano sguardo come se fosse incantato, per di più il sonno non voleva arrivare, si soffermò un paio di volte sul corpo dormiente di Emma e capì che forse, il pensiero di dormire con la ragazza della sua vita lo rendesse nervoso, poi venne richiamato da una voce al suo fianco...

E: Sei ancora sveglio?  Chiese mettendosi di lato per guardare il ragazzo.
F: Sì, non riesco a dormire.
E: Come mai?
F: A essere sincero...non ho sonno.
E: Non sembri molto convinto di ciò che dici.
F: Allora non sono l'unico che legge nel pensiero.  Sorrise voltandosi anche lui di lato.
E: Credevi di essere il solo? 
F: Può darsi.
E: Bhe, il sonno è passato anche a me, chissà se gli altri dormono.
F: Spero vivamente di sì.  Sbuffò alzando gli occhi al cielo.
E: Comunque ti ho visto pensieroso, c'è qualcosa che non va?
F: A dire la verità, stavo pensando che quando finiremo le vacanze qui, io e la mia famiglia trascorreremo il resto delle vacanze in Argentina dai miei nonni paterni e forse ci faremo qualche altro viaggio.

Emma si mise a sedere e guardò il ragazzo seriamente...

E: Vuoi dire che non ti vedrò per due mesi?
F: Tranquilla piccola, sono solo due mesi e poi è per questo che hanno inventato i computer, ci possiamo parlare quando vogliamo.
E: Già è vero, ma sono due mesi!  Che faccio io in questi due mesi?  Prendo un bambolotto, lo chiamo Fernando e lo bacio? 
F: Ahahahaha, vedrai che non sarà così tremendo e a proposito di baci, posso darti il bacio della buonanotte?
E: Chissà, magari riuscirò a dormire così.  Sorrise dolcemente.

Il ragazzo guidò con la mano la ragazza verso il suo petto coinvolgendola in un bacio profondo, Emma si lasciò trasportare ma perse l'equilibrio cadendo sul ragazzo spingendolo indietro, Emma si ritrovò sopra il petto di Nando ed entrambi su guardarono intensamente negli occhi...

E: Ops...scu-scusa, ho pe-perso l'equilibrio.  Balbettò arrossendo ancora di più.
F: Non fa niente, a me sta bene anche così.   Le disse spostandole una ciocca verde dietro l'orecchio che le penzolava davanti al viso.
E: Non cambierai mai!   Sbuffò fingendosi arrabbiata.

Il ragazzo sghignazzò e rispose...

F: Lo sai che quando fai la finta arrabbiata, sei ancora più sexy?
E: Ruffiano.
F: Sono il tuo ruffiano mi princesa.
E: Questo è vero.  Rispose scompigliandogli il ciuffo che aveva sulla fronte.
F: Visto che ho ragione, non mi merito un premio?  Chiese malizioso.
E: Accontentato.

In men che non si dica, i due ragazzi ricominciarono a baciarsi, Nando strinse di più a sé Emma come se avesse paura che potesse scapparle via dalle braccia, la punk a quel contatto sentì un brivido percorrerle la schiena, per lei non c'era niente di meglio delle braccia sicuri e forte del latino per sentirsi protetta ed amata, molte volte aveva pensato di perderlo a causa della faida che c'era fra una guerriera come lei ed un capo di una banda di teppisti come lui al servizio di un folle, ma ora tutto questo rappresentava il passato, ciò che contava in quel momento erano solo loro due. 
Fernando invertì le loro posizioni, poggiandola delicatamente sul sacco a pelo, continuò a baciarla e con la mano le percorse la schiena soffermandosi sulla sua leggera cannottiera, il latino si fermò per un attimo e guardando la punk riuscì a leggere nei suoi occhi la preoccupazione e forse, anche la paura...

F: Emma, se continuiamo di questo passo, non credo che...
E: Lo voglio Fernando.
F: Sicura? Non voglio forzarti, dimmi di no e io smetto.
E: Non voglio fermarmi.  Disse sicura ma sempre con un velo di preoccupazione.
F: Dimmelo adesso, perché non credo che dopo...
E: Shhh, continua e non preoccuparti.
F: Ne sei davvero sicura?
E: Non si può più tornare indietro, anzi, non voglio tornare indietro, credo proprio che finirà come ha detto tua sorella.  Sorrise facendo sorridere anche il ragazzo.
F: Credo che per una volta, la sorellina rompiscatole abbia avuto ragione.
E: Per una volta facciamo come dice lei. Sussurrò mettendo le sue mani intorno al collo del ragazzo e avvicinandolo a sé.
F: Mi trovi molto d'accordo. 

Fernando riprese a baciarla e stavolta fu Emma a rendere più profondo il bacio attirando il ragazzo verso di lei, sobbalzò appena quando sentì la mano di Nando arrivarle fin sotto la cannottiera, in un primo momento fu tesa, ma quando il ragazzo cominciò a baciarle delicatamente il collo si rilassò, lo assecondò nei movimenti anche quando le tolse la cannottiera e i pantaloncini, in poco tempo la barriera di vestiti che li divideva l'uno dall'altra sparì, Emma non poté fare a meno di tremare, era certa che Fernando avesse molta esperienza in queste cose mentre per lei era una cosa del tutto nuova, per cui decise di fermarsi e avvisarlo...

E: Fe-Fernando.
F: Cosa c'è?  Chiese ad un soffio dalle sue labbra.
E: Lo sai che io sono...
F: Vergine? Sì...lo so, ma sta tranquilla, lascia fare a me e vedrai che non te ne pentirai.
E: Ti prego però, fa piano.
F: Sì, ma tu cerca di stare rilassata, fidati di me.
E: Sì...ok

Fernando la rassicurò lasciandole altri delicati baci sul collo fino ad arrivare ai suoi seni, da parte sua, anche lui cercò di controllarsi, non voleva rovinare quel momento così infinitamente bello, anche se la ragazza che aveva fra le braccia, era la prima con cui lo facesse per amore, per puro e vero amore che neanche lui pensava di provare mai per qualcuno. 
Il momento arrivò e dopo aver visto lo sguardo sicuro di Emma, Fernando fu molto delicato, ma lei non sentì altro che un forte dolore attraversarle il basso ventre, nonostante questo, dopo un paio di spinte oltre al dolore sentì qualcosa che la fece sentire solo di Fernando, fu qualcosa di assolutamente nuovo e unico, i due ragazzi si sentivano isolati dal mondo, contavano solo loro due e l'amore che quella notte li unì.
La mattina seguente, Emma si svegliò abbracciata al ragazzo, con la testa sul suo petto tanto da sentirgli il cuore battere, si mise a sedere piano per non svegliarlo ed usò le coperte per coprire il suo petto lasciato ben visibile per tutta la notte.  Sentì le voci dei suoi amici divertirsi sulla spiaggia, subito controllò che ora fosse sul suo smartphone e vide che erano le 12:15 di mattina...

E: Wow, non credevo di aver dormito così tanto.
F: Naturale, dopo questa notte, che ti aspettavi?  Ghignò il ragazzo appena svegliatosi.
E: Oh, ehi! Buongiorno, dormito bene? 
F: Una favola! Sopratutto con te accanto. Le bisbigliò mettendosi seduto vicino a lei e dandole il "bacio del buongiorno" come lo chiamava lui.
E: Allora che vuoi fare? 
F: Dimmelo tu, se non ti va di andare fuori, possiamo benissimo starcene qui.  Propose con sguardo malizioso.
E: Non fare l'ingordo! Fuori c'è un bellissimo Sole e poi...
F: Poi?  La incitò a continuare.
E: Si vedrà. Ora vestiti signorino! 
F: Agli ordini princesa.

I due adolescenti si rivestirono e appena usciti dalla tenda, ci fu il silenzio tombale accompagnato da sguardi divertiti e maliziosi, Emma e Fernando si guardarono con aria interrogativa, ma forse sapevano il perché di quelle sghignazzate...

F: Beh? Che avete? Uno squalo vi ha mangiato la lingua?
TA: E a te chi ha mangiato la tua? Ahahahahaha.
F: Tatiana!  Urlò ribollendo di rabbia.
E: Dai calmati. 
EB: Sì tesorino, ascolta la tua punk, Ferdi! Ahahahaha!
F: Non chiamarmi Ferdi! 
T: Andiamo! Vogliamo solo sapere come è andata!  Ridacchiò dandogli una pacca sulla spalla.
K: Giusto! Vero Logan?
L: Preferirei non parlarne.
TY: Bene, un latino timido e un fratello geloso. 
L: Non sono geloso!
TY: Sì che lo sei! 
F: E io non sono timido!
S: Che bella coppia di ragazzi! 

Alla battuta di Sam, tutti i ragazzi si misero a ridere, tranne ovviamente Logan e Fernando che dopo essersi guardati in faccia, ghignarono e si voltarono davanti ai ragazzi...

S: Ehi, che vi prende?
T: Oh oh, forse dovremmo iniziare a correre.
EB: Già forse hai ragione! 
K: Si salvi chi può!
F: Dove credete di scappare?  Ghignò in maniera terrificante preparando i pugni.
L: Tornate qui!
T: Scordatelo!

Logan e Fernando si misero a rincorrere i ragazzi che per rifuggiarsi dai loro inseguitori, si buttarono in acqua, anche se servì a poco visto che gli aguzzini si tuffarono e cominciarono una finta lotta in acqua mentre le ragazze rimasero a guardare divertite, almeno finché non presero Emma e la fecero sedere su un asciugamano, purtroppo la punk sapeva cosa stava per succedere...

A: Forza spara! 
TR: Vedi di dire tutto!
TA: A me non c'è bisogno che lo dici, lo sapevo.   Affermò con aria di superiorità.
Z: Noi no! O forse, sì, ma lo vogliamo sapere da lei!
E: Che vi dovrei dire?   Chiese cominciando a sudare non solo per il caldo estivo.
B: Non ci provare, non ti lasciamo libera finché non ci dici tutto!
E: Ma cosa vi dovrei dire? Che io e Fernando abbiamo...

Emma si mise subito le mani sulla bocca, le sue goti diventarono rosse e vedendo la sua reazione, il sorriso furbo delle ragazze si allargò ancora di più...

A: Ah! Lo sapevo! E' successo!
G: Benvenuta nel mondo degli adulti.
AL: E come è stato? Ti ha fatto male? 
E: Alan! Ti sembrano domande da fare?   Le disse sconcertata e anche un po' imbarazzata.
TR: A questo posso rispondere io: all'inizio sì, vero Emma?   Le chiese strizzandole l'occhio rimediando solo uno sguardo imbarazzato e confuso della punk.
A: Oh che romantici! Adesso siete uniti per la vita!
TA: Già, pregherò per te.
E: Beh, grazie.   

Finito il quarto grado, i ragazzi ritornarono tutti bagnati e stanchi per la guerra appena conclusa...

TR: Ehi! Chi ha vinto?
L: Pari.
F: Eh sì.
T: Sono ossi duri questi qui!
TY: Almeno ci siamo dati una bella rinfrescata.
G: Una rinfrescata prima di pranzo?  Allora spero che abbiate fame, il pranzo che verrà servito oggi all'Hotel è dir poco ottimo!
AL: E' già ora di pranzo?
S: Direi proprio di sì, sono esattamente le 13:00 precise.
K: Meno male, la mia pancia mi sta parlando!
B: Guarda caso la tua pancia parla sempre quando è ora.
TY: Se è per questo, anche la mia!

Ty e Ken scoppiarono in una risata clamorosa, ma le loro rispettive ragazze non erano proprio dello stesso parere...

B: L'ho detto e ripetuto: ma di chi mi sono innamorata!
TA: E che dovrei dire io?  Dovrò sopportarlo.
B: Lui e i suoi bei occhi azzurri vero?
TA: Sì, sono davvero molto belli...ma cosa...ma che mi fai dire!  Sbottò acida.
B: Ahahahaha, andiamo non è poi così male.
AL: Male cosa?
TA: Niente!  
G: Signorine! E' ora di prepararsi!
B: Arriviamo!

Così i ragazzi passarono una mezz'ora a mettere via tende e sdraio, pronti per tornare all'albergo, nel pomeriggio avevano in programma così tante cose che fu difficile mettersi d'accordo, ma qualsiasi cosa avessero scelto, l'avrebbero fatta insieme.
Prima di andare via dalla spiaggia, Emma guardò fisso il mare e involontariamente le venne da sorridere...

F: Emma, tutto bene?  Le chiese un po' preoccupato vedendo la ragazza incantata a fissare le onde andare e venire sulla riva.
E: Sì tranquillo, tutto bene.
F: Sicura?  
E: Assolutamente, che mai potrebbe andare storto adesso.  Disse abbracciando il corpo del ragazzo.
F: Direi niente.  Rispose avvolgendole le spalle con il suo forte braccio.
E: Risposta esatta mio bel latino.
F: A proposito...Emma.
E: Sì? 
F: Volevo darti una cosa, lo avrei fatto giorni fa ma non era mai il momento adatto.
E: Che cosa vuoi darmi.

Fernando si limitò a sorriderle, frugò nella sua tasca dei pantaloni e tirò fuori una scatolina rossa porgendola ad Emma...

E: Fernando non dirmi che...
F: Aprila.

La ragazza non si fece pregare e aprì la bellissima scatolina, ma la cosa più bella fu l'anello che vi era all'interno, con incastonata una gemma verde brillante, Emma non poté fare a meno di restare a bocca aperta alla vista di qul gioiello, non sapeva cosa dire, continuava a guardare sia l'anello che il suo ragazzo con occhi che per poco non le uscivano fuori dalle orbite...

E: Non ho mai visto un anello così bello...è stupendo...
F: Ho scelto la gemma verde perché mi ricorda le tue ciocche. Ammise un po' imbarazzato.
E: Dove vuoi arrivare con questo?
F: Vorrei semplicemente che tu lo accettassi come prova del mio amore per te...

Fernando prese l'anello e con delicatezza lo fece indossare all'anulare sinistro della ragazza...

E: E' bellissimo...
F: Tu sei bellissima...

I due ragazzi avvicinarono i loro volti, ma prima che potessero fare qualcosa, Taty lo bloccò proprio in quell'istante con le sue solite maniere da ragazza delicata...

TA: Ehi voi due! Avrete tempo di baciarvi quanto vorrete, ma adesso siete pregati di muovervi! Il buffet non ci aspetta mica!
E: Va bene arriviamo!

Emma prese per la mano Fernando, riuscì a sentire sottovoce un insulto del ragazzo verso la sorella che suonò come un  "maledetta sorella rompiscatole", non poté fare a meno di ridacchiare e mentre uscivano dalla spiaggia, si girò per vedere di nuovo il mare e il suo brillare alla luce del Sole, lo stesso Sole che appena un mese fa era mancato a causa di forze oscure che lei stessa aveva affrontato, quante volte aveva pensato di non farcela, quante volte credeva di non essere all'altezza, ma grazie ad Evelyn, capì che non sarebbe stata mai da sola, la prova l'aveva davanti a sé, guardare i suoi amici divertirsi tutti insieme era la prova che cercava e con accanto Fernando, niente sarebbe stato più così difficile.

Pov Emma 

Alla fine eccoci qui, la nostra avventure di guerriere è finita e devo ammettere che un po' mi dispiace, infondo mi piaceva essere una Dragon Ladies, ma credo che sia meglio così, abbiamo salvato le persone che amiamo e tutto è andato per il meglio, certo abbiamo rischiato molte volte, ma la nostra amicizia è stata più forte, questo sentimento ha legato me e le mie amiche fin dal primo giorno, in seguito è arrivato l'amore...e credo proprio che durerà a lungo. 
Ora ci aspetta un bel futuro insieme, sicuramente non mancheranno le sorprese, ma sento che io, i miei amici e il mio Fernando resteremo sempre uniti, come faccio a sapere che sarà così? Non chiedetemelo, basta scoprirlo giorno per giorno.

Con questi pensieri, Emma si incamminò con Nando e gli altri verso l'albergo, pronta a godersi l'estate,  mentre la città di Toronto fu ricostruita al meglio e la vita dei ragazzi poté cominciare a trascorrere tranquillamente, fu così che in poco tempo tutto tornò alla normalità, senza imprevisti o pericoli...per ora.



FINE


Spazio autrice: Ed eccomi qui! Siamo giunti alla fine di questa lunga e avventurosa storia! Mi scuso per avervi fatto aspettare, ma volevo rendere questo capitolo il più bello possibile! Vi ho lasciato di sasso con l'ultima frase? Spero di sì perché ho intenzione di fare un sequel! 
Esattamente cari miei lettori, rivedremo le nostre ragazze, ma per ora non vi anticipo nulla ( lo so, sono cattiva XD).
Vi chiedo solo di pazzientare un po', ora ho incominciato l'università e mi dovrete dare un po' di tempo, cercherò di tornare il prima possibile! Per ora ringrazzio tutti quelli che mi hanno seguita fino alle fine, grazie per le vostre recensioni e per aver avuto pazienza, so di aver fatto alcuni errori di ortografia nella storia, vi prometto che farò di tutto per rimediare.
Grazie a tutti i recensori, grazie a chi ha messo la mia storia tra le preferite, le seguite e chi mi ha inserito negli autori preferiti, grazie per avermi accompagnato capitolo per capitolo, spero che la storia abbia soddisfatto le vostre aspettative, per cui ho messo alcune foto molto speciali e un link che dovete assolutamente vedere. Ringrazzio infinitamente l'autore originale dei personaggi per avermeli fatti usare, visitate il suo sito e troverete molte altre cose a dir poco stupende!
Queste sono le ultime foto di questa storia.

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Questo è l'anello che Fernando ha donato ad Emma.

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Questa è l'area relax dell'albergo.

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Questo è il bar dell'albergo e dove Ginevra ed Emma hanno parlato.

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Questa è la piscina dell'albergo.

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Qui è dove i ragazzi hanno cenato. ( c'è il mare sullo sfondo)

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Spiaggia al tramonto dove erano i ragazzi.

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Da sinistra verso destra, abiti da sera delle ragazze ( nero: Ami, Arancio: Alan, Blu: Barbie, Viola: Taty.  compresi accessori e scarpe)

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Da sinistra verso destra ( Verde: Emma, Argento: Ginevra, Rosso: Trisha, Azzurro: Zaphie, compresi accessori e scarpe)


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Da sinistra a destra, abiti da discoteca di Ami, Trisha, Barbie e Taty. 


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Questo è l'Hotel   ( troppo bello XD)


http://hielorei.deviantart.com/art/lets-go-to-the-beach-each-306879917
Vedete questo link.

E con questo ho finito qui, ancora una volta vi chiedo di pazzientare per il sequel, ci sto già lavorando, per ora vi saluto e alla prossima gente! 

P.S

Tanto ci risentiremo nelle recensioni che lascerò!  Un grande CIAO! A tutti! 
La vostra Stella! ;)










  
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