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Autore: li wei    01/04/2008    7 recensioni
Fay e Kurogane camminano in un mondo ostile
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Fay e Kurogane camminavano nel fitto prato del mondo in cui erano stati catapultati.
L’erba lunga strisciava contro i loro pantaloni, bagnandoli della pioggia che era caduta poche ore prima.
Non avevano capito molto bene come, ma si ritrovavano soli in quella dimensione che, per quanto ne sapevano, sembrava essere composta solo ed esclusivamente da quella erbaccia lunga e bagnaticcia, che diventava irritante sempre di più, ad ogni passo.
Kurogane camminava avanzando nell’erba, facilitando inconsciamente la strada a Fay che, alle sue spalle, faticava a mantenere il suo stesso passo.

“ Kurochan, per favore, rallenta il passo! Non ce la faccio a camminare come te, sono stanco adesso.”
Gli occhi di Fay guardavano verso terra.
Affaticato e dal respiro affannoso, Fay non riusciva ad ammettere che non avrebbe avuto le forze per procedere ancora, senza un po’ di dovuto riposo.
“Non adesso. Non ci fermeremo ora, vedo una collina laggiù. Lì ci ripareremo.”

Fay sbuffò, ma provò a tenere il passo.
Del resto Kurogane lo stava facendo anche per il suo bene, non voleva che passasse la notte al freddo, ne era sicuro.

Kurogane proseguiva spedito senza sentire stanchezza. Piegava l’erba con la sua spada ed avanzava verso la collina.
Fay intanto iniziava a sentire dolore all’altezza del tallone.Ogni passo era una fitta sempre più acuta e fastidiosa.
“ Kurorin ti prego, davvero, non ce la faccio più, credo di avere una fiacca sul piede, mi sta facendo impazzire!” Kurogane sbuffò, e si voltò verso il compagno alle sue spalle.
“ Dobbiamo raggiungere quella grotta prima di notte, il sole sta già calando. Non possiamo passare la notte qui, quindi sopporta e cammina fino a che non siamo arrivati alla collina!”

Fay annuì. Era giusto, così doveva essere, sopportare fino alle ultime forze per avere un maggiore sollievo alla fine. La collina era sempre più vicina, ma allo stesso tempo il dolore provocato dalla fiacca sul piede di Fay diventava sempre più pungente.
Senza accorgersene Fay iniziò ad emettere un lieve lamento ad ogni passo.
Appena appoggiava il piede, ecco che il dolore si ripresentava, peggiorando ancora di più la sua situazione.

Fay guardò Kurogane davanti a se.
Fiero e sereno camminava verso la collina, spedito per raggiungere il suo obiettivo. Il suo passo veloce lasciava sempre più distacco tra i due; la schiena di Kurogane era sempre più lontana.

Fay allungò un attimo la mano, come per raggiungerlo.
Poi la ritirò e, chiusi gli occhi, proseguì seguendo inerte il percorso che stava percorrendo da ore.

Passò ancora del tempo, ma finalmente Kurogane urlò “ Eccoci arrivati!” e poi scattò definitivamente verso la collina.

Fay sorrise compiendo gli ultimi passi che lo separavano dall’agognato riposo.
Quando raggiunse Kurogane, lui non era da solo.

“ Mokona!” esclamò Fay felice di rivedere l’ amica.
Kurogane lo guardò e disse:
“ Fay, qui non c’è nessun accesso alla collina, nessuna grotta o antro in cui riposarsi.
Io e Mokona proseguiamo lungo il bordo per cercarne una, tu riposati.”

I due si allontanarono, ma Fay si dispiacque.
Non aveva avuto il tempo nemmeno per dire una parola a Mokona, e vedere Kurogane allontanarsi così… gli stava dando una sensazione terribile.
Lo vedeva allontanarsi di schiena, e mai voltarsi.
Sperando che si voltasse, Fay non staccò gli occhi dall’ amico.

Poi una strana consapevolezza lo pervase.
Se Kurogane avesse voluto voltarsi e tornare da lui, aiutarlo, stargli accanto… beh Kurogane lo avrebbe fatto, anche se lui non avesse continuato a fissarlo.
Se invece avesse continuato, e Kurogane non si fosse voltato, sarebbe stato troppo doloroso per lui.

Kurogane e Mokona si allontanarono verso il retro della collina, intanto Fay, lentamente, appoggiato ad un albero, si tolse le scarpe e si abbandonò ad un sonno ristoratore.

Se Kurogane fosse tornato o meno, una volta sveglio avrebbe avuto le forze per riprendere il cammino. Anche da solo.


Per rispondere alle recensioni :
E' una fanfic volutamente confusa. Diciamo che la mia idea era quella di inquadrare un momento, un pensiero. Come si sviluppa e le sue origini, e infine le conseguenze... beh quelle volevo lasciarle a voi ^^.
  
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