Scritta per la Drabble Night estemporanea del 03/10/13, con pacchetti di Emme.

PACCHETTO "POLPO DUMBO"
Fandom: Il re leone/Gli aristogatti (Bonus Crossover)
Personaggi: human!Scat Cat, human!Scar, human!Minou + un narratore innominato
Prompt: Pianoforte
Parole: 274 (Word)
Note: AU, decisamente. Aristocats è il nome della band, oltre che il titolo originale de Gli aristogatti, e Midnight è il nome del presunto locale.


Tutti i giovedì

Gli Aristocats suonano tutti i giovedì in un localino fumoso che sa di legno e birra al doppio malto.
Non è un posto alla moda, non è spazioso e non è bello, ma c’è un palchetto rialzato, in fondo, che ospita sempre uno splendido pianoforte a gran coda - un pezzo d’antiquariato, perché sembra che niente di nuovo possa entrare al Midnight, a parte la clientela: sono vecchi i tavoli, sono vecchi i lampadari, sono di un altro secolo perfino i bicchieri, ma il pubblico che ogni giovedì notte invade la sala per ascoltare il jazz roco degli Aristocats, oh, il pubblico è giovane. Nel cuore, se non d’aspetto.
Gli Aristocats sono un trio. La cantante è una cosina bionda e delicata, con manine sottili da duchessa e un musetto che promette il paradiso; avrà vent’anni, al più, e ha una voce calda che non ti aspetteresti, da una ragazzina così sottile, una voce che incanta. C’è un trombettista che con la tromba sembra farci l’amore: suona sempre a occhi chiusi, seduto per terra contro una gamba del pianoforte, e pare che si dimentichi di tutto il resto del mondo, finché c’è musica nell’aria. E poi c’è il pianista. Lo chiamano Scar, un po’ perché ha una cicatrice che gli taglia un sopracciglio, un po’ perché suona in modo talmente graffiante che chi lo ascolta se ne sente i segni addosso, dopo.
Tutti i giovedì, quando cala la notte, il locale più scricchiolante e fumoso di Parigi si riempie del jazz affilato degli Aristocats. Tutti i giovedì, per quelle anime innamorate della vita che al tramonto invadono il Midnight, Parigi sembra ancora più bella.