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Autore: Magical_Dream    07/10/2013    1 recensioni
Questa è la storia di Kitai, un ragazzo che vive in un mondo afflitto dalla guerra, questa può essere l'ultima occasione per raccontarla, prima della fine... Un'avventura fantastica, che vi farà scoprire un nuovo mondo, e vi farà vivere forti emozioni insieme a Kitai e i suoi amici, con una trama intricata, triste, e molto matura, per la speranza nel futuro, per salvare il mondo. Quì inizia una nuova leggenda!
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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- KITAI'S DREAM -
CAPITOLO 9: GRANDE GUERRA DIVINA: TEMPO PER PIANGERE

Si ritrovò in un'immensa distesa vuota, una luce arancione illuminava quel luogo ignoto, camminando cautamente in cerca di un'uscita intravise un'ombra.
  -Kitai, sei tu? Sei ritornato?- ma non si sentì nulla.
Finalmente la figura cominciò a schiarirsi, si ritrovò avanti un uomo incappucciato che stringeva alla gola Kitai. -Lascialo! Lascialo stare!!- disse in preda alla disperazione, ma la figura lo strangolò facendolo poi cadere a terra.
-Oh no, Kitai, rispondimi, ho aspettato tutto questo tempo non puoi lasciarmi- disse mentre lo abbracciava forte. In quello stesso momento, guardando nel suoi occhi, vide l'orrore: città distrutte, migliaia di morti, sangue e disperazione.
L'uomo incappucciato fece un sorriso  -Assaggerai presto anche tu, il sapore del sangue-.
...

Inoki si sveglio di soprassalto, la camera era quasi totalmente buia, illuminata solo da fievoli raggi che filtravano dalla finestra.
"Allora, era solo un sogno? Non ricordo di aver mai sognato in modo così vivido".
  Come ogni mattina, Inoki aprì la finestra, trovando come al solito una Mokucity gioiosa e raggiante, i bambini giocavano e ridevano, i ragazzi si divertivano, gli adulti facevano compere, e perfino gli anziani camminavano nei parchi e tramandavano ai loro nipotini le loro conoscenze.
Inoki si preparò, prima di uscire si guardò allo specchio "Ormai è passato molto tempo dall'ultima volta che Kitai mi ha vista, sono cresciuta parecchio da allora, chissà se gli piacerò ancora come prima", poi si guardo i capelli "li ho fatti crescere di più rispetto a prima, e poi il seno, mi è rimasta la terza misura, e se ne rimanesse deluso?".
Ogni volta che pensava a Kitai finiva per agitarsi, non sapeva neanche cosa dirgli appena l'avrebbe rivisto, dopo tutto questo tempo.
Inoki scese giù, diretta al negozio di fiori di Shinzo.
-Hey Inoki, come stai!!- Jin uscì subito dalla locanda in cui stava facendo colazione.
-Oh, ciao Jin, tutto bene! Sto andando da Shinzo a prendere qualche fiore di Kofuku, sai che significano molto per me-.
-Eh si, sono un augurio per il ritorno di Kitai, sai, manca molto anche a me, è passato molto tempo ormai, ma sono sicuro che quando ti vedrà rimarrà entusiasta di te-.
Inoki arrossì, poi ringraziò Jin e lo salutò, poi arrivò finalmente al negozio di fiori di Shinzo.
-Ciao Inoki che bella sorpresa!- Shinzo saltò dal bancone e la abbraccio quasi tramortendola.
Nel negozio c'erano anche Yuki e un altro signore -Ciao come state?- disse Inoki ad entrambe.
-Bene- risposero -Allora, fammi indovinare, vuoi dei fiori di Kofuku, giusto? Come ogni settimana d'altronde- disse Shinzo sorridendo.
-Si, sai che questi fiori rappresentano la speranza e fanno avverare i desideri, magari è una sciocchezza, ma mi fanno sentire più vicina a Kitai-.
Poi intervenne Yuki -Ormai sono passati 2 anni da quando se n'è andato, manca a tutti-.
Poi Shinzo aggiunse -Secondo me sarà diventato proprio un figo, dopotutto adesso ha 16 anni- disse ridendo.
Inoki prese i fiori, mentre Yuki e l'altro signore stavano ancora decidendo.
-Magari anch'io prendo dei Kofuku, mio padre sicuramente sarà felice, dall'aldilà, di questi fantastici fiori, d'altronde il suo desidero era vedere un mondo pacifico e senza sofferenze, chissà se questi fiori contribuiranno a realizzare questo sogno- disse Yuki un po' malinconica.
Il signore si avvicinò a Yuki -Sai, anch'io ho perso una persona cara, insieme coltivavamo lo stesso desiderio di tuo padre, questo ci deve motivare a dare sempre di più per raggiungere questo obiettivo, non pensi? Sono sicuro che quando ci riusciremo, tuo padre sarà felicissimo per te-.
Yuki sorrise, e lo ringraziò di queste parole, notando poi che a quest'uomo mancava un braccio "Poverino, l'avrà perso durante la guerra". Inoki salutò Shinzo, Yuki e il signore dirigendosi verso casa.
...

Mentre Inoki camminava, assopita dai suoi pensieri, la terra cominciò a muoversi violentamente. Le persone cominciarono ad allarmarsi "Cos'è? Un terremoto?" , da dietro un palazzo enorme si spezzò e crollò su un ponte facendo cadere decine di persone giù dal precipizio.
Il panico era scoppiato tra la folla, i bambini urlavano e piangevano cercando aiuto, i palazzi crollavano seppellendo le persone, anche Inoki si allarmò pensando che fosse arrivato il fatidico attacco dei Senkyõshi.
Improvvisamente, la terra si aprì, un enorme burrone separò in due parti Mokucity.
"Non può essere un attacco! Dal cielo non si vede nulla, e poi ci sono i sistemi di sicurezza che non farebbero arrivare nessuno, stesso discorso per la terra, la città è circondata dalle mura, e ci sono molti controlli, ma allora! Non è che sono spuntati da...".
Si creò un enorme voragine nella città che stava inghiottendo molte persone, dal sottosuolo spuntarono decine di heishi della Neve, e dal cielo si intravidero tre enormi Akusagon, creature malvagie di colore nero simili a dei draghi, che, cavalcati da dei gruppi di Senkyõshi, sputavano enormi palle di fuoco sulla città.
...

Inoki era terrorizzata, questa era una strage, l'incubo ricorrente di ogni persona. Ancora paralizzata dalla paura, un bambino che poteva avere al massimo sei anni, in lacrime, si scontrò contro di lei.
  -Aiuto!! Ho paura! Voglio la mamma, dov'è la mia mamma!!!-.
-Sta calmo piccolo, cercheremo insieme tua madre, ma adesso vieni al riparo che è pericoloso stare quì!-.
  Inoki si mise il bambino sulla schiena e corse verso una parte meno aperta della città, decine di esplosioni si susseguirono in un tripudio di urla e disperazione, intanto le forze alleate scesero in campo e cominciarono a contrastare gli heishi della Neve.
-Come ti chiami piccolo?-.
-Mi chiamo Yakuda- disse il piccolo ancora in preda alle lacrime.
-Yakuda, sappi che adesso devi essere forte, non sarà facile, vedrai tante cose brutte che un bambino della tua età non dovrebbe vedere, ma devi farcela! Adesso resta nascosto quì sotto, cercherò di trovare qualcuno che ti possa tenere al sicuro-.
Inoki si alzò e andò a cercare una fonte d'acqua che potesse darle qualche colpo per riuscire a difendersi, ma improvvisamente venne attaccata da due heishi della Neve, uno le diede un pugno che la scaraventò contro il muro di un palazzo, l'altro la prese per il collo stringendola fino a toglierle il respiro.
-Ahh... Cos'è, adesso le uccidete subito le persone? Non le portare prima dal vostro fottutiasimo Dio?!?-.
-Pff... Ormai non ha più senso, ci serve solo un certa persona, e una volta che l'avremo catturata Hadesu potrà rinascere, quindi posso ucciderti anche ora dolcezza-.
Inoki in quel momento gli diede un potentissimo calcio nello stomaco che lo atterrì, poi se ne scappò velocemente, ma l'altro heishi la rincorse prendendola alle spalle e buttandola a terra, dandole una serie di brutali pugni in faccia.
  Da terra Inoki riusciva a vedere la faccia sconvolta del povero Yakuda, nascosto sotto una piattaforma lì vicino, il viso di Inoki ormai era ricoperto di sangue, Yakuda ormai non ce la faceva più, uscì dal nascondiglio e si lanciò contro l'heishi.
-Brutto moccioso! Io ti schiaccio come un moscerino!!- l'heishi lo prese e lo buttò a terra con estrema violenza.
-No, Yakuda!!! Perché l'hai fatto?! È solo un bambino!-.
Proprio quando l'heishi si accingeva a dargli il colpo finale, arrivarono Itami e Yuki. -Mangia anime!!- Itami affondò le mani nel suo petto, estrapolando la sua anima che venne subito tagliata da Yuki.
Yuki si cimentò subito a curare Inoki e Yakuda, essendo un heishi medico, mentre Itami se la vide con l'altro heishi.
-Yuki... Non piangere- disse Inoki con la fievole voce che gli rimaneva, bagnata dalle lacrime di Yuki -Sono sicura che Kitai ci salverà tutti, dobbiamo solo essere forti, sicuramente tuo padre adesso crede in te-.
Intanto Itami stava combattendo con l'heishi -Adesso la finirete di fare del male, questa guerra deve finire!-, Itami riuscì a centrarlo, poi gli diede un calcio, ma lui lo parò e lo prese al volo buttandolo a terra, poi saltò cadendogli addosso, durante la collutazione Itami vide una grande palla di fuoco precipitare verso di loro, allora utilizzando i piedi alzò l'heishi e lo lanciò con tantissima forza verso l'alto, e poi scappò trascinando via Yuki, Inoki e Yakuda. Lo scoppio fu assordande e distrusse tutto intorno.
...

Itami, Yuki, Inoki e Yakuda, che era ancora privo di sensi, si ritrovarono su un'altura, lo spettacolo che videro era agghiacciante, migliaia di Heishi del Legno contro altrettanti Heishi della Neve in una città completamente distrutta, fuoco, sangue, urla.
  Ma non era tutto, in lontananza si sentivano altri boati, probabilmente anche la Regione delle Isole era sotto attacco. Inoki si inginocchiò a terra.
  -Perchè? Perché questo dolore ci deve perseguitare? Eppure fino a poco fa ero così felice...-.
-L'hai detto tu che dobbiamo essere forti, no?- disse Yuki mettendogli una mano sulla spalla.
Inoki accennò un sorriso, poi prese Yakuda in braccio -Io porto Yakuda al Centro Medico, lì dovrebbe essere sicuro. Vi raccomando, voi due state attenti ok?-.
-Certo puoi contare su di noi!- disse Itami con un viso determinato.
Inoki saltò giù dall'altura a massima velocità, mentre davanti a lei si dipanava l'apocalisse, correndo con tutta la forza che aveva e facendo da scudo al corpo del bambino, intanto lui cominciò a svegliarsi e si ritrovò assordato da esplosioni, grida e persone che combattevano, ma tra loro vide qualcuno di inaspettato -Mamma!!!-.
Inoki di fermò immediatamente -Quella è mia madre! Mamma!!- Yakuda si divincolò dalle braccia di Inoki e corse verso la madre che stava a terra mentre gli heishi alleati e quelli della Neve combattevano.
  -No! È pericoloso! Torna quì!- disse Inoki urlando, in quello stesso momento un heishi della Neve prese una lama e si lanciò contro Yakuda...
Il sangue colò per terra, creando una cruda pozza. -Cosa... hai fatto?-.
Col sangue che gli colava dalla bocca, Inoki disse a Yakuda -Vai da tua madre, non preoccuparti per me, scappate verso il centro medico!-.
Yakuda era ancora impietrito, Inoki gli aveva salvato la vita. Con le lacrime sul volto corse verso la madre e se ne scappò via, Inoki era stata colpita sulla spalla destra -Vuoi fare l'eroina eh?- disse l'heishi ridendo, -E allora prendi questo!-.
  All'improvviso intervenne Jin, che stava combattendo lì vicino -Ho già perso mia figlia per colpa vostra!! Ahhh!!!!- Jin diede un pugno potentissimo all'heishi che venne neutralizzato.
-Tranquilla Inoki, ti porto al Centro Medico-.
...

Arrivati al Centro Medico, la situazione era ancora più tragica, migliaia di persone erano in fin di vita, erano passate sei ore dall'inizio della guerra, e già il numero delle vittime era impressionante. Gli Heishi medici si apprestarono a curare le ferite di Inoki, che riuscì a riprendersi.
-Grazie Jin per avermi salvata-.
-Ma scherzi? Tu hai fatto un gesto meraviglioso salvando quel bambino, se c'è qualcuno che dev'essere acclamato quella sei tu!-.
-A proposito! Devo vedere se riesco a trovare Yakuda e sua madre-.
Inoki girò per il Centro Medico, che essendo protetto da molti heishi e da una barriera protettiva poteva ancora essere considerato sicuro, entrò in una camera dove c'erano tanti feriti, tra cui Amai, Shinzo, Pengin e Yakuda.
-Hey! Siete tutti quì! State bene?-.
-Si, siamo un po' acciaccati, ma ce la caveremo- disse Shinzo un po' abbattuta.
Inoki poi di avvicinò a Yakuda, che stava vicino a sua madre che era in fin di vita -Cosa le è successo? Fino a poco fa stava bene!-.
-Un'esplosione, è rimasta ferita- disse Yakuda piangendo, Inoki lo abbracciò -Vedrai che si riprenderà-.
...

D'un tratto si sentirono delle urla di paura provenire dall'interno del Centro Medico. -Cosa sta succedendo?!?- disse Inoki spaventata.
-Guarda fuori dalla finestra- disse Pengin impietrito...
Un enorme esercito di persone deformi e mostruose si stava dirigendo verso il Centro Medico.
-Cosa diavolo sono!?!- affermò Inoki in preda al panico.
-Oh no! Abbiamo sperato fino all'ultimo che non l'avessero fatto!- disse Jin arrabbiato, poi continuò -Questi sono non-morti, le persone che in tutti questi anni hanno catturato, torturato, e sacrificato per Hadesu sono state riutilizzate per combattere sotto forma di non-morti!-.
-Ma è una cosa terribile!- risposero tutti sconvolti.
-Hadesu ha assorbito solo le loro emozioni negative, attraverso il loro sangue, ma i corpi che ormai erano privi di qualsiasi emozione sono stati manipolati per renderli strumenti di distruzione! Insomma, è come se fossero zombi!-.
Nello stesso momento, davanti al Centro Medico si parò davanti un enorme Akusagon cavalcato da Shi, dalla bocca della bestia si creò una gigantesca palla di fuoco, grande più del doppio di tutto il Centro Medico.
-Oh no! La barriera non ce la farà a parare questo colpo, verremo tutti spazzati via!!-.
-È la fine-.
La palla gigante venne scagliata contro il Centro Medico.
...

Un bagliore accecante di luce colpì tutti, il bianco più puro, e un rumore così fine che sembrava presagire l'apocalisse. Tutto venne spazzato via.
Inoki si risvegliò in mezzo alle macerie, c'era sangue dappertutto, si toccò la faccia, vide che sanguinava dalla testa.
Shi e un altro tizio stavano camminando tra le macerie. -Siete davvero dei tipi tosti! Dopo questa botta, siete ancora vivi. Mi dispiace per voi, sareste potuti morire in un attimo, invece adesso dovrete soffrire-.
Shi si avvicinò ad una donna "Oh no, è la mamma di Yakuda!", era ormai in fin di vita.
-Fa di me quello che vuoi, ma lascia stare mio figlio, è solo un bambino, non può esserti d'intralcio- disse la donna in lacrime.
-Mamma!!!!- Yakuda corse verso la madre, ma Shinzo, che non poteva più camminare, gli si aggrappò addosso.
-Fermati! Sarebbe un suicidio!- gli disse Shinzo piangendo, col viso bagnato dalle lacrime e dal sangue.
-Lasciami!! È mia madre! Lasciami stare!!- rispose urlando Yakuda.
Ma in quello stesso momento... -Addio-, Shi decapitò la donna, prendendo poi la testa e lanciandola contro Yakuda. Yakuda, ormai sopraffatto dal dolore, svenne e cadde a terra.
Shi gli si avvicinò -Sta fermoooo!!!- Inoki urlò con tutta la forza che aveva.
-Sei proprio un'impicciona eh, allora partirò prima da te-.
Shi si avvicinò ad Inoki, la prese per il collo, cacciò una lama dalla manica, poi si rivolse al ragazzo che lo accompagnava -Guarda e impara, Unemei-.
Guardò negli occhi Inoki -Siamo alla resa dei conti ragazzina, addio-. Shi sferrò il colpo...


Un boato persuase tutto il campo circostante, una scìa blu arrivò ad una velocità stratosferica, Inoki si sentì raccogliere delicatamente, il colpo di Shi andò a vuoto.
-Stai bene, piccola?-.
Inoki non riusciva a credere ai suoi occhi.
Shi accennò un sorriso -Kitai Uzami, aspettavo solo te. Adesso possiamo divertirci...-.

FINE CAPITOLO 9
****************

ANGOLO AUTORE
Eccoci, anche questa fatica è terminata. Sarò sincero, mi sono divertito molto a scrivere questo capitolo, è la prima volta che ho scritto un capitolo con protagonista assoluta Inoki, e ho cercato di evidenziare bene il contrasto tra l'inizio pacifico e lo sviluppo drammatico.
C'era tanta carne al fuoco per questo capitolo, ma purtroppo mi sono accorto che se avessi messo tutto sarebbe diventato troppo lungo, perciò l'ho concluso molto prima di quanto avevo immaginato, questo significa che il prossimo ed ultimo capitolo sarà molto lungo e pieno di avvenimenti molto importanti.
Inauguro la nuova sezione "Note dell'autore" che sarà mirata a descrivere più generalmente il concept e le curiosità su Kitai's Dream e su di me.

NOTE DELL'AUTORE
Il progetto "Kitai's Dream" nasce nel Gennaio 2013, essendo io un grande fan degli anime (in particolar modo Naruto, da cui la storia prende chiaramente ispirazione), sentivo di voler creare una storia che riuscisse a rappresentarmi e farmi esprimere quello che penso, gli ideali che ho coltivato.
Nel nostro mondo siamo abituati fin troppo al benessere, perdendo alcuni sentimenti essenziali, a favore di discriminazioni, opportunismo, crudeltà, corruzione. Insomma, c'è la voglia, o la necessità, di rispecchiarti in un mondo che ti rappresenti di più.
Magari condividendo del dolore, e rispecchiandosi in alcune situazioni, una storia può esserci davvero d'aiuto. Spero possa essere d'aiuto a chiunque la legga.

A presto per l'ultimo meraviglioso capitolo di Kitai's Dream!!!
  
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